[TR] YYZ-TPE-MNL e ritorno; MNL-BCD-MNL + OT Filippine


TPS-MIL

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8 Giugno 2007
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PROLOGO
- "Caro, quest'anno dobbiamo andare!"
- "Andare dove, cara?"
- "Ma nelle Filippine, no? Sai che e' il 50esimo anniversario di matrimonio dei miei genitori e ci tengono che lo festeggiamo con loro. Hanno cambiato apposta la data per farla coincidere con le tue vacanze!!"

A quel punto ho capito che il viaggio che ho rimandato per 13 anni, adducendo scuse varie piu’ o meno proponibili ("I bambini sono troppo piccoli"... "Ho poche ferie"..."Le compagnie aeree delle Filippine sono nella blacklist dell'Unione Europea, e' troppo pericoloso andare"), s'aveva da fare. L'ultima scusa e' miseramente crollata quando l'Unione Europea ha (fortunatamente) tolto il ban per Philippine Airlines e Cebu Pacific. Ho esaurito le scuse. Si parte
.

Oltre al 50esimo anniversario di matrimonio dei miei suoceri, il motivo del viaggio e’ di placare l’insopprimibile desiderio di mia moglie di rivedere le Filippine. Lei non va nel suo paese da piu’ di 13 anni, cioe’ da quando ci siamo sposati.

Vivendo in Canada, devo trovare un itinerario breve (si fa per dire) comodo ed economico. Da Toronto volano verso l'Asia, Air Canada, Korean, EVA air, Cathay Pacific, e, appunto, Philippine Airlines, tra le altre. Volevo vedere riuscivo ad andare in Premium Economy, dato che l'idea di volare 14 ore in un 777 in configurazione 3-4-3 (altrimenti detta dal Cesarone nostro nazionale, configurazione "carro bestiame", con sovracapacita' sulla rotta) mi faceva arrizzare le carni. L'offerta piu' conveniente e' EVA Air, seconda compagnia di Taiwan, con un eccellente safety record. Voleremo in Elite Class (la loro Premium Economy) verso Manila via Taipei. Ho deciso di prenotare con loro.
Ho un volo interno nelle Filippine e sono andato sul sicuro scegliendo Philippine Airlines.

L'itinerario prevede:
1. Partenza da Toronto Pearson Airport per Manila via Taipei con EVA Air: oggetto della prima parte del TR.
2. Soggiorno a Manila per tre giorni (oggetto del primo OT e seconda parte del TR).
3. Partenza da Manila per Bacolod (nella regione del Negros Occidental), con Philippine Airlines, oggetto della terza parte del TR, con OT Negros Occidental.
4. OT Bacolod e viaggio di ritorno da Bacolod a Manila con Philippine Airlines, la quarta parte
5. Viaggio di ritorno da Manila a Toronto via Taipei, con brevissimo OT Taipei, oggetto della quinta e ultima parte del TR.

Prima parte (YYZ-TPE-MNL)
Dopo due ore di auto, la cena fuori, arriviamo a Toronto Pearson Airport. La partenza del volo e' prevista per l'1.45 di notte ma noi arriviamo in aeroporto circa 3 ore prima. Posteggiamo la macchina nel parcheggio periferico, collegato ai due terminal tramite monorotaia.

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Arriviamo al Terminal 1:


Nell'area check-in di EVA Air, ci accoglie lei:


Scopriro’ poi che le assistenti di volo EVA Air non sono molto diverse dalle donne di cartone (i dettagli a dopo…)

Uno dei vantaggi dell'Elite Class e' che vi e' uno sportello check-in dedicato. L'addetto al check-in e' puntiglioso. Questo e' un aspetto che ho notato della EVA Air, dove il personale e' attento ai dettagli in modo qualche volta maniacale.




Dopo il check-in superiamo i controlli senza troppe code (a quell’ora non partono molti aerei dal Terminal 1).

Dopo i controlli di sicurezza, prendiamo il velocissimo tapis roulant verso il gate.


