Thread Alitalia da marzo 2016


Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
L"esperienza ci insegna che nemmeno gli yeld più alti garantiti da LIN sono sufficienti a preservare AZ dalle perdite causate delle LC, che pure operano soprattutto a BGY e MXP. La navetta è ormai in declino permanente e non è difficile prevedere che prima o poi sarà sostituita da un numero minore di voli effettuati con macchine più grandi e focus sulle estremità mattino-sera.
Insomma LIN è sempre meno utile ad AZ e visto lo sviluppo del LC, è sempre meno utile anche ai milanesi (o a chi deve raggiungere Milano). Chi ne sta traendo davvero vantaggio, sono le major che ingrassano i vari hub d'oltralpe. Per cui credo che se AZ davvero manifestasse la volontà di hubbizzare MXP, la politica nazionale (quella che conta), probabilmente accetterebbe la chiusura di LIN se servisse a garantire una ragionevole speranza di sopravvivenza alla compagnia italiana.
AZ secondo me ha qualche speranza di sfangarla solo se riesce ad implementare un sistema hub & spokes efficiente, e la ricerca degli yield migliori dovrebbe essere uno dei parametri principali da prendere in considerazione.

Per quanto riguarda la presunta fusione AZ/AB, mi domando a cosa servirebbe: la carta igienica in comune possono già comprarla, e l'ipotesi che una delle due venga quasi "azzerata" come amministrazione, mi sembra fantascientifica.
Ma soprattutto fusione per fare cosa? Perchè prima di decidere come fare qualcosa, sarebbe da capire perchè farla. Ed è sulle idee che le due compagnie e anche EY sembrano un po' indecise. Se poi ci dovesse essere davvero maretta ad Abu Dhabi, probabilmente si ripercuoterebbe sulle controllate con conseguenze al momento non ipotizzabili.

La chiusura di Linate - che speriamo avvenga al più presto- in favore ad AZ però sarebbe l'ennesimo aiuto di stato.
 
La chiusura di Linate - che speriamo avvenga al più presto- in favore ad AZ però sarebbe l'ennesimo aiuto di stato.
E perchè mai? Gli stati hanno l'autorità di aprire o chiudere gli scali quando vogliono. L'essenziale è garantire un trattamento paritario a tutte le compagnie.
 
Una curiosità che non sapevo: AB ha una flotta ben più numerosa di AZ, credo la più numerosa nella cerchia delle compagnie "vicine" ad Etihad

88 di mainline, più 20 di Niki (a Vienna), 8 di Belair (a Zurigo) e 17 di LGW (il braccio regionale), per un saldo finale di 133 macchine.
Non mi pare poi così più numerosa.
 
L"esperienza ci insegna che nemmeno gli yeld più alti garantiti da LIN sono sufficienti a preservare AZ dalle perdite causate delle LC, che pure operano soprattutto a BGY e MXP. La navetta è ormai in declino permanente e non è difficile prevedere che prima o poi sarà sostituita da un numero minore di voli effettuati con macchine più grandi e focus sulle estremità mattino-sera.
Insomma LIN è sempre meno utile ad AZ e visto lo sviluppo del LC, è sempre meno utile anche ai milanesi (o a chi deve raggiungere Milano). Chi ne sta traendo davvero vantaggio, sono le major che ingrassano i vari hub d'oltralpe. Per cui credo che se AZ davvero manifestasse la volontà di hubbizzare MXP, la politica nazionale (quella che conta), probabilmente accetterebbe la chiusura di LIN se servisse a garantire una ragionevole speranza di sopravvivenza alla compagnia italiana.
AZ secondo me ha qualche speranza di sfangarla solo se riesce ad implementare un sistema hub & spokes efficiente, e la ricerca degli yield migliori dovrebbe essere uno dei parametri principali da prendere in considerazione.

