Vino e birra a bordo - Nuove proposte Alitalia


Re: PRESENTAZIONE NUOVA IMMAGINE ALITALIA - 4/5 Giugno 2015

Bianchi Friulani e rossi Piemontesi e vai quasi sempre sul sicuro.

TW 843 la penso come te , fra l'altro ne approfitto per complimentarmi col tuo TR sulla finale di Berlino (ahimè sono "gobbo anch'io ... ho già dato in passato vedendo dal vivo le 4 finali consecutive, compresa la Coppa Uefa persa col Parma, dell'era Lippi e rinunciando, temendo la delusione per la sconfitta, ad andare a Manchester nel 2003 e a Berlino 3 settimane fa ...).
Torniamo però all'argomento in questione, oltre ai Bianchi Friulani e Rossi Piemontesi (da buon Piemontese apprezzo molto i rossi della mia regione), non disdegnerei un buon Pinot Nero del Trentino Alto Adige, per esempio il "Riserva Manzoni" di Hosftatter e, per quanto riguarda i bianchi, un buon Gewurztraminer sempre del Trentino Alto Adige, secondo me, non sarebbe da disprezzare ... si potrebbe anche pensare di mettere a rotazione, regione per regione, un vino bianco ed un vino rosso della stessa regione e quindi prevedere una lista dei vini che sui 4 vini fermi che propone, abbracci 2 regioni italiane ...
 
Re: PRESENTAZIONE NUOVA IMMAGINE ALITALIA - 4/5 Giugno 2015

non so se dici sul serio o mi prendi in giro, ma secondo me una poretti 5 luppoli o una pedevena sono di gran lunga superiori alla heikene.
ed inoltre, sono made in italy......anzi, pedevena è un ex stabilimento heineken rilevato da dipendenti in fase di chiusura, un esempio di gestione diversa dal solito.
francamente, la scelta di heineken da parte di EY, in confronto alla lista vini, è una CADUTA DI STILE, NON DEGNA DI UNA 5*

PS: vi risparmio il soprannome dei belgi x heineken:D
No, sono serio, nel senso che la Pedavena la trovi anche al supermercato, ma è un'ottima birra, idem per la Poretti o la Menabrea, o, per andare all'estero, la Warsteiner. Magari non mi sono espresso bene, intendevo che anche senza arrivare a birre artigianali (delle quali in Italia ormai abbiamo grandi esempi in ogni regione) si poteva scegliere di meglio.
 
Re: PRESENTAZIONE NUOVA IMMAGINE ALITALIA - 4/5 Giugno 2015

Rimanendo su fascia media, un onesto Chardonnay friulano, magari con almeno 4/5 anni sulle spalle, sarebbe già un bel passo in avanti.
Concordo sul Pinot Nero.

Per me la lista va composta anche tenendo conto del fatto che molti stranieri conosco certi nomi e non altri. Potrebbe essere suddivisa in esperienze:

Italian staples
Rosso: un Brunello di Montalcino (anche dei meno costosi), un Chianti Classico (un po' acido, ma ben riconosciuto) e un Barolo.
Bianco: devi assolutamente includere un buon prosecco (che, almeno in America, sta spopolando). Sul fronte dei bianchi fermi, un Muller Turgau o un buon Sauvigon Blanc.
Birra: Peroni Nastro Azzurro.

Discover Italy
Rosso: Teroldego e Pinot Nero.
Bianco: Chardonnay trentino o friulano, Falanghina, Gavi di Gavi (Villa Sparina).
Birra: Menabrea bionda e rossa.
 
...beh l'Italia è piena di vini eccellenti anche a prezzi contenutissimi (basterebbe saperli selezionare)... Sono appena tornato dalla Puglia dove ho assaggiato dei vino fantastici...ma mi viene in mente anche il Falerno del Massico campano, un bel vino della Maremma (mediamente molto superiore ad un Chianti Classico) o a un ottimo Carmignano (che tanti non conoscono ma che è stata la prima zona dove i Medici hanno fatto una selezione importante di vitigni con annesso disciplinare...creando di fatto il primo DOCG) tanti vini siciliani...per passare ai veneti e ai piemontesi...solo per restare sul rosso...

del resto è vero che per gli stranieri è importante il nome...ma ancora più importante è la qualità del vino servito... Un esperto con con le contropalle potrebbe proporre vini stratosferici poco conosciuti: questa si che sarebbe promozione del prodotto italiano... lo straniero si lamenta non se non ha un nome...ma se non ha un prodotto all'altezza

...inoltre mi diceva un amico che importa vini dagli USA che i produttori italiani offrono sconti incredibili pur di essere distribuiti all'estero e avere nuovi mercati...pensiamo un secondo al potere contrattuale che avrebbe AZ!!!
A fare mente locale alla carta attuale mi viene da ridere...
...e pensare che lo scorso anno su QR in J mi hanno servito un eccellente Amarone...
 