L’area dei gate del terminal 1 e’ spaziosa e luminosa:




La sala d’attesa ha un iPad per ogni sedile, offerto gratis:




Imbarchiamo con leggero ritardo. La EVA Air, imbarca per zone. Vi e’ un imbarco preliminare per sedie a rotelle e famiglie con bambini, poi si imbarca con la Zona 1 (Business Class, che si chiama Royal Laurel), Zona 2, la nostra zona, la Premium Economy, e poi le altre zone. EVA air e’ estremamente rigida. Per ogni zona, le persone devono posizionarsi in un punto preciso nell’area antistante il gate.
Stiamo entrando:


Dati sul volo:
Volo: BR035
Aeromobile: Boeing 777-300ER
Data: 27 Luglio 2014 (EST)
Scheduled: 1.45am-4.30am
Effettivo: 2.00am-4.06am
Tempo di volo: 14 ore 6 minuti

Ecco la Elite Class EVA Air:


Il pitch e’ di 38, la configurazione della Elite Class nel 777-300 e’ 2-4-2. Lo spazio per la gambe e’ buono, e il sedile si reclina di circa 20 gradi.

Vista dal finestrino:




Viene offerto un piccolo amenity kit, comprendente pantofoline verdi, spazzolino e dentifricio (nella borsa marrone). Le cuffie sono migliori di quelle che di solito danno negli aerei.


La poltrona ha anche un poggiagambe, pero’ non molto comodo, dato che manca il predellino per il piede:


Poggiagambe e recline del sedile si regolano con queste leve sul bracciolo;


Cabina di Elite Class:




L’IFE e’ acceso e mostra un’animazione della rotta che seguiremo:






Andremo verso il Nord del Canada, sul Nord dell’Alaska, e poi a sud su Russia, Giappone, prima di arrivare a Taipei. Durata prevista del volo e’ di 14 ore.

Vi e’ anche un immagine da satellite che mostra la posizione dell’aereo in aeroporto:


Decolliamo, la spinta poderosa dei GE90 ci porta in quota in poco tempo. Il segnale di cintura di sicurezza si spegne dopo non molto tempo.
Sono stanchissimo, sono le 2.30 di notte, e crollo nella poltrona. Salto la cena (non sento nulla!), e mi sveglio qui:


L’assistente di volo non mi sveglia e mentre dormo mi lascia questo bigliettino, che attacca al sedile, in cui mi si dice che la mia cena e’ disponibile dopo, se la voglio. Non ho fame. Passo.


Fuori e’ buio, gli scuri sono chiusi, e’ anche nuvoloso, non si vede molto. Il volo va “incontro al buio” quindi sara’ in notturna per buona parte del viaggio.

Esploro l’IFE, che non e’ molto ricco:




Il volo va molto a nord, “nel sole di mezzanotte”, quindi vedo qualche sprazzo di luce. Purtroppo non posso aprire gli scuri, perche’ temo di essere (giustamente) linciato dagli altri passeggeri, che dormono:


Il bagno viene pulito a intervalli regolari e non e’ male. La Elite Class ha 64 posti con due bagni dedicati e due assistenti di volo dedicate.

Compio il dovere civico di ogni buon trip-reportista:


“Rubo” qualche foto dell’esterno, temendo il linciaggio, quando e’ un po’ piu’ buio:




Per 7 ore il volo e’ completamente uneventful. Calmo, liscio, nessuna turbolenza significativa. Per 7 ore, non ho visto un’assistente di volo passare. Ci hanno dato una bottiglia d’acqua dopo la cena e bbonasera, per molte ore non c’e’ stato nessuno!

Una parola sulle assistenti di volo EVA Air. In generale sono molto fredde ma superficialmente cortesi. Sono estremamente puntigliose. Per esempio, prima del decollo, hanno controllato la chiusura degli overhead bin almeno 3 volte per ogni sportello, in modo ossessivo. Mi riferivo prima al fatto che non fossero differenti dalle donne di cartone. Le definirei robotiche (o direi lobotiche, dato il loro fortissimo accento cinese), non sgarbate come le assistenti di volo americane, ma neanche molto disponibili.

Passo il tempo ad ascoltare sull’IFE gli indimenticabili successi di Wang Fang e dei cantanti cinesi:


Sorvoliamo l’isola di Sakhalin e poi a sud verso il Giappone:


Ho una fame pazzesca e spazzolo l’insalata avanzata dalla cena a mia moglie e mio figlio:


Dopo circa 7 lunghe ore, viene servita la colazione, a scelta tra stile cinese e stile occidentale.
Scelgo lo stile occidentale, ma quella roba dentro la carta alluminio e’ una frittata, che io detesto, quindi non l’ho aperta:


La cuffia per ascoltare la musica non sara’ noise cancelling, ma e’ carina:


E siamo in discesa verso Taipei. E’ notte buia (sono circa le 3.30 del mattino):


L’air show e’ accettabile, in salita e in discesa mostra anche direzione, quota, in tempo reale, ricalcando gli strumenti di volo:


Atterriamo a Taipei, attorno alle 4 del mattino ora locale e ci dirigiamo al gate:




All’uscita, dato che siamo, in transito, non facciamo nessuna immigrazione (solo controllo di sicurezza), e ci dirigiamo direttamente verso il gate del volo per Manila.

