L'Enac contro Ryanair: «Fuga da Alghero? Non per la tassa: c'è ovunque»


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24 Ottobre 2006
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Londra.
L'Enac contro Ryanair: «Fuga da Alghero? Non per la tassa: c'è ovunque»

Il presidente dell’Ente nazionale per l'aviazione civile: «Altrimenti la compagnia irlandese dovrebbe lasciare tutti gli scali italiani». Lai, Pd: «Va rivisto il sistema degli aeroporti»di Gian Mario Sias

ALGHERO. «Dire che non si viene in Sardegna per 2 euro e 50 è inaccettabile, o vale per tutti gli aeroporti italiani oppure si dica qual è il problema, in modo che la Regione e gli enti locali sappiano cosa serve per rendere l’isola appetibile al mercato turistico».

La provocazione di Vito Riggio, presidente dell’Enac, l’Ente nazionale di aviazione civile, ribalta tutte le certezze del partito di quelli secondo cui la crisi dei voli sardi è tutta colpa della Regione e di chi ha messo Ryanair nelle condizioni di lasciare Cagliari e Alghero. La frecciata contro la compagnia irlandese parte dalla sala convegni dell’Hotel Catalunya di Alghero, che ospita il convegno nazionale “Trasporto aereo e sviluppo del turismo. Politiche nazionali e prospettive”, promosso dal gruppo Pd in Senato e organizzato dai dirigenti cittadini per provare a rovesciare i paradigmi che a torto o a ragione si sono sviluppati e radicalizzati da novembre scorso a oggi.

Tanto per provare a ribaltare completamente le teorie più ricorrenti, ad Alghero arriva anche Salvatore Tomaselli. È il capogruppo del Pd nella Commissione Industria e Turismo del Senato. Ma soprattutto è pugliese. E non teme a dire quello che nell’isola ci si dice solo in gran segreto, al telefono o dietro le porte dei dibattiti pubblici. E cioè che la Sardegna non è una destinazione turistica. Che bisogna migliorare i servizi, tanto, tantissimo, e che bisogna investire di più in promozione, molto di più. E che il primo passo per creare una “destinazione Sardegna”, per dire dell’ultimo tassello del teorema democratico sul trasporto aereo, è la costruzione – irrinunciabile e improcrastinabile, per il bene di tutti – di un sistema aeroportuale unico. Auspicio scandito a chiare lettere dal senatore Silvio Lai.

La Commissione europea e il responso sulla procedura di infrazione che non arriva, la privatizzazione, le richieste di Ryanair, l’attendismo della giunta regionale, le scelte del governo nazionale. Visto dalla prospettiva proposta da Vito Riggio, Salvatore Tomasiello e Silvio Lai, tutto ciò di cui si è parlato sino a qui ha un aspetto diverso.

«Da tantissimo tempo sosteniamo che aeroporti piccoli come Alghero, Crotone, Cuneo o Trapani sarebbero stati destinati a chiudere perché per fare investimenti e avere grandi reti di distribuzione di traffico ci vogliono denari», ricorda Vito Riggio. «Gli enti locali, cui maldestramente sono stati affidati gli aeroporti, non hanno fatto altro che ricapitalizzare e solo ora emerge il bisogno di individuare solidi partner industriali», aggiunge il presidente di Enac, secondo cui «questo fatto ha esposto il sistema a ricatti e monopoli».

Perché «che ci sia qualcuno che fa viaggiare gratis è un mito», è l’ultima stilettata di Vito Riggio verso Dublino. Ma la colpa non è certo di Ryanair. «Pensare che la compagnia low cost si potesse sostituire alle politiche di programmazione o di costruzione della destinazione turistica è un errore», rincara il senatore Tomaselli.

