La gdf indaga su Piloti in cassa integrazione che lavorano presso altre compagnie


Sono perfettamente d'accordo con te, anzi...io gli darei il 100% dello stipendio, contributi, è una medaglia al valore, giusto per andare sul sicuro
 
i piloti, secondo il sito tgcom.it, hanno diritto all'80% della loro retribuzione, quindi una somma che va dai 3.000€ agli 11.000€ AL MESE! quindi mi domando, ti domando, vi domando... in che mondo vivi? risarcimento per lasciare gli affetti e la famiglia? si, lavori all'estero e vieni ben pagato... in italia però non hai diritto ad avere la cassa integrazione! e mi spieghi cosa gli andrebbe a togliere lo stato italiano a questi "poveretti"...?
 
Secondo me la maggior parte dei commenti qua sono frutto di pura invidia.

Queste persone sono state costrette ad emigrare all'estero e comunque hanno avuto vicissitudini di vita che non auguro a nessuno.
Chiunque sia costretto a lasciare famiglia, affetti, ecc.. ha diritto ad un risarcimento.

La pretesa dello stato di toglierli tutto, per il semplice fatto che loro si sono industriati ad andare all'estero è semplicemente vergognosa.
Se lo stato fosse più onesto e riconoscesse un 50% di quello a cui avrebbero diritto in italia se restassero qui a fare i disoccupati forse queste situazioni non si verificherebbero.

Questi eventi andrebbero utilizzati per capire cosa c'è di sbagliato nelle leggi attuali.

Sicuramente definire tutti evasori e truffatori è sicuramente più comodo per il popolino.

I piloti hanno la possibilità di ricollocarsi, e lo stato vuole sfruttare la situaizone.
I cassintegrati Fiat invece non hanno altra possibilità che restare in Italia a spese della collettività.

Spero che qualcuno capisca nel profondo lo spirito del mio commento.

Best trollata ever.

DaV
 
Secondo me la maggior parte dei commenti qua sono frutto di pura invidia.

Queste persone sono state costrette ad emigrare all'estero e comunque hanno avuto vicissitudini di vita che non auguro a nessuno.
Chiunque sia costretto a lasciare famiglia, affetti, ecc.. ha diritto ad un risarcimento.

La pretesa dello stato di toglierli tutto, per il semplice fatto che loro si sono industriati ad andare all'estero è semplicemente vergognosa.
Se lo stato fosse più onesto e riconoscesse un 50% di quello a cui avrebbero diritto in italia se restassero qui a fare i disoccupati forse queste situazioni non si verificherebbero.

Questi eventi andrebbero utilizzati per capire cosa c'è di sbagliato nelle leggi attuali.

Sicuramente definire tutti evasori e truffatori è sicuramente più comodo per il popolino.

I piloti hanno la possibilità di ricollocarsi, e lo stato vuole sfruttare la situaizone.
I cassintegrati Fiat invece non hanno altra possibilità che restare in Italia a spese della collettività.

Spero che qualcuno capisca nel profondo lo spirito del mio commento.
Io che studio in un'altra città, ho diritto a qualche indennità visto che ho lasciato famiglia, amici e affetti?
 
gli diamo il 50% della cassa integrazione e li autorizziamo a lavorare anche all'estero? ma dove vivi scusami? spiegami il criterio secondo il quale, un pilota ITALIANO, dovrebbe avere simile trattamento dallo stato... son davvero curioso di sentire il tuo parere, brasilianpilot... PS: forse viene dal tuo nick questo ragionamento? pilota italico che è andato fin in brasile per lavorare? boh
 
Secondo me la maggior parte dei commenti qua sono frutto di pura invidia.

Queste persone sono state costrette ad emigrare all'estero e comunque hanno avuto vicissitudini di vita che non auguro a nessuno.
Chiunque sia costretto a lasciare famiglia, affetti, ecc.. ha diritto ad un risarcimento.

La pretesa dello stato di toglierli tutto, per il semplice fatto che loro si sono industriati ad andare all'estero è semplicemente vergognosa.
Se lo stato fosse più onesto e riconoscesse un 50% di quello a cui avrebbero diritto in italia se restassero qui a fare i disoccupati forse queste situazioni non si verificherebbero.