EVA Air e’ al terminal 2 dell’aeoporto di Taipei Taoyuan. La zona airside del terminal e’ un pochino stretta, ma e’ accettabile.


C’e’ anche una piccola biblioteca:


Ci sono gate “a tema”. Per esempio, Hello Kitty:


Nel frattempo, fa giorno, e ne approfitto per fare un po’ di spotting:








321 Transasia Airways, compagnia coinvolta nel tragico incidente il 23 Luglio del 2014. E’ una compagnia di Taiwan che effettua soprattutto voli nazionali:

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Il tempo di attesa tra un volo e l’altro e’ di 5 ore.

Scendiamo al gate, e’ ancora vuoto:


Ecco che arriva, lei trainata dai parcheggi remoti. Il nostro aereo. 747-400 Combi.








Questo volo e’ cronicamente in ritardo. In ritardo imbarchiamo e in ritardo arriveremo.

Dati sul volo:
Volo: BR 271
Aeromobile: Boeing 747-400 Combi
Data: 28 Luglio 2014
Scheduled: 9.30am-11.40am
Effettivo: 10.16am-12.00am
Tempo di volo: 1 ora 44 minuti

Sono emozionato perche’ e’ la prima volta per me su un 747.
Anche sul 747 EVA Air, vi e’ una sezione di Premium Economy, che si chiama Evergreen Deluxe Class.
Il pitch e’ come sul 777:



Siamo nella parte anteriore della cabina, la business class e’ al piano superiore:





L’aereo e’ una vecchia signora, ma porta i suoi anni con dignita’. Gli schermi sono dell’anteguerra:


L’IFE e’ minimo, c’e’ solo l’airshow, ma per un viaggio di due ore, non e’ male:


Decollo poderoso.

La rotta prevede il sorvolo della costa est di Taiwan in direzione sud:










Il 747 e’ grande, comodo, e, agile nella salita.

Viene offerto il pranzo, abbastanza mangiabile:


Il tempo e’ abbastanza buono:


Visito i bagni e mi autoscatto:


Poi vado nella cabina di economy, e vedo la paratia che separa la zona passeggeri dalla zona cargo:


Il tempo si fa piu’ brutto andando piu’ a sud:


La poltrona del 747, secondo me, e’ piu’ comoda di quella del 777, dato che c’e’ questo predellino per poggiare i piedi:


E arriviamo a sorvolare la zona nord di Luzon:






La discesa e’ un po’ turbolenta, il tempo non e’ dei migliori, la visibilita’ e poca. Atterriamo a Manila con un tempo un po’ triste:








E sbarchiamo al Terminal 1 che e’ brutto e mal tenuto.












A Manila ci viene a prendere mio cognato, fratello di mia moglie, con una pratica Toyota Innova (auto per il mercato asiatico), noleggiata da un amico. Abbiamo anche preso un autista, Bobby, che ci scorrazzera’ per Manila, visto che e’ veramente un’impresa guidare nella capitale filippina. Passeremo i prossimi tre giorni a Manila.

A risentirci per la seconda parte. Stay tuned!
 
Ultima modifica:
Favoloso, grazie! E complimenti per il 747 Combi, emozionante.
Grande attesa per l'OT sulle Filippine
 
Eccomi per la seconda parte, l’OT su Manila.
La prima cosa che mi ha colpito di Manila e’ il traffico e l’immenso caos, in tutto. Gli edifici sono poco curati e sembra che siano stati costruiti senza nessuna regola.

All’uscita dall’aeroporto, vediamo il re della strada, il jeepney, onnipresente mezzo di trasporto della capitale filippina:


La strada che collega il Terminal 1 a un’arteria principale di Manila e’ estremamente congestionata. A ogni angolo di strada c’e’ un venditore che cerca di vendere qualcosa:


Percorriamo il tragitto dall’aeroporto all’hotel in 45 minuti. Senza traffico, ci vorrebbero 10 minuti.

