F
flyboy
Guest
Questo TR nasce portandosi dietro una marea di insormontabili problemi. Stacco il biglietto lo scorso settembre 2015: andata con A380 e ritorno con B787. Poi a dicembre, nel giro di una settimana prima viene cambiato l’aeromobile dell’andata, e 7 giorni dopo anche quello del ritorno. Mi toccherà un banale B777.
Aprirò pertanto una nuova discussione nella sezione “Viaggiare in aereo”, per richiedere conforto e suggerimenti su come quantificare il danno subito, intimando immediato ripensamento alla compagnia aerea pena una denuncia e conseguente richiesta di risarcimento.
Succederanno però altre cose ancor più gravi. Due su tutte.
La prima: nel volo di andata non verranno distribuite noccioline ed io, già attenzionato dalle autorità di Pubblica Sicurezza come uno dei più pericolosi mangiatori di arachidi in Italia, sono davvero in imbarazzo nel non trovare giustificazioni di fronte a codesta platea.
La seconda la scrivo con vergona. Premetto, a mia parziale discolpa, che sono anche andato a confessare il peccato di cui mi sono macchiato (e non sono stato assolto). Ebbene sì, piangente con il fazzoletto in mano, chiedo perdono: sono partito da Linate.
Bene. Di quei 150 frequentatori del forum che avrebbero letto il mio resoconto sempre molto sintetico ed asciutto (stavolta, vedrete, liquiderò il tutto con una manciata di foto), con il primo accadimento ne ho persi almeno 100; con il secondo altri 30.
Pazienza. Non so se me ne farò una ragione pensando che, magari, andrebbero computati gli utenti attivi nella settimana più che coloro che sono collegati in un dato momento.
Ed allora, come se fossimo nel programma di Iva Zanicchi, fin d’ora speranzoso invoco i lettori gridando: “cento, cento!”, mentre giro la ruota.
Iniziamo. Come già detto si parte da Linate in un tardo pomeriggio molto caldo.

Linate è più vivo che mai in questo periodo. C’è ressa al check in.

Riusciamo per fortuna ad avere tutte le carte d’imbarco, e andiamo al fast track.

Ci sono anche alcuni atleti in partenza per le Olimpiadi di Rio, che vengono festeggiati ed incoraggiati dagli astanti.


Zona duty free dell’hub del nord Italia.

Facciamo un salto in Lounge Alitalia.

L’ingresso mostra in modo eloquente chi sia il padrone.

La sala dopo il restyle offre un piacevole soggiorno.

Nella vecchia zona in cui erano presenti le postazioni per PC, raramente utilizzate, ora vi sono i divanetti. Lì ci sediamo.

Catering. Al bancone è possibile servirsi di champagne Ferrari molto buono, vino o chiedere un caffè.

Vista dell’apron.



E’ ora di scendere a pian terreno per gli imbarchi. Non abbiamo finger oggi.

L’hangar potrebbe essere utilizzato per costruire un nuovo terminal.

Arriviamo al nostro Airbus.

Salgo per primo.

Vengo immediatamente redarguito perché scatto foto. Non si può. Perché? “Motivi di privacy”. Potrei dire che non c’è nessuno, e che nella rivista di bordo l’uso della macchina fotografica è consentito fino alla chiusura delle porte, ma non ribatto.

Prendo posto al 2F, secondo me il migliore in assoluto.

Questa è la cabina.
LIN-CDG
Volo: AZ358
Classe: C
Posto: 02F
Tipo di aereo: A320
Reg: EI-DTI
Schedulato: 18.15-19.45
In volo: 18.25-19.34
Durata: 1 h e 09 min.

Decollo dalla solita 36. A bordo vengono serviti tortellini al sugo. Attaccati l’uno all’altro e senza formaggio. Scaldati male. Passo, grazie.

Atterriamo sulla 26L in un CDG col cielo plumbeo, che dà poche soddisfazioni a chi voglia scattare qualche foto. La pista interna 08L/26R è chiusa per lavori.

XL Airways al T1.

Air Asia.

Air Algerie.

I nostril attuali padroni.

L’HQ dei nostri ex padroni.

Rulliamo lentamente verso il terminal 2F.

Quasi vuoto, come vedete. Torre di controllo.

Al Terminal c’è solo KLM.

Sbarchiamo.

Dal punto di vista architettonico, CDG non è male secondo me.

Oggi si va ai gate L, quelli più comodo e facili da raggiungere a piedi.

