Thread Alitalia dal 1 settembre 2014


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http://www.lastampa.it/2014/08/26/b...er-caselle-CRCWLrU4LlJfiJVpftcLPN/pagina.html

Alta velocità Torino-Malpensa
Davvero un pericolo per Caselle?

Nei piani degli emiri di Etihad e del ministro Lupi c'è anche questo progetto


Oggi, nel cda di Alitalia, oltre che del prestito ponte (ennesima palata di denaro a favore della compagnia della Magliana) si parlerà anche di alta velocità verso Fumicino e Malpensa, come richiesto dagli emiri di Etihad. Proprio nei giorni in cui il decreto sblocca Italia darà il via alla bretella dell'alta velocità fra Novara e Malpensa. Si tratta di opere che necessiteranno di tempo e consistenti finanziamenti, al momento non ancora del tutto precisati, ma è probabile che fra 5/6 anni si debba fare il conto anche con questa realtà. Con quali rischi per Caselle? Al momento non è facile ipotizzarli, ma certo qualcosa andrà rivisto, qualche strategia adeguata al nuovo sistema di trasporti che, probabilmente entro il 2020/2022 caratterizzerà l'area torinese e piemontese. Da analizzare reali vantaggi, tempi, costi ed anche potenzialità al momento sotto traccia (i treni veloci possono portare passeggeri da Torino a Malpensa ma anche passeggeri da Milano a Caselle, quando saranno completati il passante e il sottopasso di corso Grosseto). Un argomento destinato a riempire molte pagine anche del nostro blog...
 
@FlyKing

Allora, forse dal mio primo post sono risultato troppo utopico. Ribadisco: non sono uno di quelli che lamenta l'assenza di voli, che pensa sia giusto sovvenzionare una compagnia che deve fare l'interesse di tutti gli altri tranne che il suo, con evidenti ripercussioni sul bilancio. Basta: quella è la vecchia LAI che spero ci siamo lasciati alle spalle. Let's make business; let's make money.

Detto questo, l'abbandono di AZ su TRN si ripercuoterà su di lei: quelle rotte verranno operate da qualcun'altro che avrà costi operativi più bassi e la gente non conoscerà che quelle compagnie per il cross country. Alitalia non potrà più sognarsi quel mercato se non un giorno quando sarà molto più efficiente, avrà parecchi soldi da buttare per strapparlo con i denti ad altri.
Questa è la mia opinione.
E non perché non posso più volare diretto verso Sud (1. non è una rotta che mi serve e 2. tanto le rotte saranno coperte da qualcun'altro), ma perché non credo le possa giovare. Guarda solo che ritorno di immagine negativo sta avendo (in questo caso è stata anche un po' più sfortunata perché la notizia è stata ben diffusa).
Torino sarà anche il 14º aeroporto in Italia, ma solo per una società di gestione non all'altezza e l'aeroporto della Malpensa, progetto - ovviamente - non ben visto, mai decollato appieno, ecc. ecc. ma lascio stare questo punto (questo sì profondamente condizionato dal campanilismo ;) ); si tratta pur sempre della quarta città più popolosa, terza per industrializzazione. Senza contare il resto del bacino d'utenza che non rientra strettamente nei confini cittadini. Quindi, nonostante la classifica nazionale, ci sono grandi potenzialità.

Abbiamo quindi detto "rotte in perdita" (anche se chi lo sa) e taglio per riduzione dei costi. Stessa offerta con scalo a FCO in posizione ottimale rispetto allo stivale (il fatto che contino lo stesso pax su due voli non è la CAUSA del taglio, quanto piuttosto un altro punto che ad Alitalia non dispiace).
Io i numeri non li ho da mostrarti (purtroppo non lavoro nel settore e non ho accesso a questi dati - che m'interesserebbero molto), ma qualche TRN-CTA l'ho preso e ho visto con i miei occhi (ovviamente non in piena estate quando è ovvio) e dal chit-chat che posso fare in aeroporto, qualcosa vengo a sapere. Inoltre, vivo lì e dalla gente che vedo/conosco posso farmi un'idea sulla domanda di una certa rotta che può esserci.

In conclusione, trovo (io, mia opinione) che non sia possibile che il vettore nazionale (per quanto "nazionale" possa essere rimasto) abbandoni una direttiva così importante (perché non si può negare la quantità di gente che viaggia tra TO e il Sud - Campania, Calabria, Sicilia) perché forse in perdita (perdita comunque leggera, mica un buco nero di soldi). Una compagnia non opera solo rotte con il segno + nel conto economico, ma fa una compensazione di interessi tra rotte più profittevoli e meno profittevoli.
Sembre che queste benedette rotte fossero davvero così antieconomiche. Boh.
 
