Thread sistema aeroportuale di Roma 2015


Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
E' anche preente dopo i varchi di sicurezza per accedere ai moli G e H.

Una volta feci la boiata di cucinare i muffin al microonde ma fallii miseramente, poi cominciò ad uscire fumo che continuò a sentirsi per una settimana in una cucina. Non oso imamginare cosa possa essere in un aeroporto!!!
 
ma qualcuno sa invece cosa stanno facendo alla torre di controllo, vi prego ditemi che stanno togliendo quel quadrettato rosso bianco!!!
 
Aeroporto Fiumicino, il Terminal 3 ospiterà la Mostra “Il Regno Unito si presenta”

Roma, 8 set (Prima Pagina News) Dal 7 al 22 settembre 2015, il Terminal 3 ospiterà la Mostra “Il Regno Unito si presenta”. Roma è una vetrina d’eccezione per assicurare all’Expo del 2015 la massima diffusione e il coinvolgimento del grande pubblico, grazie alla sua centralità nei flussi turistici e alla sua vocazione naturalmente internazionale rinforzata dalla presenza delle Ambasciate e degli istituti di Cultura. Un luogo di elezione unico, dunque, per offrire visibilità agli oltre 140 Stati che hanno aderito alla prossima Esposizione Universale. Per questo è nato il progetto “Roma verso Expo Milano 2015”, un ricco programma di mostre, conferenze, spettacoli e degustazioni che, con il coinvolgimento delle Ambasciate, tra settembre 2014 e ottobre 2015, consentirà a questi Paesi di presentare in location esclusive i propri progetti di partecipazione, ma anche la propria immagine, le eccellenze produttive, culturali e turistiche. Questa volta è il turno del Regno Unito che si è impegnato con la sua partecipazione a Expo-Milano 2015 a voler accrescere la consapevolezza globale circa l’impatto che la produzione e il consumo di cibo hanno sulla vita delle persone, ovunque nel mondo. Le scelte e le politiche alimentari contribuiscono a determinare il benessere e la salute di ogni individuo, ma quelle fatte nei Paesi industrializzati possono avere conseguenze importanti sulla disponibilità di cibo anche nei Paesi in via di sviluppo. Presso l’aeroporto di Fiumicino non solo verrà approfondito il concept della partecipazione del Regno Unito all’Esposizione Universale ma verranno soprattutto promosse le bellezze paesaggistiche e culturali del Paese. L’inaugurazione della Mostra è avvenuta alla presenza dell’Assessore alle Politiche del Turismo, Qualità della Vita e Dialogo Interreligioso Luigina di Liegro e del Vice Ambasciatore britannico in Italia.
 
‘Parlo solo italiano’, il dipendente viene spostato

ROMA – “Parlo solo italiano”. Recitava così il cartello davanti a uno dei desk dell’aeroporto Roma Fiumicino, scritto a penna ed appoggiato davanti all’impiegato addetto ai rapporti con i viaggiatori. Ora, dopo la segnalazione della web journalist Sabrina Fantauzzi, Adr – Aeroporti di Roma risponde e fa sapere di avere spostato il dipendente. La replica arriva via Twitter, dove era infuriata la polemica. “ADR sta effettuando i necessari approfondimenti e ha provveduto immediatamente a collocare la persona in altra posizione- si legge sul social network-. ADR sta effettuando i necessari approfondimenti, lo stesso dipendente dichiara peraltro di non aver posizionato il cartello. In ogni caso ADR ha già provveduto a collocare la persona su base d’esigenze organizzative in corso in altra posizione non in contatto con il pubblico e coerente con la professionalità da questa maturata”, conclude la società che gestisce gli aeroporti della Capitale.


c'è anche tanto di foto a questo link
http://www.dire.it/09-09-2015/16862-parlo-solo-italiano-il-dipendente-viene-spostato/#
 
‘Parlo solo italiano’, il dipendente viene spostato

ROMA – “Parlo solo italiano”. Recitava così il cartello davanti a uno dei desk dell’aeroporto Roma Fiumicino, scritto a penna ed appoggiato davanti all’impiegato addetto ai rapporti con i viaggiatori. Ora, dopo la segnalazione della web journalist Sabrina Fantauzzi, Adr – Aeroporti di Roma risponde e fa sapere di avere spostato il dipendente. La replica arriva via Twitter, dove era infuriata la polemica. “ADR sta effettuando i necessari approfondimenti e ha provveduto immediatamente a collocare la persona in altra posizione- si legge sul social network-. ADR sta effettuando i necessari approfondimenti, lo stesso dipendente dichiara peraltro di non aver posizionato il cartello. In ogni caso ADR ha già provveduto a collocare la persona su base d’esigenze organizzative in corso in altra posizione non in contatto con il pubblico e coerente con la professionalità da questa maturata”, conclude la società che gestisce gli aeroporti della Capitale.


c'è anche tanto di foto a questo link
http://www.dire.it/09-09-2015/16862-parlo-solo-italiano-il-dipendente-viene-spostato/#

Probabilmente anche sull'italiano ho dei forti dubbi.
 