Per quanto riguarda la presunta fusione AZ/AB, mi domando a cosa servirebbe: la carta igienica in comune possono già comprarla, e l'ipotesi che una delle due venga quasi "azzerata" come amministrazione, mi sembra fantascientifica.
Ma soprattutto fusione per fare cosa? Perchè prima di decidere come fare qualcosa, sarebbe da capire perchè farla. Ed è sulle idee che le due compagnie e anche EY sembrano un po' indecise. Se poi ci dovesse essere davvero maretta ad Abu Dhabi, probabilmente si ripercuoterebbe sulle controllate con conseguenze al momento non ipotizzabili.
Ovviamente era una battuta visti gli yields più alti a LIN che MXP.
Il problema è che LIN non lo si vuole chiudere, ad AZ sarebbe andato bene, alle giuste condizioni.

Il discorso AZ-AB non è chissà quale soluzione strana. L'esempio è IAG e permetterebbe a EY di gestire meglio la situazione di AB. L'idea è di riuscire a raddrizzare meglio AZ, in Italia dove c'è maggiore spazio senza l'ingombrante presenza di LH.
 
Ultima modifica:
Pecunia non olet. Questo è il titolo del presente post.

Al terminal D infatti c'è una novità.

Facciamo un passo indietro e ricordiamo la storia che fu: di fronte alla lounge Borromini anni fa vi era la lounge Air France.
AF chiude la lounge per aprirne una a fianco della ex Dolce Vita. Chiude poi anche quella (oggi occupata dalla Sala Amica) per convogliare tutti i passeggeri nella lounge Alitalia.
Gli spazi liberi lasciati da AF al Terminal D vengono occupati da LH, che apre una sua lounge. La chiude poi affidando i suoi pregiati passeggeri ad Aviapartner che si insinua negli spazi oramai ex LH ed ex AF.

Ebbene, come potete vedere dall'immagine allegata, il gruppo LH ha recentemente abbandonato Aviapartner ed ha dirottato i propri passeggeri pregiati nella porta di fronte: chi ci sta? Alitalia, in quella che ora chiamasi anonimamente lounge e fino a ieri aveva il nome di Borromini.

Due info per LH ed una considerazione finale. Partiamo dalle info: la lounge Alitalia non si chiama più Borromini, ma, purtroppo, anonimamente 'Lounge'. Pregasi correggere le indicazioni sul sito LH. Seconda info: sul sito LH la Borromini avrebbe disponibile il servizio docce. In tanti anni non l'ho mai (e dico mai) visto disponibile. Pregasi verificare.
Per quanto riguarda la considerazione finale, rimarco quanto avevo scritto in apertura: pecunia non olet!

View attachment 8518

Alle 18 di oggi erano tutte chiuse. In tanti anni non le ho mai viste funzionanti.

Strano fino ad un certo punto.

Piuttosto che offrire una schifezza, meglio offrire qualcosa di buono anche se gestito dalla concorrenza.

I servizi aeroportuali spesso sono effettuati da concorrenti, KLM ad AMS serve molti suoi concorrenti come anche AZ a FCO dove serve per dirne una delle tante EK. Anni fa i pax BA a CDG usavano il salone di AF.

Forse a livello d'immagine non è il massimo ma piuttosto che dirottare i pax verso un salone schifoso meglio mandarli su quello AZ e dargli un servizio soddisfacente.

Una nota sull'immagine nei servizi di terra: quando EAS si è fusa con AZ Airport LH chiedeva che i servizi di rampa fossero fatti con mezzi con marchio EAS.

Un paio di commenti:

Le docce funzionano - confermo. Bisogna chiedere il kit dai dipendenti. Ho personalmente fatto la doccia un paio di volte nell'anno passato (fino a quando avevo diritto all'entrata in sala, ovvero alla scadenza della CFA). Non credo che sia cambiato negli ultimi mesi.

Non mi sorprende che AF prima e ora LH si poggino sulla sala AZ. Quando non hai molto traffico, ti appoggi ad altri, e le compagnie, pur di alleanze differenti, fanno accordi fra di loro. Per esempio l'anno passato ero a Bogota viaggiando con Delta, e mi hanno dato accesso alla sala Avianca (Star Alliance) perche' Delta non ha una sua sala a BOG e si appoggia appunto alla concorrenza. E' piu' frequente di quel che si possa pensare. Capita spesso in tanti aeroporti.
 
