Articolo di Repubblica
http://www.repubblica.it/economia/2..._la_tratta_con_santiago-139133155/?ref=HRLV-6
SANTIAGO DEL CILE – Adesso è la linea diretta più lunga servita dall’aeroporto di Fiumicino: 11.877 chilometri per circa 15 ore di volo. Perché da qualche giorno la rotta Roma-Santiago del Cile è diventata realtà. Alitalia ha inaugurato la nuova tratta ufficialmente il 2 maggio, nella capitale italiana, alla presenza, tra gli altri, del presidente Luca Cordero di Montezemolo, dell’amministratore delegato Cramer Ball, dell’ad di Enel Francesco Starace e dell’ambasciatore cileno in Italia Fernando Ayala.
Per Alitalia si tratta di un viaggio indietro nel tempo, perché l'ultimo volo per Santiago risale al 1999. Il Boeing era il 747 e faceva scalo a Buenos Aires. Oggi invece, “con questa nuova rotta”, ha dichiarato Montezemolo, “rafforziamo i legami economici tra l'Italia e il Cile e continuiamo ad accrescere la nostra presenza in Sud America". Perché Roma-Santiago (con 5 voli settimanali) sarà seguita il 16 giugno da un altro ponte con l’America Latina, la tratta Roma-Città del Messico. E due mesi dopo, il 18 luglio, sarà la volta di un altro grande salto, e cioè Pechino. La Cina.
Una crescita sui mercati a lungo raggio, insomma, come da tempo si prefissano Alitalia ed Etihad e come ha confermato anche l’ambasciatore italiano Marco Ricci nella serata di presentazione presso l'ambasciata di Santiago. Oggi, l’Italia rappresenta il secondo partner commerciale europeo per le importazioni dal Cile, a conferma di un legame stretto con un Paese che continua a crescere, nonostante i trend negativi di molti altri paesi sudamericani. Ma in Cile investono sempre di più tante aziende italiane, dall’energia alla ricerca tecnologica, da Enel ad Astaldi. Sul fronte delle esportazioni, l’Italia è passata nel 2014 dal 16esimo al 13simo posto nella classifica mondiale dei
fornitori di Santiago. I due paesi si parlano sempre di più, nella speranza che il Sudamerica possa tornare presto la locomotiva di qualche anno fa, anche perché il Cile ha tuttora ampi margini di crescita, nonostante l’impatto negativo del recente crollo della domanda cinese.
http://www.repubblica.it/economia/2..._la_tratta_con_santiago-139133155/?ref=HRLV-6
SANTIAGO DEL CILE – Adesso è la linea diretta più lunga servita dall’aeroporto di Fiumicino: 11.877 chilometri per circa 15 ore di volo. Perché da qualche giorno la rotta Roma-Santiago del Cile è diventata realtà. Alitalia ha inaugurato la nuova tratta ufficialmente il 2 maggio, nella capitale italiana, alla presenza, tra gli altri, del presidente Luca Cordero di Montezemolo, dell’amministratore delegato Cramer Ball, dell’ad di Enel Francesco Starace e dell’ambasciatore cileno in Italia Fernando Ayala.
Per Alitalia si tratta di un viaggio indietro nel tempo, perché l'ultimo volo per Santiago risale al 1999. Il Boeing era il 747 e faceva scalo a Buenos Aires. Oggi invece, “con questa nuova rotta”, ha dichiarato Montezemolo, “rafforziamo i legami economici tra l'Italia e il Cile e continuiamo ad accrescere la nostra presenza in Sud America". Perché Roma-Santiago (con 5 voli settimanali) sarà seguita il 16 giugno da un altro ponte con l’America Latina, la tratta Roma-Città del Messico. E due mesi dopo, il 18 luglio, sarà la volta di un altro grande salto, e cioè Pechino. La Cina.
Una crescita sui mercati a lungo raggio, insomma, come da tempo si prefissano Alitalia ed Etihad e come ha confermato anche l’ambasciatore italiano Marco Ricci nella serata di presentazione presso l'ambasciata di Santiago. Oggi, l’Italia rappresenta il secondo partner commerciale europeo per le importazioni dal Cile, a conferma di un legame stretto con un Paese che continua a crescere, nonostante i trend negativi di molti altri paesi sudamericani. Ma in Cile investono sempre di più tante aziende italiane, dall’energia alla ricerca tecnologica, da Enel ad Astaldi. Sul fronte delle esportazioni, l’Italia è passata nel 2014 dal 16esimo al 13simo posto nella classifica mondiale dei
fornitori di Santiago. I due paesi si parlano sempre di più, nella speranza che il Sudamerica possa tornare presto la locomotiva di qualche anno fa, anche perché il Cile ha tuttora ampi margini di crescita, nonostante l’impatto negativo del recente crollo della domanda cinese.