... sta effettuando i necessari approfondimenti, lo stesso dipendente dichiara peraltro di non aver posizionato il cartello. ...

Quando si dice la proattivitá: ti piazzano un cartello sul piano d'appoggio del desk che, incidentalmente, é ad altezza occhi e nemmeno guardi di cosa si tratta? E se lo hai guardato lo lasci lá? Ma per favore!
Francamente mi auguro che la nuova posizione sia alla porta. Fuori, per la precisione.
É ora di dimostrare serietá a partire dalle piccole cose, e questo vale per il dipendente e per la societá!
 
Quando si dice la proattivitá: ti piazzano un cartello sul piano d'appoggio del desk che, incidentalmente, é ad altezza occhi e nemmeno guardi di cosa si tratta? E se lo hai guardato lo lasci lá? Ma per favore!
Francamente mi auguro che la nuova posizione sia alla porta. Fuori, per la precisione.
É ora di dimostrare serietá a partire dalle piccole cose, e questo vale per il dipendente e per la societá!

Che poi se il cartello è messo per non far avvicinare una moltitudine di stranieri che ti chiedono informazioni alle quali non sapresti rispondere, è del tutto inutile visto che non è comprensibile a chi non parla italiano :D
 
Aeroporto Fiumicino, Comitato fuori pista: “Alla fiera dei numeri”

Ministero dei Trasporti, ENAC e Aeroporti di Roma Ancora una volta alla fiera dei numeri
L’Enac ha convocato l’11 settembre prossimo i vertici di Adr e Alitalia per fare il punto sulla situazione dell’aeroporto di Fiumicino.Dopo i gravi incidenti di questa estate – dall’incendio del T3 all’interruzione del servizio per l’incendio esterno fino ai piccoli e grandi malfunzionamenti che costantemente accadano all’interno dell’aeroporto – si è scatenata tra ENAC, AdR e Ministero dei Trasporti (MIT) la corsa a chi la spara più grossa.
Questa volta la gara dei numeri non è sui passeggeri ma sugli investimenti.
Stampa e televisioni hanno riportato con grande evidenza le dichiarazioni secondo cui il degrado attuale è dovuto alla mancanza di investimenti per vent’anni, situazione imputabile al ritardo con cui è stato firmato il Contratto di programma sulla fine del 2012. Praticamente: “piove governo ladro!”In realtà dai documenti ufficiali in nostro possesso risulta che da quando la società AdR è stata privatizzata, (cioè dal 2000 e fino al 2011) i soldi avrebbero dovuto esserci. Intanto dagli introiti derivanti dalla tassa d’imbarco (versata da ogni passeggero); inoltre dagli investimenti previsti per un importo globale di 1.446 miliardi di lire (equivalenti a poco meno di 747 milioni di euro). E ancora con il denaro risparmiato dalla diminuzione – accordata nel 2005 – di ben il 75% del canone di concessione proprio per finanziare gli ammodernamenti necessari.Se gli investimenti non sono stati fatti da vent’anni – come dichiarato da ENAC e dal MIT – che fine hanno fatto i soldi? Sono stati dirottati altrove? magari per ripagare l’ingente debito – oltre 1750 milioni di euro– contratto da AdR con le banche?
I diversi ministri dei Trasporti che si sono succeduti e l’ENAC, ente appositamente preposto, che controlli hanno effettuato? Ci auguriamo che la Corte dei Conti che ha già in corso una inchiesta approfondita sulla grave questione del “raddoppio dell’aeroporto”, voglia prendere in considerazione anche questi aspetti.E veniamo ai giorni nostri. Con la firma in extremis della Convenzione-Contratto di programma ENAC-Adr dal dimissionario Monti, nella notte del 21 dicembre 2012, è stato autorizzato un aumento della “tassa d’imbarco” di ben 10 euro in media a passeggero da utilizzare appunto per l’ammodernamento dell’aeroporto (progetto “Fiumicino Sud”).Con quali risultati a distanza di quasi tre anni è sotto gli occhi di tutti.
Secondo la Convenzione-Contratto di programma, AdR nel periodo 2012-2021 deve investire complessivamente 3 miliardi e 100 milioni; di questi, nel sottoperiodo 2012-2016 AdR per contratto deve fare investimenti per 886,465 milioni di euro (contro i 500 milioni di euro dichiarati da Enac e i 1.107 milioni di euro dichiarati in audizione dal Ministro Delrio). Nei fatti, nel 2014 dovevano essere fatti investimenti per 214,033 milioni di euro ma Adr, secondo quanto riportato nel suo stesso resoconto annuale, ne ha spesi solo 157,747 milioni di euro, con buona pace dell’ENAC e del MIT, che anzi hanno autorizzato un rinvio di alcune opere al sottoperiodo successivo: 2018-2021. Naturalmente nel più completo silenzio da parte di tutti.
Peraltro stiamo sempre parlando di investimenti finanziati con i soldi dei passeggeri derivanti dalla tassa d’imbarco con i suoi periodici adeguamenti.
Come è noto, il Comitato FuoriPISTA si è sempre dichiarato a favore di un aeroporto efficiente e non più grande e si augura che Fiumicino possa realmente diventare un vero hub intercontinentale con una capacità di più di 70 milioni di passeggeri/anno, cioè oltre alle più rosee previsioni del Piano Nazionale degli Aeroporti appena approvato.
Ma perché ciò avvenga è necessario trasferire i voli low cost in un aeroporto a ciò dedicato- come peraltro richiesto da Ethiad-Alitalia – e realizzare effettivamente gli investimenti in programma senza ulteriori e compiacenti rinvii.
Non vorremmo che nel bailamme generale qualcuno arrivasse a sostenere che proprio a causa del malfunzionamento dell’attuale aeroporto è necessario costruirne uno nuovo di zecca, magari accanto a quello vecchio, raddoppiandolo, e magari affidandolo in concessione proprio agli stessi che hanno ridotto il Leonardo da Vinci nelle attuali condizioni. Facendo felice una unica famiglia, quella dei Benetton al centro di un bel conflitto di interessi che li vede contemporaneamente, mediante Atlantia e AdR, ente espropriante che con soldi pubblici ricompenserebbe se stessi per l’esproprio di circa 1000 ettari dei terreni di cui sono proprietari proprio in zona raddoppio.


