Vino e birra a bordo - Nuove proposte Alitalia


Non so Birrificio del Borgo ma Lurisia e Baladin tra gli altri sono marchi ormai ben diffusi nella grande distribuzione, quindi non avrebbero problemi a stare dietro alle forniture di Alitalia.
 
Non so Birrificio del Borgo ma Lurisia e Baladin tra gli altri sono marchi ormai ben diffusi nella grande distribuzione, quindi non avrebbero problemi a stare dietro alle forniture di Alitalia.
Ma avete presente l italiano medio? Non dico di essere sicuro, ma ci sono ottime possibilità, che nonostante la qualità del prodotto infami il marchio secondo lui sconosciuto, lamentandosi sulla pagina FB di Alitalia. Ora sono volutamente ironico, ma conosco gente che lo farebbe
 
Ma avete presente l italiano medio? Non dico di essere sicuro, ma ci sono ottime possibilità, che nonostante la qualità del prodotto infami il marchio secondo lui sconosciuto, lamentandosi sulla pagina FB di Alitalia. Ora sono volutamente ironico, ma conosco gente che lo farebbe

Si ma le cose stanno cambiando, qui e all'estero. Le birre che propone Alitalia in Business sono birre da pizzeria
 
Re: PRESENTAZIONE NUOVA IMMAGINE ALITALIA - 4/5 Giugno 2015

Secondo me il discorso è che il cliente al quale va bene una birra qualsiasi non chiede la Nastro Azzurro, ma si accontenta se gli offrono quella.

In Australia e non solo, la Peroni (cioè la nostra Nastro Azzurro venduta semplicemente con il marchio Peroni) è una birra collocata nella fascia di prezzo medio alta, perchè la bassa qualità è compensata da un marketing enormemente efficace. Considera poi che se negli Stati Uniti oggi producono - a mio personalissimo parere e gusto - tra le migliori birre al mondo, il grosso della popolazione (che significa milioni di persone e miliardi di fatturato) ordina Bud, Coors, e PBR. Anche nei locali scic.
 
Re: PRESENTAZIONE NUOVA IMMAGINE ALITALIA - 4/5 Giugno 2015

In Australia e non solo, la Peroni (cioè la nostra Nastro Azzurro venduta semplicemente con il marchio Peroni) è una birra collocata nella fascia di prezzo medio alta, perchè la bassa qualità è compensata da un marketing enormemente efficace. Considera poi che se negli Stati Uniti oggi producono - a mio personalissimo parere e gusto - tra le migliori birre al mondo, il grosso della popolazione (che significa milioni di persone e miliardi di fatturato) ordina Bud, Coors, e PBR. Anche nei locali scic.
Hmmm, in certi paesi entra anche il discorso di costi di importazione, in UK per esempio la Kronenbourg costa più delle ales locali, pur essendo a livello qualitativo inferiore, stesso discorso per Heineken. Per gli USA concordo con te, ma per esempio un'aerolinea USA che volesse mettere un prodotto decente nella sua J potrebbe, senza andare a scomodare le birrerie artigianali dell'Oregon (yum), buttarci dentro una Samuel Adams, toh. AZ potrebbe fare lo stesso discorso, ripeto, con Poretti o Menabrea. Poi è chiaro che fanno valutazioni diverse, sperando che almeno dal punto di vista dei conti ci guadagnino; noi qua siamo discorrendo pour parler, e valutiamo solo a livello di immagine, e chi ne capisce un minimo di birra non può che valutare negativamente una Nastro Azzurro in J, così come altri forumisti che se ne intendono di vini (io no, e infatti non mi esprimo) hanno giudicato insufficiente l'offerta enologica di Magnifica.
 
Re: PRESENTAZIONE NUOVA IMMAGINE ALITALIA - 4/5 Giugno 2015

Posso dire che nonostante l'apprezzabilissima e condivisibile policy sul proporre prodotti made in Italy la mancanza di uno champagne o, ancora meglio, uno champagne rosé è a mio avviso abbastanza grave?
E la stessa cosa vale per il whiskey o il cognac come digestivi.
 