Ora bisogna correre ai ripari, e Silvio Lai indica il primo step. «L’idea che i tre aeroporti isolani possano essere in concorrenza tra loro è priva di senso – conclude – perciò occorre unire il sistema aeroportuale sardo con urgenza». L’idea di una società unica di gestione dei tre aeroporti sardi non dispiace al sindaco di Alghero, che però mette dei paletti. «Occorre un piano industriale – avverte – senza non posso esprimermi favorevolmente». Perché dato come si sono messe le cose, «bisogna capire cosa si vuol fare di Alghero all’interno di questo sistema, e il territorio deve poter avere voce in capitolo.

http://lanuovasardegna.gelocal.it/a...ghero-non-per-la-tassa-c-e-ovunque-1.13659839
 
Quaggiù si continua a dire che Deiana voglia favorire Meridiana e Alitalia
 
Discutibile l'idea del sistema aeroportuale unico, che mi fa storcere un po' il naso, ma sul resto (che la fuga per i 2,50 € sia una buffonata, che mancano i servizi e manca in toto la promozione del territorio, che i piccoli aeroporti sono dovuti arrivare alla soglia del fallimento per capire che non possono campare di sovvenzioni altrui per pagare chi gli porta l'aeroplanino) hanno ragione da vendere Riggio & co.
 
Se si dovesse iniziare ora a disegnare da zero un sistema dei trasporti sardo, probabilmente la cosa più logica sarebbe quela di costruire un unico aeroporto in posizione Baricentrica (Oristano, probabilmente) e poi collegarlo via treno (Possibilmente in grado di viaggiare a 120 Km/h di media) a Cagliari, Sassari, Olbia e Nuoro.

Purtroppo questa scelta lungimirante non è stata fatta, in passato, (ma ci voleva MOLTA lungimiranza, ed in Italia in genere ed in Sardegna in particolare di Lungimiranza, negli ultimi 20/30 anni, ne abbiamo vista poca) ed ora ci troviamo con tre aeroporti più o meno piccoli e mal collegati con l'Hinterland.

Da qui i tentativi di Razionalizzazione attuali, dove da qualche anno si parla di ridurre almeno gli scali a due: Ovviamente Cagliari per il Sud...e Olbia per il Nord.

Olbia, rispetto ad Alghero, avrebbe il vantaggio di movimentare un traffico turistico maggiore, in virtù di una vicinanza alle località più "vacanziere" dell'isola e, sicuramente, di un infrastruttura molto più all'altezza.

Alghero, però, si trova ad essere più fruibile dagli abitanti dell'agglomerato urbano Nord-Sardegna: Sassari+Alghero+Porto Torres+Paesini e Paesotti gravitanti su Sassari: tra i 300.000 ed i 350.000 abitanti. Inoltre, AHO è storicamente uno scalo AZ che, attraverso FCO, ha poi garantito l'accesso a qualsiasi destinazione mondiale.

Personalmente, al momento, io manterrei tutti e tre gli aeroporti, ma limiterei AHO a capolinea di un servizio Navetta su FCO e LIN, gestito con intelligenza. Una struttura piuttosto Light, quindi, sopratutto come operativi.

In un prossimo futuro, caso mai si riuscisse a stabilire un collegamento ferroviario decente (come velocità, orari e frequenze) con CAG o OLB da Sassari.....perchè no, si potrebbe anche pensare di chiudere AHO.
 
I treni sono una tragedia. Fino ad un certo punto tra Cag e SS c'è un solo binario quindi se non investono pesantemente non si può migliorare.

Inviato dal King Kamehamea Club
 
I treni sono una tragedia. Fino ad un certo punto tra Cag e SS c'è un solo binario quindi se non investono pesantemente non si può migliorare.

Inviato dal King Kamehamea Club

Concordo. Per realizzare quanto espresso da Vortigern è necessario definire un piano infrastrutturale globale. Siamo a livelli in cui hanno preferito finanziare un tratto della Sassari-Olbia piuttosto che terminare le modifiche al sistema di frenata del nuovo pendolino. Risultato? Il pendolino si ferma perché non riconosce il segnale e la strada è ancora in alto mare. Anziché concludere una cosa decentemente hanno preferito compierne due a metà. Come detto da Dancrane, la lungimiranza non ci appartiene.
 
I treni sono una tragedia. Fino ad un certo punto tra Cag e SS c'è un solo binario quindi se non investono pesantemente non si può migliorare.

Inviato dal King Kamehamea Club

Si, conosco bene la situazione.

Però, rimanendo nel campo aeronautico, per avere dei migliori collegamenti PtP devi fare "massa" in un aeroporto....e due aeroporti, per il Nord Sardegna, sono oggettivamente troppi.

