Pre-clearance per gli USA


Re: Pre-claerance per gli USA

Annunciati piani di offrire pre-clearance per l'immigrazione negli USA da una decina di aeroporti. L'Italia brilla per la sua assenza (e non mi dite che Oslo ha piu' voli verso gli USA di FCO o Manchester piu' di MXP o VCE)

http://www.businesswire.com/news/home/20150529006071/en/Airlines-America-Applauds-DHS-Expansion-International-Pre-Clearance#.VWmUF-f1gt9

Posso capire i vantaggi del pre-controllo frontaliero. Ad esempio: faccio BLQ-AMS-JFK ed il controllo dei documenti mi viene fatto dalla US Customs and Border Protection ad AMS così quando arrivo a JFK non lo devo fare. Tuttavia, non mi sembra così comodo il pre-controllo doganale poiché porta al fatto di dovere recuperare il bagaglio ad AMS.
 
Re: Pre-claerance per gli USA

Posso capire i vantaggi del pre-controllo frontaliero. Ad esempio: faccio BLQ-AMS-JFK ed il controllo dei documenti mi viene fatto dalla US Customs and Border Protection ad AMS così quando arrivo a JFK non lo devo fare. Tuttavia, non mi sembra così comodo il pre-controllo doganale poiché porta al fatto di dovere recuperare il bagaglio ad AMS.

Infatti, secondo me e' un ammazza-transiti, o per lo meno allunga il tempo necessario per un transito negli Stati Uniti. Rimane anche da vedere cosa succede a chi arriva, per es. ad AMS, con visto di ingresso negli Stati Uniti ma senza visto Schengen. Non so cosa succede in Irlanda, la mia unica esperienza di pre-clearance e' sul mini-bus BA da LCY. 38 passeggeri e a Shannon sbarcano e re-imbarcano i bagagli.
 
Francamente vorrei vedere come fanno a fare la pre-clearance a LHR. Con la quantita' di voli che ci sono da quell'aeroporto per gli USA, di fatto e' necessario un terminal dedicato solo per quello. E la cosa imporrebbe alle linee aeree residenti, soprattutto BA, di duplicare le proprie strutture, in modo da poter offrire lounge e quant'altro anche da questo terminal oltre che dal T5. Sono davvero curioso di sapere come faranno.
 
Re: Pre-claerance per gli USA

Infatti, secondo me e' un ammazza-transiti, o per lo meno allunga il tempo necessario per un transito negli Stati Uniti. Rimane anche da vedere cosa succede a chi arriva, per es. ad AMS, con visto di ingresso negli Stati Uniti ma senza visto Schengen. Non so cosa succede in Irlanda, la mia unica esperienza di pre-clearance e' sul mini-bus BA da LCY. 38 passeggeri e a Shannon sbarcano e re-imbarcano i bagagli.
Comunque hai ragione, sbarco, dogana e re-imbarco del bagaglio è scomodo per i transiti per quanto è comodo arrivare avendo già svolto il controllo dell'immigrazione.
 
Ma questa pre-clearance in cosa consisterebbe nello specifico e, soprattutto, è davvero così vantaggiosa?
Scusate la domanda da novello, ma sono stato per la prima volta negli Stati Uniti la scorsa settimana, utilizzando il volo EK. All'arrivo a New York non ho trovato nessun tipo di "barricate", un normale controllo doganale come si vede in parecchi altri paesi (dico normale, non inesistente), non è più nemmeno necessario togliersi particolari capi di abbigliamento (in passato mi capitava di sentire che si venisse praticamente svestiti). In totale, dopo poco più di 10 minuti dall'arrivo ero al nastro bagagli. Ero con bimba a seguito e mi hanno agevolato facendomi passare da varchi preferenziali, ma nemmeno gli altri passeggeri hanno impiegato molto più di me.
Non so se è stato un colpo di fortuna, non ho l'esperienza per poter fare raffronti, ma l'immigration è stato quanto di più lontano da quel che mi aspettavo. Se, dopo il giro di vite del post 11 settembre si fosse tornati (complici le tecnologie) a controlli in tempi più "umani", la pre-clearance non potrebbe pian piano diventare un servizio superfluo?
 