Leggo di proporre birre artigianali, sicuramente migliori delle più blasonate e commerciali birre da supermercato. Ma mi chiedo: un birrificio artigianale avrebbe comunque disponibilità di quantità tali da soddisfare le richieste di una compagnia aerea, che seppur ridotta all'osso come AZ, ha comunque esigenze non certo da birreria da centro storico? Inoltre, da quello che ne so, chi si aggiudica una fornitura, offre il proprio prodotto in cambio di ricarichi davvero bassi e certamente una piccola azienda artigianale farebbe fatica a starci dentro con le spese. O sbaglio?
Saluti.
 
Re: PRESENTAZIONE NUOVA IMMAGINE ALITALIA - 4/5 Giugno 2015

La Peroni ha investito molto denaro nel marchio Nastro Azzurro sia in Italia che all'estero: il marchio del Tavernello è sconosciuto all'estero, e associato a prodotto economico da tavola in Italia. Tu parti dal presupposto che i consumatori siano tutti esperti di vino e birra, io parto dalla consapevolezza che la maggior parte dei consumatori è esperta di marchi ed etichette, non di vini e birre. Nastro Azzurro e Chianti soddisferanno molti più clienti - in percentuale - che Mostodolce e Teroldego: non perché iano più buoni, ma perché il marketing, in generale, funziona. Detta in altri termini: il cliente che si accontenta di una birra qualsiasi è più soddisfatto da una birra qualsiasi come la Nastro Azzurro che da una birra artigianale che non ha mai sentito nominare.
Concordo con te, all'estero la Peroni è probabilmente la birra italiana più nota.
 
Ma l'hai assaggiata ultimamente? Per curiosità ne ho preso una cassa, non è affatto male per aperitivo.
 
Re: PRESENTAZIONE NUOVA IMMAGINE ALITALIA - 4/5 Giugno 2015

Samuel Adams bevuta in y su un volo Delta. Devo dire niente male. Alitalia in y di questi tempi offre Moretti che preferisco rispetto alla Castello di qualche tempo addietro.
Non ho idea di quali siano le aspettative di un cliente medio di j Alitalia ma ricordiamoci che da noi al bar si e' soliti chiedere "una birra alla spina" omettendo qualsiasi indicazione sulla marca, al più si specificare rossa o bionda. Altrove si indica anche il tipo di birra che si desidera ed in genere ci sono molte scelte. Questo la dice lunga sulla cultura media del viaggiatore italico in fatto di birre anche se recentemente le cose stanno cambiando. In sintesi forse per i vini ha senso discutere per le birre non saprei.
 
Re: PRESENTAZIONE NUOVA IMMAGINE ALITALIA - 4/5 Giugno 2015

Samuel Adams bevuta in y su un volo Delta. Devo dire niente male. Alitalia in y di questi tempi offre Moretti che preferisco rispetto alla Castello di qualche tempo addietro.
Non ho idea di quali siano le aspettative di un cliente medio di j Alitalia ma ricordiamoci che da noi al bar si e' soliti chiedere "una birra alla spina" omettendo qualsiasi indicazione sulla marca, al più si specificare rossa o bionda. Altrove si indica anche il tipo di birra che si desidera ed in genere ci sono molte scelte. Questo la dice lunga sulla cultura media del viaggiatore italico in fatto di birre anche se recentemente le cose stanno cambiando. In sintesi forse per i vini ha senso discutere per le birre non saprei.
Valutazione equilibrata, comunque va detto che per fare le cose per bene nulla vieta di fornire la J insieme ad alcune birre commerciali anche di una discreta birra artigianale. Bisogna valutarne però il rapporto costi/benefici che probabilmente fa desistere la cosa, perchè se è vero che sui vini spesso gioca anche una questione pubblicitaria (come è stato spiegato pagine indietro) per un birrificio artigianale non so se il ritorno è lo stesso.
 
Re: PRESENTAZIONE NUOVA IMMAGINE ALITALIA - 4/5 Giugno 2015

Questo la dice lunga sulla cultura media del viaggiatore italico in fatto di birre anche se recentemente le cose stanno cambiando. In sintesi forse per i vini ha senso discutere per le birre non saprei.

