Ritorno in terra natìa – del perché il nostro cronista è scontento
Il giorno dopo mi alzo di buon’ora, fotografo il palazzo di fronte a me che è tanto caruccio, e mi reco alla stazione passando per questo palazzo che ignoro cosa sia ma è molto bello e quindi lo devo fotografare a prescindere:


Salto sul treno e torno a NY passando per scenari molto urbani:




Trenton makes, the world takes. Duly noted. Non so cosa faccia Trenton ma se arrivano ad occupare un intero ponte per farcelo sapere dev’essere roba tosta, roba++:

Il tempo di mangiare leggero e mettere i piedi a Central Park, di cui questa è l’unica foto – shame on me:


Ed è ora di andare a JFK per tornare a casa. Quindi, vado. Supero i controlli in velocità: sarà la coda Sky Priority, sarà che alla TSA se fanno esplodere aerei non americani non gliene cale alcunché, ma in meno di 5 minuti supero il gingillo della security e sono dentro.
So che mi sto per attirare le maledizioni di tutto il sito, ma fotografo questo:

E non so se è il mio aereo o il gemellino per MXP. Sui ceci!
Un rapido sguardo alla lounge AZ e fuggo da AF, che tanto è a due passi. Riesco pure a farmi la doccia:


Dopo un bel po’ si parte.
AZ 611
JFK-FCO
21:40 06:05 (12:05 local)
Seat 05A (J)
Affronto una coda ordinata (stupefacente!), rimango piacevolmente stupito dall’apertura dei cancelli all’orario preciso, e mi tuffo in gabina per le consuete foto, la cui qualità è veramente bassa.
Il mio posticino, confortevole e privato:


La gabina:


Spaziosa:

Anche stavolta foto dell’amenity kit ma non del contenuto:

Poco dopo il decollo la capoFA viene da me e mi comunica che dall’altro lato della cabina c’è L. A., nuovo responsabile del programma MilleMiglia, che avrebbe piacere di fare quattro chiacchere con me (in quanto CFA, non in quanto Michele) durante il volo. Quando vuole dico io, ho giusto un paio di cosette sulla punta dell’esofago (©PasqualeZagaria – Occhio malocchio prezzemolo e finocchio).
Intanto viene preparata la tavola: dinner time! Woohoo!

I vini: Monvì Colli Perugini Rosso DOP 2009 e Valpolicella DOC Superior Ripasso Fabiano 2010: 9 / 10. Eccellenti. Niente foto ma garantisco che li ho bevuti e ribevuti.
Panino formaggioso: 8 / 10. Bbbuono.

Prosciutto crudo di Parma con olive taggiasche: 6 / 10. ZOMG. Suvvia AZ... ok il prosciutto ma ste carote da discount e pure surgelate? Questa non me la dovevi fare. Hai toppato AZ, hai toppato!


Orecchiette con salsa vellutata e Cavatelli alla materana con caciocavallo: 9,5 / 10. Al dente! Faccio due giri e mezzo. Adoro il fatto che le FA portano il carrello al posto e ti chiedono sempre quanta pasta vuoi e quanta ne vuoi. E poi ripassano finché il carrello non è vuoto. Adorabili.

Pulaster: 8,5 / 10. Buono assai. Anche le patate, anche se erano un po’ molli.

Tortino alla ricotta: 10 / 10. Parafrasando Catullo, prego di diventare tutto ugola e palato. Non sono nemmeno riuscito a fare la foto prima di morderla.

Vino del dessert: Semèle Montefalco Sagrantino Passito DOCG Signae Cesarini Sartori 2007. Non sono un grande fan dei vini da dolce ma li trinco, nondimeno.
Poco dopo la cena si spengono le luci. Ecco il letto in posizione ronfo e la cabina in notturna:


All’incirca un’ora prima di arrivare arriva la colazione:

Buona. Il meglio è sempre l’OJ rossofuocosantàl, come mi infastidisce sto nuovo succo che han preso!
Dopo la colazione si presenta il fantomatico L. A. con cui intrattengo una piacevole conversazione di circa mezz’ora riguardo allo stato di AZ. Apprezzo il fatto che lui per primo introduca l’argomento tabù: l’hard product è eccellente, il soft product istigherebbe Madre Teresa di Calcutta ad aspergere di napalm la sede AZ e il call center esterno. A distanza di mesi non so dire se le cose siano cambiate molto, ma apprezzo il fatto che internamente si siano resi conto del problema.
Atterriamo e supero l’immigrazione in tempo zero.
Wrap up time!
AF
Aereo: l’A380 è un’esperienza a sé. Grosso e silente. Aggredisce inca**ato ogni tipo di cielo. Se non erro la pressione è diversa all’interno rispetto agli altri aerei, qualunque sia la verità il mio naso / gola ne hanno tratto gran giovamento. Fosse anche un effetto placebo, ben venga. Il fatto che il letto sia inclinato però non è il massimo, anche se si dorme comunque.
Cibo: buono. La carne deve migliorare, l’antipasto era da lagrima di gioia.
Crew: molto bravi. In ogni momento c’era una bottiglia d’acqua in ogni sedile.
AZ
Aereo: il B777 su cui ho volato era piuttosto stanco e sporco negli angoli più remoti, ma comunque visibili. Il sedile è fantastico e massaggia pure le chiappe, anche se superati i dieci minuti di divertissement iniziali viene un po’ a noia.
Cibo: ottimo. Però per favore eliminate quell’antipasto da tregenda; per il resto, più torta!
Crew: molto bravi. Leggo spesso di FA che spariscono nel nulla tra la cena e la colazione ma per dire la verità, nel tempo in cui sono stato sveglio ho sempre visto qualcuno girare ogni 10-15 minuti.
bellalì a tutti,
straniero
Il giorno dopo mi alzo di buon’ora, fotografo il palazzo di fronte a me che è tanto caruccio, e mi reco alla stazione passando per questo palazzo che ignoro cosa sia ma è molto bello e quindi lo devo fotografare a prescindere:


Salto sul treno e torno a NY passando per scenari molto urbani:




Trenton makes, the world takes. Duly noted. Non so cosa faccia Trenton ma se arrivano ad occupare un intero ponte per farcelo sapere dev’essere roba tosta, roba++:

Il tempo di mangiare leggero e mettere i piedi a Central Park, di cui questa è l’unica foto – shame on me:


Ed è ora di andare a JFK per tornare a casa. Quindi, vado. Supero i controlli in velocità: sarà la coda Sky Priority, sarà che alla TSA se fanno esplodere aerei non americani non gliene cale alcunché, ma in meno di 5 minuti supero il gingillo della security e sono dentro.
So che mi sto per attirare le maledizioni di tutto il sito, ma fotografo questo:

E non so se è il mio aereo o il gemellino per MXP. Sui ceci!
Un rapido sguardo alla lounge AZ e fuggo da AF, che tanto è a due passi. Riesco pure a farmi la doccia:


Dopo un bel po’ si parte.
AZ 611
JFK-FCO
21:40 06:05 (12:05 local)
Seat 05A (J)
Affronto una coda ordinata (stupefacente!), rimango piacevolmente stupito dall’apertura dei cancelli all’orario preciso, e mi tuffo in gabina per le consuete foto, la cui qualità è veramente bassa.
Il mio posticino, confortevole e privato:


La gabina:


Spaziosa:

Anche stavolta foto dell’amenity kit ma non del contenuto:

Poco dopo il decollo la capoFA viene da me e mi comunica che dall’altro lato della cabina c’è L. A., nuovo responsabile del programma MilleMiglia, che avrebbe piacere di fare quattro chiacchere con me (in quanto CFA, non in quanto Michele) durante il volo. Quando vuole dico io, ho giusto un paio di cosette sulla punta dell’esofago (©PasqualeZagaria – Occhio malocchio prezzemolo e finocchio).
Intanto viene preparata la tavola: dinner time! Woohoo!

I vini: Monvì Colli Perugini Rosso DOP 2009 e Valpolicella DOC Superior Ripasso Fabiano 2010: 9 / 10. Eccellenti. Niente foto ma garantisco che li ho bevuti e ribevuti.
Panino formaggioso: 8 / 10. Bbbuono.

Prosciutto crudo di Parma con olive taggiasche: 6 / 10. ZOMG. Suvvia AZ... ok il prosciutto ma ste carote da discount e pure surgelate? Questa non me la dovevi fare. Hai toppato AZ, hai toppato!


Orecchiette con salsa vellutata e Cavatelli alla materana con caciocavallo: 9,5 / 10. Al dente! Faccio due giri e mezzo. Adoro il fatto che le FA portano il carrello al posto e ti chiedono sempre quanta pasta vuoi e quanta ne vuoi. E poi ripassano finché il carrello non è vuoto. Adorabili.

Pulaster: 8,5 / 10. Buono assai. Anche le patate, anche se erano un po’ molli.

Tortino alla ricotta: 10 / 10. Parafrasando Catullo, prego di diventare tutto ugola e palato. Non sono nemmeno riuscito a fare la foto prima di morderla.

Vino del dessert: Semèle Montefalco Sagrantino Passito DOCG Signae Cesarini Sartori 2007. Non sono un grande fan dei vini da dolce ma li trinco, nondimeno.
Poco dopo la cena si spengono le luci. Ecco il letto in posizione ronfo e la cabina in notturna:


All’incirca un’ora prima di arrivare arriva la colazione:

Buona. Il meglio è sempre l’OJ rossofuocosantàl, come mi infastidisce sto nuovo succo che han preso!
Dopo la colazione si presenta il fantomatico L. A. con cui intrattengo una piacevole conversazione di circa mezz’ora riguardo allo stato di AZ. Apprezzo il fatto che lui per primo introduca l’argomento tabù: l’hard product è eccellente, il soft product istigherebbe Madre Teresa di Calcutta ad aspergere di napalm la sede AZ e il call center esterno. A distanza di mesi non so dire se le cose siano cambiate molto, ma apprezzo il fatto che internamente si siano resi conto del problema.
Atterriamo e supero l’immigrazione in tempo zero.
Wrap up time!
AF
Aereo: l’A380 è un’esperienza a sé. Grosso e silente. Aggredisce inca**ato ogni tipo di cielo. Se non erro la pressione è diversa all’interno rispetto agli altri aerei, qualunque sia la verità il mio naso / gola ne hanno tratto gran giovamento. Fosse anche un effetto placebo, ben venga. Il fatto che il letto sia inclinato però non è il massimo, anche se si dorme comunque.
Cibo: buono. La carne deve migliorare, l’antipasto era da lagrima di gioia.
Crew: molto bravi. In ogni momento c’era una bottiglia d’acqua in ogni sedile.
AZ
Aereo: il B777 su cui ho volato era piuttosto stanco e sporco negli angoli più remoti, ma comunque visibili. Il sedile è fantastico e massaggia pure le chiappe, anche se superati i dieci minuti di divertissement iniziali viene un po’ a noia.
Cibo: ottimo. Però per favore eliminate quell’antipasto da tregenda; per il resto, più torta!
Crew: molto bravi. Leggo spesso di FA che spariscono nel nulla tra la cena e la colazione ma per dire la verità, nel tempo in cui sono stato sveglio ho sempre visto qualcuno girare ogni 10-15 minuti.
bellalì a tutti,
straniero