Alitalia taglia rotte nazionali, compagnie low cost all'attacco


Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
Non è per ragionare col senno del poi, ma quello che mi chiedevo era se una compagnia che ha una flotta piuttosto variegata, nel momento in cui si accorge che qualcosa non va (e di tempo mi pare ce ne sia stato), non potendo rescindere contratti, vendere aa/mm e comprarne altri, è così difficile ridisegnare o rendere flessibile network e frequenze ottimizzandolo in base alla domanda? Perchè ora pare ci si riesca, a parte che tu scrivi che i costi regional siano più alti?

Ripeto, la mia è una domanda e non una constatazione e non era mia intenzione accendere dispute.

Qui Embraer fa i suoi ragionamenti sul break even, ma siamo al 2005 e poi non capisco molto...

http://www.slideshare.net/mobile/embraerri/2005-ubs-6th-annual-conference-embraer-presentation
 
Qui Embraer fa i suoi ragionamenti sul break even, ma siamo al 2005 e poi non capisco molto...

http://www.slideshare.net/mobile/embraerri/2005-ubs-6th-annual-conference-embraer-presentation
Secondo i loro conti (di cui ovviamente non danno i dettagli) per un segmento di 500 sm (statute miles - 800 km) o 600 sm (1000 km) con una tariffa di 90 dollari OW - 98 per 600 miglia (si immagina netto per la compagnia, quindi + tax), il break even è intorno al 50% di occupancy (e tutto il resto è profit). Ovviamente si parla solo di costi variabili (ma non ci dico quali), con i costi del petrolio di allora e con tariffe nemmeno troppo stracciate.
 
in realta' mica tanto a posteriori. che il piano fenice non avrebbe mai funzionato, qualcuno lo aveva gia' detto da un pezzo.
Magari ricordo male io, ma a mia memoria la maggior parte delle critiche dell'epoca lamentavano il "mancato presidio del territorio", il "lasciare troppo spazio alle LC", "riduzione eccessiva della flotta", ecc. ecc. Esattamente il contrario di quello che andava fatto all'epoca, cioè avere il coraggio e la possibilità di lasciare a casa più gente riducendo subito il corto/medio raggio.
 
Vuol dire che con l'accordo con EY si prevede di girare una buon parte del federaggio da CDG e AMS verso AUH almeno per i pax diretti in Asia e Africa. Il federaggio verso i due hub di AF/KLM rimane per i pax diretti in America. E' chiaro che con due fonti cosi importati che drenano pax da una parte e dall' altra, lo spazio per sviluppare FCO diminuisce sempre piu'.

Grazie Cesare son arrivato tardi, se no avrei scritto lo stesso!!! Insomma hai espresso perfettamente mia sensazione...
 
Magari ricordo male io, ma a mia memoria la maggior parte delle critiche dell'epoca lamentavano il "mancato presidio del territorio", il "lasciare troppo spazio alle LC", "riduzione eccessiva della flotta", ecc. ecc. Esattamente il contrario di quello che andava fatto all'epoca, cioè avere il coraggio e la possibilità di lasciare a casa più gente riducendo subito il corto/medio raggio.

vedi paolo, detta cosi e' anche abbastanza fastidiosa. "lasciare a casa piu' gente" detto cosi genericamente e' abbastanza inutile. magari ti ricordi male ma allora furono lasciate a casa 6000 persone su 18000 in forza effettiva, piu' 2000 stagionali circa. furono, tra le altre cose, riscritti anche i contratti di lavoro recepiti in toto, scusate il gioco di parole, dai sindacati.
Ma i conti dell'oramai defunta CAI (si puo' dire anche se tu avevi detto qualche mese fa che andava meglio delle concorrenti europee, vero?) andarono peggio di anno in anno. Dimostrazione del fatto che ridurre il personale tappa i buchi a breve termine ma senza una strategia ben definita non si va da nessuna parte. Non una parola sull'acquisizione di Airone, poi mestamente chiusa. Mi sembra che tu fossi tra i sostenitori del piano, ma dimmi, se l'idea vincente, come dici tu, era di ridurre il medio raggio perche' acquisire una azienda prevalentemente di medio? o forse credi pure te all favoletta della testa di ponte per lh? ti prego..
Non una parola sulla flotta tutta sbilanciata sul medio. Non una parola sulle basi periferiche, poi chiuse. Leggo su wiki, ma magari qualcuno ci aggiorna, che le macchine attuali di AZ sarebbero 112. i piani dopo 5 anni erano di 160 macchine circa. non una parola sulla riduzione rispetto ai piani, tutto quello che si legge e' "facile parlare col senno di poi"....
 