Avevo anticipato su AMS qualche GG fa nel thread delle US3 contro le golfare. Qua l'annuncio in toto della DHS detto nella conferenza

http://www.dhs.gov/news/2015/05/29/dhs-announces-intent-expand-preclearance-10-new-airports

The 10 airports identified for possible preclearance locations include: Brussels Airport, Belgium; Punta Cana Airport, Dominican Republic; Narita International Airport, Japan; Amsterdam Airport Schipol, Netherlands; Oslo Airport, Norway; Madrid-Barajas Airport, Spain; Stockholm Arlanda Airport, Sweden; Istanbul Ataturk Airport, Turkey; and London Heathrow Airport and Manchester Airport, United Kingdom. These countries represent some of the busiest last points of departure to the United States – in 2014, nearly 20 million passengers traveled from these ten airports to the US.
 
Ma questa pre-clearance in cosa consisterebbe nello specifico e, soprattutto, è davvero così vantaggiosa?
Scusate la domanda da novello, ma sono stato per la prima volta negli Stati Uniti la scorsa settimana, utilizzando il volo EK. All'arrivo a New York non ho trovato nessun tipo di "barricate", un normale controllo doganale come si vede in parecchi altri paesi (dico normale, non inesistente), non è più nemmeno necessario togliersi particolari capi di abbigliamento (in passato mi capitava di sentire che si venisse praticamente svestiti). In totale, dopo poco più di 10 minuti dall'arrivo ero al nastro bagagli. Ero con bimba a seguito e mi hanno agevolato facendomi passare da varchi preferenziali, ma nemmeno gli altri passeggeri hanno impiegato molto più di me.
Non so se è stato un colpo di fortuna, non ho l'esperienza per poter fare raffronti, ma l'immigration è stato quanto di più lontano da quel che mi aspettavo. Se, dopo il giro di vite del post 11 settembre si fosse tornati (complici le tecnologie) a controlli in tempi più "umani", la pre-clearance non potrebbe pian piano diventare un servizio superfluo?

Ti è andata tutto sommato bene, di norma i tempi sono abbastanza lunghi, specialmente quando trovi le ondate di transcon prima di te. Hanno migliorato e snellito con l'introduzione di nuove corsie per chi è già stato in precedenza negli States, è vero, ma per i novizi è comunque lunga normalmente. La svestizione in entrata personalmente non l'ho mai vista nè sentita, e sarebbe comunque un controsenso, visto che passi dal bodyscanner per salire a bordo.
 
Ti è andata tutto sommato bene, di norma i tempi sono abbastanza lunghi, specialmente quando trovi le ondate di transcon prima di te. Hanno migliorato e snellito con l'introduzione di nuove corsie per chi è già stato in precedenza negli States, è vero, ma per i novizi è comunque lunga normalmente. La svestizione in entrata personalmente non l'ho mai vista nè sentita, e sarebbe comunque un controsenso, visto che passi dal bodyscanner per salire a bordo.

Ti ringrazio per la risposta, in effetti non vi era un numero impressionante di passeggeri in attesa, forse l'orario in cui atterra Emirates non è particolarmente "di punta" per gli intercontinentali in arrivo in quel terminal, non saprei...comunque anche io ero tra i primi ingressi in USA, quindi con rilievo impronte etc. e l'operazione è stata molto rapida. Poi sul body scanner, è tra le innovazioni tecnologiche che avevo indicato come possibili fattori di snellimento delle procedure, ma non so in che anni sia entrato in uso negli aeroporti americani.
 
Ti ringrazio per la risposta, in effetti non vi era un numero impressionante di passeggeri in attesa, forse l'orario in cui atterra Emirates non è particolarmente "di punta" per gli intercontinentali in arrivo in quel terminal, non saprei...comunque anche io ero tra i primi ingressi in USA, quindi con rilievo impronte etc. e l'operazione è stata molto rapida. Poi sul body scanner, è tra le innovazioni tecnologiche che avevo indicato come possibili fattori di snellimento delle procedure, ma non so in che anni sia entrato in uso negli aeroporti americani.