Non è però così semplice scegliere tra AHO e OLB, perchè quest'ultimo scalo è sicuramente il secondo della sardegna a livello di passeggeri trasportati ed è probabilmente uno dei migliori in Italia per livello delle infrastrutture, però è indiscutibilmente influenzato dalla stagionalità: nei mesi invernali (Gennaio-Aprile) AHO conta indiscutibilmente molti più passeggeri di Olbia, essendo molto più pratico per gran parte della popolazione del Nord Sardegna.
 
Discutibile l'idea del sistema aeroportuale unico, che mi fa storcere un po' il naso, ma sul resto (che la fuga per i 2,50 € sia una buffonata, che mancano i servizi e manca in toto la promozione del territorio, che i piccoli aeroporti sono dovuti arrivare alla soglia del fallimento per capire che non possono campare di sovvenzioni altrui per pagare chi gli porta l'aeroplanino) hanno ragione da vendere Riggio & co.
Sono d'accordo. Spesso e volentieri critichiamo le parole di Vito Riggio, ma in questo caso ha ribadito quello che tralaltro andiamo dicendo da parecchio tempo in molti qui sul forum.
 
Ryanair vola in Sicilia: alibi-balle

CAGLIARI – “Le decisioni della Commissione Ue per Trapani e Comiso dimostrano ancora una volta che il ce lo chiede l’Europa di Pigliaru e Deiana è solo una alibi-bufala e che nulla impedisce alla Giunta regionale di assumere decisioni sui trasporti aerei”. Lo ha dichiarato Ugo Cappellacci, coordinatore regionale di Forza Italia-Sardegna, commentando i due pronunciamenti della commissione europea, che giudicano compatibili con il Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea gli aiuti per i collegamenti da e per l’aeroporto di Comiso e quelli alle compagnie che operano dall’aeroporto di Trapani.

“In due anni e mezzo – prosegue l’esponente azzurro- non solo la Giunta regionale avrebbe dovuto difendere con maggior determinazione le misure di sostegno al sistema low cost previste in passato, che, per loro stessa ammissione nei momenti di lucidità, erano legittime, ma avevano anche la via spianata per assumere nuove decisioni, che non hanno preso nonostante ci fosse tutto il tempo per farlo. Anziché propinarci la solita replica stizzita e oziosa in cui si evidenziano le differenze tra i diversi casi, che non sfuggono, provino a concentrarsi sulle oggettive similitudini. Quando si parla di misure che facilitano lo sviluppo di regioni remote, di migliorare la mobilità e di regioni insulari o quando la stessa commissione mette nero su bianco che “Ai fini di un collegamento in tempi ragionevoli delle isole al resto dell’Unione il trasporto aereo svolge di norma un ruolo fondamentale. I viaggiatori da e verso la Sicilia che non possono affrontare i tempi lunghi di trasferimento connessi al trasporto via mare devono necessariamente ricorrere al trasporto aereo, in quanto né il trasporto stradale né quello ferroviario costituiscono valide alternative per raggiungere altre regioni Ue a partire dalla Sicilia” si tratta di elementi oggettivi, che dovrebbero accendere qualche lampadina nelle loro menti o di espressioni trascurabili?”

“Quando nelle decisioni si richiama la carenza di “un collegamento già servito da un servizio ferroviario ad alta velocità o da un altro aeroporto nello stesso bacino di utenza in condizioni analoghe, in particolare per quanto riguarda la durata del viaggio”, è qualcosa che riguarda anche noi o ci sono dubbi anche sul fatto che, al pari della Sicilia, siamo un’isola? Ora che i numeri degli aeroporti di Cagliari e Alghero danno la misura del disastro causato dalle non decisioni di Pigliaru, gli alibi si sono schiantati davanti ai fatti e agli atti scritti gli scienziati di villa Devoto assumano la responsabilità di prendere decisioni o tornino pure a fare i relatori nei convegni.

http://www.algheronews.it/ryanair-vola-sicilia-alibi-balle/
 
Se per loro creare traffico significa indebitare aeroporti e lasciare il monopolio a Ryanair, continuo a nutrire profondi dubbi sulle loro capacità. Ma effettivamente perché quanto accade in Sardegna non dovrebbe valere altrove?
 