Alloggeremo all’Hotel Solaire, un albergo costruito da poco, con annesso casino’.


Per entrare, i controlli di sicurezza sono rigidi. Ci sono guardie armate dappertutto, e si entra attraverso un metal detector presidiato da piu’ guardie armate:


L’Hotel e’ carino anche se si viene investiti da una puzza di fumo di sigaretta all’ingresso:


Come dicevo, l’hotel ha un casino’ al piano terra, sempre pieno di persone a tutte le ore del giorno e della notte. Il gioco d’azzardo e’ molto diffuso nelle Filippine, ci sono molti casino’ a Manila e in altre aeree delle Filippine e ce ne sono alcuni altri in costruzione. Le persone che giocano sono locali o di solito cinesi e coreani. L’ente pubblico deputato al controllo del gioco d’azzardo (il PAGCOR: Philippine Amusing and Gaming Corporation) e’ una fonte di reddito molto importante per il governo filippino.

La vista dalla camera d’albergo e’ aperta sul mare e, tutto sommato, piacevole:


Siamo stanchi e riposiamo.
Il giorno dopo visitiamo, per la gioia di mia moglie, il Mall of Asia, uno dei piu’ grandi centri commerciali delle Filippine. Il Mall of Asia e’ vicino al nostro albergo:


La zona attorno all’albergo e al Mall of Asia, non e’ male. E’ moderna, e funzionale, senza traffico pazzo. Ricorda, in alcuni tratti, una citta’ californiana:








Per entrare al Mall of Asia, si devono superare controlli di sicurezza con metal detector e ispezione delle borse. Anche qui, ci sono guardie armate con pistole e/o fucili a pompa:


A Manila, come in altre parti delle Filippine, si entra in ogni luogo pubblico solo dopo avere superato un qualche tipo di controllo di sicurezza. Il rischio di attentati e’ ancora alto, soprattutto da parte degli estremisti islamici di Abu Sayyaf, che pero’, da quanto mi hanno detto, sono indeboliti.

Dopo il Mall of Asia, percorriamo la strada costiera verso il centro di Manila.

Questo e’ il Coconut Palace, residenza del vice-presidente delle Filippine:


Sul percorso vediamo il Centro Conferenze…


…e la Banca Centrale:




La strada costiera e’ gradevole e il traffico non e’ estremamente congestionato:


Sulla strada c’e’ l’enorme ambasciata americana:


Arriviamo alla prima attrazione turistica. La Luneta, o Rizal Park. Il Parco Centrale di Manila:






Gli edifici attorno al parco sono in uno stato di manutenzione precario. Questa e’ una caratteristica delle zone di Manila che ho visitato:


Prendiamo un piccolo trenino turistico, con una guida che ci spiega le varie “attrazioni”. Per esempio, questi sono i busti degli eroi filippini:


A un capo del parco, vi e’ il monumento a Jose’ Rizal, l’eroe nazionale filippino, un po’ come il nostro Giuseppe Garibaldi:


Ogni citta’ delle Filippine che si rispetti ha un qualche busto a Jose’ Rizal. Non c’e’ molto altro da vedere al Parco, e cosi’ ci dirigiamo verso Fort Santiago, nella zona dell’Intramuros. L’Intramuros e’ la zona di Manila all’interno delle cinta murarie, costruite nel 16esimo secolo durante la dominazione spagnola:


All’interno delle cinta murarie, vi e’ la cattedrale e, appunto, Fort Santiago.

Visitiamo la cattedrale di Manila, piccola, e dal valore artistico limitato. E’ stata ricostruita negli anni ’50 del secolo scorso:




Nella chiesa c’e’ anche una copia della Pieta’ di Michelangelo:


Ci dirigiamo a piedi verso il vicino Fort Santiago:


Fort Santiago e’ una fortezza spagnola che e’ servita come prigione per l’eroe filippino Jose’ Rizal, prima della sua esecuzione nel 1896. Jose’ Rizal era a capo della resistenza contro la dominazione spagnola.