Questi eventi andrebbero utilizzati per capire cosa c'è di sbagliato nelle leggi attuali.

Sicuramente definire tutti evasori e truffatori è sicuramente più comodo per il popolino.

I piloti hanno la possibilità di ricollocarsi, e lo stato vuole sfruttare la situaizone.
I cassintegrati Fiat invece non hanno altra possibilità che restare in Italia a spese della collettività.

Spero che qualcuno capisca nel profondo lo spirito del mio commento.

Bene, abbiamo trovato il primo nome dei 36 piloti indagati.
Quanto ti accusano di aver sottratto?
 
Secondo me la maggior parte dei commenti qua sono frutto di pura invidia.

Queste persone sono state costrette ad emigrare all'estero e comunque hanno avuto vicissitudini di vita che non auguro a nessuno.
Chiunque sia costretto a lasciare famiglia, affetti, ecc.. ha diritto ad un risarcimento.

La pretesa dello stato di toglierli tutto, per il semplice fatto che loro si sono industriati ad andare all'estero è semplicemente vergognosa.
Se lo stato fosse più onesto e riconoscesse un 50% di quello a cui avrebbero diritto in italia se restassero qui a fare i disoccupati forse queste situazioni non si verificherebbero.

Questi eventi andrebbero utilizzati per capire cosa c'è di sbagliato nelle leggi attuali.

Sicuramente definire tutti evasori e truffatori è sicuramente più comodo per il popolino.

I piloti hanno la possibilità di ricollocarsi, e lo stato vuole sfruttare la situaizone.
I cassintegrati Fiat invece non hanno altra possibilità che restare in Italia a spese della collettività.

Spero che qualcuno capisca nel profondo lo spirito del mio commento.
Siamo su Scherzi a Parte vero?
 
Da Wikipedia:
La cassa integrazione guadagni (CIG) è un istituto previsto dalla legge italiana consistente in una prestazione economica, erogata dall'INPS o dall'INPGI, in favore dei lavoratori sospesi dall'obbligo di eseguire la prestazione lavorativa o che lavorino a orario ridotto.

Non sono una cima in diritto. Ho anche io sfruttato in vita mia diverse volte la CIG.... Ma io sono sicuro che la CIG viene data a chi momentaneamente non lavora. Se trova un altro lavoro o ricomincia a lavorare non serve più elargirla.
 
Re: Non credo sia stato postato anche se è da mesi che se ne parla. ..

Prevedo gia molti sindacalisti che se la stanno facendo sotto.

Non direi, all'Arena di Giletti, da poco, c'era il Com.te Galiotti, segretario generale ANPAC, che risultava esterefatto dai servizi giornalistici mandati in onda.
 
Cavolo,son otto anni che vivo fuori,domani vado in consolato a richiedere un rimborso.

Mai sentito un discorso più assurdo,brasilianpIlot
 
Premesso che non sono uno specialista, percepire un reddito subordinato o autonomo durante CIGS e non dichiararlo può integrare gli estremi di truffa aggravata e credo la GdF si muova su questa ipotesi di reato. Questo, perchè in realtà quanto percepito dovrebbe essere dedotto dall'indennità percepita per CIGS, fino all'ammontare massimo di quest'ultima.

Ci sono dei profili interessanti su cui qualcuno può argomentare. Primo, in pendenza di CIGS, il lavoratore in cassa rimane dipendente e dunque con obbligo di non-concorrenza nei confronti del datore di lavoro. Secondo, in effetti che è residente in Italia deve pagare le tasse sui redditi percepiti all'estero, che però probabilmente non avrà dichiarato perchè incompatibili con la CIGS. Si noti che per giurisprudenza pacifica l'origine illecita del reddito non esime il contribuente italiano dal dovere di dichiararlo e pagarci le tasse (ogni tanto avrete notato gli articoletti sugli accertamenti a prostitute, si tratta più o meno dello stesso principio).