Thread sistema aeroportuale di Roma - 2014


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Aerei e sicurezza. Aeroporto di Fiumicino: body scanner ancora inutilizzati

Roma, Italia - I due dispositivi, del costo di 200.000 Euro ciascuno, sono stati installati un anno e mezzo fa

(WAPA) - La loro inaugurazione era attesa per il primo giugno scorso, in concomitanza con i test per i nuovi sistemi di lettura elettronica dei passaporti. E invece i due body scanner installati un anno e mezzo fa all’aeroporto di Fiumicino per individuare eventuali armi addosso ai viaggiatori restano inutilizzati. In tempi di crescente preoccupazione per le minacce dell’Isis e di “Strane sparizioni” di cittadini stranieri (sull’argomento vedi anche la notizia pubblicata da AVIONEWS), i nuovi problemi legati alla sicurezza dello scalo romano sembrano sommarsi a vecchie questioni irrisolte.

Nel 2010 l’Enac (Ente nazionale per l’aviazione civile) decise di stanziare due milioni di Euro provenienti dall’avanzo di bilancio per l’acquisto di una decina di body scanner da installare a Fiumicino, Malpensa e Venezia, tre aeroporti con frequenti voli per gli Stati Uniti e quindi maggiormente interessati da controlli antiterrorismo. I primi test dimostrarono che i dispositivi avevano un limite piuttosto imbarazzante: i raggi X infatti erano in grado di rivelare i dettagli fisici delle persone sotto ai vestiti. La notizia sollevò accese polemiche sulla privacy.

Vennero quindi adottati nuovi software che rilevavano solo oggetti sospetti e non mostravano alcune parti del corpo, soprattutto quelle intime. Si stabilì inoltre che le immagini dovevano essere immediatamente cancellate. Vennero anche riorganizzate le procedure in maniera tale che il funzionario che visualizzava le immagini a schermo si trovasse in un’altra stanza, fuori dal contatto visivo coi passeggeri. L’analista video avrebbe avvisato altri suoi colleghi affinché fermassero eventuali soggetti con indosso qualcosa di sospetto.

Nonostante tutte queste precauzioni i body scanner, costati 200.000 Euro ciascuno, giacciono inutilizzati ai terminal 3 e 5, quelli dove operano le compagnie americane e l’aerolinea israeliana “El al”. Le carenze del “Leonardo da Vinci” non sono state compensate dall’installazione dei nuovi dispositivi per la lettura dei passaporti. Questi sistemi infatti, pur essendo in grado di leggere quattro documenti alla volta, non riconoscono nomi e cognomi con apostrofi e accenti. (Avionews)
 
Aeroporto Ciampino, Abbondati (Sel): "Ignorate gravissime questioni ambientali"