Re: PRESENTAZIONE NUOVA IMMAGINE ALITALIA - 4/5 Giugno 2015

Per me la lista va composta anche tenendo conto del fatto che molti stranieri conosco certi nomi e non altri. Potrebbe essere suddivisa in esperienze:

Italian staples
Rosso: un Brunello di Montalcino (anche dei meno costosi), un Chianti Classico (un po' acido, ma ben riconosciuto) e un Barolo.
Bianco: devi assolutamente includere un buon prosecco (che, almeno in America, sta spopolando). Sul fronte dei bianchi fermi, un Muller Turgau o un buon Sauvigon Blanc.
Birra: Peroni Nastro Azzurro.

Discover Italy
Rosso: Teroldego e Pinot Nero.
Bianco: Chardonnay trentino o friulano, Falanghina, Gavi di Gavi (Villa Sparina).
Birra: Menabrea bionda e rossa.

Attendo con trepidazione il 3d che tratterà degli oli. You know why.
 
Re: PRESENTAZIONE NUOVA IMMAGINE ALITALIA - 4/5 Giugno 2015

No, sono serio, nel senso che la Pedavena la trovi anche al supermercato, ma è un'ottima birra, idem per la Poretti o la Menabrea, o, per andare all'estero, la Warsteiner. Magari non mi sono espresso bene, intendevo che anche senza arrivare a birre artigianali (delle quali in Italia ormai abbiamo grandi esempi in ogni regione) si poteva scegliere di meglio.
No, sono serio, nel senso che la Pedavena la trovi anche al supermercato, ma è un'ottima birra, idem per la Poretti o la Menabrea, o, per andare all'estero, la Warsteiner. Magari non mi sono espresso bene, intendevo che anche senza arrivare a birre artigianali (delle quali in Italia ormai abbiamo grandi esempi in ogni regione) si poteva scegliere di meglio.
Gli accordi commerciali si fanno con colossi del settore ,in questo caso Heineken,che possono offrire prezzi e condizioni di pagamento molto vantaggiosi.Birra e vino meritano due discorsi distinti, birra è un prodotto di larga diffusione e non è un prodotto tipicamente italiano, quindi serve un prodotto conosciuto a livello globale,riconoscibile e buono allo stesso tempo.Per ciò che riguarda il vino il discorso cambia,l'Italia è un produttore di vini molto stimato all'estero con dei produttori medio piccoli di Ottimo livello. Il vino è un prodotto di nicchia rispetto alla birra, quindi chi lo beve lo apprezza per ciò che è e non solo per l'etichetta,poi è ovvio che se si prendono prodotti top la qualità aumenta ma aumenta anche il prezzo.
 
Re: PRESENTAZIONE NUOVA IMMAGINE ALITALIA - 4/5 Giugno 2015

Gli accordi commerciali si fanno con colossi del settore ,in questo caso Heineken,che possono offrire prezzi e condizioni di pagamento molto vantaggiosi.Birra e vino meritano due discorsi distinti, birra è un prodotto di larga diffusione e non è un prodotto tipicamente italiano, quindi serve un prodotto conosciuto a livello globale,riconoscibile e buono allo stesso tempo.Per ciò che riguarda il vino il discorso cambia,l'Italia è un produttore di vini molto stimato all'estero con dei produttori medio piccoli di Ottimo livello. Il vino è un prodotto di nicchia rispetto alla birra, quindi chi lo beve lo apprezza per ciò che è e non solo per l'etichetta,poi è ovvio che se si prendono prodotti top la qualità aumenta ma aumenta anche il prezzo.



Non sono d'accordo sul discorso birra, abbiamo insieme agli USA la miglior cultura brassicola a livello artigianale. E se come esempio di birra italiana metti una Peroni, una Nastro o una Moretti non mostri il meglio del tuo paese, anzi.
 
Re: PRESENTAZIONE NUOVA IMMAGINE ALITALIA - 4/5 Giugno 2015

Non sono d'accordo sul discorso birra, abbiamo insieme agli USA la miglior cultura brassicola a livello artigianale. E se come esempio di birra italiana metti una Peroni, una Nastro o una Moretti non mostri il meglio del tuo paese, anzi.

