Thread MXP-LIN: SEA ritira il masterplan attuale di Malpensa


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che schifo..

per salvare una compagnia che fa buchi da tutte la parti, si svende l'intero sistema aeronautico italiano.

vergogna.

Vediamo nell'hubbe e Lin quanti soldi faranno!

LUNGIMIRANZA ZEROOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO
 
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che schifo..

per salvare una compagnia che fa buchi da tutte la parti, si svende l'intero sistema aeronautico italiano.

vergogna.

Vediamo nell'hubbe e Lin quanti soldi faranno!

LUNGIMIRANZA ZEROOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO

io investirei ancora un pò in MXP
quello si che è un buon investimento , rende parecchio
 
So che sembra quasi una battuta... ma una cosa del genere è fattibile?

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Tutto è fattibile volendolo fare e con i soldi per farlo. Una cosa diversa è se è sensato farlo. Ma visto che a Milano non rinunceranno mai al city airport perché la cosa farebbe perdere consensi e al massimo guadagnare il voto di qualche fans di MXP per assurdo sarebbe anche possibile.
 
io investirei ancora un pò in MXP
quello si che è un buon investimento , rende parecchio

Ah bhe certo, con la politicante Alitaglia che nn fa altro che castarla per difendere prima gli interessi di qualcuno su fco, poi l hub di Paris e di Amsterdam...

Per favore, guardiamo in faccia alla realtà e smettiamola con questa omertà che sta distruggendo il paese...
 
che schifo..

per salvare una compagnia che fa buchi da tutte la parti, si svende l'intero sistema aeronautico italiano.

vergogna.

Vediamo nell'hubbe e Lin quanti soldi faranno!

LUNGIMIRANZA ZEROOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO

Non sono un fautore del "Linate a tutti i costi", anzi, ma onestamente l'idea di limitare le destinazioni di un aeroporto per non danneggiarne un altro, è una prerogativa tutta italiana, che trova riscontro solo in un paio di realtà nel resto del mondo (mi riferisco a DCA e LGA). O si chiude o si lascia così, limitando eventualmente i movimenti orari per via dell'urbanizzazione che lo ha progressivamente inglobato.
Mantenere due aeroporti concorrenti, in un'area dove ne sarebbe più che sufficiente uno ben sviluppato, è solo l'apoteosi della grande determinazione della politica milanese, pertanto trovo assolutamente patetico puntare il dito contro un qualsiasi soggetto esterno a SEA e al suo principale azionista, il comune di Milano.
Che AZ tragga un indubbio vantaggio dalla liberalizzazione del Forlanini è lapalissiano, ma continuare ad attaccare sistematicamente una compagnia che sfrutta la posizione di dominanza in un'infrastruttura contingentata in materia di slot, lo trovo un sintomo di ristrettezza mentale. Nessuno si sogna di martirizzare BA per la sua posizione dominante su LHR, benché sia un mercato molto più ricco di quello milanese, dunque perché dovremmo farlo noi?
Prendetevela con chi vi governa e con chi, negli ultimi 13 anni, non ha mai mosso un dito per risolvere una situazione evidentemente insostenibile, eccezion fatta per le cicliche uscite a mezzo stampa in cui aleggia solo il sospetto che, effettivamente, Linate stia cannibalizzando Malpensa, invece che nascondervi sempre dietro lo slogan di "Roma ladrona"
 