Momento CEO da bar.

Se e' vero quello che dice il Presidente, e non ho motivo di dubitarne, e se e' vero quello che dice Mauro, e non ho motivo di dubitarne, allora vuol dire che il piano operativo di AZ (qual e'? Fenice e' morto, come si chiama questo? Che vuole fare?) non sta funzionando. Perche' se perdi soldi (e credo tanti, se stiamo a parlare di tagli generalizzati agli stipendi) quando pure i casi clinici vanno in positivo (penso a SAS, LOT, AF-KL anche se con qualche magheggio tipo vendere la quota di Amadeus) allora vuol dire che stai proprio operando nel modo sbagliato. O voli nei posti sbagliati, o con gli aerei sbagliati, o dagli aeroporti sbagliati.

Giusto per, un raffronto tra AZ, AFKL, Ryanair e IAG (BA-IB-VY) per i costi dei dipendenti, cercando di isolare i soli stipendi e annesse tasse/assicurazioni (per IB nel 2013, per dire, c'era tutta la questione dei TFR per i licenziati, BA ha il solito buco delle pensioni). Tutte le info sono tratte dai documenti finanziari di fine anno 2014 e '13.

Legenda:
Compagnia / 2014 / costo per dipendente / 2013 / costo per dipendente

AZ / 2014 / €50.405 / 2013 / €50.841

FR / 2014 / €48.795 / 2013 / €48.085

AFKL / 2014 / €56.145 / 2013 / €56.152

IAG / 2014 / €53.695 / 2013 / €51.440

Un dipendente AZ costa 6000 euro in meno di uno AFKL, e 3000 di uno IAG.



Continuiamo il baretto!

Quindi, la perdita e' tutto sommato la stessa, ma - come dici tu - uno dei capitoli di spesa e' diminuito, year on year, del 50%. A naso mi sembra di ricordare che le spese per il carburante sono circa il 30% dei costi di una compagnia aerea, in generale. Ora, faccio veramente i conti sul nulla, ma se questo costo si riduce del 50% (quindi diventa il 15% dei costi, all things being equal) e le tue perdite rimangono quelle del piano di LCDM formulato ai tempi in cui il petrolio veniva il doppio, ne consegue che:

- o altri costi sono aumentati del 50% (o piu')
- le tue revenues sono inferiori rispetto a quanto ti aspettavi (del 15% grossomodo, o giu' di li)

Ora, siccome dubito che i costi siano aumentati di botto (flotta = la stessa, gente = la stessa), direi che le aspettative di AZ sulle revenues sono state mancate.

Ok, allora di quali costi parliamo? Perchè i due grossi sono persone e petrolio. Come già dicevo, il personale è già basso, come costo, e il petrolio comunque ha avuto un effetto, e sulla miglior parte dell'anno 2015. Se ancora la prima trimestrale del '16 è andata male, qui il problema inizia ad essere uno di revenue... Ossia, di strategia.

In tutti questi ultimi anni l'unica costante, in Alitalia, è stato Schisano. Anzi, Schisano e Linate. E le perdite si sono rinnovate. La flotta è diminuita, il costo del personale è sceso, non è che forse - dico forse - andrebbe rivista la strategia, specie nel nord Italia?

Il problema serio di AZ non sono i costi, ma e' che il mercato italiano e' povero (in termini di clienti alto-spendenti), frammentato dalle low-cost (e distrutto dalle politiche degli enti locali), le infrastrutture fanno schifo (chiedere a chi puo' scegliere tra uno scalo a FCO e uno a MUC, AMS o CFG) e i pochi (rispetto agli altri paesi europei o agli USA) passeggeri alto-spendenti non sono intercettati da Alitalia. Quindi Alitalia raccoglie frattaglie dagli studenti in gita scolastica, mentre AF, LH, KL, BA pur con costi piu' alti raccolgono un mare di pax business, o come clientela disposta anche in economy a spendere di piu'.
 
