[TR] Viaggio nelle terre dove son belli persino gli uomini


Bello l'OT di Copenaghen che tra l'altro manca anche a me. Bellissime foto. Sono curioso di vedere le foto e di leggere le tue impressioni a me era piaciuta nonostante il diluvio che avevamo trovato.

Inviato dal King Kamehamea Club
 
Grazie Aless, per le digressioni sull'architettura, molto apprezzate!
Spero solo che qualche sindaco e assessore romano, ma soprattutto qualche romano in genere, possa leggere questi tuoi commenti...
CPH mi manca, e spero di poter andare presto, ma qualsiasi posto al di là delle Alpi ci ha ormai sorpassato anni luce in quanto a vista del futuro e civilizzazione e ogni volta che si visita una città da quelle parti, mi rendo conto di quanto siamo rimasti indietro
 
TR molto ben fatto come sempre; anche io abbinai CPH e AMS nello stesso viaggio...personalmente buttai i soldi, mi hanno trasmesso 0 e la città danese poi, una delle più costose e sopravvalutate mai visitate, questo grande popolo che si vanta di essere "avanti" in tutto e viviseziona giraffe e leoni negli zoo davanti ai bambini per "educarli". Perdona il mio fuoriluogo ma quando se ne parla non m trattengo!
Attendo il resto!!!
 
Copenaghen mi manca, dopo aver visto le foto ho deciso di colmare la lacuna nel 2017.

La consiglio caldamente.

aspetto l'OT di Delft, davvero bella! Tra l'altro nella facoltà di ing. aerospaziale alla TU Delft hanno un F16 "decorativo"!!

Così come consiglio Delft! (arriva fra un po')

Bello l'OT di Copenaghen che tra l'altro manca anche a me. Bellissime foto. Sono curioso di vedere le foto e di leggere le tue impressioni a me era piaciuta nonostante il diluvio che avevamo trovato.

Inviato dal King Kamehamea Club

Io invece un meteo che non ci si crede.

Grazie Aless, per le digressioni sull'architettura, molto apprezzate!
Spero solo che qualche sindaco e assessore romano, ma soprattutto qualche romano in genere, possa leggere questi tuoi commenti...
CPH mi manca, e spero di poter andare presto, ma qualsiasi posto al di là delle Alpi ci ha ormai sorpassato anni luce in quanto a vista del futuro e civilizzazione e ogni volta che si visita una città da quelle parti, mi rendo conto di quanto siamo rimasti indietro

Più si viaggia, e più ci si rende conto di come il confronto sia impari.

Non so perché ma a me Copenaghen non è mai piaciuta, manca di personalità.

Ma se poi Pogba fosse finito al Real questo TR lo avremmo visto lo stesso o no? :D

Il nodo del contendere era la cessione tout-court, indipendentemente dal destinatario. Lei sosteneva come la Juve non se ne sarebbe mai privata.

E comunque no, credo avreste visto poco perchè non penso vi sarebbe interessato un TR da Gizzeria Lido. :roll:

Wow bellissime foto, soprattutto Copenaghen!!!!

Grazie mille!

TR molto ben fatto come sempre; anche io abbinai CPH e AMS nello stesso viaggio...personalmente buttai i soldi, mi hanno trasmesso 0 e la città danese poi, una delle più costose e sopravvalutate mai visitate, questo grande popolo che si vanta di essere "avanti" in tutto e viviseziona giraffe e leoni negli zoo davanti ai bambini per "educarli". Perdona il mio fuoriluogo ma quando se ne parla non m trattengo!
Attendo il resto!!!

Grazie anche a te.

La storia dello zoo l'avevo letta ma non la ricordavo affatto.
Disgustosa, non ci piove, ma a ben guardare, il rancido sta in ogni paese. Se dovessimo giudicare solo in base a questi parametri non usciremmo mai di casa, e anzi nemmeno lì saremmo del tutto a nostro agio.

Detto ciò è vero come per molti versi Danimarca e danesi siano sopravvalutati, ma ciò non toglie come stiamo parlando sempre di un posto civile e organizzato, da cui avremmo davvero tanto da imparare.