@FlyKing

Allora, forse dal mio primo post sono risultato troppo utopico. Ribadisco: non sono uno di quelli che lamenta l'assenza di voli, che pensa sia giusto sovvenzionare una compagnia che deve fare l'interesse di tutti gli altri tranne che il suo, con evidenti ripercussioni sul bilancio. Basta: quella è la vecchia LAI che spero ci siamo lasciati alle spalle. Let's make business; let's make money.

Detto questo, l'abbandono di AZ su TRN si ripercuoterà su di lei: quelle rotte verranno operate da qualcun'altro che avrà costi operativi più bassi e la gente non conoscerà che quelle compagnie per il cross country. Alitalia non potrà più sognarsi quel mercato se non un giorno quando sarà molto più efficiente, avrà parecchi soldi da buttare per strapparlo con i denti ad altri.
Questa è la mia opinione.
E non perché non posso più volare diretto verso Sud (1. non è una rotta che mi serve e 2. tanto le rotte saranno coperte da qualcun'altro), ma perché non credo le possa giovare. Guarda solo che ritorno di immagine negativo sta avendo (in questo caso è stata anche un po' più sfortunata perché la notizia è stata ben diffusa).
Torino sarà anche il 14º aeroporto in Italia, ma solo per una società di gestione non all'altezza e l'aeroporto della Malpensa, progetto - ovviamente - non ben visto, mai decollato appieno, ecc. ecc. ma lascio stare questo punto (questo sì profondamente condizionato dal campanilismo ;) ); si tratta pur sempre della quarta città più popolosa, terza per industrializzazione. Senza contare il resto del bacino d'utenza che non rientra strettamente nei confini cittadini. Quindi, nonostante la classifica nazionale, ci sono grandi potenzialità.

Abbiamo quindi detto "rotte in perdita" (anche se chi lo sa) e taglio per riduzione dei costi. Stessa offerta con scalo a FCO in posizione ottimale rispetto allo stivale (il fatto che contino lo stesso pax su due voli non è la CAUSA del taglio, quanto piuttosto un altro punto che ad Alitalia non dispiace).
Io i numeri non li ho da mostrarti (purtroppo non lavoro nel settore e non ho accesso a questi dati - che m'interesserebbero molto), ma qualche TRN-CTA l'ho preso e ho visto con i miei occhi (ovviamente non in piena estate quando è ovvio) e dal chit-chat che posso fare in aeroporto, qualcosa vengo a sapere. Inoltre, vivo lì e dalla gente che vedo/conosco posso farmi un'idea sulla domanda di una certa rotta che può esserci.

In conclusione, trovo (io, mia opinione) che non sia possibile che il vettore nazionale (per quanto "nazionale" possa essere rimasto) abbandoni una direttiva così importante (perché non si può negare la quantità di gente che viaggia tra TO e il Sud - Campania, Calabria, Sicilia) perché forse in perdita (perdita comunque leggera, mica un buco nero di soldi). Una compagnia non opera solo rotte con il segno + nel conto economico, ma fa una compensazione di interessi tra rotte più profittevoli e meno profittevoli.
Sembre che queste benedette rotte fossero davvero così antieconomiche. Boh.

Che vuol dire puó operare rotte anche in perdita? Mi auguro vivamente che tu non gestisca alcuna impresa con questa visione. Un impresa privata ( non stiamo quindi parlando in Onlus o cooperative sociali) ha come primo obiettivo il profitto e la remunerazione del capitale. Ora tralasciando che fino ad ora alitalia non sia ben riuscita in questo intento, un compagnia potrebbe sostenere un costo ( come una rotta in perdita e nel caso specifico le rotte Torino sud Italia) solo se avesse una ricaduta positiva di immagine o in altri settori o rotte. Ora dimmi che vantaggio puó avere Alitalia dall operare una rotta in perdita quando queste non portano nemmeno passeggeri al proprio hub e non penso abbia alcuna ricaduta positiva sul marchio Alitalia.
 
Ora dimmi che vantaggio puó avere Alitalia dall operare una rotta in perdita quando queste non portano nemmeno passeggeri al proprio hub e non penso abbia alcuna ricaduta positiva sul marchio Alitalia.