Non sono un fautore del "Linate a tutti i costi", anzi, ma onestamente l'idea di limitare le destinazioni di un aeroporto per non danneggiarne un altro, è una prerogativa tutta italiana, che trova riscontro solo in un paio di realtà nel resto del mondo (mi riferisco a DCA e LGA). O si chiude o si lascia così, limitando eventualmente i movimenti orari per via dell'urbanizzazione che lo ha progressivamente inglobato.
Mantenere due aeroporti concorrenti, in un'area dove ne sarebbe più che sufficiente uno ben sviluppato, è solo l'apoteosi della grande determinazione della politica milanese, pertanto trovo assolutamente patetico puntare il dito contro un qualsiasi soggetto esterno a SEA e al suo principale azionista, il comune di Milano.
Che AZ tragga un indubbio vantaggio dalla liberalizzazione del Forlanini è lapalissiano, ma continuare ad attaccare sistematicamente una compagnia che sfrutta la posizione di dominanza in un'infrastruttura contingentata in materia di slot, lo trovo un sintomo di ristrettezza mentale. Nessuno si sogna di martirizzare BA per la sua posizione dominante su LHR, benché sia un mercato molto più ricco di quello milanese, dunque perché dovremmo farlo noi?
Prendetevela con chi vi governa e con chi, negli ultimi 13 anni, non ha mai mosso un dito per risolvere una situazione evidentemente insostenibile, eccezion fatta per le cicliche uscite a mezzo stampa in cui aleggia solo il sospetto che, effettivamente, Linate stia cannibalizzando Malpensa, invece che nascondervi sempre dietro lo slogan di "Roma ladrona"
Quoto in toto. La colpa del cattivo andamento di MXP va cercata a Milano, non a Roma. Fra l'altro più e più volte AZ ha ribadito che con LIN chiuso la posizione a MXP verrebbe completamente ripensata. Ma pensare che AZ possa trasferirsi in massa a MXP con LIN aperto è da stolti.
 
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per salvare una compagnia che fa buchi da tutte la parti, si svende l'intero sistema aeronautico italiano.

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Più che altro in questi anni dall'apertura di MXP 2000 per la smania tutta milanese di avere il city airport ci si è piegati agli interessi delle compagnie estere che usano LIN per federare i propri hub e facendo fallire l'accordo AZ-KL per continuare con io fallimento dell'hub a MXP.
Una volta fatta scappare AZ il danno era fatto, a parte i fans che speravano nel benefattore tedesco che prendesse il posto di AZ a farsi mungere a MXP, e anche loro sono scappati a gambe levate da MXP.

L'idea di decreto sul quale stiamo discutendo non cambia molto per MXP mantenendo inalterati i movimenti e quindi non permettendo chissà quale travaso di pax da MXP a LIN. Al massimo trasferisce pax da voli con scalo a FRA in particolare su nuovi voli diretti AZ, quindi per assurdo migliora la connettività di Milano come è ovvio che gli aspira-pax temano di perdere transiti verso i loro hub.
Come è emerso dalla discussione ieri, prima di cominciare ad urlare è meglio che contino fino a 10, perché questa idea di decreto comunque preclude scenari molto più foschi per le major europee e cioè la liberalizzazione totale di LIN, con o senza la declinazione del limite dei 18 movimenti per ragioni di sicurezza e ambientali (perché vedo difficile per la UE controbattere che LIN sia sicuro e non impattante a 32 movimenti orari) oppure arrivare alla sua chiusura nei prossimi anni che vorrebbe dire togliere una delle limitazioni al ritorno di un hub carrier a MXP e realisticamente l'unica potrebbe essere AZ supportata da EY e partner.

Riassumendo gli scenari facendo saltare la bozza di LIN aperto alle destinazioni UE ma con i 18 movimenti orari:
1. LIN liberalizzato anche extra UE e vincolo di movimenti per ragioni di sicurezza e ambientali, che vuol dire apertura istantanea di voli diretti per il golfo, Russia, Israele, Balcani, Nord Africa e bisogna sperare che il B787 non c'è la faccia per la east coast USA.
2. LIN liberalizzato senza nessun vincolo che allo scenario di cui sopra aggiungi U2 e FR a trasferire destinazioni ora operate da MXP e BGY. In questo caso direi che è solo questione di tempo e va in cantiere LIN 2 con interramento dell'idroscalo e ricostruzione dell'aeroporto, tanto a questo punto MXP è game over.
3. LIN chiuso e quindi si raggiungono con circa 15 anni di ritardo le condizioni necessarie all'apertura di MXP. IMHO con il giusto supporto ci si trova con un hub dell'alleanza EY a MXP e vuol dire dover federare dallo stesso aeroporto verso ovest contro volo diretti, verso sud est contro tre navette per il golfo e verso est anch'esso con voli diretti.