La parte piu' seccante e' quando si devono prendere voli in coincidenza negli USA arrivando da una destinazione internazionale. Se per esempio dovessi andare a Los Angeles con uno scalo intermedio a New York, la procedura richiede che tutti i passeggeri passino immigrazione e dogana al primo scalo negli USA. Di conseguenza, in questo caso al tuo arrivo a New York dovresti fare la fila all'immigrazione (che puo' durare anche diverse ore), raccogliere il bagaglio imbarcato, passare la dogana (che di solito si risolve semplicemente con la consegna del modulo gia' timbrato dall'immigrazione), reimbarcare il bagaglio per il volo successivo ai banchi appositi, trasferimento al terminal nazionale, se necessario, nuovi controlli di sicurezza e quindi trasferimento al gate per il nuovo volo. Tutto cio' nel tempo di transito.
Come si puo' immaginare, ognuna di queste operazioni comporta delle incognite in termini di tempo necessario con la conseguenza che i tempi di connessione a volte diventano troppo stretti, bisogna farsi cambiare volo, rendendo l'intera esperienza oltremodo stressante.

Con la preclearance, invece, i voli arriverebbero negli USA come un qualsiasi volo nazionale, accorciando di molto i tempi di coincidenza.

Ovviamente nel caso in cui si parta dall'Italia il problema sarebbe solamente spostato allo scalo intermedio prima dell'arrivo negli USA. Ma l'idea sarebbe quella che le procedure effettuate negli aeroporti periferici sarebbero piu' snelle di quanto non accada negli USA dal momento che ci sarebbero meno voli da gestire.
In generale questo e' vero, anche se nell'esempio che ho citato sopra di LHR, non sono necessariamente convinto che la situazione sarebbe molto migliore.
 
Francamente vorrei vedere come fanno a fare la pre-clearance a LHR. Con la quantita' di voli che ci sono da quell'aeroporto per gli USA, di fatto e' necessario un terminal dedicato solo per quello. E la cosa imporrebbe alle linee aeree residenti, soprattutto BA, di duplicare le proprie strutture, in modo da poter offrire lounge e quant'altro anche da questo terminal oltre che dal T5. Sono davvero curioso di sapere come faranno.

Preso dal link che ho postato al #10.
Secretary of Homeland Security Jeh Johnson announced today the United States intends to enter into negotiations to expand air preclearance operations to ten new foreign airports, located in nine separate countries: Belgium, the Dominican Republic, Japan, the Netherlands, Norway, Spain, Sweden, Turkey and the United Kingdom. If negotiations are successful,etc

Gli americani propongono,ma sono anche consapevoli di ricevere risposte negative.
Ad esempio ad AMS non é detto che dicano di si. La proposta sarà vagliata bene. Mentre i belgi pare siano più contenti e più propensi.
Se Lhr dovesse valutare la proposta negativamente, niente,amen,tutto come prima
 
Ultima modifica:
La parte piu' seccante e' quando si devono prendere voli in coincidenza negli USA arrivando da una destinazione internazionale. Se per esempio dovessi andare a Los Angeles con uno scalo intermedio a New York, la procedura richiede che tutti i passeggeri passino immigrazione e dogana al primo scalo negli USA. Di conseguenza, in questo caso al tuo arrivo a New York dovresti fare la fila all'immigrazione (che puo' durare anche diverse ore), raccogliere il bagaglio imbarcato, passare la dogana (che di solito si risolve semplicemente con la consegna del modulo gia' timbrato dall'immigrazione), reimbarcare il bagaglio per il volo successivo ai banchi appositi, trasferimento al terminal nazionale, se necessario, nuovi controlli di sicurezza e quindi trasferimento al gate per il nuovo volo. Tutto cio' nel tempo di transito.
Come si puo' immaginare, ognuna di queste operazioni comporta delle incognite in termini di tempo necessario con la conseguenza che i tempi di connessione a volte diventano troppo stretti, bisogna farsi cambiare volo, rendendo l'intera esperienza oltremodo stressante.

Con la preclearance, invece, i voli arriverebbero negli USA come un qualsiasi volo nazionale, accorciando di molto i tempi di coincidenza.