Roma, 14 ott (Prima Pagina News) “Il Consiglio dei Ministri ha adottato lo scorso 30 settembre, su proposta del Ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi, il Piano nazionale degli aeroporti che classifica l’aeroporto G.B.Pastine di Ciampino scalo d’interesse nazionale per il bacino Centro Italia, insieme agli scali di Perugia e Pescara. Una scelta che ignora la gravissima situazione ambientale e sanitaria determinatasi nei territori di Ciampino e Marino per effetto dei livelli d’inquinamento acustico connesso all’attività dell’aeroscalo”. E quanto dichiara il Capogruppo di Sel – tutta un’altra storia Guglielmo Abbondati già Assessore all’Ambiente quando il Comune aeroportuale bocciò il Piano di risanamento acustico presentato da Adr. “Dopo la bocciatura del Piano di risanamento dell’Adr da parte delle amministrazioni comunali di Ciampino. Marino e Roma Capitale – dice Abbondati - avevamo chiesto alla Regione e agli altri soggetti coinvolti che non ci fossero ulteriori dilazioni temporali per affrontare e risolvere una volta per tutte l’anomalia con il quale opera lo scalo Pastine, la cui zonizzazione acustica nel 2010 ha posto in evidenza il superamento dei limiti di rumore nell’intorno aeroportuale, con gravi ripercussioni sull’ambiente e la salute dei cittadini. A distanza di sei mesi , ci sono state un paio di riunioni del tavolo tecnico promosso dall’assessorato regionale all’Ambiente e null’altro”. “Ora – continua il Capogruppo di Sel-tutta un’altra storia - arriva la scelta del governo che assegna allo scalo Pastine una funzione d’interesse nazionale, che andrà sviluppata mediante un Piano industriale dal quale risulti, a seguito di un’analisi delle potenzialità di mercato in relazione alla posizione territoriale e alla capacità aeroportuale, il ruolo funzionale che lo scalo intende svolgere”. “ Dunque - conclude Abbondati - nessun declassamento del Pastine, né alcuna riduzione dei voli così come era stato più volte auspicato. Ora il provvedimento dovrà andare in Conferenza Stato-Regioni per la prevista intesa e spero proprio che la Regione Lazio sappia far sentire con chiarezza la propria voce, nell’interesse delle comunità locali che da troppo tempo sono esposti a livelli di rumore insostenibili per la loro esistenza quotidiana”.

http://www.primapaginanews.it/dettaglio_news_hr.asp?ctg=6&id=258626
 
Ci risiamo...

Taxi aeroporto Fiumicino: "Abusivi aggrediscono autisti regolari a calci e pugni"

Lo rendono noto le sigle sindacali delle auto bianche a pagamento: "Dove sono gli uomini della decantata task force?"

Se la locuzione 'repetita iuvant' rappresenta la regola, l'eccezione che la conferma la riscontriamo nell'ignavia del sindaco Marino". È quanto comunicato in una nota congiunta le sigle sindacali Ugl taxi, Federtaxi Cisal, Fit Cisl taxi, Uil trasporti taxi, Ati taxi e Usb settore taxi, in seguito all'ennesima rissa scoppiata nell'area dell'aeroporto Leonardo Da Vinci di Fiumicino.


NESSUNA RISPOSTA - Le violenze nella giornata di ieri 15 ottobre: "Le ripetute denunce sul problema sicurezza in aeroporto, da noi più volte presentate, purtroppo non hanno avuto alcuna risposta da parte del sindaco ciclista - continua la nota - e così, per accaparrarsi una corsa, nel principale scalo aeroportuale della Capitale sono volati schiaffi e spintoni tra noleggiatori che procacciavano abusivamente e tassisti regolari".


TASK FORCE - "Ci chiediamo solo - conclude la nota congiunta dei sindacati - dove siano finiti gli uomini della tanto decantata taskforce che avrebbero il compito di vigilare e garantire la sicurezza degli operatori e degli utenti del settore, nuovamente costretti ad assistere, nel teatrino degli arrivi internazionali, ad uno dei peggiori spettacoli di inciviltà? Saranno forse rimasti intrappolati nella peggiore area pedonalizzata mai vista prima?".


http://www.romatoday.it/cronaca/aggressione-irregolari-taxi-fiumicino.html

 
Giusto per capire: in cosa consiste la giurisdizione del Sindaco di Roma sul Leonardo da Vinci?
 
Atlantia, che controlla il 95,91 per cento del capitale di Adr-Aeroporti di Roma, ha assegnato a Goldman Sachs un incarico per la cessione del 40 per cento degli scali della capitale.




Secondo quanto riporta ilsole24ore.com, il 40 per cento verrà suddiviso in due tranche di circa il 20 per cento ciascuna. Sul primo 20 per cento si prevede un beauty contest tra alcuni "fondi sovrani e fondi infrastrutturali selezionati". Della partita farebbero parte Qatar Holding, il fondo sovrano dei reali di Doha, ma anche Wren House, braccio attivo nel settore delle infrastrutture del fondo di investimento Kia del Kuwait. L’altro 20 per cento, invece, potrebbe finire ad Adia, il fondo sovrano di Abu Dhabi.


