Se ci fai caso, è quello che stanno facendo un po' tutti, infatti. Una disoccupazione reale al 20/22% - con punte del 50 e oltre sui giovani - come te la spieghi? Non è obbligatorio investire in un paese dove la gente non ha alcuna voglia di lavorare.
E fanno bene. Il destino inevitabile del paese è quello di finire come la Sardegna, tra pali, gite a minchia col torpedone, pianti, lamenti e tanta fuffa.
Dai non essere così pessimista Nicola..

Colgo questo tuo giudizio estremamente negativo per fare una considerazione:
Sempre più spesso noto che gli italiani in Patria trascorrono più tempo a raccontare il loro presente piuttosto che a viverlo: vi sono gli ottimisti a priori e i pessimisti a oltranza, entrambi distorcono la realtà ed entrambi si trovano a destra e a sinistra degli ideali filosofico-politici della nostra società.
Ho come la sensazione che anziché occuparci dei fatti e delle azioni, noi italiani vi anteponiamo la dialettica e l'orazione o, per meglio dire, la "chiacchera".
Forse sbaglio, ma da un italiano che vede l'Italia da fuori, questa è la sensazione..
Tornando in tema, sul caso Meridiana io ritengo pericolo schierarsi in maniera così netta da una parte o dall'altra; credo che le colpe (esattamente come in un matrimonio finito) siano sempre riconducibili a entrambi i fronti: un management totalmente inadeguato, provinciale e miope, e un collettivo di impiegati viziati e, anch'essi, terribilmente miopi.