Tre scenari drammatici per i tre gruppi europei che aspirano da LIN con IAG probabilmente il meno colpito e AF-KL e LH a mettere in conto di dover rifare molto al ribasso i conti di transiti dal Nord Italia e con yields in picchiata perdendo il vantaggio su PTP da LIN.
 
Non sono un fautore del "Linate a tutti i costi", anzi, ma onestamente l'idea di limitare le destinazioni di un aeroporto per non danneggiarne un altro, è una prerogativa tutta italiana, che trova riscontro solo in un paio di realtà nel resto del mondo (mi riferisco a DCA e LGA). O si chiude o si lascia così, limitando eventualmente i movimenti orari per via dell'urbanizzazione che lo ha progressivamente inglobato.
Mantenere due aeroporti concorrenti, in un'area dove ne sarebbe più che sufficiente uno ben sviluppato, è solo l'apoteosi della grande determinazione della politica milanese, pertanto trovo assolutamente patetico puntare il dito contro un qualsiasi soggetto esterno a SEA e al suo principale azionista, il comune di Milano.
Che AZ tragga un indubbio vantaggio dalla liberalizzazione del Forlanini è lapalissiano, ma continuare ad attaccare sistematicamente una compagnia che sfrutta la posizione di dominanza in un'infrastruttura contingentata in materia di slot, lo trovo un sintomo di ristrettezza mentale. Nessuno si sogna di martirizzare BA per la sua posizione dominante su LHR, benché sia un mercato molto più ricco di quello milanese, dunque perché dovremmo farlo noi?
Prendetevela con chi vi governa e con chi, negli ultimi 13 anni, non ha mai mosso un dito per risolvere una situazione evidentemente insostenibile, eccezion fatta per le cicliche uscite a mezzo stampa in cui aleggia solo il sospetto che, effettivamente, Linate stia cannibalizzando Malpensa, invece che nascondervi sempre dietro lo slogan di "Roma ladrona"
Una sferzata di verità.
 
Quoto in toto. La colpa del cattivo andamento di MXP va cercata a Milano, non a Roma. Fra l'altro più e più volte AZ ha ribadito che con LIN chiuso la posizione a MXP verrebbe completamente ripensata. Ma pensare che AZ possa trasferirsi in massa a MXP con LIN aperto è da stolti.
Sono scappate nell'ordine KL (facendosi anche male pur di sopravvivere), AZ-LAI lasciandoci la pelle e LH facendo una figuraccia.
Va bene credere ai miracoli, ma ormai anche i più gonzi hanno capito che MXP con LIN aperto è spacciato.
Invece di frignare a Milano dovrebbero preparare una proposta seria e vantaggiosa (a costo di sacrificare gli utili di SEA) con tempi certi e sfruttare questi sei mesi per convincere AZ-EY a fare l'investimento di insediarsi a MXP in grande stile in cambio di condizioni favorevoli (commisurate all'investimento) e la chiusura di LIN.
 
Quoto in toto. La colpa del cattivo andamento di MXP va cercata a Milano, non a Roma. Fra l'altro più e più volte AZ ha ribadito che con LIN chiuso la posizione a MXP verrebbe completamente ripensata. Ma pensare che AZ possa trasferirsi in massa a MXP con LIN aperto è da stolti.

Mi devono essere sfuggite le più volte in cui AZ ha detto di voler potenziare MXP se si chiudesse LIN, hai qualche fonte? Possibilmente degli ultimi anni, non del 2000...
 
Guardando il timetable di oggi, giusto per fare in fretta, ho contato un 3 coppie di slot di SN Bruxelles e 2 coppie di SAS (che li usa fra l'altro su due aeroporti diversi).
Non sono stata li a incrociare gli orari per vedere se sono comodi per federare MUC, comunque metti sul piatto un paio di questi e anche un paio di frequenze ora utilizzate su FRA dove magari accorpi due voli con un aereo più capiente e hai già un 4xd.

Certamente LH è quella che farà maggiore fatica e che si troverà accerchiata, ma proprio perché rischia di rimanere isolata (e se LH non riesce ad aspirare al meglio IAG e AF-KL sono solo contente).

