Thread MXP-LIN: SEA ritira il masterplan attuale di Malpensa


Stato
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Volesse il cielo che mettano in vendita la restante parte e il Comune perdesse la maggioranza di SEA, in questo modo la politica avrebbe meno influenze nelle scelte aziendali.
 
non ci giurerei molto.
Secondo me rimarrebbe sempre un baluardo da campagna elettorale, anche perche senza LIN su cosa potrebbero attaccarsi i politici?
 
Infatti appena AZ e' stata privatizzata non ha piu' avuto a che fare con la politica.

Gli azionisti non contano molto. Quelli che contano sono i paraxuli dentro e fuori, purtroppo. E non vale solo per queste due aziende.
 
Metro 4 Milano: il percorso e le fermate

Tutte le informazioni sulla linea blu della metropolitana milanese.

La Metro 4 è da talmente tanto tempo una gigantesca incognita che in molti si sono trovati a dubitare del fatto che potesse, prima o poi, effettivamente partire. A quanto pare invece partirà, ma le nuove tempistiche per i lavori prevedono che sarà terminata entro il 2022; meglio non trattenere il fiato nell'attesa, mentre la M5 (che nei piani originali avrebbe dovuto essere completata dopo) continua a macinare ed entro breve saranno inaugurate le nuove fermate.

Mentre si attende l'atto formale con cui il Comune di Milano porrà fine ai tanti dubbi sulla possibilità che l'intero progetto venga abbandonato (che serve soprattutto a tranquillizzare le banche che si apprestano a finanziare la linea blu con 480 milioni di euro), facciamo un po' il punto sulla Metro 4: il percorso, le fermate, la lunghezza e tutto le altre informazioni utili ad avere il quadro generale della nuova linea, di come sarà una volta terminata.

Metro 4 Milano: il percorso


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Come si vede dall'immagine, la linea 4 della metropolitana taglierà Milano completamente da est a ovest, andando a coprire soprattutto la parte della città a sud del Duomo. Incrocerà la linea verde in Sant Ambrogio, la linea rossa in San Babila, la gialla in Crocetta e nel complesso permetterà di muoversi ancora più agevolmente per il centro, collegandolo con le periferie ovest ed est. Ovviamente l'aspetto più importante è quello che riguarda Linate: aeroporto che sta vincendo la sfida con Malpensa e che, di fatto, l'unico aeroporto davvero milanese. Collegarlo con la metropolitana porrà fine a un disservizio che ci fa sfigurare rispetto agli scali internazionali europei.

Metro 4 Milano: le fermate

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Lasciamo perdere le date di consegna che sono segnalate in questo schema e che ormai appartengono al passato. La lunghezza totale del tragitto compiuto dalla "blu" sarà di 15 chilometri, per un totale di 21 stazioni. Le gallerie saranno due con un singolo binario che porteranno Linate a Forlanini e Forlanini Fs. Da lì si entrerà in piazzale Argonne, per poi proseguire in piazzale Susa, in piazzale Dateo, poi in piazza del Tricolore. A quel punto si entra da est al centro città: San Babila, Sforza Policlinico, Santa Sofia, Vetra, De Amicis, Sant'Ambrogio, Parco Solari (dove ci sarà il megacantiere delle polemiche). Da lì ci si sposta a ovest: Foppa, corso Washington, piazza Bolivar, via Tolstoj, piazza Frattini, Gelsomini, Segneri fino a spegnersi nel quartiere di San Cristoforo.

Metro 4 Milano: le altre informazioni

I treni della metropolitana saranno 47 (ma 7 di scorta), tutti bidirezionali con quattro vagoni comunicanti. Nelle ore di punta ne dovrebbe passare uno ogni 90 secondi, garantendo unacapacità di trasporto di 24mila passeggeri l'ora. La velocità massima dei treni sarà di 80 chilometri l'ora, ma la velocità "commerciale", vale a dire media, sarà di 30 chilometri orari.

http://www.02blog.it/post/66650/metro-4-milano-percorso-fermate-m4
 
Malpensa: quale impatto sulla salute umana? Ricerca Uninsubria

Università degli Studi Insubria Varese-Como – Malpensa: quale impatto sulla salute umana? Sabato 29 novembre, via Alberto da Giussano Busto Arsizio

I risultati di una ricerca dell’Università dell’Insubria saranno presentati durante una tavola rotonda aperta al pubblico sull’aeroporto Malpensa

Quale impatto ha l’Aeroporto di Malpensa sulla salute delle persone residenti nelle zone limitrofe? Esiste unlegame tra il rumore causato dall’aeroporto e i problemi cardiocircolatori riscontrati nelle popolazioni residenti nell’area adiacente,come documentato da una ricerca dell’Università degli Studi dell’Insubria, i cui risultati saranno presentati nel corso di un duplice evento organizzato sabato 29 novembre 2014, nella sede di Busto Arsizio, via Alberto da Giussano 12, aula biblioteca.

