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Dimentichi però il potenziale sul nazionale, dove le due compagnie possono integrarsi a vicenda per tappare i buchi. Alitalia è debole in Germania, serve solo Francoforte e Monaco da FCO e LIN e Berlino da CTA, ed è di fatto inesistente nel Nord Europa (non serve Helsinki, Stoccolma, Oslo e vari scali inglesi di una certa importanza). Air Berlin, senza considerare i charter estivi che penetrano con forza in vari aeroporti italiani, ha una copertura annuale molto limitata e non opera né a Torino né a Palermo. Un code sharing tra le due compagnie su varie direttrici chiave potrebbe dare ottimi risultati.

Seconod me AirBerlin potrebbe apportare passeggeri alle rotte Alitalia per il sud america e il medio oriente/africa oltre che offire connessioni per il nord europa. io di vantaggi nella collaborazione per az ne vedo molti
Potreste citarmi le rotte che secondo voi permetterebbero un mix tra federaggio e ptp tale da lasciar supporre di essere economicamente sostenibili?
 
In verità ho l'impressione che anche la collaborazione AZ-AB sia un po' troppo montata ad arte come gran parte delle notizie che riguardano la compagnia italiana.
I 2 hub di AB (TXL e DUS) sono già collegati a FCO. Guardando alla Germania, credo sia da escludere un federaggio di AZ da parte di MUC e FRA, come pure da STR e CGN che sono ad un'ora di treno dall'hub LH. Rimarrebbero quindi le briciole. HAM? HAN?
Senza contare che per la posizione geografica di FCO, un transito dalla Germania avrebbe senso solo per il Sud America.
Morale della favola: qualche sinergia ci sarà senz'altro, ma imho sarà molto inferiore a quella "venduta" dagli organi di stampa.
Coordinare tutta una serie di code share reciproci non significa che deve far aprire decine di nuovi voli di federaggio fra Germania e Italia (cosa che comunque non è esclusa in un futuro), semplicemente si darà la possibilità di scegliere ai clienti delle due compagnie di poter volare con biglietti e privilegi connessi a status ecc anche sui voli dell'altra offrendo nuove possibilità e quindi recuperando pax che in assenza di ciò piuttosto che un interlinea con AB-AZ si fanno un volo tutto LH o di altri. Praticamente con poca spesa si amplia la platea di potenziali clienti offrendo un prodotto combinato.
 
Potreste citarmi le rotte che secondo voi permetterebbero un mix tra federaggio e ptp tale da lasciar supporre di essere economicamente sostenibili?

Non è un feederaggio su FCO, anzi è il contrario, ma TRN - TXL in c/s AB/AZ potrebbe aver senso in ottica di gruppo (e di disturbo a LH): c'è traffico P2P e ci sarebbero prosecuzioni. C'era di AZ (sovvenzionata) e adesso dovrebbe partire un modesto 2xw IG che senza c/s AB non pare destinato a fare furore.
 
Coordinare tutta una serie di code share reciproci non significa che deve far aprire decine di nuovi voli di federaggio fra Germania e Italia (cosa che comunque non è esclusa in un futuro), semplicemente si darà la possibilità di scegliere ai clienti delle due compagnie di poter volare con biglietti e privilegi connessi a status ecc anche sui voli dell'altra offrendo nuove possibilità e quindi recuperando pax che in assenza di ciò piuttosto che un interlinea con AB-AZ si fanno un volo tutto LH o di altri. Praticamente con poca spesa si amplia la platea di potenziali clienti offrendo un prodotto combinato.

Non è un feederaggio su FCO, anzi è il contrario, ma TRN - TXL in c/s AB/AZ potrebbe aver senso in ottica di gruppo (e di disturbo a LH): c'è traffico P2P e ci sarebbero prosecuzioni. C'era di AZ (sovvenzionata) e adesso dovrebbe partire un modesto 2xw IG che senza c/s AB non pare destinato a fare furore.
Sono d'accordo con entrambi, ma secondo me parliamo di vantaggi abbastanza relativi.
 
RPT-Alitalia, martedì cda su accordo Etihad e piano industriale-fonte
giovedì 21 agosto 2014 15:02 Stampa quest’articolo [-] Testo [+]


ROMA, 21 agosto (Reuters) - E' stato convocato per martedì 26 agosto il cda di Alitalia che dovrà approvare l'accordo per l'ingresso nel capitale della compagnia del vettore emiratino Etihad.

Lo riferisce una fonte a conoscenza del dossier.

"Il cda è stato convocato per martedì per discutere dell'accordo con Etihad e il piano industriale", ha detto la fonte.

L'8 agosto scorso le due compagnie aeree hanno sottoscritto l'intesa per l'ingresso, con il 49%, di Etihad nel capitale di una nuova società che riceverà gli asset di Alitalia.

L'intesa prevede investimenti dei soci, vecchi e nuovi, fino a 1,758 miliardi.

L'intesa è vincolata all'ottenimento del placet dell'Unione europea.

Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia





ALITALIA: AIR BERLIN, DIMENSIONE ADEGUATA PER OPERARE COME FORTI CONCORRENTI

Vettore tedesco prevede ritorno all'utile nel 2016 (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Berlino, 21 ago - "Air Berlin e Alitalia hanno una dimensione adeguata per operare come forti concorrenti sul mercato". Cosi' il presidente del consiglio di gestione del vettore tedesco, Wolfgang Prock-Schauer, che parlando in conference call ha affermato che attraverso la collaborazione con Alitalia, considerata da Air Berlin un tassello importante all'interno della sua ristrutturazione, l'Italia deve diventare un altro mercato strategico. Attualmente per le due compagnie, entrambe partecipate da Etihad, si sta lavorando a un approfondimento della collaborazione, ha indicato Prock-Schauer, per il quale, in questo ambito, vanno rafforzate collaborazioni come quella con Etihad per aumentare i collegamenti verso Abu Dhabi. Air Berlin punta a tornare in utile nel 2016, diventando piu' agile ed efficiente, semplificando i processi e riducendo le capacita', ha aggiunto Prock-Schauer, che non ha pero' voluto precisare se questo processo coinvolgera' tagli dell'organico rimandando alla presentazione del piano di ristrutturazione prevista a fine settembre.

red-pal-
 
Vedrei benissimo AZ in OW, per via del mercato del Sud America con Tam e LAN, e Nord America con AA. E per il sud'est Asiatico, perché la maggioranze delle compagnie major son OW.
E per tutti i collegamenti che ha in Giappone, C/S con JAL
E non ci dimentichiamo poi per i collegamenti in Australia.
 
India, il problema non è neanche tanto per i mancati collegamenti, ma per il significato che queste sospensioni hanno nell'ottica del network AZ.
Pur mettendo in conto che Febbraio è il periodo più morto dell'anno, ho serissimi dubbi che non ci siano 200 persone al giorno che vadano dall'Italia a Toronto o Chicago. Evidentemente in larga misura questi potenziali clienti scelgono altri vettori.
Perchè il problema è proprio questo: dove AZ è in aperta concorrenza con altri, soccombe quasi sempre.
Non è un caso che vadano bene quasi esclusivamente le rotte blindate dai bilaterali: quelle verso il sud America, il Giappone e l'Africa.
Ma è evidente che questa debolezza intrinseca sia una spada di Damocle sulla testa di AZ. Perchè man mano che anche questi mercati "chiusi" si apriranno, verrà meno la protezione della quale può godere ora.

Sono d'accordo, ma non ci si poteva aspettarsi fuochi d'artificio già da questa winter, sarà un anno molto duro x la compagnia così come lo sono stati per IB gli ultimi due anni appena trascorsi. Dopo un buon risanamento si può ripartire bene però
 
Vedrei benissimo AZ in OW, per via del mercato del Sud America con Tam e LAN, e Nord America con AA. E per il sud'est Asiatico, perché la maggioranze delle compagnie major son OW.
E per tutti i collegamenti che ha in Giappone, C/S con JAL
E non ci dimentichiamo poi per i collegamenti in Australia.

Dubito AZ esca da ST (EY non vuole rompere i rapporti con AF) mentre propendo per un'uscita di AB da OW..
 
Dubito AZ esca da ST (EY non vuole rompere i rapporti con AF) mentre propendo per un'uscita di AB da OW..
AZ ha contratti a medio termine di JV con AF-KL-DL per il nord atlantico con scadenza 2017, ITA-FRA e ITA-OLA con AF-KL in scadenza 2020 così come in scadenza al 2020 c'è la gestione del Belly Cargo a AF-KL.
Considerati anche i rapporti amichevoli, seppur i francesi pare non abbiamo preso bene che gli sia stato sottratto l'osso tricolore, di EY con AF-KL è fortemente improbabile che SE deve essere fatta una scelta sia quella di indirizzare AZ in OW con EY che a sua volta entrerebbe. È più facile che rimangano così come sono, in fondo AB non è in JV con altre compagnie OW quindi non è un code share, seppur estensivo, a preoccupare. Si pensi a Qantas in OW che si è legata ad EK e vola in concorrenza diretta con BA e QR.
Se proprio EY vuole entrare in una alleanza allora è più probabile che sia ST.
 
AZ ha contratti a medio termine di JV con AF-KL-DL per il nord atlantico con scadenza 2017, ITA-FRA e ITA-OLA con AF-KL in scadenza 2020 così come in scadenza al 2020 c'è la gestione del Belly Cargo a AF-KL.
Considerati anche i rapporti amichevoli, seppur i francesi pare non abbiamo preso bene che gli sia stato sottratto l'osso tricolore, di EY con AF-KL è fortemente improbabile che SE deve essere fatta una scelta sia quella di indirizzare AZ in OW con EY che a sua volta entrerebbe. È più facile che rimangano così come sono, in fondo AB non è in JV con altre compagnie OW quindi non è un code share, seppur estensivo, a preoccupare. Si pensi a Qantas in OW che si è legata ad EK e vola in concorrenza diretta con BA e QR.
Se proprio EY vuole entrare in una alleanza allora è più probabile che sia ST.