http://www.terzobinario.it/aeroporto-fiumicino-comitato-fuori-pista-alla-fiera-dei-numeri/78166
 
Atlantia: i Benetton sempre più interessati al business degli aeroporti

Atlantia in verde a Piazza Affari a metà mattina: l'azione della holding di Autostrade per l'Italia e Aeroporti di Roma registra un rialzo dello 0,93% che riporta i corsi a 23,99 euro dopo un primo allungo a 24,1 euro.

Nelle ultime settimane è stato principalmente il lato aeroportuale del business di Atlantia ad attirare l'attenzione dei cronisti. Gli incidenti e i disagi di *Fiumicino *hanno spinto il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio a fare il punto sui "ritardi ventennali negli investimenti effettuati".

In effetti nei giorni in cui Alitalia *contestava mancati investimenti a Fiumicino, annunciava la richiesta di risarcimenti e minacciava l'abbandono dell'hub capitolino Delrio riportava al *1995 *le lancette, ossia a un periodo in cui Aeroporti di Roma era al 56,2% di Alitalia stessa e per il resto di Fintecna (43%) e della Camera di Commercio. Solo nel 2000, l'Iri di Piero Gnudi (oggi alla guida dell'Ilva), avrebbe venduto al *Consorzio Leonardo, ossia al gruppo Falck, alla Italpetroli di Franco *Sensi *e alla Impregilo allora di Cesare *Romiti *per 2570 miliardi di lire. Paradossalmente fra gli sconfitti della gara si annoveravano proprio i *Benetton *che successivamente sarebbero saliti al controllo del gruppo tra alterne vicende e da tempo lo controllano tramite la stessa Atlantia della quale hanno il 30% tramite la holding Edizione.

Ancora oggi però Alitalia controlla circa il 50% del traffico di Fiumicino, mentre i Benetton sono anche azionisti di Alitalia, sempre tramite Atlantia, con il 5,69% (svalutato da 153 a 27 milioni di euro a fine 2014), e sono quindi al quinto posto tra soci di peso come Intesa, Poste, Unicredit e la Immsi di Roberto Colaninno nella Cai che ha il 51% della ex compagnia di Bandiera (il resto è di Etihad).


http://www.trend-online.com/ansa/at...eressati-al-business-degli-aeroporti--208466/
 
Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.