Malpensa: l’impatto dell’inquinamento atmosferico sulla salute

L’evento “L’impatto dell’inquinamento atmosferico sulla salute” – organizzato dal Dipartimento di Scienze Teoriche e Applicate, in collaborazione con AFInsubria e Fondazione Scuola di Medicina “Carnaghi Brusatori” e diretto dal professor Ian Marc Bonapace, docente di Patologia e Oncologia molecolare dell’Università dell’Insubria – è suddiviso in due sessioni: la prima, con inizio alle ore 9, presieduta dal Prof. Marco Ferrario - Centro Studi EPIMED dell’Università dell’Insubria – è un corso di aggiornamento (con rilascio di 3 Crediti ECM e registrazione obbligatoria) che fornisce un quadro organico degli effetti sulla salute umana causati dell’inquinamento atmosferico e illustra alcuni aspetti della ricerca scientifica per la comprensione dei meccanismi biologici dell’azione di specifici componenti dell’inquinamento.

«L’inquinamento atmosferico, in particolare quello legato alle polveri sottili nei grandi centri urbani, rappresenta un importante fattore di rischio per la salute umana i cui effetti sono ormai documentati da numerosi studi clinici, tossicologici ed epidemiologici – sottolinea il professor Bonapace -.Recentemente, lo IARC, l’agenzia dell’Organizzazione Mondiale della Sanità per lo studio del cancro, ha annunciato di aver classificato l’inquinamento dell’aria come un fattore cancerogeno per l’uomo. ll particolato atmosferico (PM), una componente importante dell’inquinamento dell’aria, è stato valutato separatamente e anch’esso da oggi rientra nei fattori cancerogeni per l’uomo. A partire da queste premesse, il convegno presenterà un quadro organico degli effetti a breve e a lungo termine dell’inquinamento atmosferico. I relatori presenti sono qualificati studiosi italiani sugli effetti dell’inquinamento atmosferico sulla salute. La sessione sulla ricerca scientifica, infine, illustrerà i risultati ottenuti per la comprensione di alcuni meccanismi biologici dell’azione di specifici componenti dell’inquinamento atmosferico».

La seconda sessione, presieduta dal Dott. Paolo Crosignani coordinatore del progetto OCCAM, con inizio alle ore 14.15, prevede una tavola rotonda aperta al pubblico, dal titolo: “L’impatto delle attività aeroportuali sulla qualità della vita delle popolazioni residenti”. «L’Università si propone di dare un contributo al dibattito sulla complessa relazione tra esigenza di sviluppo dell’aerostazione di Malpensa e la salvaguardia della salute delle popolazioni residenti» continuail professor Bonapace.

Saranno presentati i risultati preliminari delle analisi delle schede di dimissione ospedaliera (SDO) riguardanti i dati di ricovero dell’area CUV (Consorzio Urbanistico volontario dei comuni di Somma Lombardo – Comune Capofila – , Arsago Seprio, Casorate Sempione, Cardano al Campo, Ferno, Golasecca, Samarate, Vizzola Ticino), rapportati al resto della Provincia. I dati sottolineano un graduale aumento dei ricoveri nel periodo 1997-2006 nell’area del CUV, che erano inizialmente (1997) inferiori dell’8% circa rispetto al resto della provincia e sono giunte ad essere il 2% circa maggiori (2006).

Saranno presenti il dottor Salvatore Pisani, responsabile dell’U.O. Osservatorio Statistico-Epidemiologico dell’Asl di Varese, e il dottor Pietro Imbrogno dell’ASL di Bergamo che illustreranno i risultati di ricerche condotte sui territori interessati dalla presenza di aeroporti. Il dottor Matteo Lazzarini dell’ARPA Lombardia esporrà sinteticamente i risultati delle analisi dell’aria della provincia di Varese, con particolare riferimento all’area di Malpensa. Mario Anastasio Aspesi, membro del Consiglio di Amministrazione del Gruppo SEA, porterà il contributo della società che gestisce lo scalo aeroportuale.

