Thread MXP-LIN: SEA ritira il masterplan attuale di Malpensa


Stato
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Il 5 Novembre arriverà il 787 LAN che andrà a sostituire il 330 TAM sulla rotta tra MXP - GRU (con proseguimento su SCL)


Ecco l'operativo:
LA700 Boeing 787-8 Dreamliner GRU - MXP 22:20 - 12:50 + 1 Day(s)
LA701 Boeing 787-8 Dreamliner MXP - GRU 20:20 - 05:40 + 1 Day(s)




Buon divertimento agli spotters (non dimenticatevi di noi)
 
EasyJet: «Allo studio il restyling del T2 di Malpensa con Sea»

[ 0 ] 5 novembre 2015 11:09

«Siamo al lavoro con Sea per il futuro restyling del Terminal 2 di Malpensa»: così Frances Ouseley, direttore per l’Italia di easyJet, conferma la collaborazione con la società di gestione per il rinnovo del T2. Nota “dolente” resta la raggiungibilità dello scalo: «Oggi Malpensa manca di accessibilità. Manca una rete regionale dei collegamenti verso l’aeroporto. Occorre portare la connessione ferroviaria al livello di altre città europee. Certo, l’arrivo del treno anche al T2 sarà un beneficio per tutti i passeggeri. Ma non basta».

TQ
 
Onestamente faceva un po' ridere, visto che 100mt avanti all'incrocio tra Viale Mugello e Viale Corsica c'e' la fermata della 73. Pero' ti sono vicino in questo momento.
Se vuoi darmi un passaggio a Linate o alla fermata della 73, ti scrivo data e ora ;)
 
Malpensa 05-11-2015

LA PROTESTA

Trecento no alle coop a Malpensa

Corteo dei lavoratori del T1 contro il "sistema Ryanair" che tende ad affidare gli appalti al ribasso

Ryanair? No grazie. "Se queste sono le condizioni, non ci interessa”. Concetto espresso alla vigilia da Liviano Zocchi (Uil) e dai rappresentanti delle altre sigle sindacali, concetto ribadito nella mattinata di giovedì 5 da almeno trecento lavoratori di fronte al Terminal 1. I lavoratori di Malpensa con le bandiere di ben sette sigle sindacali (Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Flai, Cub e Usb) hanno sfilato per bloccare sul nascere lo sbarco delle cooperative nell’handling. La compagnia low cost irlandese, rendono noto i sindacati, inizierà infatti le attività dal prossimo dicembre e “si farà assistere da una società, l’Ags, che per l’attività dell’area rampa subappalta a una nota cooperativa, Alpina”, presente anche in altri scali aeroportuali del Nord Italia. “Ma qui il suo arrivo è inaccettabile”, tuona Zocchi. Ma perché i sindacati sono così contrari all’ingresso delle cooperative? “Perché è un film che abbiamo già visto al cargo”, sottolinea Renzo Canavesi (Cub). “Volete che facciamo l’elenco delle scatole vuote scomparse da un giorno all’altro portandosi via stipendi e tfr, sostitute da altre che rimangono per un po’ prima di ripetere lo stesso giochino?”. Proprio a causa della loro flessibilità, che si traduce in una inevitabile spirale al ribasso dei costi a discapito dei lavoratori, per i sindacati il piazzale di Malpensa deve continuare a rimanere off limits per le cooperative. L'appello dei manifestanti è andato ai vertici Sea, affinché si lavori per ridurre il numero delle società operanti nell’handling, sull’esempio di quanto è accaduto a Roma.
Altro servizio sulla Prealpina in edicola venerdì 6 novembre

http://www.prealpina.it/pages/trecento-no-alle-coop-a-malpensa-101206.html?flip=true
 
Malpensa 05-11-2015

LA PROTESTA

Trecento no alle coop a Malpensa

Corteo dei lavoratori del T1 contro il "sistema Ryanair" che tende ad affidare gli appalti al ribasso