Giardino di Fort Santiago:


Porta d’ingresso:


Prigione di Jose’ Rizal, dove ha passato gli ultimi mesi di vita:


Vicino alla stanza della prigione vi e’ la sala dove e’ stata proclamata la sua condanna a morte:


Quadro della sua esecuzione:


Dopo la visita a Fort Santiago, cerchiamo di visitare il Malacanan, la residenza del Presidente delle Filippine.
Purtroppo non e’ possibile. Non si potrebbe neanche fotografare, ma rubo una foto lo stesso:


Torniamo indietro e sulla strada ci sono sempre questi edifici brutti e mal tenuti:






La sera siamo invitati a un ricevimento dal parente ricco di mia moglie. Lui e’ dirigente di un’importante agenzia governativa e amico personale del Presidente delle Filippine, che e’ presente al ricevimento. Vive in una zona esclusiva di Manila, chiusa al pubblico e controllata, tanto per cambiare, da guardie armate. Facciamo l’inevitabile foto con il Presidente da pubblicare su Facebook.
Un paio di foto del ricevimento, con il Presidente delle Filippine, Benigno Aquino, detto Nonoy:




Il Presidente e’ scortato da almeno 30 guardie armate, che stazionano all’esterno della casa del parente di mia moglie. Abbiamo lasciato la casa prima del Presidente, e sono dovuto passare davanti ad almeno cinque guardie che mi guardavano in modo sospetto. Non ho visto armi in vista, ma sono sicuro che erano presenti.

Il giorno dopo ci rechiamo a Makati, un po’ la City di Manila, il quartiere finanziario.
Passiamo vicino all’aeroporto:








Ci sono molti palazzi in costruzione:




Il traffico e’ tremendo. Usiamo la strada a pedaggio per avere un po’ di sollievo:


Makati e’ li’:




Sopra queste rotaie, c’erano alcune case di lamiera per i poveri, che sono state demolite dal governo (cosa sia successo ai poveri, non lo so):


L’immancabile jeepney. Ce ne sono a decine:


Makati e’ un po’ come una citta’ nordamericana, grattacieli, centri commerciali, uffici. Non c’e’ molto da vedere, ma almeno e’ meno brutta delle altre zone di Manila:






Passiamo qualche tempo al Centro Commerciale Ayala:


Vendono anche la Vespa!!


L’impressione di Manila e’ assolutamente negativa. E’ una citta’ brutta, sporca, caotica, inquinata, ai limiti della vivibilita’. Non c’e’ molto da vedere, il traffico e’ asfissiante, moltissimi edifici sono brutti e mal tenuti, c’e’ poverta’ in giro. La presenza di guardie armate (a Makati ce n’erano due con il mitra) letteralmente a ogni angolo di strada mi ha disturbato parecchio.

Abbiamo visto abbastanza di Manila e ci rechiamo all’albergo. Il giorno dopo ripartiremo per la Provincia filippina. Ci recheremo a Bacolod nel Negros Occidental, volando con Philippine Airlines. A risentirci per la terza parte, con volo interno filippino e OT Negros Occidental (che e’ un po’ meglio di Manila!).
 
Interessante TR su EVA Air, non si vede molto da queste parti.
Grazie mille.

Favoloso, grazie! E complimenti per il 747 Combi, emozionante.
Grande attesa per l'OT sulle Filippine
Grazie, il 747 Combi e' stata una vera novità' per me.

Molto bello e interessante fin qui! :)
Grazie.

molto molto bene TPS-MIL, interessante, veloce e concreto, bravo! :)
Aspettiamo il resto, che promette bene...
Grazie. Ho postato la seconda parte!
 
Molto interessante grazie. Stavo pensando di fare un giro proprio nelle Filippine a gennaio e mi sa che a Manila ci staro' poco.
 
Volevi farla franca con le Filippine ma ti xe sta ciava con 5 ore d'attesa a Taipei. Sei natto per soffrire. Un martire
 
azzarola mi hai fatto passare la voglia di farci un giretto, non perchè sia pericolosa ,ma perchè c'è ben poco da vedere/fare a Manila, esclusi i noiosissimi e sempre uguali in tutto il mondo mall...
cmq complimenti per il TR!!!
 
Veramente un bel TR, ben raccontato e documentato. Soprattutto per tante cose che qua' non si erano mai viste. Purtroppo è bello il racconto per la situazione nelle Filippine invece è molto triste
 
ottima descrizione. adoro l'asia, ho in programma un viaggio nelle filippine, ma penso che Manila sia una delle citta' piu' squallide dell'estremo oriente
 
Molto interessante grazie. Stavo pensando di fare un giro proprio nelle Filippine a gennaio e mi sa che a Manila ci staro' poco.
Grazie mille!
Manila la vedi in un giorno e mezzo. E' meglio visitare altre zone delle Filippine.