Il dottor Fabrizio Bianchi, responsabile dell’UO Epidemiologia ambientale, Istituto di Fisiologia Clinica, CNR, concluderà i lavori proponendo un nuovo strumento per la valutazione degli effetti sulla salute di azioni, progetti o specifici avvenimenti: la Valutazione di Impatto sulla Salute (VIS). «La VIS è un metodo sviluppato nell’ambito del settore sanitario da esperti in sanità pubblica, si serve delle discipline mediche e sociali e coinvolge molti e diversi portatori d’interesse, compresi i cittadini. La VIS non è attualmente normata, ma sostenuta da diverse amministrazioni locali e dagli operatori socio-sanitari come importante strumento per la elaborazione del rischio per la salute dei cittadini sottoposti a pressioni ambientali di diversa natura» conclude il professor Bonapace.

http://www.controcampus.it/2014/11/malpensa-quale-impatto-sulla-salute-umana-ricerca-uninsubria/
 
Il sistema trasporti alla prova di Expo 2015

Una porzione della partita Expo 2015 si sta già giocando nei cieli. Perché la grande scommessa attrattiva del capoluogo lombardo è legata anche alla sua capacità di accogliere i visitatori internazionali.


In questo scenario Sea, gestore degli scali milanesi, ricopre un ruolo di primo piano, così come le principali compagnie della Penisola.

"Sea ha iniziato a prepararsi a Expo già dall'anno scorso, stanziando 30 milioni di euro per la ristrutturazione dell'aeroporto di Malpensa". Con queste parole Vittorino Capobianco, business innovation manager di Sea, durante il BizTravel Forum 2014, spiega come procedono i lavori strutturali sugli aeroporti di Milano: "I cantieri sono attivi. L'aeroporto di Mxp, che attualmente può accogliere 50mila passeggeri al giorno, potrà assorbire un traffico fino a 120mila pax quotidiani già da marzo 2015 - mette in chiaro il manager -. Stesso discorso per Linate: da una capacità di 25mila passeggeri giornalieri saliremo a 50mila, ovvero il doppio, in occasione dell'Expo".

Più capacità e più servizi sono i due pilastri attorno a cui si concentrano gli sforzi riservati alla clientela: "Il personale dei servizi di frontline sta seguendo corsi di aggiornamento - spiega nel dettaglio Capobianco - affinché tutti siano pronti all'accoglienza di viaggiatori di culture molto diverse".

Sarà della partita anche Alitalia. La compagnia di bandiera, al centro di uno dei passaggi industriali più importanti di quest'anno, è al lavoro per Expo e per il futuro: "Expo non è un evento, è un percorso”, spiega Davide Mandaresu, direttore vendite Italia di Alitalia."Dobbiamo lavorare per Expo ma anche per il post-evento per creare un sistema Paese: i turisti dovranno assaggiare l'Italia e capire che è possibile, e quindi comodo, tornarci- insiste Mandaresu -. Bisogna creare quindi un sistema, e noi faremo la nostra parte per portare i viaggiatori internazionali anche oltre Milano".

Un progetto che, tradotto, significa un potenziamento dell'offerta: "Il volo su Chicago avrà frequenza giornaliera, come quello su Rio - annuncia il manager -. E c'è un progetto su Shanghai".

Focus sul long haul confermato anche da Burak Ozel, direttore commerciale per l'Italia del gruppo AF-Klm: "Su Milano crescerà l'offerta di tutti i vettori dell'alleanza, anche nei mesi successivi a Expo. Ci saranno investimenti importanti".

Milano torna d'attualità, verrebbe da dire. Lo è già per il trasporto ferroviario, impegnato a giocare la sua parte per Expo. "L'Alta velocità passerà anche da Milano-Fiera, quindi da Expo - spiega Paolo Locatelli, direttore commerciale Trenitalia -. Un investimento importante: abbiamo cambiato le dinamiche dei trasporti e del turismo in Italia e continueremo a farlo".
Andrea Guerra

TTG
 
Segnalo un interessante articolo-analisi su Milano Finanza di oggi dal titolo: Malpensa dovrà cambiare per non soccombere a Linate. Se qualcuno riesce a riportarlo.

