mah il motivo, qua si finisce a parlare di politica ed è sempre rischioso. La mia opinione è che la classe dirigente e le amministrazioni hanno fatto la scelta dell'immobilismo che tutto sommato ha permesso loro di mantenersi delle belle poltrone ben pagate per loro e per i loro amici, la popolazione in qualche modo vive abbastanza bene, grosse carenze di prima necessità non ce ne sono, quando un giorno finiranno le risorse o non basteranno più ci penseremo. L'alternativa era costruire, ottimizzare, investire, farsi un culo così per riportare la città del 21esimo secolo. Sfruttare e sviluppare ulteriormente quello che c'è, costruire quello che manca. Ma questo avrebbe richiesto sforzi immani da parte di troppi soggetti troppo ben accomodati, chi gliel'avrebbe fatto fare? E' tutto sommato una scelta comprensibile, magari non la condivido, ma la capisco. Saranno le nuove generazioni, tra 50 anni, a pagarne lo scotto. Mi piacerebbe solo che si avesse il coraggio di ammettere la verità piuttosto che tirare fuori sempre le solite scuse ridicole, ma ahimè, qui lo scaricabarile è riconosciuto sport nazionale. E' sempre colpa di qualcun altro o di qualcos'altro, il territorio difficile, il campanilismo di Milano e Torino che ci impediscono di fiorire e dominare il mondo, una situazione metereologica unica al mondo che non ci permette di avere una sicurezza idrologica, gli dei che ci castigano e tutto l'entourage del signore degli anelli che ci tiene sotto scacco. Ma alla fine siamo tutti compagni no? Con due derby l'anno ed una festa dell'unità (per chi non lo sapesse, la festa dell'unità è uno degli eventi di maggiore importanza a Genova, insieme ad un disastrato salone nautico e basta, perchè i grandi eventi finiscono qui) si calmano gli animi di tutti, con buona pace di chi va via a cercar lavoro e di chi c'è rimasto secco per l'ultima alluvione, si può sempre fare una targa commemorativa al centro sociale per dar conforto ai loro familiari, è così che ci sentiamo gggente vera, gggente che ci tiene, con dei valori.
Nuovamente mi scuso per lo sfogo.