Ryanair, Pili: “La compagnia lascerà Alghero dall’1 novembre"

“Ryanair ha appena comunicato l’addio definitivo ad Alghero: dal 21 ottobre, i venti dipendenti assegnati a Fertilia saranno operativi altrove“. Lo annuncia il deputato di Unidos Mauro Pili, secondo il quale “la base del Riviera del Corallo, secondo le comunicazioni fornite oggi a piloti e personale di bordo da Dublino, verrà definitivamente chiusa dall’1 novembre”.

Non solo: dalle informazioni in mano al parlamentare sardo risulta che la compagnia low cost irlandese non ha “riprogrammato nello scalo catalano neanche la summer 2017”. “Un epilogo di gravità inaudita per il nord dell’Isola e per tutta la Sardegna”, commenta Pili. L’attacco è nei confronti del governo nazionale e regionale, che per l’ex presidente della Regione “si sono resi responsabili di un disastro senza precedenti, cancellando la base di Ryanair che ha rappresentato per quindici anni il principale strumento di sviluppo della Sardegna”.

“Un disastro annunciato – denuncia ancora Pili – prodotto dalla sciatteria di un ministro e di un governo regionale che hanno preso in giro tutti, portando al fallimento di uno dei progetti che avrebbe potuto cambiare la storia economica dell’Isola”. Rabbia anche da parte dei lavoratori di Ryanair, che speravano almeno nella prossima estate. “La perversa e illegale privatizzazione dell’aeroporto ha impedito che l’operazione Ryanair potesse concludersi con una nuova possibilità di rilancio”, insiste il leader di Unidos, per il quale “l’attuale governo regionale ha devastato i trasporti in Sardegna, a iniziare dai voli low cost, e ha messo in ginocchio la Sardegna tutta”. Le notizie riferite da Mauro Pili si inseriscono in un contesto reso già complicato dal licenziamento dei lavoratori dell’impresa di manutenzioni. “L’ha deciso la società toscana che avrebbe vinto la gara d’appalto con un ribasso del 30%, a conferma – attacca il parlamentare sardo – di una gestione tesa alla smobilitazione, un fatto che testimonia l’assoluta negligenza in difesa dei posti di lavoro dei dipendenti dell’area aeroportuale”.

http://www.sardiniapost.it/cronaca/ryanair-pili-unidos-la-compagnia-lascera-alghero-dall1-novembre/
 
Ryanair, Pili: “La compagnia lascerà Alghero dall’1 novembre"

...cancellando la base di Ryanair che ha rappresentato per quindici anni il principale strumento di sviluppo della Sardegna”.

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...portando al fallimento di uno dei progetti che avrebbe potuto cambiare la storia economica dell’Isola”. ...


Coerenza che passione: per 15 anni sarebbe stato lo strumento di sviluppo, ma poi il "progetto avrebbe potuto cambiare la storia economica"...

Quindi in 15 anni non si è concretizzata una emerita fava, ne deduco, ma naturalmente è sempre quel che si cassa dopo i bilanci in profondo rosso che avrebbe rappresentata la vera svolta. Complimenti, ma per davvero!
 
Ryanair, Pili: “La compagnia lascerà Alghero dall’1 novembre"

“Ryanair ha appena comunicato l’addio definitivo ad Alghero: dal 21 ottobre, i venti dipendenti assegnati a Fertilia saranno operativi altrove“. Lo annuncia il deputato di Unidos Mauro Pili, secondo il quale “la base del Riviera del Corallo, secondo le comunicazioni fornite oggi a piloti e personale di bordo da Dublino, verrà definitivamente chiusa dall’1 novembre”.

Non solo: dalle informazioni in mano al parlamentare sardo risulta che la compagnia low cost irlandese non ha “riprogrammato nello scalo catalano neanche la summer 2017”. “Un epilogo di gravità inaudita per il nord dell’Isola e per tutta la Sardegna”, commenta Pili. L’attacco è nei confronti del governo nazionale e regionale, che per l’ex presidente della Regione “si sono resi responsabili di un disastro senza precedenti, cancellando la base di Ryanair che ha rappresentato per quindici anni il principale strumento di sviluppo della Sardegna”.