Volevi farla franca con le Filippine ma ti xe sta ciava con 5 ore d'attesa a Taipei. Sei natto per soffrire. Un martire
Eh, che vi vuoi fare? Sono un vero martire del viaggio! :D

Molto interessante con ottime descrizioni, grazie.
Grazie mille!

Very nice TR!
Thank you!

bel giretto !
Grazie!

azzarola mi hai fatto passare la voglia di farci un giretto, non perchè sia pericolosa ,ma perchè c'è ben poco da vedere/fare a Manila, esclusi i noiosissimi e sempre uguali in tutto il mondo mall...
cmq complimenti per il TR!!!
Grazie mille!
Come scrivevo sopra, e' meglio visitare altre zone delle Filippine, che sono molto meno squallide e ricche naturalisticamente parlando.

Veramente un bel TR, ben raccontato e documentato. Soprattutto per tante cose che qua' non si erano mai viste. Purtroppo è bello il racconto per la situazione nelle Filippine invece è molto triste
Grazie davvero!
Purtroppo le Filippine, un po' mi hanno deluso. La situazione non e' davvero delle migliori.

ottima descrizione. adoro l'asia, ho in programma un viaggio nelle filippine, ma penso che Manila sia una delle citta' piu' squallide dell'estremo oriente
Grazie!
 
Grazie per questo interessante TR! Davvero squallida Manila, non pensavo... Sono certo che tra qualche anno anche Roma sarà così. Aspetto il seguito!
 
Terza parte del TR.

Ho deciso di suddividere ulteriormente in TR in una parte in piu’ perche’ mi sono reso conto che le foto da postare e le cose da dire sono molte. Quindi il TR avra’ cinque invece di quattro parti.

E’ ora di andare nella Provincia filippina, per festeggiare il 50esimo di matrimonio dei miei suoceri! Mia moglie e’ originaria del Negros Occidental, nell’arcipelago della Visayas, le isole al centro delle Filippine.

Il Negros Occidental e’ la provincia dentro il cerchietto rosso di questa cartina:


La capitale e’ Bacolod, e li’ ci dirigeremo.

Sfidiamo il traffico di Manila e arriviamo con largo anticipo al Terminal 2 del Ninoy Aquino International Airport (NAIA).


Il Terminal 2 e’ dedicato esclusivamente a Philippine Airlines per tutti i suoi voli internazionali e per alcuni voli nazionali. Bacolod e’ una delle citta’ servite dal terminal 2. E’ sicuramente meglio del Terminal 1:




Non c’e’ molta coda ne’ al check-in ne’ ai controlli di sicurezza:


In poco tempo siamo airside:


La zona airside del Terminal 2 e’ proprio di fronte alla pista e quindi permette di fare un po’ di spotting:




Vedo molti aerei Cebu Pacific, compagnia che negli ultimi tempi sta espandendosi notevolmente:






Questo 330 Cebu Pacific effettua collegamenti internazionali, se non erro, per Dubai:


Cebu Pacific programma di espandersi anche sull’internazionale, facendo concorrenza a Philippine Airlines.

Altre “prede”:




















Nel Terminal 2, ben nascosta, e’ anche presente una lounge:


Ecco che arriva il nostro aereo, un Airbus 320.


Pulizieri iniziano…


…pulizieri finiscono:


Dopo la pulizia e’ venuto il momento di imbararci. I gate non hanno schermi e tutto viene svolto con dei cartelli. Gli annunci sono molto poco udibili e bisogna stare attenti.
L’imbarco e’ gestito un po’ approssimativamente, e’ tutto manuale. Nonostante tutto non c’e’ la coda globulare e nessuno cerca di passarci davanti.