IMHO
 
Complimenti tanto meritati quanto scontati, TR come sempre di altissimo livello narrativo e contenutistico. Molto interessanti gli aneddoti urbanistici.

(Disclaimer per tutto il TR: è la prima uscita con la nuova reflex, dunque molte foto sono al di sotto delle aspettative perchè l'ho levata dal cellophane praticamente prima di uscire di casa)

Prima uscita promossa: signore foto!

Sulle foto in notturna dal finestrino non ci siamo proprio. Devo studiare bene i settaggi della reflex perchè ancora non c'ho capito nulla.

In teoria ISO altissimi, diaframma apertissimo e tempi piuttosto veloci. Peccato che vengano comunque delle ciofeche :D

Giudizio strutturato: io volo spesso con FR, e da quando hanno adottato l'assegnazione dei posti e la nuova policy bagaglio, volare con loro ha perso molto dello stress che aveva un tempo. In più la puntualità è quasi sempre una certezza, l'app permette una gestione assoluta del viaggio, e in caso di assistenza la chat si è dimostrata utile. Da qualche tempo a questa parte, insomma, la scelgo volentieri e non solo come ripiego economico, persino a parità di condizioni come successomi a questo giro con SAS. Considerate che la mia alternativa con i competitor è la Y, a volte con tariffa light, senza privilegi nè in aeroporto nè a bordo. Tutto ciò che ho detto, insomma, viene meno se si vola in biz class, o con una CFA/CFP nel portafoglio.
Per quelli che sono i miei gusti, l'unico vero, enorme, difetto di FR sono sempre stati i suoi interni claustrofobici, con quel pitch striminzito che davvero mi leva l'aria.
Con i nuovi interni dove la differenza di legroom, per me che sono 1,70, è realmente apprezzabile, anche quest'ultimo punto a sfavore viene meno. Se venissero estesi con decisione su tutta la flotta, per me passeggero abituale di Y Ryanair diventerebbe decisamente una delle prime scelte. Spero di aver reso il concetto.
Dei sedili superslim molti lamentano la scomodità, soprattutto sui voli più lunghi (questo di oggi è di più di 2 ore). Ecco, io non mi sono nemmeno accorto della differenza, anche perchè le alternative non superslim non sono certo le poltrone di US Airways degli anni '90.
Quello che ancora proprio non riesco a sopportare? Gli annunci. Uno strazio. Specie quello dei gratta&vinci, in cui giocano sulla più profonda stupidità italica, tra l'altro facendo intendere che tutto il ricavato andrà al Meyer di Firenze...

Quoto ogni virgola. A parte gli annunci, che non sento, avendo gli auricolari dal momento in cui ritraggono il carrello a quello in cui inizia la discesa. I superslim non sono più scomodi dei non-slim, e almeno forniscono più spazio per le gambe. Se solo togliessero quell'orribile pezzo di plastica gialla sul retro del poggiatesta...

In ossequio agli stereotipi, cominciamo dalla famosa Sirenetta. Famosa per noi, visto che a loro sembra non fregargliene più di tanto.


La scultura più sopravvalutata della storia. Di una insignificanza e insipienza estrema.

Questa invece spiega bene la declinazione locale del concetto di NIMBY: le ciminiere sullo sfondo sono dell'Amager Bakke, ovvero un impianto di termovalorizzazione. Collocato al centro della città e del cui skyline è già oggi un elemento costitutivo, produrrà energia e teleriscaldamento, depurerà le acque, e fungerà anche da parco divertimenti. Disegnato dall'archistar emergente Bjarke Ingels, entrerà in funzione dal prossimo anno. Meco.

Meco 2. Però BIG ormai la definirei un'archistar con tutti i crismi, mica troppo emergente. Adoro i suoi lavori e lui è un personaggione, tra i più simpatici architetti della sua generazione. A Milano ha partecipato al concorso per il 6° Palazzo ENI a S. Donato, concorso poi vinto da Morphosis, per fortuna perché è uno dei rari casi in cui un suo progetto non mi ha entusiasmato.

