OT Sicilia
Ovviamente non ambisco a descrivere l’intera isola, che è bellissima e abitata da persone molto accoglienti.
Non sapevo però che titolo dare all’OT per non essere prolisso.
Il panorama dalla piazza-terrazza di Taormina, città ricolma di turisti da ogni parte del globo.

Un dettaglio, mi piace fare foto di questo tipo.

Il teatro antico, sullo sfondo l’Etna fumante.

Di seguito le foto della meno nota Necropoli Rupestre di Pantalica (lascio a Wikipedia le descrizioni storiche), vicino Siracusa. Patrimonio Unesco veramente sorprendente per la bellezza naturale del contesto e la suggestione che genera. L’ideale sarebbe andarci con calzature da trekking: il sentiero è abbastanza impervio.
Ingrandendo molto l’immagine seguente si possono vedere le numerose celle nella parete rocciosa.

Da vicino.

La stretta gola, senza parapetto alcuno.

Parete forata.

Le persone, sull’altro lato dell’orrido, scendono a fare il bagno nel torrente.

Siracusa.

La sua abbagliante piazza, sia in bellezza sia in candore.


Dettaglio della facciata del Duomo barocco.

Nelle due foto successive è possibile riconoscere, dall’interno e dall’esterno, le colonne dell’antichissimo tempio dorico che funge da scheletro all’attuale Duomo. Veramente unico.


Siracusa sul mare.

La fonte Aretusa, acqua dolce a pochi metri dal mare.

Questa è la questura delle fiction del Commissario Montalbano; secondariamente Municipio di Scicli.

A Scicli, come in altre città sicule, vi è un’abbondanza di chiese la cui bellezza si descrive da sé.

Questa è scavata nella roccia (è più un antro, in effetti).

La sera le città si animano e cambiano volto grazie a luce e oscurità.

È bellissimo mangiare all’aperto in un luogo simile.


L’abitazione del suddetto Commissario. Nella realtà è un b&b di Punta Secca.


La insospettabilmente bella Ragusa.

Che ha il suo centro storico in Ragusa Ibla.


Il Duomo di S. Giorgio con l’antistante piazza: anche questa ripresa più volte nel corso della fiction poliziesca.

Un paio di scorci.


Ed eccoci al ristorante.

Merita una menzione la Zoccola (o Cicala Grande di mare): mai vista né sentita nominare, nell’accezione ittica…

E la fine che ha fatto.

Concludo lanciando un appello alle gelaterie e bar del Nord-Italia: è ora che iniziate a farla anche voi!

Ovviamente non ambisco a descrivere l’intera isola, che è bellissima e abitata da persone molto accoglienti.
Non sapevo però che titolo dare all’OT per non essere prolisso.
Il panorama dalla piazza-terrazza di Taormina, città ricolma di turisti da ogni parte del globo.

Un dettaglio, mi piace fare foto di questo tipo.

Il teatro antico, sullo sfondo l’Etna fumante.

Di seguito le foto della meno nota Necropoli Rupestre di Pantalica (lascio a Wikipedia le descrizioni storiche), vicino Siracusa. Patrimonio Unesco veramente sorprendente per la bellezza naturale del contesto e la suggestione che genera. L’ideale sarebbe andarci con calzature da trekking: il sentiero è abbastanza impervio.
Ingrandendo molto l’immagine seguente si possono vedere le numerose celle nella parete rocciosa.

Da vicino.

La stretta gola, senza parapetto alcuno.

Parete forata.

Le persone, sull’altro lato dell’orrido, scendono a fare il bagno nel torrente.

Siracusa.

La sua abbagliante piazza, sia in bellezza sia in candore.


Dettaglio della facciata del Duomo barocco.

Nelle due foto successive è possibile riconoscere, dall’interno e dall’esterno, le colonne dell’antichissimo tempio dorico che funge da scheletro all’attuale Duomo. Veramente unico.


Siracusa sul mare.

La fonte Aretusa, acqua dolce a pochi metri dal mare.

Questa è la questura delle fiction del Commissario Montalbano; secondariamente Municipio di Scicli.

A Scicli, come in altre città sicule, vi è un’abbondanza di chiese la cui bellezza si descrive da sé.

Questa è scavata nella roccia (è più un antro, in effetti).

La sera le città si animano e cambiano volto grazie a luce e oscurità.

È bellissimo mangiare all’aperto in un luogo simile.


L’abitazione del suddetto Commissario. Nella realtà è un b&b di Punta Secca.


La insospettabilmente bella Ragusa.

Che ha il suo centro storico in Ragusa Ibla.


Il Duomo di S. Giorgio con l’antistante piazza: anche questa ripresa più volte nel corso della fiction poliziesca.

Un paio di scorci.


Ed eccoci al ristorante.

Merita una menzione la Zoccola (o Cicala Grande di mare): mai vista né sentita nominare, nell’accezione ittica…

E la fine che ha fatto.

Concludo lanciando un appello alle gelaterie e bar del Nord-Italia: è ora che iniziate a farla anche voi!
