Le opinioni degli altri seppur banali vanno comunque rispettate. Puoi condividerle oppure no! qui nessuno porta il VERBO amico mio!
Amico caro, le faccine servono a stemperare gli animi e a sottolineare i toni bonariamente scherzosi.
Venendo al dunque, secondo me occorre sottolineare con forza un aspetto cruciale quando si parla di concorrenza: FR (per dirne una) non è QR (per dirne un'altra).
Io, e credo la stragran parte dei forumisti qua dentro, siamo da sempre dei fautori della concorrenza, perchè da passeggeri è ciò che ci permette di viaggiare a prezzi sempre più competitivi e con standard sempre più alti. Dunque che sia la benvenuta, e abbasso i dazi e le barriere all'ingresso.
Come si diceva in precedenza, però, quando si parla di operatori economici extra-comunitari (e parlo di operatori in generale, perchè il mio discorso non si limita alle compagnie aeree) il tema della concorrenza va pesato attentamente.
Riprendendo l'esempio di prima, FR è sì un vettore straniero, ma che gioca seguendo le stesse regole di un qualsivoglia vettore comunitario in tema di diritti dei lavoratori, standard tecnici, normativa di settore e ambientale, assetti proprietari, e così via. Stesso dicasi per VY, U2, e tutte quelle compagnie che operano regolarmente anche al di fuori dei propri confini nazionali. FR è più scaltra di altri e nel tempo si è costruita delle posizioni dominanti e non sempre ortodosse, ma nulla vieta ad esempio ad AviazioneCivile.com di aprire oggi stesso una compagnia aerea e mettersi a fare concorrenza agli irlandesi copiandone il business model.
Queste stesse considerazioni, purtroppo, non possono farsi per un vettore come QR, perchè il vettore in questione segue delle regole che sono diverse da quelle che devono seguire i vettori comunitari. Per questo motivo, se a FR è data la possibilità di aprire domattina un SUF-REG, QR (o EK, AA, QF, TH, e via dicendo) non potrebbero fare lo stesso, perchè QR non gioca alla pari con i vettori comunitari.
Dunque le barriere all'ingresso esistono eccome, e si chiamano accordi bilaterali. Il motivo è che la concorrenza e l'internazionalizzazione sono importanti, ma è parimenti importante anche andare a livellare le differenze che intercorrono tra operatori che operano in contesti differenti. Un esempio banalissimo: se domani il Governo del Qatar introducesse l'obbligo, per tutti i suoi cittadini, di lavorare gratis per 10 anni come aa/vv su QR, allora la compagnia si troverebbe ad avere un ingiusto vantaggio competitivo nei confronti di AZ (o AF, o LH, o AY, e così via), e cioè di compagnie costrette dalle proprie normative nazionali e comunitarie a pagare i propri dipendenti. Per livellare queste fattispecie (o per rendere "simmetrica" la concorrenza "asimettrica" di cui parla Paolo) si limita e si regola l'accesso al mercato comunitario degli operatori extra-comunitari.
E questo giusto per limitarsi alle ragioni tecniche, a cui vanno poi aggiunte anche le considerazioni di carattere politico.
Sintetizzando: il discorso che fai tu sulla concorrenza lo condividiamo tutti, ma non si applica nello stesso modo quando si parla di AZ vs FR e quando si parla di AZ vs QR. O ancora: non c'entra molto in QUESTA discussione.