La prima riguarda l'universalità della miopia umana, che non conosce distinzioni di razza e geografia.
Gli artefici di Strøget furono due persone, la prima delle quali era l'allora sindaco di Copenaghen Alfred Wassard. Quando fu presa la decisione di pedonalizzare l'area, immediate e feroci furono le proteste di commercianti e residenti, tanto che il giorno dell'inaugurazione dovette intervenire la forza pubblica in assetto antisommossa, mentre a lungo il sindaco visse sotto scorta per le minacce di morte. I commercianti paventavano il crollo dei loro affari, e i residenti il declino dell'area.
Almeno fino a quando gli stessi commercianti rabbiosi si accorsero dell'impennata senza precedenti dei loro volumi di vendita, e i residenti dell'incredibile miglioramento delle loro condizioni di vita, nonché dell'aumento dei valori immobiliari delle loro proprietà.
Questo canovaccio (isola pedonale - proteste - successo) si è puntualmente riproposto ovunque al mondo si sia parlato di pedonalizzazioni urbane, a duplice testimonianza di come la maggioranza della gente non riesca a guardare più in là del proprio naso, e di come quella stessa maggioranza non riesca a fare tesoro delle esperienze altrui. Quando vi ritroverete a parlare con qualcuno - solitamente un commerciante - che critica una proposta di pedonalizzazione di un centro storico urbano, sappiate che state parlando con un idiota.

Amen. La stessa stupidità che alberghi tra i gestori dei flagship store dei marchi trendy della moda milanese, in Montenapoleone, col risultato che abbiamo marciapiedi stretti in bitume, zero arredo urbano e uno schifo unico. Ogni tentativo per pedonalizzare è andato a finire che i commercianti hanno vinto...

il recente inasprimento delle politiche di ingresso svedesi costringe oggi a raggiungere in metro l'aeroporto, e a prendere da lì il treno che passa sul Ponte di Oresund.

In Europa la stupidità avanza.


Sembra che quei palloncini possano finire sulle linee aeree e creare archi elettrici, mettendo in corto la linea e causando piccoli e spiacevoli inconvenienti alla circolazione :D a Hong Kong, Taipei e Kaohsiung ci sono cartelli enormi che vietano i "metallic balloons".

Bye Bye SAS. E' stato breve ma intenso.

Nevvero, eh? Migliore compagnia dei paesi nordici, hands down.

Daje con la nuova parte :)

DaV
 
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Grazie per il TR! Veramente bello da leggere

Non è affatto vero.

http://www.ilsecoloxix.it/p/magazine/2015/10/15/ARmSiJKG-danimarca_squartato_davanti.shtml


http://www.tuttozampe.com/giraffa-uccisa-allo-zoo-di-copenhagen-perche-troppo-affollato-foto/49481/


Se vuoi vado avanti, non scrivete senza cognizione di causa, chiudo l'OT per non inquinare questo bel TR.




Detto ciò è vero come per molti versi Danimarca e danesi siano sopravvalutati, ma ciò non toglie come stiamo parlando sempre di un posto civile e organizzato, da cui avremmo davvero tanto da imparare.

IMHO


Condivido appieno :oky:
 
@cartagena
credo che il commento fosse riferito al termine che hai usato di "vivisezione". Che gli animali siano stati macellati credo nessuno lo discuta, ma la vivisezione é altra cosa.
 
La vivisezione (dal latino vivus -a -um, vivo, e sectio -onis, taglio) è un metodo di studio e ricerca consistente in operazioni di dissezione effettuate su animali vivi.

Alla giraffa hanno sparato in testa, ergo ha ragione Dancrane e si chiama macellazione.
Per il leone si tratta di autopsia, pratica effettuata sia sugli umani che sugli animali.

 
Grazie per il TR! Veramente bello da leggere

Grazie!

Complimenti tanto meritati quanto scontati, TR come sempre di altissimo livello narrativo e contenutistico. Molto interessanti gli aneddoti urbanistici.