Ad Atlantia rimarrebbe comunque circa il 50 per cento di Adr e la transazione farebbe da sfondo all’accordo appena concluso per l'ingresso in Alitalia di Etihad Airways.
 
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Ecco come hanno nominato la compagnia aerea spagnola al Ciao in aeroporto ?
 
Smentita di Atlantia:
http://www.atlantia.it/press/content-Precisazione_su_rumors.html?id=792&lang=it
Precisazione su rumors

Roma, 29 ottobre 2014 – In relazione alle informazioni pubblicate oggi dal Sole 24 Ore circa il conferimento di un mandato a Goldman Sachs per un progetto di vendita di quote di minoranza di Aeroporti di Roma, Atlantia precisa che nessun mandato è stato conferito a Goldman Sachs e che nessuna decisione in merito ad un eventuale progetto è stata presa.
 
Montino: «Servono investimenti sui terminal non un’altra pista»
Il sindaco di Fiumicino giudica positivamente l'interesse degli arabi per l'acquisto del 40% di Aeroporti di Roma



Esterino Montino, sindaco di Fiumicino, giudica positivamente l'interesse di un fondo arabo per l'acquisto del 40% di Aeroporti di Roma, a patto però che si parli di ammodernamento della struttura e non di ampliamento.
L'arrivo del Qatar Holding, fondo sovrano dei reali di Doha, che conseguenze potrebbe avere sul territorio?
«L’acquisto di per sè non ha conseguenze dirette, dipende dalle intenzioni. Se vogliono fare un investimento massiccio, come è stato fatto per l'Alitalia, si tratta di un’ipotesi interessante. Un conto però è la compagnia di bandiere, altra cosa è l'infrastruttura aeroportuale che è inserita in un territorio specifico e ha interconnessioni con il Comune di Fiumicino e di Roma. Bisogna capire bene il possibile sviluppo che per noi non consiste nel fare un’altra pista ma nell'ammodernare completamente l'infrastruttura».
Era a conoscenza della trattativa?
«È stata già fatta una mezza smentita, non una smentita piena, ma che ci fosse una trattativa in corso era noto anche a me. Gli enti locali hanno una piccola quota azionaria dentro Aeroporti di Roma, circa il 5%, vogliamo capire bene di cosa si tratta e se ci sarà un forte investimento».
L’occupazione ne trarrebbe giovamento?
«Assolutamente sì, basta pensare ai terminal e alla parte della mobilità. Fiumicino è l’unico grande aeroporto che non ha una metro, c’è un trenino che lascia molto a desiderare, con un servizio pessimo. Quando parlo di investimenti intendo anche il sistema di mobilità che c'è intorno, a partire dal tema della metro che ritengo fondamentale».
Non teme che il fondo arabo si spaventi di fronte alla nostra burocrazia?
«La burocrazia certamente non aiuta, così come non aiuta il sistema autorizzativo. Bisogna dire però che sull’ammodernamento di Fiumicino Sud è già tutto autorizzato perché si è chiusa qualche mese fa la conferenza dei servizi. Quindi chiunque vuole investire non deve iniziare da capo».
Il problema rimane Fiumicino Nord.
«Su quello le opinioni sono molto distanti. Io continuo a dire che non serve. Verrebbe colpita sia la parte turistica sia il cuore della riserva naturale nazionale. Ci sono aeroporti come Londra, che hanno due piste, non tre come Fiumicino, e fanno 70 milioni di passeggeri, molti più di noi. Ecco perchè quello su cui si deve investire sono i terminal, le infrastrutture per la sicurezza, il sistema informatico. Questo porta veramente lavoro, non una striscia di asfalto in più».
 