Boh, io un ritorno d'immagine, di completezza della propria offerta sul territorio nazionale, di ostruzionismo all'ingresso di nuovi competitor/presidio del mercato ce lo vedevo. Ma non sono un esperto, quindi magari non è affatto così.

Comunque sì, assolutamente: ci dev'essere un ritorno per operare in perdita.
 
L'utilizzo di aerei regional ha un costo più alto per posto/km, se poi devi confrontarti con un B738 operato da FR probabile che il gioco non sia sostenibile.

D'accordo, Farfallina; ma se da ogni parte viene riportato che gli ATR sono più economici di altri aerei e sono adatti a linee "sottili"... come la mettiamo? Dove sta l'inghippo?
Con aereo più grande, porto molti più pax e quindi suddivido i costi su una platea più larga ... va bene. Ma quell'aereo costerà anche molto di più rispetto un ATR, sia in termini di voce acquisto o leasing, sia in termini operativi e manutentivi. Almeno, immagino.
A pari condizioni, una tratta "sottile" si può sostenere meglio con un turboprop.
Il discorso delle sovvenzioni ai vettori low-fare è reale, tuttavia lo volevo intenzionalmente evitare nel mio ragionamento per non accondiscendere con la smania da low-cost che pesa sui contribuenti il più delle volte. E non sarebbe proprio tanto corretto.
Dimmi come la pensi. Sbaglio?
Ciao Farfallina.
 
D'accordo, Farfallina; ma se da ogni parte viene riportato che gli ATR sono più economici di altri aerei e sono adatti a linee "sottili"... come la mettiamo? Dove sta l'inghippo?
Con aereo più grande, porto molti più pax e quindi suddivido i costi su una platea più larga ... va bene. Ma quell'aereo costerà anche molto di più rispetto un ATR, sia in termini di voce acquisto o leasing, sia in termini operativi e manutentivi. Almeno, immagino.
A pari condizioni, una tratta "sottile" si può sostenere meglio con un turboprop.
Il discorso delle sovvenzioni ai vettori low-fare è reale, tuttavia lo volevo intenzionalmente evitare nel mio ragionamento per non accondiscendere con la smania da low-cost che pesa sui contribuenti il più delle volte. E non sarebbe proprio tanto corretto.
Dimmi come la pensi. Sbaglio?
Ciao Farfallina.
Marco il problema è che aerei come un ATR sono molto economici rispetto ai concorrenti diretti, non è detto che lo siano in assoluto.
La problematica dei voli cross country è proprio che arrivano le low cost sovvenzionate dai mille aeroporti uno ogni a 50 km.
 
L'utilizzo di aerei regional ha un costo più alto per posto/km, se poi devi confrontarti con un B738 operato da FR probabile che il gioco non sia sostenibile.

Noto che nonostante i continui accenni a Pantalone per le questioni Az, le sovvenzioni Fr non ti scandalizzano più di tanto.
 
@FlyKing

Allora, forse dal mio primo post sono risultato troppo utopico. Ribadisco: non sono uno di quelli che lamenta l'assenza di voli, che pensa sia giusto sovvenzionare una compagnia che deve fare l'interesse di tutti gli altri tranne che il suo, con evidenti ripercussioni sul bilancio. Basta: quella è la vecchia LAI che spero ci siamo lasciati alle spalle. Let's make business; let's make money.

Detto questo, l'abbandono di AZ su TRN si ripercuoterà su di lei: quelle rotte verranno operate da qualcun'altro che avrà costi operativi più bassi e la gente non conoscerà che quelle compagnie per il cross country. Alitalia non potrà più sognarsi quel mercato se non un giorno quando sarà molto più efficiente, avrà parecchi soldi da buttare per strapparlo con i denti ad altri.
Questa è la mia opinione.
E non perché non posso più volare diretto verso Sud (1. non è una rotta che mi serve e 2. tanto le rotte saranno coperte da qualcun'altro), ma perché non credo le possa giovare. Guarda solo che ritorno di immagine negativo sta avendo (in questo caso è stata anche un po' più sfortunata perché la notizia è stata ben diffusa).
Torino sarà anche il 14º aeroporto in Italia, ma solo per una società di gestione non all'altezza e l'aeroporto della Malpensa, progetto - ovviamente - non ben visto, mai decollato appieno, ecc. ecc. ma lascio stare questo punto (questo sì profondamente condizionato dal campanilismo ;) ); si tratta pur sempre della quarta città più popolosa, terza per industrializzazione. Senza contare il resto del bacino d'utenza che non rientra strettamente nei confini cittadini. Quindi, nonostante la classifica nazionale, ci sono grandi potenzialità.