Ho sempre paura possano annoiare, e credo che ogni tanto lo facciano, ma la cosa bella dei TR è che ognuno riporta quello che vede.

Prima uscita promossa: signore foto!

Lo prendo come un complimento. In alcune, il 18-55 kit sembra un fondo di bottiglia.

In teoria ISO altissimi, diaframma apertissimo e tempi piuttosto veloci. Peccato che vengano comunque delle ciofeche :D

Una volta ci devo provare per bene. A 'sto giro ho voluto graziare i miei compagni di viaggio almeno la sera. Di giorno... beh mi dispiace per loro. :D

Quoto ogni virgola. A parte gli annunci, che non sento, avendo gli auricolari dal momento in cui ritraggono il carrello a quello in cui inizia la discesa. I superslim non sono più scomodi dei non-slim, e almeno forniscono più spazio per le gambe. Se solo togliessero quell'orribile pezzo di plastica gialla sul retro del poggiatesta...

Superslim uber-alles. E comunque io non li trovo affatto scomodi.
O meglio, una volta che hai provato i sedili americani super old-school tutto sembra scomodo.

Meco 2. Però BIG ormai la definirei un'archistar con tutti i crismi, mica troppo emergente. Adoro i suoi lavori e lui è un personaggione, tra i più simpatici architetti della sua generazione. A Milano ha partecipato al concorso per il 6° Palazzo ENI a S. Donato, concorso poi vinto da Morphosis, per fortuna perché è uno dei rari casi in cui un suo progetto non mi ha entusiasmato.

Avendo bazzicato la scuola di architettura, ho imparato che gli architetti sono giovani finchè non vanno in pensione, ed emergenti finchè non vincono il nobel. :roll:

Amen. La stessa stupidità che alberghi tra i gestori dei flagship store dei marchi trendy della moda milanese, in Montenapoleone, col risultato che abbiamo marciapiedi stretti in bitume, zero arredo urbano e uno schifo unico. Ogni tentativo per pedonalizzare è andato a finire che i commercianti hanno vinto...

Ricordi la lettera di quell'imbruttito che diceva come la sua Ferrari in doppia fila facesse parte del panorama di Via Montenapoleone?

Sembra che quei palloncini possano finire sulle linee aeree e creare archi elettrici, mettendo in corto la linea e causando piccoli e spiacevoli inconvenienti alla circolazione :D a Hong Kong, Taipei e Kaohsiung ci sono cartelli enormi che vietano i "metallic balloons".

Ero sicuro ci fosse un perchè. Ma convieni con me che è simpatica... :)

Nevvero, eh? Migliore compagnia dei paesi nordici, hands down.

Finora unica, quindi per il momento vince facile. :D
 
Bello, bello! A me Copenaghen fece - parliamo di una quindicina di anni fa - un'impressione abbastanza buona. C'ero andato con mio padre, fu una specie di shock scoprire la pizza con l'ananas, i localacci con le strappone dietro la zona della stazione... ricordo ancora con tenerezza il drogato che cerco' di borseggiare mio padre in stazione, finendo preso a schiaffi dal genitore, che era abituato ai tentativi di rapina a Torino quando piazza Vittorio era un parcheggio popolato dai tossici...

CPH rimane, invece, sempre bello. Ma i mejo aeroporti scandinavi, per me, rimangono quelli norvegesi.
 
Bello, bello! A me Copenaghen fece - parliamo di una quindicina di anni fa - un'impressione abbastanza buona. C'ero andato con mio padre, fu una specie di shock scoprire la pizza con l'ananas, i localacci con le strappone dietro la zona della stazione... ricordo ancora con tenerezza il drogato che cerco' di borseggiare mio padre in stazione, finendo preso a schiaffi dal genitore, che era abituato ai tentativi di rapina a Torino quando piazza Vittorio era un parcheggio popolato dai tossici...

CPH rimane, invece, sempre bello. Ma i mejo aeroporti scandinavi, per me, rimangono quelli norvegesi.