Le mani degli arabi sull’aeroporto di Roma

Qatar, Kuwait e Abu Dhabi pronti a prendere il 40% di Fiumicino. Atlantia smentisce. Ma la banca Goldman Sachs è già al lavoro

Sugli aeroporti di Roma si allungano le ombre di nuovi soci. Per ora sono solo rumors e anticipazioni di stampa. Ma la lingua dei partner potrebbe essere con molta probabilità quella araba. Ieri la società Atlantia, holding della famiglia Benetton, ha smentito senza molta convinzione, le voci che parlavano di un mandato conferito alla banca d’affari Goldman Sachs per trovare acquirenti per una quota di minoranza di AdR (la società che gestisce gli scali di Fiumicino e Ciampino). Le indiscrezioni riportate dal Sole24 ore parlavano della cessione di una quota di Adr del 40% da suddividere in due tranche di circa il 20% ciascuna. Su un primo 20% sarebbe avviata un’asta tra alcuni fondi sovrani e fondi infrastrutturali selezionati. Della partita farebbero parte, in particolare, Qatar Holding, cioè il fondo sovrano dei reali di Doha, ma anche Wren House, braccio attivo nel settore delle infrastrutture del fondo di investimento Kia del Kuwait.

Per la seconda tranche, sempre secondo il quotidiano, ci sarebbe già un potenziale compratore e cioè Adia, il fondo sovrano di Abu Dhabi. Quest’ultimo investirebbe proprio all’interno della transazione conclusa tra Alitalia ed Etihad Airways, visto che Fiumicino rappresenterà in futuro un hub fondamentale per le rotte dal Medio Oriente e dall’Asia. È comunque prevedibile che l’ingresso di Adia nel capitale di Adr possa avvenire solo dopo il via libera di Bruxelles all’accordo per l’ingresso di Etihad in Alitalia.

Con queste premesse la smentita di Atlantia è sembrata più un atto dovuto per tagliare sul nascere speculazioni in una giornata che non prometteva nulla di buono a Piazza Affari. Secondo fonti consultate da Il Tempo, in realtà, la Goldman Sachs non avrebbe un mandato preciso e vincolante ma, essendo una della banche tradizionalmente consulente dei Benetton, è comunque al lavoro da tempo nella ricerca di partner. Il mandato sarebbe solo dunque esplorativo e informale e i contatti della banca d’affari sarebbero effettivamente avvenuti ma non ancora passati allo stato di trattativa ufficiale.


Insomma il dossier, anche se non ancora avviato, è da mesi sulla scrivania dei vertici di Atlantia. E per più motivi. Il primo è collegato all’arrivo di Etihad, la compagnia di Abu Dhabi, come socio di Alitalia. L’interesse della compagnia per una quota nella società di gestione della scalo era emerso fin dalle prime battute delle trattative. Alla richiesta del governo Letta di mantenere il grosso delle rotte Alitalia su Roma, la compagnia aveva ribadito di credere fermamente nell’hub romano tanti da voler, in un secondo momento, investire nell’infrastruttura aeroportuale. D’altro canto la cessione di una quota di minoranza di Adr, considerato che il valore complessivo potrebbe essere di circa 4 miliardi di euro, consentirebbe ad Atlantia e dunque a Sintonia, la holding dei Benetton che la controlla, di mettere in cassa un assegno di circa 1,6 miliardi. Soldi cash che in periodi di credit crunch fanno bene al bilancio. Non solo. C’è anche un aspetto non secondario nella partita e che riguarda l’espansione a Nord dello scalo aereo. In quella direzione a poche centinaia di metri c’è la tenuta di Maccarese: 3.200 ettari di terreno agricolo comprati nel 1998 per 93 miliardi di lire (circa 45 milioni di euro) dall’Iri di Prodi e rimasti in carico ai Benetton senza possibilità di trasformarla in terreno edificabile o valorizzabile. Ora le mire degli stranieri potrebbero riportare in auge l’obiettivo di monetizzare quella che a oggi continua a essere una distesa di campi seminati.