Secondo me Alitalia non deve mostrare il meglio del paese - deve soddisfare clienti: Alitalia è una linea aerea, non l'azienda di promozione turistica della Repubblica. Ben venga, dunque, Nastro Azzurro, se questa soddisfa (con spesa contenuta per il vettore) una buona percentuale di clienti grazie al marchio ben conosciuto in Italia e nel mondo (Peroni aveva dei buoni motivi per pagare Valentino Rossi). Quanto alla cultura brassicola, potremmo stare qua anni a rivendicare di averne una degna di primato mondiale, ma se chiedi a 100 clienti Alitalia quali siano i paesi più noti per la birra, la stragrande maggioranza metterà la Germania al primo posto, seguita in ordine sparso da Inghilterra, Irlanda, Scozia, Repubblica Ceca, Belgio, Stati Uniti, Messico, Australia e Canada: servi loro la migliore birra artigianale italiana, e corri il rischio che rimangano delusi.
 
Magari per la birra possono fare come per il vino: mettere una marca dignitosa ma di largo consumo in Y, e qualcosa di piu ricercato in J? (Non so se il vino di AZ in Y sia dignitoso: ma diciamo che dovrebbe esserlo.) Questa è una cosa che OS fa, per esempio.
 
Re: PRESENTAZIONE NUOVA IMMAGINE ALITALIA - 4/5 Giugno 2015

(...)clienti Alitalia quali siano i paesi più noti per la birra, la stragrande maggioranza metterà la Germania al primo posto, seguita in ordine sparso da Inghilterra, Irlanda, Scozia, Repubblica Ceca, Belgio, Stati Uniti, Messico, Australia e Canada: servi loro la migliore birra artigianale italiana, e corri il rischio che rimangano delusi.

Beh ma corri il rischio che rimangano delusi da una birra artigianale di uno qualsiasi degli Stati sopra elencati. Certi prodotti hanno sapori che non sono per tutti (tipo certe IPA con IBU particolarmente elevato, i Barley wine, Quadrupel ecc).
In ogni caso non so quanti microbirrifici siano in grado di soddisfare il fabbisogno di una compagnia aerea (ammetto che ignoro quanta ce ne voglia).
In ogni caso sostanzialmente mi trovo d'accordo con l'elenco da te fatto qualche post fa.
 
Se parliamo di J (ovviamente lungo raggio), su AZ non ho assolutamente mai visto nessuno prendere una birra, ne come aperitivo, ne durante il servizio, ne durante lo spuntino.
 
Se parliamo di J (ovviamente lungo raggio), su AZ non ho assolutamente mai visto nessuno prendere una birra, ne come aperitivo, ne durante il servizio, ne durante lo spuntino.

Anche io: mai visto servire birra in J in generale, né mai ho visto qualcuno chiederla a bordo.
Discorso diverso invece nelle lounge.
 
Premesso che non mi piace la birra, ma mi ricordavo di aver visto che qualche J dà la scelta. Non ho trovato online il menu di OS ma c'è quello di LH. Se andate qui http://lh-menu.de/download e mettete un volo a caso, si scarica (tra l'altro, mi sembra un'ottima idea). Ho provato con LH 400 ed in J offre quattro birre: bionda premium, bianca premium e le equivalenti senza alcol.

Se poi su AZ non la chiede nessuno, è un altro discorso.
 
Sui vini mi astengo, ma sulle birre è stato fatto un discorso folle: o piazzi un prodotto di qualità superiore (Del Borgo su tutti, o alcuni pazzeschi birrifici toscani, abruzzesi, lombardi, and so on...), o come dice Ken piazzi l'unico nostro prodotto che conoscono dappertutto, e cioè esclusivamente Peroni Nastro Azzurro. L'Ichnusa non è un marchio riconoscibile da nessuna parte fuori dalle Alpi, ed è un prodotto - tra i commerciali - non cattivo ma pur sempre inferiore ad altri. Soprattutto per quanto riguarda la standard.

Se la stessa sciatteria è stata usata per la scelta dei vini, che sono la cosa più importante in una J, Dio abbia pietà di loro.
 