I tossici danesi sono troppo civili per destare alcun tipo di preoccupazione. :roll:

Di CPH mi ha fatto impazzire la storia del poter fare tutto anche solo con la tessera, e l'estetica, ma nella sostanza non m'è sembrato tutto st'iperuranio.
Per intenderci: ZRH fa gli stessi pax annui, e gli mangia in testa apparecchiando.
 
CAPITOLO V - [OT] Delft e la Randstad
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Fare dei paragoni infrastrutturali tra l'Italia e l'Olanda sarebbe sbagliato: è vero che esistono differenze di mentalità e di organizzazione tali da farci vergognare, ma è vero anche che parliamo di territori non comparabili. Sarebbe quindi riduttivo dire che in Olanda i trasporti su ferro funzionano bene perchè in mezz'ora si arriva a Delft dal cuore di Schiphol.

Ovviamente per via dell'orografia, che nei Paesi Bassi è un non-problema, ma soprattutto perchè AMS non è l'aeroporto di Amsterdam. Al contrario, AMS è la principale infrastruttura passeggeri della Randstad, che è un'unica area metropolitana formata da Amsterdam (polo economico-finanziario), L'Aia (polo istituzionale), Rotterdam (primo porto merci d'Europa), Utrecht (polo culturale), e un'infinità di altri centri più o meno piccoli, tra cui quella bomboniera che è Delft. E tutto è perfettamente interconnesso, appunto via treno.

(*fun fact: pare che il nome "Randstad" sia stato coniato da Albert Plesman, fondatore della KLM, che sorvolando l'area notò come la disposizione di questi centri ricordasse una "città ad anello").

Pensare alla situazione aeroportuale italiana - e specie del nord, con i suoi 15 aeroporti ogni 100km - fa ridere/piangere.

Ne parleremo meglio nel prossimo capitolo.


Torniamo a noi.
C'eravamo lasciati grossomodo qui...



La stazione di Delft. Anche in questo caso, la linea ferroviaria che taglia in due la città è stata interrata, con gli unici due binari che corrono sottoterra.



Come si diceva, Delft è una bomboniera, nel senso che è un piccolo centro storico (± 100k ab.) rimasto praticamente intatto. Al contrario dei due vicini di casa de L'Aia e soprattutto di Rotterdam, rase al suolo dai bombardamenti tedeschi nel 1940.

Oggi la città vive di turismo, di vicinanza ai due fratelloni appena citati, e di uno dei più importanti politecnici del paese, la TU Delft.

Esteticamente si presenta così.















In questa stagione i suoi mille canali sono completamente ricoperti da un'alga, che li fa sembrare dei tappeti di muschio. Non so quanto sia sano tutto ciò, ma l'effetto estetico è stupendo.















La tradizione vuole che Paesi Bassi sprofondarono quando, un giorno, tutti i ciclisti smontarono di sella contemporaneamente.



Non si apprezza davvero il rapporto tra gli olandesi e la bici finché non si entra nel parcheggio a queste dedicato interno alla stazione. Gli stalli sono nell'ordine dei 1.000/1.500.







Cheese anyone?





Anche se il vero orgoglio locale è l'aringa. Mangiata con le mani e intera, cruda, e con giusto un mini contorno di cipolle. Leccornia.



L'indotto di Vermeer credo che rappresenti un percentuale a due cifre del PIL cittadino.



Le residenze immediatamente fuori dal centro storico ricordano la tipica struttura industriale ottocentesca.



Lo sport nazionale consiste nel sedersi a uno dei mille tavolini delle piazze centrali, e mangiare e bere sino all'indomani.





La comodità del trovarsi al centro di una megalopoli sta anche nel fatto che, su due piedi, puoi decidere di fare una passeggiata in un'altra città. Tra Delft e L'Aia ci sono circa 10 minuti di treno.



Si vede che siamo off-peak?



Se Delft è un gioiellino medioevale, L'Aia è una moderna capitale con giusto qualche lascito del passato. Personalmente non mi ha fatto la stessa bellissima impressione di Delft, anzi mi è sembrata alquanto anonima e insipida. Vero è anche che ci sono stato giusto una manciata di ore.