In fila verso i parcheggi.

Padrone di casa.

Andiamo in lounge prendendo l’ascensore.

Lo scrivo subito: tra le 3 lounge no Shengen di AF, quella al molo L è a mio avviso la più brutta.

Non ha stile. Gli arredi hanno colori orribili, ed i divanetti si susseguono intervallati da separé trasparenti in una lunga sala che sembra un alveare.

Zona lavoro.

Zona eating.

Vini e champagne. Un tempo affiancavano l’etichetta ad una breve descrizione del vitigno. Iniziativa carina.

C’è ampia scelta di salato…

…e dolce. Molto buoni i bignè alla crema.

Inizio il mio viaggio con uno spuntino.

AF ha da sempre un’ampia scelta di giornali e riviste. Alla sera però spesso quelli italiani sono finiti.

E’ ora di andare all’imbarco, passando per il duty free.


La hall del terminal L è molto ben fatta: ampie vetrate e luci a led colorate.

Oggi imbarchiamo al gate L44.

Il personale al desk è pronto.

Il nostro aeromobile sta completando il fuel.

Controllati i passaporti, c’è il self boarding.

Andiamo a bordo.

Come scrivevo, l’idea era di viaggiare con A380, che opera sulla JNB quasi tutti i giorni, alternato ad un B777. Poco male, avendolo già recensito in passato. Per contro sono molto curioso di provare la nuova J di AF con 4 sedili per fila disposti a lisca di pesce.

La poltrona Zodiac si presenta così. Garantisce la massima privacy, l’accesso diretto al corridoio senza dover fare il salto dell’oca disturbando il vicino, e si reclina completamente.

Colpisce subito il vano pensato per riporre i propri effetti personali, e che contiene anche le cuffie.

Nello stesso vano è presente uno specchietto di cortesia.

Sulla poltrona sono disponibili cuscino, piumino azzurro pastello (un po’ corto, ma è a mio avviso un problema generale delle compagnie aeree), e le ciabatte insieme ad un contenitore per le scarpe che io gradisco sempre molto.

Il telecomando è touch e molto intuitivo.

Anche lo schermo è touch, ed è di 16 pollici. Ma di questo parlerò più avanti.

C’è una luce a led regolabile, in modo da poter leggere o lavorare quando in cabina verranno spente le luci.

In fine, c’è una presa universale ed una USB.

Così si presenta la cabina nel suo complesso. Il giudizio è molto positivo. Se proprio devo cercare il pelo nell’uovo, io non amo le disposizioni a lisca di pesce, perché non consentono di dormire diritti e trovo questa una scomodità. Sono scelte delle compagnie aeree, e questo è un mio giudizio assolutamente opinabile. Mi preme sottolineare come appare chiaro che sia stato fatto uno studio per ottimizzare al massimo gli spazi e per dare al passeggero l’impressione di avere a disposizione un sedile assai ampio.

Safety card.

Viene distribuita dagli AVV la trousse.

Questo è il contenuto. Non è al livello di AZ, ma rispetto al passato non è male.

Viene anche distribuito il menù.


Ed infine viene servito lo champagne.

E’ ora di staccare.

Alla prossima, CDG!

Viva la France!

Rulliamo verso la 27 L da cui decolleremo.
CDG-JNB
Volo: AF990
Classe: J
Posto: 05A
Tipo di aereo: B777-300
Reg: F-GSQG
Schedulato: 23.25-09.55
In volo: 23.48-09.52
Durata: 10 h e 04 min.

Qui arriviamo alle note dolenti. La prima l’ho già ampiamente discussa: niente noccioline. Anzi, niente di niente. AF è solita accompagnare il primo giro di bibite con un canapè sempre molto sfizioso. Sarà forse l’ora tarda della partenza, ma si va al risparmio.
Seconda critica: ci saranno solo 1 assistente di volo per fila a servire tutte e due le cabine della business. Questo comporterà l’assoluta assenza degli AAVV durante il servizio. Viene distribuito a tutti il vassoio con l’express meal, senza lasciare che sia il passeggero a decidere. Assolutamente negativo, così come, lasciato il vassoio, l’assistente di volo sparisce senza passare neppure una volta a servire un bicchiere d’acqua o del pane.

