Ognuno fa la scelta che meglio crede, senza pontificare. E la proposta ai dipendenti di IG di ridurre stipendio e tutto ciò che sta a contorno di un contratto di altri tempi prescinde da discorsi su manodopera straniera a cui sono state affidate alcune tratte.
Del resto sembra che ci si dimentichi di quella cosa che si chiama mercato: sono arrivate le low cost straniere, ed hanno stravolto il mondo dell'aviazione. Sono state loro, e la successiva crisi economica, a richiedere una necessaria ristrutturazione che passa per una riduzione del costo del lavoro.
Ognuno fa la propria scelta. Purché, come riferisce La Nuova Sardegna di oggi a pag. 18, questa non debba essere a carico della collettività: i sindacati avrebbero l'intenzione di richiedere in alternativa al licenziamento l'estensione della cassa integrazione per altri due anni.
Insomma, si richiedono nuovi ammortizzatori sociali che si assommano a quelli, già molto generosi, finora ricevuti.
E si consideri anche che oggi cade la principale obiezione dei lavoratori che aveva un senso ieri: non voglio fare sacrifici perché l'Azienda è andata a rotoli per il pessimo management che continua a fare scelte sbagliate. Forse ora c'è uno spiraglio: si chiama Qatar.
Dunque, ognuno scelga: oggi guadagni 1000, da domani o ti riduci lo stipendio a 700 o te ne vai a casa. Cosa che peraltro è avvenuta per innumerevoli lavoratori in qualsiasi altro campo, che avendo perso il lavoro hanno dovuto ripartire da zero, magari in un altro campo e per certo guadagnando meno.
Una cosa sola non deve essere fatta: allungare la cassa. Non serve a nulla, se non a buttare soldi, ed è diseducativa, perché perpetua quel sistema di regalie pubbliche che ha caratterizzato la Repubblica Italiana e che impedirà alla mia generazione di andare in pensione, e, cosa ancora più grave, sta impedendo a quella dopo la mia di entrare nel mondo del lavoro.
Quoto quasi tutto flyboy; e' chiaro che il "pontificare" era riferito a chi spara li' sentenze scontate, senza pero' dirci se lui stesso in prima persona lo accetterebbe o se non lo avesse gia' dovuto subire.
Sul come io la pensi circa certe dinamiche imprenditoriali e sul fatto che NON debbano pesare sulla collettivita', penso che sia acclarato gia' dalla vicenda AZ , quindi non sarei certamente a favore di alcuna estensione ulteriore della CIGS. Ma di nuovo: sono proprio le leggi attualmente in revisione con il famoso/famigerato Jobs Act che non permettono attualmente in Italia il demansionamento ne' la riduzione di stipendio, quindi non credo sia stato mai proposto ai lavoratori IG in CIGS di fare lo stesso lavoro a meno soldi come fanno rumeni e cechi, o sbaglio? Non e' domanda retorica, chiedo conferma che sia o meno cosi'!
Si tenga infine conto che l'azienda per la quale lavoro ha chiuso diverse posizioni negli ultimi anni qui in Italia, dimezzando di fatto la forza lavoro; nessuna Cigs e nessuna proposta alternativa...l'uscita e' stata la scelta obbligata (in quanto unica) di molti colleghi! E chi e' rimasto guadagna proporzionalmente meno. Giusto per dire come la vivo io...