Abbiamo quindi detto "rotte in perdita" (anche se chi lo sa) e taglio per riduzione dei costi. Stessa offerta con scalo a FCO in posizione ottimale rispetto allo stivale (il fatto che contino lo stesso pax su due voli non è la CAUSA del taglio, quanto piuttosto un altro punto che ad Alitalia non dispiace).
Io i numeri non li ho da mostrarti (purtroppo non lavoro nel settore e non ho accesso a questi dati - che m'interesserebbero molto), ma qualche TRN-CTA l'ho preso e ho visto con i miei occhi (ovviamente non in piena estate quando è ovvio) e dal chit-chat che posso fare in aeroporto, qualcosa vengo a sapere. Inoltre, vivo lì e dalla gente che vedo/conosco posso farmi un'idea sulla domanda di una certa rotta che può esserci.

In conclusione, trovo (io, mia opinione) che non sia possibile che il vettore nazionale (per quanto "nazionale" possa essere rimasto) abbandoni una direttiva così importante (perché non si può negare la quantità di gente che viaggia tra TO e il Sud - Campania, Calabria, Sicilia) perché forse in perdita (perdita comunque leggera, mica un buco nero di soldi). Una compagnia non opera solo rotte con il segno + nel conto economico, ma fa una compensazione di interessi tra rotte più profittevoli e meno profittevoli.
Sembre che queste benedette rotte fossero davvero così antieconomiche. Boh.

Fewwy, basi tutte le tue considerazioni su un 'si dice'. Tu voli su Catania (spero tutte le 52 settimane dell'anno per poter avere una panoramica esaustiva sì da poter pervenire a qualche conclusione attendibile); tu parli con la gente: ma che tipo di viaggiatori sono? quanto sono davvero addentro nel settore per non far considerazioni un tanto al chilo?
Affermi che la domanda c'è: pensa alle persone con cui hai parlato. Quante di queste volerebbero almeno una volta alla settimana, per riempire gli aeromobili?

Mi permetto di porti tale domande, perché possono aiutarti a fare qualche riflessione meno 'di pancia' :).
Un'ultima cosa: pensi che AZ sia così pazza da chiudere rotte profittevoli? pensi davvero che persone capaci di intendere e volere per capriccio taglino Torino? Pensi davvero che la razionalizzazione si ripercuoterà su di lei?
Certo perde mercato. Certo cede sul nazionale. Ma in questo momento non c'è trippa per gatti. Se fino a ieri un 65% di LF era tollerato, indipendentemente dalla reddittività, oggi non si può ragionare così. E non si può ragionare, come fai tu, sostenendo che una compagnia "non opera solo rotte con il segno + nel conto economico, ma fa una compensazione di interessi tra rotte più profittevoli e meno profittevoli". Ricordati che le rotte con il segno meno le hai pagate tu con le tue tasse. Tu, fino ad oggi, hai contribuito a far viaggiare altre persone dove non era conveniente, in virtù di quanto hai sostenuto. Tu, con le tue tasse, hai contribuito a ripianare negli anni i bilanci di Alitalia, appesantiti anche (scrivo anche, essendo una concausa, anche se non la principale) da tali scelte. E' un modello che nell'aviazione attuale non è perpetrabile.
 
@flyboy

Oddio, che stupido che devo essere sembrato! :)
Quando ho detto che ho avuto modo di parlare con persone, intendevo con il personale di terra Sagat! I passeggeri non li ho mai interpellati...

Per quanto riguardo il motivo, non credo che Alitalia faccia la pazza, quanto piuttosto stia ricevendo ordini dagli arabi - cosa comprensibilissima. Tuttavia credo non debba essere troppo supina, perché - se dipendesse da me -, in questo caso cercherei di fare capire alla proprietà che sono posizioni che bisognerebbe mantenere e non ritirarsi.
 
@flyboy

Oddio, che stupido che devo essere sembrato! :)
Quando ho detto che ho avuto modo di parlare con persone, intendevo con il personale di terra Sagat! I passeggeri non li ho mai interpellati...

Per quanto riguardo il motivo, non credo che Alitalia faccia la pazza, quanto piuttosto stia ricevendo ordini dagli arabi - cosa comprensibilissima. Tuttavia credo non debba essere troppo supina, perché - se dipendesse da me -, in questo caso cercherei di fare capire alla proprietà che sono posizioni che bisognerebbe mantenere e non ritirarsi.

Non ti devi scusare o umiliare! Siamo qui per discutere, e crescere con un confronto reciproco!