vedi paolo, detta cosi e' anche abbastanza fastidiosa. "lasciare a casa piu' gente" detto cosi genericamente e' abbastanza inutile. magari ti ricordi male ma allora furono lasciate a casa 6000 persone su 18000 in forza effettiva, piu' 2000 stagionali circa. furono, tra le altre cose, riscritti anche i contratti di lavoro recepiti in toto, scusate il gioco di parole, dai sindacati.
Ma i conti dell'oramai defunta CAI (si puo' dire anche se tu avevi detto qualche mese fa che andava meglio delle concorrenti europee, vero?) andarono peggio di anno in anno. Dimostrazione del fatto che ridurre il personale tappa i buchi a breve termine ma senza una strategia ben definita non si va da nessuna parte. Non una parola sull'acquisizione di Airone, poi mestamente chiusa. Mi sembra che tu fossi tra i sostenitori del piano, ma dimmi, se l'idea vincente, come dici tu, era di ridurre il medio raggio perche' acquisire una azienda prevalentemente di medio? o forse credi pure te all favoletta della testa di ponte per lh? ti prego..
Non una parola sulla flotta tutta sbilanciata sul medio. Non una parola sulle basi periferiche, poi chiuse. Leggo su wiki, ma magari qualcuno ci aggiorna, che le macchine attuali di AZ sarebbero 112. i piani dopo 5 anni erano di 160 macchine circa. non una parola sulla riduzione rispetto ai piani, tutto quello che si legge e' "facile parlare col senno di poi"....
"caro" combattuto, se guardi un mio post vedi che sono iscritto dal febbraio 2012, quindi qui il piano Fenice difficilmente è stato da me commentato in diretta. Ma visto che siamo sull'argomento, ritengo che, per quanto i fatti abbiano dimostrato che non era sostenibile, dal punto di vista prospettico la cordata italiana era allora, ed è ancora, con il senno di poi, preferibile all'unica alternativa in campo, ovvero l'acquisizione di parte di AF. Perché, che piaccia o no, LAI era insolvente, e se non stessimo parlando di trasporto aereo, settore comunque strategico per l'economia di una nazione, la cosa migliore da fare sarebbe stata lasciare a casa tutti i 18000 dipendenti dichiarando il fallimento. Ma dato che di trasporto aereo si parlava, è stato giusto che i governi dell'epoca cercassero una soluzione "la meno traumatica possibile". Fra l'altro, con AZ chiusa, le prospettive di AP sarebbero state ben diverse, trovandosi di colpo sostanziale monopolista (all'epoca le LC erano ancora relativamente poco presenti in Italia) su un mercato comunque ricco.
Vedi, quello che si sta facendo oggi avrebbe dovuto essere fatto 6 anni fa, compresa la riduzione del personale e la diminuzione degli a/m, solo che la cosa era evidentemente inaccettabile dal punto di vista politico e sindacale. Per 6 anni i "capitani" hanno messo soldi - e non pochi - bruciati sull'altare di una struttura evidentemente inefficiente.
PS: Con AF che potrebbe avere - a leggere quello che scrivono i giornali - una crisi di liquidità a breve, perché questo è il significato di default tecnico, passando di fatto sotto il controllo delle banche che la finanziano, e con le relazione industriali di oltralpe sì, oggi AZ è messa meglio di AF, perché è già passata dalla crisi, ha trovato chi è disposto ad investire e ha dei piani concreti, mentre AF mi sembra ancora navigare a vista sperando che la ripresa dell'economia europea, che comunque tarda, risolva tutto.
 
Paolo, airone sarebbe sì rimasta monopolista de facto, ma in quali condizioni finanziarie e con quali reali prospettive?
Ti rispondo, in maniera non molto elegante, lo ammetto, con una domanda.
Quale sarebbe stato il valore del sostanziale monopolista "in bonis"? Avrebbe fatto fatica a trovare finanziatori e partner industriali?
 