“Un disastro annunciato – denuncia ancora Pili – prodotto dalla sciatteria di un ministro e di un governo regionale che hanno preso in giro tutti, portando al fallimento di uno dei progetti che avrebbe potuto cambiare la storia economica dell’Isola”. Rabbia anche da parte dei lavoratori di Ryanair, che speravano almeno nella prossima estate. “La perversa e illegale privatizzazione dell’aeroporto ha impedito che l’operazione Ryanair potesse concludersi con una nuova possibilità di rilancio”, insiste il leader di Unidos, per il quale “l’attuale governo regionale ha devastato i trasporti in Sardegna, a iniziare dai voli low cost, e ha messo in ginocchio la Sardegna tutta”. Le notizie riferite da Mauro Pili si inseriscono in un contesto reso già complicato dal licenziamento dei lavoratori dell’impresa di manutenzioni. “L’ha deciso la società toscana che avrebbe vinto la gara d’appalto con un ribasso del 30%, a conferma – attacca il parlamentare sardo – di una gestione tesa alla smobilitazione, un fatto che testimonia l’assoluta negligenza in difesa dei posti di lavoro dei dipendenti dell’area aeroportuale”.

http://www.sardiniapost.it/cronaca/ryanair-pili-unidos-la-compagnia-lascera-alghero-dall1-novembre/

La stagione turistica 2016 è andata splendidamente nella Riviera del Corallo, anche con le Bizze di Ryanair. Evidentemente i collegamenti con stocaxxemburg possono essere utili ma non indispensabili, almeno per l'industria del turismo: chi vuole venire, può venire ugualmente con tariffe accettabili.
 
La stagione turistica 2016 è andata splendidamente nella Riviera del Corallo, anche con le Bizze di Ryanair. Evidentemente i collegamenti con stocaxxemburg possono essere utili ma non indispensabili, almeno per l'industria del turismo: chi vuole venire, può venire ugualmente con tariffe accettabili.

Sardegna 2016 + 20% di turismo, a quanto pare l'aeroporto di Alghero con Ryan allegata servano solo a sta ceppa di c...o
 
Sardegna 2016 + 20% di turismo, a quanto pare l'aeroporto di Alghero con Ryan allegata servano solo a sta ceppa di c...o

Diciamo che il turismo è aumentato grazie alle crociere. Diciamo che la scusa dei danni economici serve solo a giustificare una tipologia di mobilità che potrebbe essere più sostenibile senza ombra di dubbio. Intanto il sindaco di Alghero ha affermato che il dialogo con Ryanair ed altri vettori continua. Pili quindi dovrebbe dosare meglio le parole ed evitare frasi populiste
 
Ryanair smentisce Pili: la base di Alghero non chiude

La compagnia low cost chiarisce la situazione dopo la denuncia del deputato: «Stiamo ancora trattando». Il sindaco Bruno: «Dello stop si sapeva, ora subito gli incentivi»di Alessandro Pirina

SASSARI. Mauro Pili annuncia l’addio definitivo di Ryanair ad Alghero, ma la compagnia lo smentisce: tutto falso, proseguono le negoziazioni con l’aeroporto. La questione Ryanair, insomma, continua a dominare la scena politica isolana. Con il sindaco di Alghero, Mario Bruno che liquida la denuncia di Pili come «una non notizia che già si sapeva e che si poteva evitare se la Regione avesse erogato gli incentivi» e sottolinea che solo martedì 27 settembre, quando scadrà il bando per la privatizzazione dell’aeroporto, si conoscerà il destino del legame tra lo scalo algherese e la compagnia irlandese.

La denuncia di Pili. Ieri mattina il leader di Unidos, Mauro Pili, aveva denunciato il definitivo addio della compagnia low cost da Alghero. «Da oggi, 21 settembre, i venti dipendenti assegnati a Fertilia saranno operativi altrove – ha dichiarato Pili – la base del Riviera del Corallo verrà definitivamente chiusa dal 1 novembre». Ma non solo: al parlamentare risulta che la compagnia low cost irlandese «non ha riprogrammato nello scalo catalano neanche la summer 2017. Governo e Regione si sono resi responsabili di un disastro senza precedenti, cancellando la base di Ryanair che ha rappresentato per 15 anni il principale strumento di sviluppo della Sardegna».