Il discorso AZ-AB non è chissà quale soluzione strana. L'esempio è IAG e permetterebbe a EY di gestire meglio la situazione di AB. L'idea è di riuscire a raddrizzare meglio AZ, in Italia dove c'è maggiore spazio senza l'ingombrante presenza di LH.
In IAG la situazione era ben diversa e si prestava sicuramente meglio ad una fusione. BA aveva un network sostanzialmente globale, con l'eccezione del Sud America, dove aveva una presenza limitata. E dove invece IB pascolava alla grande. Inoltre l'appartenenza della maggioranza di IAG agli inglesi, ha permesso un risanamento feroce (ma indispensabile) di IB senza che il governo spagnolo (e chiunque altro) potesse fare altro che sbraitare.
Nel nostro caso manca una mission ben definita sia per AZ che per AB e il socio pesante, rimarrà comunque di minoranza in quanto non UE (salvo cambiamento della legge). Ed inoltre anche la stessa EY non sembra produrre grossi profitti, a dispetto della favorevole situazione politico-economica nella quale può operare.
Un quasi-azzeramento della struttura di una delle due compagnie è peraltro impensabile anche per non perdere il diritto ai bilaterali, che pur ammettendo una proprietà estera (UE) esigono che la compagnia sia effettivamente basata dello stato "dichiarato". Poi come dici AB in Germania è una spina nel fianco per LH, per cui difficilmente riceverà grossi favori politici. Anzi, a Berlino sta arrivando FR in forze per farle una bella festa.
in Italia invece abbiamo la maggioranza di AZ che a cascata è in mano alle banche e quindi de facto alla politica.
Che come sappiamo fin troppo bene si è sempre mostrata refrattaria a tagliare per ovvi motivi di consenso.
E siccome in AZ probabilmente sono rimasti gli elementi più "pesanti" da questo punto di vista, è evidente che risanare sarà un problema. E grosso. Speriamo che a Ball venga lasciato fare il suo lavoro. Ma ho qualche dubbio.
Ma tornando alla fusione con AB, fatico ad immaginare cosa sarebbe questa neo-compagnia alla fine del processo, mentre per IAG era chiaro come il sole.
 
Il problema serio di AZ non sono i costi, ma e' che il mercato italiano e' povero (in termini di clienti alto-spendenti), frammentato dalle low-cost (e distrutto dalle politiche degli enti locali), le infrastrutture fanno schifo (chiedere a chi puo' scegliere tra uno scalo a FCO e uno a MUC, AMS o CFG) e i pochi (rispetto agli altri paesi europei o agli USA) passeggeri alto-spendenti non sono intercettati da Alitalia. Quindi Alitalia raccoglie frattaglie dagli studenti in gita scolastica, mentre AF, LH, KL, BA pur con costi piu' alti raccolgono un mare di pax business, o come clientela disposta anche in economy a spendere di piu'.
I clienti italiani più altospendenti stanno a nord, i numeri parlano chiaro. Aggiungi pure che MXP essendo più vicina al "centro" dell'Europa rispetto a FCO, potrebbe attirare anche i pax altospendenti di Svizzera, Germania, Francia e dintorni. Il problema è che FCO sembra un dogma per motivi politico-sociali-affaristici, piuttosto che una scelta ponderata in base alla redditività della compagnia. E scegliere lo scalo più redditizio come hub dovrebbe essere parte integrante della riforma all'interno della compagnia necessaria per poter competere sul mercato.
 