C'è anche l'altro lato della medaglia, ridurre la capacità vuol dire ridurre anche i posti disponibili per i pax che vanno a fare transiti a FCO, quindi meno pax in arrivo per riempire in particolare il lungo raggio e quindi perdere dei potenziali pax sul lungo raggio che magari trovano full i voli di federaggio.
ma che hai I complessi di inferiorita' con FCO?
 
"caro" combattuto, se guardi un mio post vedi che sono iscritto dal febbraio 2012, quindi qui il piano Fenice difficilmente è stato da me commentato in diretta. Ma visto che siamo sull'argomento, ritengo che, per quanto i fatti abbiano dimostrato che non era sostenibile, dal punto di vista prospettico la cordata italiana era allora, ed è ancora, con il senno di poi, preferibile all'unica alternativa in campo, ovvero l'acquisizione di parte di AF. Perché, che piaccia o no, LAI era insolvente, e se non stessimo parlando di trasporto aereo, settore comunque strategico per l'economia di una nazione, la cosa migliore da fare sarebbe stata lasciare a casa tutti i 18000 dipendenti dichiarando il fallimento.

A parte il fatto che non sappiamo se l'acquisizione da parte dei francesi sarebbe stata oppure no peggio di CAI, ma volevo farti notare che se, come dici tu, l'unica alternativa in campo era CAI il suo piano industriale era palesemente inefficente cosi come ampiamente dimostrato dai fatti. A cominciare dall'acquisizione di AP. E se l'acquisizione di AP era inutile, visto che adesso l'hanno chiusa, allora una soluzione meno traumatica c'era eccome: non acquisirla affatto.

..e sì, oggi AZ è messa meglio di AF, perché è già passata dalla crisi, ha trovato chi è disposto ad investire e ha dei piani concreti, mentre AF mi sembra ancora navigare a vista sperando che la ripresa dell'economia europea, che comunque tarda, risolva tutto.
Scusa come fai a dire che e' uscita dalla crisi? In ogni caso, non rigirare la frittata, Quella corbelleria l'hai affermata un anno fa.
 
Ti rispondo, in maniera non molto elegante, lo ammetto, con una domanda.
Quale sarebbe stato il valore del sostanziale monopolista "in bonis"? Avrebbe fatto fatica a trovare finanziatori e partner industriali?

Gli arabi, cosi come i francesi, non volevano nemmeno sentirne il nome. Infatti l'hanno chiusa.
 
A parte il fatto che non sappiamo se l'acquisizione da parte dei francesi sarebbe stata oppure no peggio di CAI, ma volevo farti notare che se, come dici tu, l'unica alternativa in campo era CAI il suo piano industriale era palesemente inefficento cosi come ampiaente dimostrato dai fatti. A cominciare dall'acquisizione di AP. E se l'acquisizione di AP era inutile, visto che adesso l'hanno chiusa, allora una soluzione meno traumatica c'era eccome: non acquisirla affatto.
Il senno di poi vale sempre (o non vale mai). Già in partenza il piano industriale di AF prevedeva di fare di AZ una regional "di lusso" - da allora AF ha perso qualche miliardo di euro e sta tagliando proprio nel settore del medio/breve, secondo te quali potevano essere le prospettive?
Fra l'altro siamo sempre lì. il piano Fenice è stato inefficace perché ha tagliato troppo poco sul breve/medio, non il contrario. Ti ripeto, se a 119 aerei (AP compresa, perché il tutto sta in piedi anche perché si è eliminato un concorrente) ci si fosse arrivati nel 2009 ci sarebbero state le barricate sulle piste, ma era quella la soluzione giusta, non stare ancora qui a piangere su riduzione della flotta e chiusura delle basi periferiche.
Scusa come fai a dire che e' uscita dalla crisi? In ogni caso, non rigirare la frittata, Quella corbelleria l'hai affermata un anno fa.
Almeno ha trovato un acquirente serio e con le spalle larghe, AF per ora ha trovato solo sindacati che le danno mazzate sui denti. L'anno scorso AF ha perso qualcosa come 1 miliardo, euro più euro meno, se non trova in fretta il modo di invertire la rotta le prospettive non sono delle più rosee.
 
Secondo me il "problema" sussiste e sussisterà fino a quando non scadranno gli accordi di partnership con AF.
Allora la partnership con etihad avrà un senso piu marcato, soprattutto in riferimento ai transiti verso ovest.
 
Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.