In pratica si suggerisce di chiudere il T2 e spostare Easyjet al T1, o in alternativa di riempire il vuoto creatosi nei voli europei del T1 facendo basare qui una nuova low cost, possibilmente una di quelle con un modello ibrido che gestisca anche i transiti come Vueling o che operi sul lungo raggio come Norwegian. Dall' articolo si apprende anche che Nowegian dalla sua base di MAD inizierà ad operare sul lungo raggio.
 
​​Malpensa: anche i musicisti non crescono sugli alberi

L’altro giorno mi trovavo agli imbarchi internazionali dell’aeroporto di Malpensa in attesa del mio volo per New York. All’improvviso il brusio nella grande sala piena di gente che parlava, sostava al bar o faceva shopping si è bruscamente interrotto e l’attenzione di tutti si è concentrata su ungiovanissimo artista che suonava ilpianoforte posto al centro della sala. Il pubblico raccolto attorno a lui era formato da persone di diverse etnie e nazionalità che hanno ascoltato attentamente e poi hanno fatto sentire il loro calore con ripetuti applausi. Dopo il pianista si sono alternati altri giovani musicisti con l’esecuzione o l’improvvisazione di brani al violino, alla viola, al violoncello, al flauto, alla chitarra e al clarinetto.
L’attesa per ciascun passeggero si è così trasformata da un noioso trascorrere del tempo prima del volo in un coinvolgente ascolto musicale, per alcuni ultimo e piacevole ricordo dell’Italia da portare nel proprio paese dopo un viaggio d’affari o di piacere.
Tutti giovani artisti dell’Istituto Superiore di Studi Musicali “Giacomo Puccini” di Gallarate protagonisti dell’iniziativa “Note in volo” all’aeroporto milanese. Se per i passeggeri al satellite nord del terminal 1 questa è una preziosa occasione per ascoltare dal vivo composizioni di musica d’arte e di jazz, per i giovani musicisti è una opportunità per misurarsi con la propria capacità di mantenere il controllo fisico e delle proprie emozionidurante la performance...


http://www.ilfattoquotidiano.it/201...-musicisti-non-crescono-sugli-alberi/1237122/
 
Questo pomeriggio sono atterrato a MXP alle ore 1630 con VY da BCN.

D'accordo che è sabato ad un orario non di punta, d'accordo che a fine novembre non vola nessuno, d'accordo anche che ormai ad una Malpensa vuota ci abbiamo fatto il callo ma un deserto del genere al T1 non l'avevo mai visto:
Sat A: un E175 AZ (ironia della sorte) e....basta!
Sat B: un 737 Royal Air Maroc e....basta!
Sat C: un 330 EY e...basta!
Aerei posteggiati in giro: un 320 AZ, un 767 Ethiopian, un 767 IG chiuso, un 767 BV chiuso, un 734 Albastar chiuso, un ATR Hop e...basta!

Veramente impressionante e sconfortante.
 
Riprendo il post 665 di AZ209

da Varesenewes:

"Il rumore di Malpensa fa male al cuore"

Uno studio finanziato dal Ministero della Salute svela i dati sulla qualità della vita dei cittadini residnti attorno all'area aeroportuale. Se ne è parlato oggi all'Università dell'Insubria


I ricoveri delle persone residenti nell’area di Malpensa sono aumentati del 10% tra il 1997 e il 2006: ma non tanto per problemi legati a malattie respiratorie, bensì per problemi cardiocircolatori. È quanto emerso nel corso della tavola rotonda “L'impatto delle attività aeroportuali sulla qualità della vita delle popolazioni residenti”, che si è svolta oggi a Busto Arsizio, nella sede dell’Università degli Studi dell’Insubria.