Verso l’aereo:


Dati sul volo:
Volo: PR2907, operato da PAL Express
Aeromobile: Airbus 320-200
Data:31 Luglio 2014
Scheduled: 4.00pm-5.15pm
Effettivo: 4.16pm-5.11pm
Tempo di volo: 55 minuti

Questa e’ la Premium Economy. In realta’ e’ una business class ma viene venduta come Premium Economy sui voli interni:


E’ questa e’ la classe economica. L’aereo e’ ben tenuto:


Il pitch e’ un po’ stretto, ma il volo e’ breve:


Ormai non si puo’ rinunciare ai sedili Recaro, piu’ o meno slim:


La safety card ha visto giorni migliori:


L’imbarco procede spedito:


Sblocchiamo con circa 15 minuti di ritardo:


Gli schermi a scomparsa dovrebbero mostrare l’Airshow, in realta’ c’e’ solo la carta geografica del mondo:


Fine pushback:


Passiamo davanti all’hangar di manutenzione di Philippine Airlines, gestito dal rassicurante Lufthansa Technik:


La protezione aerea militare e’ affidata e questo vecchio Hercules e a due Fokker 27:




Ci fermiamo al bordo della pista. Aspettiamo 4 atterraggi:


E poi tocca a noi. Decollo e salita:




Il tempo non e’ dei migliori e incontriamo qualche turbolenza lungo la rotta. Dopotutto, siamo nella stagione delle piogge:


Inizia il servizio, molto essenziale. Biscotti e scelta tra acqua e caffe’:




Gli assistenti di volo sono freddi e annoiati.

C’e’ anche l’intrattenimento a bordo, un candid camera dal Quebec:


Nuvolette un po’ minacciosette?


Il bracciolo dell’aereo ha anche dei canali audio, ma non avendo le cuffie non so se siano operativi:


Il tempo migliora sulla rotta, ed e’ ora di effettuare la discesa verso Bacolod:




Il paesaggio mi stupisce, e’ molto diverso dai soliti paesaggi che vedo in atterraggio. Un verde piu’ intenso.




Atterraggio soffice. Reverse e aerofreni:




Siamo atterrati al New Bacolod-Silay Airport. E’ un aeroporto aperto recentemente, nel 2008. Ha sostituito il vecchio aeroporto di Bacolod che era letteralmente in mezzo alla citta’ e poneva problemi di sicurezza.


Un 320 Cebu Pacific e’ pronto a partire per Cebu:




Sbarchiamo con airbridge e i bagagli arrivano in poco tempo:


Area arrivi:


Fuori dall’aeroporto:


A Bacolod ci viene a prendere uno dei fratelli di mia moglie con il suo Isuzu 4x4. Qui il nostro eroe cerca di far stare i nostri duemila bagagli in macchina:


Sono emozionato e spaventato allo stesso tempo. Io sono un viaggiatore della domenica, ed e’ la mia prima volta in un paese meno sviluppato come le Filippine. Mi sento (ovviamente esagero!) un po’ lontano dalla civilizzazione e questo mi affascina e mi spaventa allo stesso tempo.

La strada per Bacolod e’ poco trafficata. Un sollievo rispetto a Manila!


Ci mettiamo circa 25 minuti per raggiungere il nostro albergo, il Circle Inn, dove dormiremo e dove si svolgera’ il ricevimento del 50esimo dei miei suoceri:


La sera mangiamo al Chicken House una specialita’ del luogo, il Chicken Bacolod:


Il giorno dopo e’ dedicato ai preparativi per la festa, e non facciamo molto.
Attorno all’albergo:






Nonostante sia la stagione delle piogge, il caldo e’ umido e soffocante. Sono l’unico non filippino del gruppo dei parenti di mia moglie. Mi sento in una sorta di full-immersion filippina.

Il mio processo di filippinizzazione si completa il giorno dopo, durante le festa, quando indosso il barong, l’abito di festa filippino:


La messa e il ricevimento sono andati tutto sommato bene.
Al tavolo degli avvinazzati la Birra San Miguel scorre a fiumi:


Finito il ricevimento, e’ il momento di ripartire per Hinigaran, la citta’ di origine di mia moglie e dove abitano i suoi genitori. Hinigaran e’ a circa 54 km a sud di Bacolod, lungo la costa ovest.

Prima pero’ di andare a Hinigaran, decidiamo di visitare delle rovine di una casa nobiliare, a Talisay a Nord di Bacolod.
La casa e’ stata costruita da un proprietario terriero locale, in memoria della moglie morta, attorno al 1911. Purtroppo, e’ stata bruciata dai soldati della Resistenza Filippina durante la seconda guerra mondiale, per evitare che venisse utilizzata dai giapponesi. Ne rimangono le rovine:












C’e’ una visita guidata ma e’ solo in Hiligaynon, la lingua locale, e quindi mia moglie mi deve tradurre tutto!!

Dopo la visita, partiamo per Hinigaran.
I nostri bagagli sono gia’ partiti con un comodo jeepney!