Naah.. EY non entrerà mai in alcuna alleanza, loro stessi si sentono una alleanza, hanno una visione nuova di come andrà il trasporto aereo.

Per il momento, come tu ben dici, AZ rimane in ST, mentre sulla permanenza di AB OW io non ne sarei così sicuro
 
Naah.. EY non entrerà mai in alcuna alleanza, loro stessi si sentono una alleanza, hanno una visione nuova di come andrà il trasporto aereo.

Per il momento, come tu ben dici, AZ rimane in ST, mentre sulla permanenza di AB OW io non ne sarei così sicuro

Quotone!!!! Concordo pienamente con te. Le arabe in generale hanno dovuto crearsi un nuova strada per inserirsi appieno nel mondo dell'aviazione. Avere i soldi non è sufficiente. Devi crearti una reputazione, ed instaurare una rete di relazioni, lavorando passo dopo passo a testa bassa, e senza l'ansia di dover diventare da subito il primo della classe, consapevole che i soldi che stai perdendo ora sono un viatico per creare un sistema di relazioni che ti consenta di gettare la tua rete e tirarla su andando a pescare non solo in ambito aereonautico, ma in tutti quei campi in cui, direttamente o indirettamente, puoi esercitare un'influenza che si tramuta successivamente in investimenti a lungo termine che garantiscano una buona reddittività nella migliore delle ipotesi o, perlomeno, una non svalutazione degli ingenti patrimoni che hai accumulato e di cui, è imbarazzante dirlo, arrivi al punto che non sai che fartene.
Tutto ciò è avvenuto agendo in modo 'disruptive' rispetto ai 'canoni' a cui eravamo abituati. Ad accezione di QR, le altre due mediorientali hanno intrapreso una strada originale per tessere la loro tela e costruire la loro rete di alleanze, attraverso logiche che ancora oggi fatichiamo a comprendere, essendo legati a modelli sostanzialmente basati solo sulle tre alleanze. Nessuno di noi fino a pochi anni fa avrebbe immaginato qualcosa di diverso da ST, SA o OW.
Eppure la deflagrazione è avvenuta. E ritengo sia un evento sano per un mondo che ristagnava e necessitava di rinnovarsi.

Ora sta alle compagnie occidentali trovare una exit strategy, un loro nuovo modello di business per contrastare le mediorientali.
Alitalia ha scelto l'opzione più comoda, ma che a lungo termine potrebbe rivelarsi la più svantaggiosa, ovvero quella di abdicare e s-vendersi. Ma non aveva altra scelta. Io stesso ritengo abbia fatto una cosa giusta perché l'alternativa era il fallimento, ma vedremo se da qui a 10 anni AZ sarà una serva di EY, o le verrà data una minima dignità.

Quello che più mi preoccupa invece è l'atteggiamento delle altre major: tutte, LH in testa, invocano l'UE affinché attui una politica protezionistica. Non c'è dubbio che sia una posizione corretta, tenendo anche conto che le mediorientali godono di una serie di benefici (dal costo del petrolio alla flessibilità sulla manodopera e sul costo del lavoro) che mettono le europee in una condizione di svantaggio in partenza. Ma alla lunga una politica esclusivamente protezionistica è vincente, o non bisogna forse confrontarsi con il mercato?
Non ho una risposta, ma ritengo che l'intero mondo dell'aviazione europea al momento stia pensando a sopravvivere e non a costruire con nuovi modelli il proprio futuro. Perché una cosa è chiara, a mio avviso: vanno individuati nuovi modelli di business per non soccombere.
 
Quello che più mi preoccupa invece è l'atteggiamento delle altre major: tutte, LH in testa, invocano l'UE affinché attui una politica protezionistica. Non c'è dubbio che sia una posizione corretta, tenendo anche conto che le mediorientali godono di una serie di benefici (dal costo del petrolio alla flessibilità sulla manodopera e sul costo del lavoro) che mettono le europee in una condizione di svantaggio in partenza. Ma alla lunga una politica esclusivamente protezionistica è vincente, o non bisogna forse confrontarsi con il mercato?
Non ho una risposta, ma ritengo che l'intero mondo dell'aviazione europea al momento stia pensando a sopravvivere e non a costruire con nuovi modelli il proprio futuro. Perché una cosa è chiara, a mio avviso: vanno individuati nuovi modelli di business per non soccombere.

Molto più furbo e signorile è stato l'atteggiamento di quella vecchia volpe irlandese di Willie Walsh...
 
Molto più furbo e signorile è stato l'atteggiamento di quella vecchia volpe irlandese di Willie Walsh...
Walsh vince per distacco nei confronti dei tedeschi, e ti dirò che la cosa potrebbe anche non dispiacergli più di tanto, in fondi a casa sua ha ampia concorrenza interna e del golfo.
 
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