Con l'ipotetico decreto Lupi LH sarebbe l'unica a perderci perché dovrebbe rinunciare a frequenze su FRA o su altre città di altre compagnie per aprire città nuove in Germania (SN sarebbe disposta a chiudere voli su BRU, SK su CPH o ARN?).
BA non ci perderebbe nulla perché volerebbe solo su LHR come AF su CDG e KL su AMS e IB su MAD
 
Mi devono essere sfuggite le più volte in cui AZ ha detto di voler potenziare MXP se si chiudesse LIN, hai qualche fonte? Possibilmente degli ultimi anni, non del 2000...
Fonte ufficiale: Colaninno al lancio di CAI.
Fonte ufficiosa: ovviamente non la posso svelare, ma è da annoverare fra i certamente ben informati.
Ultima fonte? La logica, se sposti tutto il traffico a MXP AZ ha interesse a mettere intercontinentali diretti che a quel punto sono in netto vantaggio come tempi (e come costi di produzione) rispetto a qualunque collegamento con scalo.
 
Fonte ufficiale: Colaninno al lancio di CAI.
Fonte ufficiosa: ovviamente non la posso svelare, ma è da annoverare fra i certamente ben informati.
Ultima fonte? La logica, se sposti tutto il traffico a MXP AZ ha interesse a mettere intercontinentali diretti che a quel punto sono in netto vantaggio come tempi (e come costi di produzione) rispetto a qualunque collegamento con scalo.
Io sapevo che a suo tempo, con Sabelli AD, era stato fatto anche un dossier con un possibile scenario e gli investimenti necessari nel caso. Ovviamente sono voci, come è una voce (fra l'altro qualcuno l'ha scritta anche sul forum anche se scivolata via e non penso l'abbia sentita dalla stessa persona da cui l'ho sentita io) che AZ-EY sarebbe disponibile ad investire con intercontinentali a MXP nel 2016 più o meno se nel dopo Expo venisse chiuso LIN con un riassetto degli scali lombardi, anche a livello azionario, e fornite le giuste condizioni di tutela quale hub carrier. Sono discorsi che potrebbero essere stati messi sul tavolo negli incontri della settimana scorsa a Milano con SEA.

IMHO dovrebbero essere da Milano a sfruttare l'occasione e fare la proposta indecente, fra l'altro sarebbe spendibile a livello di consenso.
 
OT un complimento a Milano x la finale d Champion 2016... prova d sforzo ricettivo del sistema aeroportuale anche se outsolo nell arco delle 24 ore
 
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Alitalia, arriva Hogan. Paura e delirio a Linate
Lupi ascolta Etihad e s’appresta a "liberalizzare" le rotte dello scalo dei milanesi. Non piace né ai concorrenti né all'asse dei "malpensisti"

di Alberto Brambilla | 19 Settembre 2014 ore 17:11

In pochi immaginavano un’accelerazione così repentina dopo mesi di letargia, ma c’era da aspettarselo in seguito alle visite a Roma e a Milano del capo di Etihad, James Hogan, nelle scorse settimane. Lunedì prossimo il ministro dei Trasporti Maurizio Lupi firmerà il decreto per “liberalizzare” i voli dall’aeroporto di Linate superando le restrizioni imposte ai vettori con decreto Bersani-bis che dal 2002 di fatto limita il numero di destinazioni possibili alle sole capitali europee, scrive oggi il Corriere della Sera. Il motivo è semplice. Dopo l’accordo di partnership con Alitalia siglato l'8 agosto scorso, per saldare l’intesa Etihad pretende che la nuova Alitalia (di cui sarà azionista col 49 per cento) possa raggiungere un’ampia gamma di destinazioni dall’aeroporto principale del nord Italia al fine di alimentare il suo network europeo cui si “allacciano” altre compagnie controllate. E’ il caso, ad esempio, degli aeroporti tedeschi di Monaco e Francoforte usati come base da Air Berlin di cui Etihad è il socio unico più importante (e decisivo).