I nuovi soci, gli emiri in questione, non avrebbero certo problemi a investire per rendere Fiumicino un hub di alto livello al pari dei grandi scali internazionali. A quel punto chi potrebbe fermare i progetti faraonici degli emiri con i portafogli gonfi di denaro? Le resistenze politiche e degli ambientalisti potrebbero essere vinte senza problemi in nome dell’apertura agli investimenti esteri. A quel punto Sintonia vedrebbe aumentare il valore dei terreni. E incasserebbe una lauta plusvalenza dalle cessioni.


http://www.iltempo.it/economia/2014/10/30/le-mani-degli-arabi-sull-aeroporto-di-roma-1.1336647
 
Fiumicino-Leonardo de Vinci Airport installs SITA service immigration control technology


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Italy's Fiumicino-Leonardo de Vinci International Airport has installed a new self-service immigration control technology by SITA to expedite passenger arrivals and departures at the airport.

Passengers travelling from the European Union with electronic passports will be able to avail this service. The airport has carried out an automated border control gates (ABCGates) trial with SITA, which saw 3,000 passengers clearing customs and immigration at the airport.
The new technology helps to confirm the identity of the passport holders. The latest biometric technology helps in verifying individual passengers through a combination of facial recognition and fingerprints.
The technology helps to reduce waiting times as passengers can use self-service facilities, while allowing customs and immigration agents to concentrate on potential high-risk passengers.
"SITA is at the forefront of pioneering solutions in self-service border technology."
Speaking about the new technology, SITA Europe president Dave Bakker said: "SITA is at the forefront of pioneering solutions in self-service border technology.
"We are using the latest biometrics to facilitate fast, accurate and secure passenger processing at the border so that airports and governments can reach the fine balance between providing a warm welcome and ensuring a high level of border security.
"The installation in Fiumicino marks the first ABCGates implementation in Italy and will provide some good learnings for future expansion of the program."
Fiumicino Terminal 3 currently has four ABCGates in arrivals, four in departures and two monitoring stations for Italian border authorities.
The project is a result of SITA's collaboration with airport operator Aeroporti di Roma and the immigration department of the Italian Ministry of the Interior, which is the government organisation responsible for immigration and border control security.

http://www.airport-technology.com/n...ervice-immigration-control-technology-4424214
 
A proposito di tecnologia: ero curioso di vedere il tabellone delle partenze da FCO visto le notizie piuttosto preoccupanti riportate sui media. Vado sul sito ufficiale, clicco sulla home page "Orario voli" e mi becco una splendida "PAGINA NON TROVATA - PAGE NOT FOUND" :sconfortato: con giustificazione: "Il sito www.adr.it è cambiato nei contenuti e nella veste grafica e alcune pagine sono state spostate. Ci scusiamo per l'inconveniente." Però, controllare almeno che il link con l'orario voli funzioni... adesso glielo segnalo, anche se temo che fino a domattina non succeda niente.

EDIT: non glielo segnalo, vogliono i dati personali, non mi pare un modo di invogliare gli utenti a segnalare link rotti.
 
A proposito di tecnologia: ero curioso di vedere il tabellone delle partenze da FCO visto le notizie piuttosto preoccupanti riportate sui media. Vado sul sito ufficiale, clicco sulla home page "Orario voli" e mi becco una splendida "PAGINA NON TROVATA - PAGE NOT FOUND" :sconfortato: con giustificazione: "Il sito www.adr.it è cambiato nei contenuti e nella veste grafica e alcune pagine sono state spostate. Ci scusiamo per l'inconveniente." Però, controllare almeno che il link con l'orario voli funzioni... adesso glielo segnalo, anche se temo che fino a domattina non succeda niente.

EDIT: non glielo segnalo, vogliono i dati personali, non mi pare un modo di invogliare gli utenti a segnalare link rotti.

Speriamo che gli arabi arrivino presto anche in ADR.
 
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