Dipende molto anche dalle aree; in Lombardia e Piemonte le artigianali sono ormai molto diffuse e consumate, specie nella fascia di età 30/50, mentre in regioni come il Veneto c'é tuttora molto poco interesse. Se sia economicamente sostenibile portarle a bordo non saprei, probabilmente non per chi ha produzioni molto contenute ma un'azienda come Baladin potrebbe farcela senza grossi problemi.

Certo non mettere in lista nemmeno un prosecco, vista l'attuale moda...
 
Da Ex Enologo attualmente riciclato nel food posso confermare, per esperienza diretta, che i tender delle varie compagnie aeree cambiano cliente per cliente. Se le mediorientali sono molto "tecniche" e selettive capita anche di vedere molta approssimazione e pressappochismo.
Al momento collaboro con divere mayors europee sia per catering a bordo che per servizi nelle lounges e ne ho viste di tutti i colori. Recentemente ho ricevuto delle lamente da parte di clienti per una errata preparazione del prodotto a bordo (stiamo parlando di food). Al che ho contattato questa compagnia (Europea) per far presente la cosa dal momento che stavano offrendo a bordo un prodotto non consono a tale servizio... risultato: silenzio assoluto. A volte ho riscontrato molta professionalita' ma allo stesso tempo anche tanta tanta faciloneria... e in questo caso non sto' parlando di AZ...
 
Ciao a tutti, uso questo thread per cercare risposta ad una mia curiosità:
Recentemente su un volo AZ LIN-NAP dopo aver risposto salatini alla consueta domanda "biscottini o salatini", mi è stato dato, al posto dei soliti grissini al rosmarino/tarallini a marchio Alitalia, una bustina di Crostini San Carlo. Visto che di fatto si trattava di un campioncino (due crostini due, ma meglio così visto che si tratta di fettine di pane intrise di grasso di palma fritto) e il pacchettino aveva il tradizionale brand San Carlo, mi sono domandato se Alitalia paghi il prodotto o gli venga fornito dalla San Carlo come campione gratuito. In effetti distribuire due crostini con marchio ben identificabile a migliaia di persone è un veicolo pubblicitario formidabile! C'è qualcuno in grado di rispondere alla mia domanda?

Volevo poi fare una considerazione sul livello di servizio AZ ed EY: a fine luglio ho fatto MXP-AUH-BKK comprato da Etihad con prima tratta su 777 AZ e seconda su macchina EY.
Alitalia: non viene distribuito nessun menu. Alla distribuzione del pasto, l'assistente mi chiede "carne o pasta", e io "carne di che bestia? Pasta come?" e lei alza testa e urla al collega nell'altro corridoio "che è, pollo?" e lui "sii". Lei si gira sorridente da me e dice "pollo, vabbène?". L'imprecisata pasta ho poi scoperto essere una crespella a nonsocosa. Tenete presente che il volo aveva destinazione un paese islamico, quindi magari la tipologia di "carne" servita poteva essere una discriminante importante.
Etihad: subito dopo il decollo viene distribuito a tutti i passeggeri economy il menù che illustra i pasti che saranno serviti durante il volo e le bevande disponibili, come peraltro fa la maggior parte delle compagnie.
Ma costa così tanto stampare e distribuire dei volantini col menu? Non pretendo che il personale di bordo parli inglese senza accento romano, ma almeno Alitalia per normalizzarsi non potrebbe iniziare da queste piccole cose? Anche perché noi sappiamo cosa aspettarci su AZ, ma un pax internazione che si trova su una macchina AZ suo malgrado per questioni di code sharing, che impressione può trarre dal paese rappresentato dalla compagnia "di bandiera"?
 
Come AZ quasi tutte le major europee non distribuiscono i menu in Y, quindi e' sbagliato un "single-out" di AZ.
Sui voli per i paesi musulmani, non viene in ogni caso mai servita carne di maiale, ne' pietanze cucinate con vino.
 
Tenete presente che il volo aveva destinazione un paese islamico, quindi magari la tipologia di "carne" servita poteva essere una discriminante importante.

Tutti i voli con destinazione un paese islamico, che io sappia, non imbarcano per procedura nessun tipo di pietanza a base di maiale o contenente alcolici.