Sulla strada si incontrano costantemente i Palawan Pawnshop, negozio di pegni, che rappresentano un importante aiuto per le persone povere o in stato di necessita’:


Il re della strada non e’ l’automobile o il camion, ma il sidecar, che qui chiamano Tricycle. Serve per il trasporto di persone come taxi e/o di merci:






La poverta’ di queste zone e’ tangibile e visibile:




Va detto che non tutta la citta’ e’ cosi’, pero’, ci sono molte (troppe) zone della citta’ che sono visibilmente povere.

Il Negros Occidental e’ soprannominato “lo zuccherificio” delle Filippine, dato che la coltivazione principale e’ la canna da zucchero:


Sulla strada si e’ letteralmente circondati di piantagioni di canna da zucchero, dove lavorano contadini poverissimi (gli “obreros”), per pochi soldi.
Ecco come gli obreros tornano a casa:


Quante persone ci possono stare in questo Tricycle?


Villaggio sulla strada per Hinigaran:


Arriviamo a Hinigaran, e decido che voglio provare il Tricycle:


Decido di visitare la citta’, guidato da mia moglie, che qui ci e’ nata e cresciuta.
La chiesa, costruita a meta’ dell’Ottocento:


Piazza principale di Hinigaran:


Nella piazza principale, c’e’ l’ufficio del Barangay:


Il Barangay e’ l’unita’ politica locale delle Filippine. Nelle Filippine, l’unita’ politica locale non e’ il comune ma il Barangay. Il comune filippino e’ formato da un insieme di Barangay. Il Barangay corrisponde, grosso modo alla nostra circoscrizione o al quartiere, ma ha piu’ poteri, anche legislativi. Il Barangay ha un consiglio e un presidente, che si chiama Barangay Captain.

Sala riunioni del Barangay:


Immancabile busto di Jose’ Rizal (eroe filippino) nella piazza principale:


Visitiamo il municipio…


…e l’ufficio del sindaco:


Il municipio e’ mal tenuto. Nella stanza attigua all’ufficio del sindaco c’e’ una bella linea di formiche. Ci sono anche le decorazioni natalizie ancora appese. Con mia moglie scherzo, dicendo che nelle Filippine e’ Natale tutto l’anno.

La biblioteca, in pessime condizioni. Libri vecchi e vetusti, non c’e’ Internet:


Torniamo a casa, per incontrare gli onnipresenti gecko, che sono dentro ogni casa che ho visitato. Se ne stanno a pancia in giu’, e mangiamo le zanzare:


Il cibo non e’ male, facciamo scorpacciate di gamberi, capesante e mango:






Il giorno dopo andiamo a Sipalay, una localita’ balneare isolata, a circa due ore e mezzo di macchina a sud di Hinigaran.
Sulla strada:


Il posto e’ magnifico, l’ospedale piu’ vicino dista un’ora e mezza di macchina, pero’:








Ci fermiamo al Nataasan resort, e prendiamo un bungalow. E’ bassa stagione, quindi non ci sono molte persone:




La spiaggia e’ praticamente deserta…


Ci rilassiamo a Sipalay per un giorno e torniamo a casa, non senza pero’ aver comprato il tonno.
Il mercato del pesce e’ sporco:


In quel momento penso che se sopravvivo a mangiare quel tonno, posso mangiare di tutto. Il tonno l’ho mangiato e devo dire che il mio intestino ha retto!!

Sulla strada pero’ incontriamo degli animali che verranno presto trasformati in cibo;


I villaggi che incontriamo sono piu’ o meno tutto cosi’:


Che dire di questa parte delle Filippine?
L’ambiente naturale e’ stupendo, le persone sono calde e accoglienti, pero’ la poverta’ e il sottosviluppo si vedono. Purtroppo le Filippine dovranno fare ancora molta strada per arrivare a un livello paragonabile alle tigri asiatiche.

Prossima parte, OT Bacolod con piu’ foto delle citta’ e viaggio di ritorno verso Manila.
 
Grazie per questo interessante TR! Davvero squallida Manila, non pensavo... Sono certo che tra qualche anno anche Roma sarà così. Aspetto il seguito!
Grazie!
Anch'io sono rimasto deluso da Manila. Non so perche', me la immaginavo una Hong Kong solo un pochino più' povera.

Grazie per l'OT! Posti interessanti :)
Grazie a te per averlo letto.