Ultima modifica:
I clienti italiani più altospendenti stanno a nord, i numeri parlano chiaro. Aggiungi pure che MXP essendo più vicina al "centro" dell'Europa rispetto a FCO, potrebbe attirare anche i pax altospendenti di Svizzera, Germania, Francia e dintorni. Il problema è che FCO sembra un dogma per motivi politico-sociali-affaristici, piuttosto che una scelta ponderata in base alla redditività della compagnia. E scegliere lo scalo più redditizio come hub dovrebbe essere parte integrante della riforma all'interno della compagnia necessaria per poter competere sul mercato.
Rimane il problema LIN che non si è voluto chiuderlo o limitarlo quando era il momento... da allora a Milano è stato sbagliato tutto quello che poteva essere sbagliato perdendo almeno 2-3 treni...
 
In IAG la situazione era ben diversa e si prestava sicuramente meglio ad una fusione. BA aveva un network sostanzialmente globale, con l'eccezione del Sud America, dove aveva una presenza limitata. E dove invece IB pascolava alla grande. Inoltre l'appartenenza della maggioranza di IAG agli inglesi, ha permesso un risanamento feroce (ma indispensabile) di IB senza che il governo spagnolo (e chiunque altro) potesse fare altro che sbraitare.
Nel nostro caso manca una mission ben definita sia per AZ che per AB e il socio pesante, rimarrà comunque di minoranza in quanto non UE (salvo cambiamento della legge). Ed inoltre anche la stessa EY non sembra produrre grossi profitti, a dispetto della favorevole situazione politico-economica nella quale può operare.
Un quasi-azzeramento della struttura di una delle due compagnie è peraltro impensabile anche per non perdere il diritto ai bilaterali, che pur ammettendo una proprietà estera (UE) esigono che la compagnia sia effettivamente basata dello stato "dichiarato". Poi come dici AB in Germania è una spina nel fianco per LH, per cui difficilmente riceverà grossi favori politici. Anzi, a Berlino sta arrivando FR in forze per farle una bella festa.
in Italia invece abbiamo la maggioranza di AZ che a cascata è in mano alle banche e quindi de facto alla politica.
Che come sappiamo fin troppo bene si è sempre mostrata refrattaria a tagliare per ovvi motivi di consenso.
E siccome in AZ probabilmente sono rimasti gli elementi più "pesanti" da questo punto di vista, è evidente che risanare sarà un problema. E grosso. Speriamo che a Ball venga lasciato fare il suo lavoro. Ma ho qualche dubbio.
Ma tornando alla fusione con AB, fatico ad immaginare cosa sarebbe questa neo-compagnia alla fine del processo, mentre per IAG era chiaro come il sole.
Gli emiri hanno dimostrato troppa fiducia nel riuscire a dare veloce impulso al risanamento. Con AB e i tedeschi si sono scornati e continuano a farlo, in AZ credevano di essersi portari avanti nel superare resistenze fossilizzate da decenni.
Come detto una holding non era nei preventivi, ci stanno pensando in quanto hanno già preso bastonate in SvIzzera e Germania e non riescono a venirne a capo. AZ è delle partner europee quella su cui hanno investito di più oltre che fondi a livello di professionalità ed immagine ed è quella dove potenzialmente i margini sono più alti. A patto di darsi una mossa a sradicare le resistenze.
 
Insomma LIN è sempre meno utile ad AZ e visto lo sviluppo del LC, è sempre meno utile anche ai milanesi (o a chi deve raggiungere Milano). Chi ne sta traendo davvero vantaggio, sono le major che ingrassano i vari hub d'oltralpe. Per cui credo che se AZ davvero manifestasse la volontà di hubbizzare MXP, la politica nazionale (quella che conta), probabilmente accetterebbe la chiusura di LIN se servisse a garantire una ragionevole speranza di sopravvivenza alla compagnia italiana.
Purtroppo non accadra' mai. Tralaltro ormai AZ conta molto meno di prima a livello politico nazionale.
Non c'e' nessuno nella schiera politica del nord italia che accettera' mai di fare campagne elettorali per chiudere Linate. Scordiamocelo, non accadra' mai per mille ragioni. Alitalia nonostante l'abbia voluto fortemente non ha avuto il potere di far chiudere Linate nel '98, figuriamoci adesso.
 
