Meridiana, si dimette l’Ad Roberto Scaramella


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Se ci fai caso, è quello che stanno facendo un po' tutti, infatti. Una disoccupazione reale al 20/22% - con punte del 50 e oltre sui giovani - come te la spieghi? Non è obbligatorio investire in un paese dove la gente non ha alcuna voglia di lavorare.
E fanno bene. Il destino inevitabile del paese è quello di finire come la Sardegna, tra pali, gite a minchia col torpedone, pianti, lamenti e tanta fuffa.

Dai non essere così pessimista Nicola.. ;)

Colgo questo tuo giudizio estremamente negativo per fare una considerazione:
Sempre più spesso noto che gli italiani in Patria trascorrono più tempo a raccontare il loro presente piuttosto che a viverlo: vi sono gli ottimisti a priori e i pessimisti a oltranza, entrambi distorcono la realtà ed entrambi si trovano a destra e a sinistra degli ideali filosofico-politici della nostra società.
Ho come la sensazione che anziché occuparci dei fatti e delle azioni, noi italiani vi anteponiamo la dialettica e l'orazione o, per meglio dire, la "chiacchera".

Forse sbaglio, ma da un italiano che vede l'Italia da fuori, questa è la sensazione..

Tornando in tema, sul caso Meridiana io ritengo pericolo schierarsi in maniera così netta da una parte o dall'altra; credo che le colpe (esattamente come in un matrimonio finito) siano sempre riconducibili a entrambi i fronti: un management totalmente inadeguato, provinciale e miope, e un collettivo di impiegati viziati e, anch'essi, terribilmente miopi.
 
L'intera provincia dell'Ogliastra conta 57.616 abitanti, cifra che non giustifica un tribunale ad hoc con le spese conseguenti. Per quella zona, sarebbe sufficiente Nuoro.
Quanto a Tempio Pausania, è ridicolo che per ragioni di equilibri politici ci si ostini a mantenere nella cittadina dell'interno la sede del tribunale, relegando Olbia e La Maddalena a sedi secondarie. Un tribunale unico nella città principale (che conta il quadruplo degli abitanti di Tempio), basterebbe per tutta la Gallura.
E si taglierebbero un po' di sprechi.

Tempio è sempre stata città di Tribunale e Olbia di Pretura prima, ovvio che adesso anche Olbia, essendo diventata co-capoluogo di provincia (estinta) ha reclamato i suoi diritti.
Nùoro? Certamente agevole raggiungerla da Tempio e Olbia, soprattutto in tempi accettabili.
 
Beh il nesso lo si virgoletta solo quando si parla di Sardegna (del nord)...;)

Notoriamente, gli sprechi e il fancazzismo di Sardegna e Lombardia sono comparabili.

Tempio è sempre stata città di Tribunale e Olbia di Pretura prima, ovvio che adesso anche Olbia, essendo diventata co-capoluogo di provincia (estinta) ha reclamato i suoi diritti.
Nùoro? Certamente agevole raggiungerla da Tempio e Olbia, soprattutto in tempi accettabili.

La vera ingiustizia, mi dirai, è che Tempio non ha un aeroporto.
 
Beh il nesso lo si virgoletta solo quando si parla di Sardegna (del nord)...;)

Belumosi fin dal principio ha scritto chiaramente che era un inciso (peraltro davvero condivisibile). Hai perpetrato una inutile polemica, e stai ancora allungando il brodo.
 
Tempio è sempre stata città di Tribunale e Olbia di Pretura prima, ovvio che adesso anche Olbia, essendo diventata co-capoluogo di provincia (estinta) ha reclamato i suoi diritti.
Nùoro? Certamente agevole raggiungerla da Tempio e Olbia, soprattutto in tempi accettabili.
Suppongo che la sede del tribunale a Tempio sia di vecchissima data, quando le località costiere erano assai meno sviluppate di ora e la stessa Olbia era un paesello. E il grosso degli abitanti della Gallura (come di buona parte della Sardegna) viveva nell'interno dell'isola. Ora è tutto l'opposto, ma per non sottrarre un supposto diritto acquisito a Tempio, si è scelto non di spostare il tribunale ad Olbia, ma di istituirne una sede secondaria nella città portuale e pure un'altra a La Maddalena. E tre sedi per 158.757 abitanti, sono uno spreco.
Discorso analogo su Lanusei.
A Bologna c'è un tribunale per l'intera provincia (1M di abitanti) ed è sufficiente.
Ovviamente non è un ragionamento contro la Gallura o la Sardegna, ma non credo sia accettabile una polverizzazione degli uffici pubblici solo per garantire qualche pseudo-posto di lavoro in più pagato dalla collettività, nonchè la manciata di voti locali che ne possono derivare mantenendo il tribunale-campanile anche nelle cittadine.
Discorso che vale dal Brennero a Lampedusa.
 