L’AV riappare circa 15 minuti dopo, ritira i vassoi a chi vuole dormire, e serve il piatto principale agli altri (quasi tutti, nel mio volo). Sparisce di nuovo e non ripasserà più se non per ritirare i vassoi. Ritengo inaccettabile un servizio di questo tipo.
Sottolineo invece l’ottima qualità del cibo. L’antipasto di salmone fresco era eccellente, il piatto principale di vitello era davvero squisito e tenerissimo, il dolce al cioccolato, benché presentato maldestramente in un contenitore di alluminio all’interno dell’express meal, davvero delizioso. Un netto passo in avanti di AF rispetto al passato.

Veniamo al sistema di intrattenimento di bordo. Il giudizio è molto positivo.

La scelta di film e CD è ampia. Vista la quantità dei passeggeri italiani trasportati, sarebbe stata interessante una sezione di musica italiana, essendocene una africana, latina, asiatica, e, manco a dirlo francese. Non c’era neppure un CD italiano. La cosa bella è che AF (ma anche LH, per esempio), di consentono su web di vedere in anticipo film e CD disponibili nel mese in corso e in quello successivo. In tal modo il passeggero se ha voglia sale a bordo sapendo già che film guardare o che CD ascoltare senza perder tempo. Mi sembra un ottimo suggerimento per Alitalia.

Il flight path è davvero ben fatto.

E’ possibile seguire la direzione del volo frontalmente, sul lato sinistro o quello destro, scorrendo con la mano sullo schermo touch o scegliendo dal telecomando.

Io ovviamente ho scelto la vista cockpit.

Anche la grafica è ben fatta.

Quando manca un’ora all’atterraggio viene servita la colazione. Anche in questo caso il catering è eccellente: crepes ripiene di uova e formaggio. Una vera delizia!

Ci avviciniamo: ecco i sobborghi di Jo’burg.

Atterriamo sulla pista esterna 21L.

Rulliamo lentamente verso il terminal.

British è già arrivata con il suo 747….

…e con l’A380.

Raggiungiamo il nostro parcheggio.

Un po’ di spotting in attesa dello sbarco: air Botswana.

Flysafair.

Padroni di casa in livrea SA.

Nel ritirare le valigie trovare una messaggio così non mi era mai capitato….

Infine, la hall all’uscita.

Il giudizio generale sul volo AF è molto positivo, con la sola eccezione della gestione dei passeggeri da parte degli AAVV davvero discutibile, come ho scritto.
Nela seconda di cinque parti (per chi ce la farà ad arrivare alla fine…) un po’ di spotting a JNB, il volo per il Botswana, ed uno scoop esclusivo su un noto Moderatore di AC.
Aprirò pertanto una nuova discussione nella sezione “Viaggiare in aereo”, per richiedere conforto e suggerimenti su come quantificare il danno subito, intimando immediato ripensamento alla compagnia aerea pena una denuncia e conseguente richiesta di risarcimento.
Succederanno però altre cose ancor più gravi. Due su tutte.
La prima: nel volo di andata non verranno distribuite noccioline ed io, già attenzionato dalle autorità di Pubblica Sicurezza come uno dei più pericolosi mangiatori di arachidi in Italia, sono davvero in imbarazzo nel non trovare giustificazioni di fronte a codesta platea.
La seconda la scrivo con vergona. Premetto, a mia parziale discolpa, che sono anche andato a confessare il peccato di cui mi sono macchiato (e non sono stato assolto). Ebbene sì, piangente con il fazzoletto in mano, chiedo perdono: sono partito da Linate.
Bene. Di quei 150 frequentatori del forum che avrebbero letto il mio resoconto sempre molto sintetico ed asciutto (stavolta, vedrete, liquiderò il tutto con una manciata di foto), con il primo accadimento ne ho persi almeno 100; con il secondo altri 30.
Pazienza. Non so se me ne farò una ragione pensando che, magari, andrebbero computati gli utenti attivi nella settimana più che coloro che sono collegati in un dato momento.
Ed allora, come se fossimo nel programma di Iva Zanicchi, fin d’ora speranzoso invoco i lettori gridando: “cento, cento!”, mentre giro la ruota.
Iniziamo. Come già detto si parte da Linate in un tardo pomeriggio molto caldo.

Linate è più vivo che mai in questo periodo. C’è ressa al check in.

Riusciamo per fortuna ad avere tutte le carte d’imbarco, e andiamo al fast track.

Ci sono anche alcuni atleti in partenza per le Olimpiadi di Rio, che vengono festeggiati ed incoraggiati dagli astanti.


Zona duty free dell’hub del nord Italia.

Facciamo un salto in Lounge Alitalia.

L’ingresso mostra in modo eloquente chi sia il padrone.