Mantenere le posizioni ad ogni costo? anche se non remunerative?
 
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE ALITALIA

DEL 5 SETTEMBRE 2014

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Roma, 5 settembre 2014 - Il Consiglio di Amministrazione di Alitalia ha deliberato oggi di designare formalmente Silvano Cassano quale futuro Amministratore Delegato della "nuova" Alitalia.

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Silvano Cassano assumerà questo ruolo immediatamente dopo il closing*del Transaction Implementation Agreement, ossia l'accordo di partnership che Alitalia ed Etihad Airways hanno firmato l'8 agosto 2014.

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Il closing*dell'accordo avverrà solo dopo il positivo completamento del processo di approvazione regolamentare.

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Alitalia ed Etihad Airways hanno identificato Silvano Cassano come il candidato più adatto per questo ruolo, dopo una adeguata consultazione.

*

Silvano Cassano ha più di 35 anni di esperienza in ruoli dirigenziali ricoperti in diverse aziende.

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In precedenza è stato Presidente e Amministratore Delegato della compagnia di navigazione italiana Grandi Navi Veloci, Amministratore Delegato del Gruppo Benetton, Amministratore Delegato di Fiat Auto Financial & Consumer Services, e Vice President Operations*in Hertz Europa.
 
Air One (AP, Rome Fiumicino) is set to be offloaded to Alitalia's so called old company ("OldCo") as part of the Italian carrier's EUR1.758billion (USD2.357billion) investment deal with Etihad Airways (EY, Abu Dhabi Int'l) signed last month. OldCo will also hold Alitalia's estimated EUR2.3billion+ in debt.

Reuters newswire states that despite his airline's now diminished 0.41% stake in Alitalia (AZ, Rome Fiumicino), Air One's founder and CEO, Carlo Toto, has refused to be swept aside and is still intent on hearing a court decision concerning a 2012 lawsuit Alitalia filed in relation to tax obligations associated with its tie-up with Air One.

The legal proceedings against Air One come after an attempt at an amicable settlement failed. The newswire states Alitalia is demanding EUR20million (USD26.6million) in compensation "due to certain contingencies," that it assumed following its tie-up with Air One in 2008 such as "non-existent loans, insufficient maintenance reserves, inadequate storage of aircraft."

Air One and Alitalia merged in 2008 after a group of Italian investors' (Compagnia Aerea Italiana - CAI) EUR1billion bid to acquire parts of the then bankrupt Alitalia was accepted by the airline's administrator at the time. CAI then merged Alitalia's profitable assets with that of Air One with the latter then repositioned as Air One Smart Carrier, a budget subsidiary operating a fleet of nine A320-200s to 35 destinations in 12 countries.

Ch-aviation
 
Caselle, confronto tra Alitalia e Sagat
E' l'esito dell'incontro del sindaco Fassino con ad Del Torchio



(ANSA) - TORINO, 5 SET - Mantenimento dei collegamenti Alitalia da Torino con Napoli e con la Calabria e soluzioni alternative con altre compagnie per Bari, Palermo, Catania e Alghero. E' la nuova proposta su cui da lunedì Alitalia aprirà un confronto con la Sagat, la società aeroportuale che gestisce lo scalo. E' l'esito dell'incontro del sindaco di Torino Piero Fassino con l'ad di Alitalia Gabriele Del Torchio. La proposta iniziale di Alitalia prevedeva la sospensione di 7 collegamenti tra Torino e il Sud.
 
Alitalia: Lupi, settimana prossima incontro con Etihad
05 settembre 2014

Sesto San Giovanni (Milano), 5 set. (Adnkronos) - "La settimana prossima avremo un incontro con James Hogan al ministero per andare avanti in tutte le cose". Così il ministro dei Trasporti Maurizio Lupi annuncia, a margine della festa dell'Unità in corso a Sesto San Giovanni (Milano), un incontro tra il governo e l'amministratore delegato di Etihad.
 
Alitalia: Lupi, nomina Cassano coerente con quanto detto


Sesto San Giovanni (Milano), 5 set. (Adnkronos) - "Sembra che la nomina sia coerente con quanto sia stato detto". Così il ministro dei Trasporti Maurizio Lupi commenta la nomina del nuovo ad di Alitalia, Silvano Cassano. "L'elemento principale era la discontinuità, nulla contro Del Torchio che ha fatto un ottimo lavoro". La nomina di Cassano, dice Lupi, "non è una novità, ma personalmente non lo conosco".
 
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