Ovviamente nel caso in cui si parta dall'Italia il problema sarebbe solamente spostato allo scalo intermedio prima dell'arrivo negli USA. Ma l'idea sarebbe quella che le procedure effettuate negli aeroporti periferici sarebbero piu' snelle di quanto non accada negli USA dal momento che ci sarebbero meno voli da gestire.
In generale questo e' vero, anche se nell'esempio che ho citato sopra di LHR, non sono necessariamente convinto che la situazione sarebbe molto migliore.

Non è che tutti quelli che fanno scalo dopo un intercontinentale perdano la coincidenza o ci mettano ore. Certo in alcuni casi può diventare un po lunga
 
La parte piu' seccante e' quando si devono prendere voli in coincidenza negli USA arrivando da una destinazione internazionale. Se per esempio dovessi andare a Los Angeles con uno scalo intermedio a New York, la procedura richiede che tutti i passeggeri passino immigrazione e dogana al primo scalo negli USA. Di conseguenza, in questo caso al tuo arrivo a New York dovresti fare la fila all'immigrazione (che puo' durare anche diverse ore), raccogliere il bagaglio imbarcato, passare la dogana (che di solito si risolve semplicemente con la consegna del modulo gia' timbrato dall'immigrazione), reimbarcare il bagaglio per il volo successivo ai banchi appositi, trasferimento al terminal nazionale, se necessario, nuovi controlli di sicurezza e quindi trasferimento al gate per il nuovo volo. Tutto cio' nel tempo di transito.
Come si puo' immaginare, ognuna di queste operazioni comporta delle incognite in termini di tempo necessario con la conseguenza che i tempi di connessione a volte diventano troppo stretti, bisogna farsi cambiare volo, rendendo l'intera esperienza oltremodo stressante.

Con la preclearance, invece, i voli arriverebbero negli USA come un qualsiasi volo nazionale, accorciando di molto i tempi di coincidenza.

Ovviamente nel caso in cui si parta dall'Italia il problema sarebbe solamente spostato allo scalo intermedio prima dell'arrivo negli USA. Ma l'idea sarebbe quella che le procedure effettuate negli aeroporti periferici sarebbero piu' snelle di quanto non accada negli USA dal momento che ci sarebbero meno voli da gestire.
In generale questo e' vero, anche se nell'esempio che ho citato sopra di LHR, non sono necessariamente convinto che la situazione sarebbe molto migliore.

Chiarissimo.

Quindi la pre-clearance può essere molto utile dove la compagnia dall'aeroporto di partenza offra voli in prosecuzione intra - USA ed ha invece meno senso per i voli che terminano all'aeroporto USA di arrivo. Capisco quindi perchè sia il governo americano ad "offrirla", piuttosto che gli altri paesi a richiederla. Quindi in pratica il vantaggio della pre-clearance andrebbe soprattutto alle compagnie americane, che punterebbero a riprendersi quote di transiti che ora avvengono fuori dagli USA per via di queste lungaggini.
 
ad agosto ho un volo per EWR da LHR, vediamo se riesco ad avere qualche vantaggio da sta cosa

Dubito che sia attiva ad Agosto. Ci vogliono trattative abbastanza lunghe. A Heathrow i voli per gli usa partono da T2, T3, T4 e T5. Quattro terminal da riorganizzare, vedere come gestire i transiti... io la vedo lunga (se mai succedera').
 
L'ultima esperienza al JFK, arrivando con AZ. Banchi automatici con 0 fila, banchi tradizionali con più di un'ora di coda. Il fatto che se uno è già entrato negli USA dopo il 2008 e possa andare ai banchi automatici al T1 non è indicato in maniera chiara (come lo è invece al Terminal DL). Questo porta a chi non lo sa di mettersi comunque in fila per l'immigration tradizionale.
Un paio di persone che volavano vicino a me le ho incontrate poi al claim (bagagli aspettati 45minuti) e domandandomi come avessi fatto ad essere già lì, sono rimasti sorpresi dalla mia risposta.
 
Certo che alcuni qui sono veramente ossessionati con l'immigration US e la preclearence.
Tanto o prima o poi la coda va fatta.
Spostare la coda dall'aeroporto di arrivo a quello di partenza cosa cambia?