La smentita di Ryanair. Non fa giri di parole l’addetto stampa di Ryanair per smentire le dichiarazioni dell’ex presidente della Regione Mauro Pili. «Quanto dichiarato è falso. Ryanair non ha fatto alcun annuncio e proseguono le negoziazioni con l'aeroporto».

Bruno in campo. Per il sindaco Mario Bruno - per ora - l’allarme di Pili non ha ragione di esistere. «La decisione della Regione di aspettare la privatizzazione prima di erogare un nuovo sistema di incentivi ha portato a un risultato che sapevamo ed è una non-notizia: la chiusura della base Ryanair da novembre, che invece si poteva e doveva evitare».

Summer 2017. Ma il sindaco ormai è già proiettato verso la stagione 2017. «La compagnia non ha ancora messo in vendita i biglietti perché in attesa di conoscere il responso della privatizzazione dell’aeroporto – dice –. Aspetta il sistema di incentivi, per questo la Regione deve fare fino in fondo e subito la propria parte. Mercoledì 28 settembre, il giorno dopo la scadenza della gara, convocheremo il tavolo di sindaci, imprese e sindacati con iniziative anche clamorose qualora non si concludesse un processo di privatizzazione con tempi non in linea con le nostre aspettative. Serve che la Regione si occupi del nostro scalo, al di là dei percorsi di privatizzazione e al di là delle troppe parole pronunciate senza fatti. Siamo certi – conclude Bruno – che Ryanair voglia continuare il rapporto con Alghero e sarebbe una beffa se non lo facesse, anche perché la diminuzione delle tasse operata dal Governo e la revisione delle linee guida, hanno portato benefici in tutta Italia ma non ancora da noi»

La Cgil all’attacco. Si schiera con Pili e attacca ancora una volta la società di gestione dell’aeroporto di Alghero la Filt Cgil, per bocca del suo segretario regionale Arnaldo Boeddu. «Ryanair ha deciso di chiudere la base di Alghero. Adesso gli equipaggi verranno trasferiti in altre regioni. Il disastro va a compimento. Mentre Olbia festeggia i 90mila passeggeri con la compagnia low cost Volotea, ad Alghero il management in carica da 7 anni festeggia il disastro ma continua a stare in sella».
Crisponi contro Pigliaru. Fortemente critico sull’operato della giunta regionale anche il consigleire dei Riformatori, Luigi Crisponi. «Pigliaru e Deiana con il solito atteggiamento dilettantesco hanno fatto preparare anzitempo i bagagli a Ryanair che nel confermare il trasferimento dei propri dipendenti ad altri hub nazionali assesta un ko difficile da assorbire, condannando Alghero e la Sardegna all'isolamento».

http://lanuovasardegna.gelocal.it/r...pili-la-base-di-alghero-non-chiude-1.14136677
 
Secondo il mio modesto parere tre aeroporti in una regione come la Sardegna non sono tanti. Il problema É quello già espresso: classe politica sarda e italiana ridicola e una volontá all'immobilismo ormai palese!
Alghero ha un bacino di utenza costante con estivi, Olbia É un picco estivo...ma non è pensabile il ridimensionamento di uno dei due. Non avrebbe senso. Si dovrebbe pensare ad uno sviluppo sinergico...ma in Sardegna parlare di cooperazione e sinergia....
 
Secondo il mio modesto parere tre aeroporti in una regione come la Sardegna non sono tanti. Il problema É quello già espresso: classe politica sarda e italiana ridicola e una volontá all'immobilismo ormai palese!
Alghero ha un bacino di utenza costante con estivi, Olbia É un picco estivo...ma non è pensabile il ridimensionamento di uno dei due. Non avrebbe senso. Si dovrebbe pensare ad uno sviluppo sinergico...ma in Sardegna parlare di cooperazione e sinergia....

Come già espresso i tempi di percorrenza della Sassari-Olbia aiuteranno. Tuttavia sarebbe positive mettere in stand-by uno dei due aeroporti nel periodo invernale?