Ryanair? No grazie. "Se queste sono le condizioni, non ci interessa”. Concetto espresso alla vigilia da Liviano Zocchi (Uil) e dai rappresentanti delle altre sigle sindacali, concetto ribadito nella mattinata di giovedì 5 da almeno trecento lavoratori di fronte al Terminal 1. I lavoratori di Malpensa con le bandiere di ben sette sigle sindacali (Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Flai, Cub e Usb) hanno sfilato per bloccare sul nascere lo sbarco delle cooperative nell’handling. La compagnia low cost irlandese, rendono noto i sindacati, inizierà infatti le attività dal prossimo dicembre e “si farà assistere da una società, l’Ags, che per l’attività dell’area rampa subappalta a una nota cooperativa, Alpina”, presente anche in altri scali aeroportuali del Nord Italia. “Ma qui il suo arrivo è inaccettabile”, tuona Zocchi. Ma perché i sindacati sono così contrari all’ingresso delle cooperative? “Perché è un film che abbiamo già visto al cargo”, sottolinea Renzo Canavesi (Cub). “Volete che facciamo l’elenco delle scatole vuote scomparse da un giorno all’altro portandosi via stipendi e tfr, sostitute da altre che rimangono per un po’ prima di ripetere lo stesso giochino?”. Proprio a causa della loro flessibilità, che si traduce in una inevitabile spirale al ribasso dei costi a discapito dei lavoratori, per i sindacati il piazzale di Malpensa deve continuare a rimanere off limits per le cooperative. L'appello dei manifestanti è andato ai vertici Sea, affinché si lavori per ridurre il numero delle società operanti nell’handling, sull’esempio di quanto è accaduto a Roma.
Altro servizio sulla Prealpina in edicola venerdì 6 novembre

http://www.prealpina.it/pages/trecento-no-alle-coop-a-malpensa-101206.html?flip=true

Liti tra mafiosi.
 
Malpensa: gli “scaricatori” di valigie fanno guerra alle coop

No. Sul piazzale di Malpensa i lavoratori della cooperativa Alpina service non devono entrare. Lavoratori contro lavoratori. Addetti allo smistamento bagagli contro altri addetti allo smistamento bagagli. “Colpevoli” di essere pagati meno e di cannibalizzare il settore.

Si può riassumere così quello che sta succedendo all’aeroporto di Malpensa. Ryan Air a dicembre farà partire quattro nuovi voli dall’aeroporto nella brughiera. Per lo smistamento bagagli si servirà della cooperativa Alpina service della provincia di Bergamo che già collabora con la compagnia nell’aeroporto di Orio Al Serio.

Il problema è che la coop non applica il contratto dell’handling ma quello di logistica e merci (meno vantaggioso). Ma non è solo questo.

“Grazie alla forma cooperativa è successo in passato che ai lavoratori venisse imposto di devolvere quanto maturato come tfr alla coop stessa. Oppure l’assemblea dei soci può decidere che gli aumenti contrattuali non vengono devoluti. Insomma, siamo alla concorrenza sleale. Tra lavoratori e tra aziende. Se permettiamo che questo avvenga, anche le altre società che ora operano a Malpensa, Airport Handling per esempio, saranno incentivate ad abbassare il costo del lavoro. Anche se più giù di così non possiamo andare”, lamentano i sindacati, per una volta sette sigle tutte convinte che la battaglia s’ha da fare.

Dopo la manifestazione del 5 novembre, al sindacato è stato affidato un pacchetto di 48 ore di sciopero. Certo questa vicenda interroga per l’ennesima volta sul ruolo della cooperazione quando si parla di lavoro e, indirettamente, di concorrenza. Ma cosa ne pensa Sea, il gestore aeroportuale controllato dal Comune di Milano?

“Il nostro impegno è per la crescita di Malpensa – dicono in Sea *-. Una crescita avviata dopo anni difficili e che vogliamo equilibrata e sostenibile nel tempo. Quindiuna crescita non a tutti i costi, ma basata sulla competitività e su una sempre migliore qualità dei servizi, che richiede un impegno corale e condiviso da parte di tutti.

Il pieno rispetto dei diritti e della dignità dei lavoratori dei nostri aeroporti ne è un presupposto, ribadito nei fatti con l’accordo su SEA handling, che ha consentito tra l’altro la nascita di Airport Handling. SEA non asseconda quindi né tantomeno incoraggia l’affermazione a Malpensa o altrove di modelli diorganizzazione del lavoro non coerenti con questo principio.


Al contrario, è favorevole a che, come in altri aeroporti italiani e nel rispetto della concorrenza, l’attività di handling sia aperta ad un numero limitato di operatori qualificati, auspicando un intervento in questa direzione delle autorità regolatorie”.

Vedremo nelle prossime settimane se c’è materia per l’autorità per la concorrenza. Certo è che Sea e Sacbo (gestore dell’aeroporto di Orio al Serio) sono sempre più vicine a fondersi in una nuova società. Tra le varie questioni aperte nella definizione della partnership, questa vicenda ne aggiunge un’altra: quale linea tenere verso le cooperative dell’handling che abbassano i costi del lavoro a oltranza?


http://nuvola.corriere.it/2015/11/06/malpensa-gli-scaricatori-di-valigie-fanno-guerra-alle-coop/
 
Da quando hanno liberalizzato il mercato ê nato un precariato pauroso nei servizi aeroportuali.

Francamente trovo vergognoso che in rampa operino società senza licenza ENAC.
 
Stato
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