I timori dei concorrenti e i possibili rilievi pro-concorrenza di Bruxelles. Tuttavia le criticità derivanti dal varo del decreto si prevede saranno notevoli. Le compagnie concorrenti, dice il Corriere, avrebbero già protestato inviando una lettera all’Ente nazionale per l’aviazione civile (Enac) per segnalare di non essere state consultate: la notizia della firma è stata una sorpresa. L’Enac dice di non avere ricevuto nessuna lettera. La critica sottesa dei competitor è in ogni caso facile da intuire: che Alitalia-Etihad possa trarre esclusivo vantaggio in quanto controlla il 70 per cento degli slot (fasce orarie di decollo e atterraggio a Linate) e così dominare lo scalo milanese per poi espandersi liberamente in Europa. Altro caveat è rappresentato dalla decisione della commissione europea che dovrà esaminare il testo. E’ ragionevole ipotizzare, dicono i più maliziosi, che il decreto non verrebbe vidimato da Bruxelles senza prima ribilanciare le condizioni di pari competitività tra le compagnie. L’escamotage governativo per aggirare il rischio, più volte evidenziato da Lupi, è quello di limitare gli effetti del “decreto Linate” soltanto ai sei mesi di durata dell’Expo che da programma partirà a maggio 2015. Sono pochi gli osservatori del settore a credere a questa favola: come possibile, dopo avere modificato le rotte, stabilito nuovi collegamenti e sinergie, e in sostanza dopo avere ridiscusso le strategie operative, che una compagnia possa tornare alla situazione precedente?

A essere preoccupati non sono soltanto i vettori concorrenti di Alitalia, ma anche la Sea che gestisce sia Linate sia l'aeroporto di Malpensa. Il presidente di Sea, Pietro Modiano, un ex banchiere, teme che privilegiando Linate “si cannibalizzi Malpensa” che pure in forza dell’alleanza con Etihad vedrà più che raddoppiare i voli settimanali (da 11 a 25, stando al piano industriale presentato da Etihad). Hanno esternato le stesse preoccupazioni di Modiano il presidente della regione Lombardia, Roberto Maroni, e il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia. Il comune di Milano è azionista di maggioranza di Sea col 54 per cento, la Regione è stata spesso invitata a entrare nell’azionariato ma senza successo.

Infine gli osservatori più maliziosi delle vicende politiche meneghine offrono una visione accattivante della vicenda: al Lupi all’opera da ministro dei Trasporti per conto di Hogan forse non spiacerebbe affatto ampliare la possibilità di movimento dei cittadini milanesi – Linate dista 5 chilometri da Milano, Malpensa 50 – con nuove attraenti destinazioni turistiche europee in caso nel 2016 decidesse di candidarsi, come si vocifera da tempo, a sindaco di Milano. Per adesso dovremo limitarci a vedere il “Mauritius in fabula” come un ibrido tra un ministro del Nuovo centrodestra – alleato di governo del Partito democratico – e (forse) come un aspirante sindaco di Milano – che sfiderà il Pd alle prossime comunali – come ha fatto ironicamente notare allo stesso Lupi l’assessore ai trasporti di Milano, Pierfrancesco Maran, alla festa dell’Unità milanese a inizio settembre

http://www.ilfoglio.it/articoli/v/121116/rubriche/alitalia-hogan-linate-expo-lupi.htm
 
E’ il caso, ad esempio, degli aeroporti tedeschi di Monaco e Francoforte usati come base da Air Berlin di cui Etihad è il socio unico più importante (e decisivo).

Ma che cavolo scrivono? Le basi principali di Air Berlin in Germania sono DUS e TXL. Magari informarsi prima? I soliti giornalai...
 
Le compagnie concorrenti, dice il Corriere, avrebbero già protestato inviando una lettera all’Ente nazionale per l’aviazione civile (Enac) per segnalare di non essere state consultate: la notizia della firma è stata una sorpresa. L’Enac dice di non avere ricevuto nessuna lettera.

Sabotaggio delle Poste!!! La lettera pare sia stata smarrita mentre era su un volo postale di Mistral Air! :D
 
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