La sala dopo il restyle offre un piacevole soggiorno.

Nella vecchia zona in cui erano presenti le postazioni per PC, raramente utilizzate, ora vi sono i divanetti. Lì ci sediamo.

Catering. Al bancone è possibile servirsi di champagne Ferrari molto buono, vino o chiedere un caffè.

Vista dell’apron.



E’ ora di scendere a pian terreno per gli imbarchi. Non abbiamo finger oggi.

L’hangar potrebbe essere utilizzato per costruire un nuovo terminal.

Arriviamo al nostro Airbus.

Salgo per primo.

Vengo immediatamente redarguito perché scatto foto. Non si può. Perché? “Motivi di privacy”. Potrei dire che non c’è nessuno, e che nella rivista di bordo l’uso della macchina fotografica è consentito fino alla chiusura delle porte, ma non ribatto.

Prendo posto al 2F, secondo me il migliore in assoluto.

Questa è la cabina.
LIN-CDG
Volo: AZ358
Classe: C
Posto: 02F
Tipo di aereo: A320
Reg: EI-DTI
Schedulato: 18.15-19.45
In volo: 18.25-19.34
Durata: 1 h e 09 min.

Decollo dalla solita 36. A bordo vengono serviti tortellini al sugo. Attaccati l’uno all’altro e senza formaggio. Scaldati male. Passo, grazie.

Atterriamo sulla 26L in un CDG col cielo plumbeo, che dà poche soddisfazioni a chi voglia scattare qualche foto. La pista interna 08L/26R è chiusa per lavori.

XL Airways al T1.

Air Asia.

Air Algerie.

I nostril attuali padroni.

L’HQ dei nostri ex padroni.

Rulliamo lentamente verso il terminal 2F.

Quasi vuoto, come vedete. Torre di controllo.

Al Terminal c’è solo KLM.

Sbarchiamo.

Dal punto di vista architettonico, CDG non è male secondo me.

Oggi si va ai gate L, quelli più comodo e facili da raggiungere a piedi.

In fila verso i parcheggi.

Padrone di casa.

Andiamo in lounge prendendo l’ascensore.

Lo scrivo subito: tra le 3 lounge no Shengen di AF, quella al molo L è a mio avviso la più brutta.

Non ha stile. Gli arredi hanno colori orribili, ed i divanetti si susseguono intervallati da separé trasparenti in una lunga sala che sembra un alveare.

Zona lavoro.

Zona eating.

Vini e champagne. Un tempo affiancavano l’etichetta ad una breve descrizione del vitigno. Iniziativa carina.

C’è ampia scelta di salato…

…e dolce. Molto buoni i bignè alla crema.

Inizio il mio viaggio con uno spuntino.

AF ha da sempre un’ampia scelta di giornali e riviste. Alla sera però spesso quelli italiani sono finiti.

E’ ora di andare all’imbarco, passando per il duty free.


La hall del terminal L è molto ben fatta: ampie vetrate e luci a led colorate.

Oggi imbarchiamo al gate L44.

Il personale al desk è pronto.

Il nostro aeromobile sta completando il fuel.

Controllati i passaporti, c’è il self boarding.

Andiamo a bordo.

Come scrivevo, l’idea era di viaggiare con A380, che opera sulla JNB quasi tutti i giorni, alternato ad un B777. Poco male, avendolo già recensito in passato. Per contro sono molto curioso di provare la nuova J di AF con 4 sedili per fila disposti a lisca di pesce.

La poltrona Zodiac si presenta così. Garantisce la massima privacy, l’accesso diretto al corridoio senza dover fare il salto dell’oca disturbando il vicino, e si reclina completamente.

Colpisce subito il vano pensato per riporre i propri effetti personali, e che contiene anche le cuffie.

Nello stesso vano è presente uno specchietto di cortesia.

Sulla poltrona sono disponibili cuscino, piumino azzurro pastello (un po’ corto, ma è a mio avviso un problema generale delle compagnie aeree), e le ciabatte insieme ad un contenitore per le scarpe che io gradisco sempre molto.

Il telecomando è touch e molto intuitivo.

Anche lo schermo è touch, ed è di 16 pollici. Ma di questo parlerò più avanti.

C’è una luce a led regolabile, in modo da poter leggere o lavorare quando in cabina verranno spente le luci.

In fine, c’è una presa universale ed una USB.