La stazione, ben più grande della prima.



Tiè, un parco urbano con i daini al posto degli scoiattoli.









Il Parlamento...







...e la sua coorte interna adibita a piazza pubblica.





Vedute cittadine.






E questa è.


Purtroppo (per me) e finalmente (per voi), anche l'ultima tappa di questo viaggio volge al termine, ed è ora di tornare a casa.

Nel prossimo capitolo vediamo come.




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GUIDA ALLA LETTURA
INTRODUZIONE - La pianificazione
CAPITOLO I - SUF-FCO
CAPITOLO II - CIA-CPH
CAPITOLO III - [OT] Copenaghen e Malmö
CAPITOLO IV - CPH-AMS
CAPITOLO V - [OT] Delft e la Randstad
CAPITOLO VI - RTM-FCO-SUF
 
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CAPITOLO VI - RTM-FCO-SUF
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Mentre pianificavo il viaggio, ho chiesto al mio amico qua a Delft quale fosse l'aeroporto più vicino. Mi ha risposto Rotterdam, da dove ho scoperto vola Transavia per FCO. Orari perfetti nel tardo pomeriggio, che mi permettono di incrociare in tranquillità l'ultimo Ryanair della sera per SUF. Una compagnia mai provata e un aeroporto mai provato. 29 euro tutto incluso, prenotando meno di un mese prima. Inoltre, RTM sta a metà strada tra Delft e Rotterdam, a circa una decina di chilometri in linea d'aria dalla bomboniera.

La perfezione.

Quando gli ho detto che avrei volato da RTM, lo stesso amico è rimasto sorpreso, perchè a Delft nessuno lo prende in considerazione preferendogli piuttosto AMS. E qui sta il paradosso delle infrastrutture: RTM è vicino a Delft, Rotterdam, e L'Aia, che da sole fanno una cathment area di quasi un milione e mezzo di persone. Contanto sempre che due di queste città sono dei giganti mondiali del commercio e delle istituzioni.

In Italia ci sarebbero come minimo 3 aereoporti. RTM nel 2015 ha invece fatto 1,5M di pax, cioè quanto Alghero, e meno di SUF.

Perchè non gliene frega niente, qui, di avere l'aeroporto sottocasa, quando con meno di un'ora di treno da Rotterdam (che diventano 20-30 minuti da L'Aia e Delft) si arriva al gigante AMS da cui volare in tutto il mondo.

Quindi sì, c'è certamente un discorso di orografia e di popolazione, ma c'è soprattutto un discorso di mentalità, che poi è l'elemento principale su cui si basa la pianificazione del territorio: la gente non vola da RTM non perchè è costretta a volare da AMS, ma perchè in questa realtà volare da RTM è stupido.

E tra l'altro, da Delft ci vuole più tempo ad arrivare a RTM che a Schiphol, perchè per il secondo prendi un treno e sei nella pancia dell'aeroporto, mentre per il primo devi arrivare a Rotterdam, e dalla stazione aspettare il bus urbano.

Ora vi faccio vedere.

La stazione di Delft l'abbiamo vista, mentre questa è quella di Rotterdam.





Come per L'Aia, anche questa è grossa e moderna, e anche questa sbuca nel centro cittadino.





La stazione dei bus sta a due passi. Contati.



Questo è il 33 che passa per l'aeroporto.



Andare in aeroporto via treno è infinitamente più comodo e veloce che andarci via bus urbano non dedicato.







RTM. Un po' vintage ma non male.





Un saluto agli amici di Regus.



Questo intendevo quando parlavo del dover convincere la gente a volare da RTM.



Dentro invece puzza ancora di nuovo, ed è davvero molto gradevole da vedere.
Anche se non c'è praticamente nulla da fare, perchè parliamo di un buco.







Per andare in bagno bisogna scendere questa scalinata stretta e ripida. Non una grandissima idea.



Sia airside che landside c'è un bar con vista sul piazzale. Io mi fermo a quello landside perchè ancora non sapevo l'avrei trovato anche dopo i controlli, e perchè tanto il mio volo ha almeno un'ora di ritardo.