Suppongo che la sede del tribunale a Tempio sia di vecchissima data, quando le località costiere erano assai meno sviluppate di ora e la stessa Olbia era un paesello. E il grosso degli abitanti della Gallura (come di buona parte della Sardegna) viveva nell'interno dell'isola. Ora è tutto l'opposto, ma per non sottrarre un supposto diritto acquisito a Tempio, si è scelto non di spostare il tribunale ad Olbia, ma di istituirne una sede secondaria nella città portuale e pure un'altra a La Maddalena. E tre sedi per 158.757 abitanti, sono uno spreco.
Discorso analogo su Lanusei.
A Bologna c'è un tribunale per l'intera provincia (1M di abitanti) ed è sufficiente.
Ovviamente non è un ragionamento contro la Gallura o la Sardegna, ma non credo sia accettabile una polverizzazione degli uffici pubblici solo per garantire qualche pseudo-posto di lavoro in più pagato dalla collettività, nonchè la manciata di voti locali che ne possono derivare mantenendo il tribunale-campanile anche nelle cittadine.
Discorso che vale dal Brennero a Lampedusa.

Quoto tutto.
 
ma non sarebbe piu' semplice chiudere meridiana e ripartire solo con airitaly?

A naso, secondo me il cambio nome da Meridiana a Alisarda della societa' controllante e' il primo passo in questa direzione. Credo che il management voglia ristrutturare il gruppo, separando chiaramente la holding (che appunto non si chiamera' piu' Meridiana, anche per evitare confusioni) dalle compagnie Meridiana Fly e Air Italy, ristrutturando queste due sotto la holding controllante, e via via chiudendo la prima a vantaggio della seconda. Sembra un percorso gia' scelto.
 
Vittimismo e piagnisteo alquanto ingiustificato

Non faccio alcun piagnisteo ne tantomeno faccio la vittima (di cosa poi non s'è capito anzi parla attraverso concetti concreti non con semplici terminologie) con Belumosi stavo soltanto facendo un'analisi sul concetto abitanti/tribunale punto! Se qualcuno ha ravvisato polemica, a me non sembra.
 
Ultima modifica:
Non faccio alcun piagnisteo ne tantomeno faccio la vittima (di cosa poi non s'è capito anzi parla attraverso concetti concreti non con semplici terminologie) con Belumosi stavo soltanto facendo un'analisi sul concetto abitanti/tribunale punto! Se qualcuno ha ravvisato polemica, a me non sembra.

E' stata una splendida domenica, con Pirlo che al 93' ha fatto un capolavoro. Stai sereno, e non rovinarla. Rileggiti il post 344, e rifletti se quello non è un obiettivo piagnisteo.
 
Al netto di ciò che tutti noi pensiamo, su di chi siano le colpe della crisi della seconda e più antica compagnia aerea italiana, vi propongo questo DOCUFILM per riflettere più che sugli aspetti economici e aeronautici, sulla vita e sulle scelte di due uomini benestanti, di due regioni diverse che decidono di diventare "palintegrati".

Buona visione: https://www.youtube.com/watch?v=VE3whvGxG08&feature=youtu.be
Docufilm sul caso Meridiana di Andrea Melis
http://www.cartasprecata.it/
 
Al netto di ciò che tutti noi pensiamo, su di chi siano le colpe della crisi della seconda e più antica compagnia aerea italiana, vi propongo questo DOCUFILM per riflettere più che sugli aspetti economici e aeronautici, sulla vita e sulle scelte di due uomini benestanti, di due regioni diverse che decidono di diventare "palintegrati".

Buona visione: https://www.youtube.com/watch?v=VE3whvGxG08&feature=youtu.be
Docufilm sul caso Meridiana di Andrea Melis
http://www.cartasprecata.it/

allucinante.
 