Così si presenta la cabina nel suo complesso. Il giudizio è molto positivo. Se proprio devo cercare il pelo nell’uovo, io non amo le disposizioni a lisca di pesce, perché non consentono di dormire diritti e trovo questa una scomodità. Sono scelte delle compagnie aeree, e questo è un mio giudizio assolutamente opinabile. Mi preme sottolineare come appare chiaro che sia stato fatto uno studio per ottimizzare al massimo gli spazi e per dare al passeggero l’impressione di avere a disposizione un sedile assai ampio.

Safety card.

Viene distribuita dagli AVV la trousse.

Questo è il contenuto. Non è al livello di AZ, ma rispetto al passato non è male.

Viene anche distribuito il menù.


Ed infine viene servito lo champagne.

E’ ora di staccare.

Alla prossima, CDG!

Viva la France!

Rulliamo verso la 27 L da cui decolleremo.
CDG-JNB
Volo: AF990
Classe: J
Posto: 05A
Tipo di aereo: B777-300
Reg: F-GSQG
Schedulato: 23.25-09.55
In volo: 23.48-09.52
Durata: 10 h e 04 min.

Qui arriviamo alle note dolenti. La prima l’ho già ampiamente discussa: niente noccioline. Anzi, niente di niente. AF è solita accompagnare il primo giro di bibite con un canapè sempre molto sfizioso. Sarà forse l’ora tarda della partenza, ma si va al risparmio.
Seconda critica: ci saranno solo 1 assistente di volo per fila a servire tutte e due le cabine della business. Questo comporterà l’assoluta assenza degli AAVV durante il servizio. Viene distribuito a tutti il vassoio con l’express meal, senza lasciare che sia il passeggero a decidere. Assolutamente negativo, così come, lasciato il vassoio, l’assistente di volo sparisce senza passare neppure una volta a servire un bicchiere d’acqua o del pane.

L’AV riappare circa 15 minuti dopo, ritira i vassoi a chi vuole dormire, e serve il piatto principale agli altri (quasi tutti, nel mio volo). Sparisce di nuovo e non ripasserà più se non per ritirare i vassoi. Ritengo inaccettabile un servizio di questo tipo.
Sottolineo invece l’ottima qualità del cibo. L’antipasto di salmone fresco era eccellente, il piatto principale di vitello era davvero squisito e tenerissimo, il dolce al cioccolato, benché presentato maldestramente in un contenitore di alluminio all’interno dell’express meal, davvero delizioso. Un netto passo in avanti di AF rispetto al passato.

Veniamo al sistema di intrattenimento di bordo. Il giudizio è molto positivo.

La scelta di film e CD è ampia. Vista la quantità dei passeggeri italiani trasportati, sarebbe stata interessante una sezione di musica italiana, essendocene una africana, latina, asiatica, e, manco a dirlo francese. Non c’era neppure un CD italiano. La cosa bella è che AF (ma anche LH, per esempio), di consentono su web di vedere in anticipo film e CD disponibili nel mese in corso e in quello successivo. In tal modo il passeggero se ha voglia sale a bordo sapendo già che film guardare o che CD ascoltare senza perder tempo. Mi sembra un ottimo suggerimento per Alitalia.

Il flight path è davvero ben fatto.

E’ possibile seguire la direzione del volo frontalmente, sul lato sinistro o quello destro, scorrendo con la mano sullo schermo touch o scegliendo dal telecomando.

Io ovviamente ho scelto la vista cockpit.

Anche la grafica è ben fatta.

Quando manca un’ora all’atterraggio viene servita la colazione. Anche in questo caso il catering è eccellente: crepes ripiene di uova e formaggio. Una vera delizia!

Ci avviciniamo: ecco i sobborghi di Jo’burg.

Atterriamo sulla pista esterna 21L.

Rulliamo lentamente verso il terminal.

British è già arrivata con il suo 747….

…e con l’A380.

Raggiungiamo il nostro parcheggio.

Un po’ di spotting in attesa dello sbarco: air Botswana.

Flysafair.

Padroni di casa in livrea SA.

Nel ritirare le valigie trovare una messaggio così non mi era mai capitato….

Infine, la hall all’uscita.

Il giudizio generale sul volo AF è molto positivo, con la sola eccezione della gestione dei passeggeri da parte degli AAVV davvero discutibile, come ho scritto.
Nela seconda di cinque parti (per chi ce la farà ad arrivare alla fine…) un po’ di spotting a JNB, il volo per il Botswana, ed uno scoop esclusivo su un noto Moderatore di AC.
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