Questo invece è il lato airside. Pure questo molto (ma davvero molto) ben organizzato e curato. Ci sono un'infinità di tavoli e poltone, e il 99% dei negozi sono bar/ristoranti/entrambi. Sembra una piccola lounge molto affolata e senza l'open bar.







Noi partiremo da qui. Stranamente per un volo con italiani a bordo, nessuno sta già in fila.



Il primo a rompere l'impasse sono proprio io, e comunque mi alzo giusto 5-10 minuti prima che comincino l'imbarco. Il problema è che non voglio mi imbarchino la valigia perchè, pur avendo tempo a FCO, qualora dovessi uscire e rientrare si potrebbero pericolosamente accorciare i tempi del transito. E la mia è una connessione fai da te.

Il volo si rivelerà pieno poco più della metà, e non sono sicuro che questa strategia avrebbe comunque pagato. Se FR imbarca i trolley dopo il 90° pax, qui ci sono due misure per i bagagli: una, quella da sotto il sedile, è la misura dei bagagli SEMPRE consentiti a bordo, e l'altra è dei bagagli EVENTUALMENTE consentiti a bordo. Qualora cioè il volo non sia pieno. Fortunatemente non ho dovuto sperimentarlo, ma c'è il rischio che se il volo fosse stato pieno avrei comunque dovuto dire ciaociao al mio trolley.
Ah, con Transavia è consentito 1 solo collo.

Il piazzale vuoto di prima si è riempito improvvisamente con ben 4 737 arrivati l'uno dopo l'altro. Due hanno la nuova livrea, e due quella vecchia. Lui è il mio.



Quella nuova mi piace, questa fa davvero ca**re.



Salgo per primo in cabina, che si presenta così.



Abbastanza carina devo dire.







Ma con un pitch decisamente atroce. A costo di avere qualche centimetro in più sarei disposto anche a volare sulle panche di legno. Credo siamo intorno al minimo legale in fatto di legroom.



(scusate il pantaloncino ma c'erano 34°C percepiti)



Credo sia la prima o la seconda volta che vedo cinture di questo tipo.



Vicini e compagni di viaggio.



Vecchio...



...e nuovo.





Sblocchiamo.







(fuori fuoco ma mi piace)



E via per un volo che più uneventful non si può.

















Qualche notizia sulla flotta Transavia, compagnia che credo festeggi il suo 50° compleanno proprio quest'anno. Se si calcola che KLM è la più vecchia compagnia ancora operativa, e si rapporta il tutto alla popolazione dei Paesi Bassi, credo faccia un bel record.



Trovo invece comodissimo il servizio assistenza via WhatsApp, che funziona come quello via Facebook ma senza l'inconveniente di dover spiattellare i propri cazzi urbis et orbi, nonché al publico ludibrio di gentaglia come i social influencer di AZ. :roll:
Sulla sinistra si spiega invece il discorso del doppio standard nella dimensione dei bagagli a mano.



Fuori c'è il nulla.





Riesco giusto a beccare l'ultimo raggio di luce.



Stiamo rientrando sul suolo patrìo.



La bassa.



La disposizione urbana lungo la Via Emilia. Inconfondibile.



Volevo fare del panning, ma mi è uscito questo.



Attacchiamo al finger, che stando al 6A è una bella comodità.
Ah dimenticavo: su Transavia si può scegliere gratuitamente il posto, ma 30 ore prima del volo. Prima si paga.









Di nuovo qui.



Bòn, il prossimo volo è in orario.



Ho giusto il tempo per mangiare un boccone al T3.



Mi fermo da... boh, non mi ricordo come si chiama... quella focacceria siciliana che ha lo stand in mezzo al corridoio. Quella che vuole essere tutta elegante e sciccosa.

7,5 euro per una bottiglia d'acqua e una focaccia con pomodoro, alici, e caciocavallo.