Meridiana, sit in a Parigi: tutti sotto la casa dell’Aga Khan

La delegazione di dipendenti della compagnia si presenterà in divisa davanti al cancello della villa. Domani tappa a Bruxelles in un incontro organizzato da Renato Soru all’Europarlamento

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La protesta dei lavoratori Meridiana a Parigi
OLBIA. Una cosa è certa: non sarà una manifestazione come le altre, in un posto come gli altri. Niente t-shirt rosse, tanto per cominciare. Davanti alla tenuta del Principe, ad Aiglemont, campagna brumosa nei dintorni di Parigi, i dipendenti Meridiana questa mattina si presenteranno in divisa d’ordinanza, possibilmente tirata a lucido. E poi niente chiasso e slogan irriverenti, perché Aiglemont è pur sempre la residenza dell’Aga Khan, che per Meridiana – o l’Alisarda che sarà – vuol dire tutto. La storia, il prestigio, il benessere economico. E oggi la crisi, i conti in rosso, i licenziamenti, l’inchiesta per truffa, l’incertezza per il futuro.

La lunga marcia dei lavoratori è partita ieri da Milano. A bordo di un pullman una cinquantina di persone, tutti dipendenti riuniti sotto le bandiere e gli striscioni con la scritta «Io sono un esubero». A bordo c’è anche una delegazione partita dalla base di Olbia che, prima di raggiungere i compagni di viaggio a Milano, si è ritrovata in aeroporto sotto la torre dell’illuminazione che da più di un mese è diventata casa, presidio e trincea di Andrea Mascia, comandante pilota avamposto della protesta contro il licenziamento di 1.634 dipendenti dichiarati in esubero.

Oggi a Parigi e domani a Bruxelles.
La marcia dei lavoratori ha un’agenda definita nel minimo dettaglio. Questo pomeriggio partenza (sempre in pullman) da Aiglemont per raggiungere la capitale belga. Domani mattina l’appuntamento più atteso nella sede dell’Ue, dove è in programma un incontro consigliato e organizzato dall’eurodeputato Renato Soru. Al termine il rientro in Italia, a Milano, dopo un migliaio di chilometri in autostrada.

A Parigi e a Bruxelles i lavoratori porteranno il bagaglio ingombrante di tutto quello che è accaduto e sta ancora accadendo in queste settimane nel pianeta Meridiana. Una maxi inchiesta giudiziaria, prima di tutto, con quattro top manager (il presidente Marco Rigotti e gli ex amministratori delegati Massimo Chieli, Giuseppe Gentile e Roberto Scaramella) indagati per truffa dal procuratore del tribunale di Tempio, Domenico Fiordalisi. La procura indaga sui conti di Meridiana e sui rapporti con la consociata Air Italy, acquisita proprio quando la società madre viaggiava in stato di crisi. La stessa inchiesta che nei giorni scorsi ha fatto registrare un epilogo clamoroso con il blitz della guardia di finanza che ha violato il quartier generale della compagnia aerea, nell’aeroporto di Olbia, per il sequestro di carte e documenti aministrativi.

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Poi la svolta societaria, in tre mosse. Prima le dimissioni dell’amministratore delegato Roberto Scaramella, contestatissimo, nel bel mezzo della trattativa sindacale sulla gestione dell’esercito di esuberi. Subito dopo la nomina del nuovo board, una triade irlandese guidata da Richard Creagh, affiancato da Colin Smith e Fabian Bachrach. Quindi – a sorpresa, ma neanche tanto – l’annuncio del cambio di nome per la holding Meridiana spa che rispolvera la storica e gloriosa griffe Alisarda, bandiera della stagione dei pionieri del turismo in Costa Smeralda. Una decisione («per ragioni di chiarezza societaria tra l’attività del gruppo e la compagnia aerea») fortemente voluta dal consiglio d’amministrazione e dallo stesso principe Aga Khan. Tra il 16 (prima convocazione) e il 17 dicembre l’assemblea degli azionisti voterà la proposta del cda, ma di fatto la decisione è già presa.

Sono giornate decisive, dunque, sul fronte societario ma anche su quello sindacale. Per il negoziato sugli esuberi sono ormai giornate decisive e il ministro del Lavoro Giuliano Poletti attende segnali dalle parti per un nuovo tentativo di mediazione. Sarebbe l’unica notizia positiva arrivata in queste settimane di bufera.


http://lanuovasardegna.gelocal.it/r...-tutti-sotto-la-casa-dell-aga-khan-1.10413262
 
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