Eppure oggi Renzi può fare quello che vuole e infatti fa quello che vuole: non ha opposizione, ne interna, ne esterna, fa maggioranze di convenienza, non si intravedono minimamente leader che possano minacciare la sua rielezione. E' destinato a governare a lungo senza nessun ostacolo. Il centrodestra è morto, la sinistra è morta e pure Casaleggio è morto.

Tutto questo per dire che se domattina Alitalia chiedesse al governo la chiusura di Linate, Renzi potrebbe tranquillamente eseguire senza perdere minimamente consensi. Dovrebbe solo avere l'accortezza di firmare il decreto un minuto dopo che Sala sia diventato il prossimo sindaco di Milano.

La chiusura di Linate sarebbe possibile oggi più che mai prima d'ora.
 
Eppure oggi Renzi può fare quello che vuole e infatti fa quello che vuole: non ha opposizione, ne interna, ne esterna, fa maggioranze di convenienza, non si intravedono minimamente leader che possano minacciare la sua rielezione. E' destinato a governare a lungo senza nessun ostacolo. Il centrodestra è morto, la sinistra è morta e pure Casaleggio è morto.

Tutto questo per dire che se domattina Alitalia chiedesse al governo la chiusura di Linate, Renzi potrebbe tranquillamente eseguire senza perdere minimamente consensi. Dovrebbe solo avere l'accortezza di firmare il decreto un minuto dopo che Sala sia diventato il prossimo sindaco di Milano.

La chiusura di Linate sarebbe possibile oggi più che mai prima d'ora.
Siamo un paese dove MO'L piagne e il governo fa dietrofront con la coda tra le gambe. Non riusciamo neanche a far chiudere gli scali che fanno 100k pax l'anno. Renzi manco riesce a far allungare una benedetta pista sotto casa sua. Figuriamoci se riuscirebbe a far chiudere il quarto scalo italiano.
 
Danni collaterali.
Che tra l'altro costano al cittadino infinitesimamente meno in termini di costo/opportunità che il vergognoso stato attuale degli aeroporti milanesi.

Beh sono d'accordo.

Il problema è nelle intenzioni.
Credo sarà molto difficile (impossibile?) chiudere linate soprattutto dopo che la metro verrà messa in esercizio.
 
Siamo un paese dove MO'L piagne e il governo fa dietrofront con la coda tra le gambe. Non riusciamo neanche a far chiudere gli scali che fanno 100k pax l'anno. Renzi manco riesce a far allungare una benedetta pista sotto casa sua. Figuriamoci se riuscirebbe a far chiudere il quarto scalo italiano.

Vista così non fa una grinza.
Resta il fatto che di favori ad AZ ne sono già stati fatti tanti da Renzi, quindi uno in più non modificherebbe niente. Questo governo fa ciò che AZ chiede e che Abu Dhabi chiede.
E soprattutto oggi a volersi sdraiare sulla pista di Linate tra quelli che contano qualcosa (better said, tra quelli che vengono ancora ascoltati) rimarrebbero veramente in pochi. A Milano il centrodestra non esiste più e Maroni ha ben altro a cui pensare, idem i sindaci del sud.
 
Credo sarà molto difficile (impossibile?) chiudere linate soprattutto dopo che la metro verrà messa in esercizio.

La prolunghi fino a Segrate paese, rinomini la stazione "Parco Forlanini - Parcheggio di interscambio", al posto dell'aerostazione ci costruisci appunto un parcheggio auto da 25,000 posti e vedi che in questo modo la linea M4 porterà più utenti che i (pochi) passeggeri che la useranno per andare in aeroporto.
 
La prolunghi fino a Segrate paese, rinomini la stazione "Parco Forlanini - Parcheggio di interscambio", al posto dell'aerostazione ci costruisci appunto un parcheggio auto da 25,000 posti e vedi che in questo modo la linea M4 porterà più utenti che i (pochi) passeggeri che la useranno per andare in aeroporto.
Quoto, la M4 è l'ultimo dei problemi.
 
Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.