Non è tanto l'essere caro (...perchè stai in aeroporto e bla bla bla...), ma il fatto che facesse proprio schifo al cazzo. E scusate l'espressione. Molliccia, stantìa, e dentro era una palla di sale. In più i camerieri - che capisco fosse orario di chiusura - ti pulivano e scopavano intorno, e c'è mancato un niente che dicessero proprio "aho, e ve ne volete anna' a fanculo?". Scusate ancora il francesismo. Durante la mia breve permanenza si sono limitati a scherzare ad alta voce dicendo "oggi non se ne 'nnamo più".

Purtroppo il T3 dopo una certa ora diventa improvvisamente un deserto, e il SUF della sera è uno degli ultimissimi voli della giornata. E ok, lo capisco. In più era la mia ultima possibilità per la serata di fare un pasto tiepido. E vabò. Però!

Altro capitolo: sale fumatori a FCO.

Prima c'erano solo la sala del T5 e quella del T3. Ora invece un po' tutto l'aeroporto è disseminato di gabbiotti, questi:



Questi in foto sono proprio quelli del T3, che hanno sostituto la grande sala unica. E che secondo me hanno peggiorato la situazione (comunque non eccelsa) precedente.

Da una parte la soluzione dei gabbiotti è comoda, perchè per esempio chi vola al T1 e ha una connessione lunghetta può ora fumarsi una sigaretta in santa pace. Dall'altra sti gabbiotti lasciano molto a desiderare, anche se per una volta ADR c'entra fino ad un certo punto: sono per max 6 persone alla volta, ma la gente se ne frega e continua ad entrare fino a esaurimento ossigeno; sono minuscole e di vetro trasparente, quindi potresti benissimo lasciare la valigia fuori e guardarla da dentro, invece la gente se la deve portare appresso; la porta è scorrevole, e c'è pure scritto, invece la gente la spinge, e quando vede che non funziona la tira, e ancora più forte, finche qualcuno dentro non fa cenno che bisogna scorrerla, e insomma stanno tutte già spaccate; se stanno in queste condizioni, la colpa non è solo di ADR ma della gente che la frequenta:





Un panino, una ciuspa, e il transito è andato.

Vado al gate con un po' di anticipo e già non c'è praticamente nessuno. Quando mi etichettano il trolley capisco che è perchè stanno già tutti a bordo.

Arriviamo via Cobus.







La lotteria del check-in ritardato mi ha riservato il 16A. Come spesso mi accade. Bene così.



Unica foto notturna in cui mi cimento. Mi piace molto sedermi al finestrino di sinistra in decollo da FCO.



Del volo non ho foto, ma vi assicuro che è stato uno spettacolo: il cielo era assolutamente limpido, e abbiamo seguito tutta la costa tirrenica invece di andare a largo come al solito. Un panorama mozzafiato. Non credo di essermi staccato dal finestrino.

L'unica nota stonata è di nuovo il vero, enorme, difetto di FR: gli annunci. Una lagna. Capisco che con 'sti gratta e vinci gli aa/vv ci campano, ma dal lato pax è uno strazio. Più che altro credevo che dopo le 22 non li facessero più, invece pare sia dopo le 23.

Io sono arrivato.



Il mio bagaglio lo farà a breve.
In quanti altri aeroporti succede che ti metti al bordo del nastro, e la gente invece di scegliersi un lembo a fianco ti si mette dietro per poi saltarti addosso appena vede la propria valigia? A voi non so, a me succede solo qui a casa mia.

SUF is a state of mind.




Boh, credo di avere scritto finanche troppo, quindi mi fermo volentieri qua.
Spero che vi sia piaciuto, e che non vi abbia troppo annoiato.
Per ogni domanda, non avete che da chiedere.


Al prossimo viaggio, che sarà sempre il più bello si tutti!


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GUIDA ALLA LETTURA
INTRODUZIONE - La pianificazione
CAPITOLO I - SUF-FCO
CAPITOLO II - CIA-CPH
CAPITOLO III - [OT] Copenaghen e Malmö
CAPITOLO IV - CPH-AMS
CAPITOLO V - [OT] Delft e la Randstad
CAPITOLO VI - RTM-FCO-SUF
 
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