Re: PRESENTAZIONE NUOVA IMMAGINE ALITALIA - 4/5 Giugno 2015

Secondo me Alitalia non deve mostrare il meglio del paese - deve soddisfare clienti: Alitalia è una linea aerea, non l'azienda di promozione turistica della Repubblica. Ben venga, dunque, Nastro Azzurro, se questa soddisfa (con spesa contenuta per il vettore) una buona percentuale di clienti grazie al marchio ben conosciuto in Italia e nel mondo (Peroni aveva dei buoni motivi per pagare Valentino Rossi).
Uhm. Con lo stesso discorso si potrebbe accreditare il Tavernello come vino. Perché chiariamo una cosa, come qualità siamo lì. La Nastro Azzurro è risciacquatura di piatti e la Ichnusa è poco meglio. Molto peggio, a paragone, dei vini pur non eccellenti che offrono in Magnifica.
Secondo me il discorso è che il cliente al quale va bene una birra qualsiasi non chiede la Nastro Azzurro, ma si accontenta se gli offrono quella. A questo punto non farebbe nessuna differenza metterne una di qualità almeno accettabile, se si vuole dare questa nuova immagine di compagnia attenta al dettaglio, ecc. Il consumatore che non si intende di birra non noterà la differenza, quello che ci fa caso sarà più soddisfatto. Altrimenti se conta solo il risparmio Nastro Azzurro per tutti, Tavernello in Y e vini in bottiglia da 3 € al supermercato per la J. :D
 
Re: PRESENTAZIONE NUOVA IMMAGINE ALITALIA - 4/5 Giugno 2015

Beh ma corri il rischio che rimangano delusi da una birra artigianale di uno qualsiasi degli Stati sopra elencati. Certi prodotti hanno sapori che non sono per tutti (tipo certe IPA con IBU particolarmente elevato, i Barley wine, Quadrupel ecc).
In ogni caso non so quanti microbirrifici siano in grado di soddisfare il fabbisogno di una compagnia aerea (ammetto che ignoro quanta ce ne voglia).

Infatti sto dicendo che non si deve servire birra artigianale: meglio rimanere sul sicuro con marchi conosciuti.
 
Re: PRESENTAZIONE NUOVA IMMAGINE ALITALIA - 4/5 Giugno 2015

Uhm. Con lo stesso discorso si potrebbe accreditare il Tavernello come vino. Perché chiariamo una cosa, come qualità siamo lì. La Nastro Azzurro è risciacquatura di piatti e la Ichnusa è poco meglio. Molto peggio, a paragone, dei vini pur non eccellenti che offrono in Magnifica.
Secondo me il discorso è che il cliente al quale va bene una birra qualsiasi non chiede la Nastro Azzurro, ma si accontenta se gli offrono quella. A questo punto non farebbe nessuna differenza metterne una di qualità almeno accettabile, se si vuole dare questa nuova immagine di compagnia attenta al dettaglio, ecc. Il consumatore che non si intende di birra non noterà la differenza, quello che ci fa caso sarà più soddisfatto. Altrimenti se conta solo il risparmio Nastro Azzurro per tutti, Tavernello in Y e vini in bottiglia da 3 € al supermercato per la J. :D
Direi che il paragone con il Tavernello è un po' forzato...
 
Re: PRESENTAZIONE NUOVA IMMAGINE ALITALIA - 4/5 Giugno 2015

Uhm. Con lo stesso discorso si potrebbe accreditare il Tavernello come vino. Perché chiariamo una cosa, come qualità siamo lì. La Nastro Azzurro è risciacquatura di piatti e la Ichnusa è poco meglio. Molto peggio, a paragone, dei vini pur non eccellenti che offrono in Magnifica.
Secondo me il discorso è che il cliente al quale va bene una birra qualsiasi non chiede la Nastro Azzurro, ma si accontenta se gli offrono quella. A questo punto non farebbe nessuna differenza metterne una di qualità almeno accettabile, se si vuole dare questa nuova immagine di compagnia attenta al dettaglio, ecc. Il consumatore che non si intende di birra non noterà la differenza, quello che ci fa caso sarà più soddisfatto. Altrimenti se conta solo il risparmio Nastro Azzurro per tutti, Tavernello in Y e vini in bottiglia da 3 € al supermercato per la J. :D

La Peroni ha investito molto denaro nel marchio Nastro Azzurro sia in Italia che all'estero: il marchio del Tavernello è sconosciuto all'estero, e associato a prodotto economico da tavola in Italia. Tu parti dal presupposto che i consumatori siano tutti esperti di vino e birra, io parto dalla consapevolezza che la maggior parte dei consumatori è esperta di marchi ed etichette, non di vini e birre. Nastro Azzurro e Chianti soddisferanno molti più clienti - in percentuale - che Mostodolce e Teroldego: non perché siano più buoni, ma perché il marketing, in generale, funziona. Detta in altri termini: il cliente che si accontenta di una birra qualsiasi è più soddisfatto da una birra qualsiasi come la Nastro Azzurro che da una birra artigianale che non ha mai sentito nominare.
 
Descrivere una birra, facendo chiaro riferimento al marchio, "risciacquatura di piatti" non è che si vada incontro a qualche problema?