«Grazie ai dati derivanti dallo studio SERA (Studio sugli Effetti del Rumore Aeroportuale), finanziato dal Ministero della Salute, è stato possibile valutare l'impatto del rumore aeroportuale sulla popolazione residente nell'arco di 5 km da sei aeroporti italiani, tra cui quello di Malpensa: in particolare, nella popolazione esposta si stima che il 21% dei casi di ipertensione (oltre 4.500 persone di 35-74 anni) sia attribuibile al rumore aeroportuale - ha spiegato il dottor Salvatore Pisani, responsabile dell’Osservatorio Epidemiologico dell’Asl di Varese - Attualmente le evidenze scientifiche mostrano che l'impatto sanitario degli aeroporti è più chiaramente legato a disturbi da rumore che da inquinamento dell'aria Anche la sorveglianza relativa alla mortalità nei Comuni circostanti a Malpensa, indica che, rispetto al valore provinciale, in 15 anni il rischio complessivo di morte (in buona parte dovuta a malattie cardiovascolari) è più elevato (+3%), mentre il rischio di morte per malattie respiratorie è più basso (-9%)».

Il professor Ian Marc Bonapace, docente di Patologia e Oncologia molecolare dell’Università dell'Insubria, ha illustrato i risultati preliminari della morbilità dall’analisi delle Schede di Dimissione Ospedaliere (SDO) riguardanti i dati di ricovero dell’area CUV (Consorzio Urbanistico volontario dei comuni di Somma Lombardo, Arsago Seprio, Casorate Sempione, Cardano al Campo, Ferno, Golasecca, Samarate, Vizzola Ticino), rapportati al resto della provincia. «Le nostre analisi riguardano il periodo temporale dal 1997 fino al 2010, anche se il confronto è disomogeneo in quanto dal 2006 alcune prestazioni ospedaliere sono diventate ambulatoriali – ha puntualizzato Bonapace - Dall’analisi è emerso che le richieste di ricovero nel CUV sono aumentate complessivamente del 10% circa rispetto al resto della provincia dal 1997 al 2006. In particolare, mentre nel resto della provincia di Varese la richiesta di ricovero per patologie cardiocircolatorie è diminuita del 10% circa, nel Cuv è aumentata dell’8% circa, il che aumenta ancora di più il divario. E nell’ambito di queste patologie l’ipertensione è aumentata del 15% - ha spiegato Bonapace - Ad essere sotto accusa è il rumore degli aerei e il problema riguarda principalmente le donne di una certa età, ossia le persone che trascorrono la maggior parte del tempo in casa. Il problema potrebbe trovare una semplice soluzione con l’insonorizzazione delle abitazioni per le aree in cui le misurazioni dell’inquinamento superano i 55/60 decibel, come Ferno e Casorate Sempione».

Un altro dato che emerge è «un aumento tra il 1997 e il 2006 delle richieste di ricovero per complicazioni di gravidanza, parto e puerperio, pari al 10%, problema generalizzato per tutta la provincia di Varese e che risulta superiore del 10% nella zona del Cuv rispetto al resto della provincia. Per quanto riguarda i tumori, la richiesta di ospedalizzazione resta stabile per i residenti nel Cuv, mentre per il resto della provincia cala, ma anche per questo insieme di patologie è necessaria una indagine in collaborazione con il registro tumori» ha continuato Bonapace.

«Tutte queste analisi vanno approfondite alla luce di ulteriori elementi di riscontro, dal momento che i ricoveri mostrano tassi elevati anche in altre aree della provincia, e risentono del rapporto tra domanda e offerta, della diversa possibilità d’accesso agli ospedali e del diverso modo di trattamento (ospedaliero o ambulatoriale) dei pazienti» concordano Pisani e Bonapace.

Alla tavola rotonda hanno preso parte anche il dottor Matteo Lazzarini dell’ARPA Lombardia che ha esposto i risultati delle analisi dell’aria della provincia di Varese, con particolare riferimento all’area di Malpensa; il dottor Mario Anastasio Aspesi, membro del Consiglio di Amministrazione del Gruppo SEA, che ha portato il contributo della società che gestisce lo scalo aeroportuale e il dottor Pietro Imbrogno, Area Dipartimentale Salute e Ambiente, ASL Bergamo, che ha presentato uno “Studio sull’impatto sulla salute dell’aeroporto di Orio al Serio”. Il dottor Fabrizio Bianchi, responsabile dell’UO Epidemiologia ambientale, Istituto di Fisiologia Clinica, CNR, ha concluso i lavori proponendo un nuovo strumento per la valutazione degli effetti sulla salute di azioni, progetti o specifici avvenimenti: la Valutazione di Impatto sulla Salute (VIS): strumento per la elaborazione del rischio per la salute dei cittadini sottoposti a pressioni ambientali di diversa natura.
29/11/2014
 
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