Prendendo per vero la situazione azionisti New Company (Chiamiamola "AZ Once more with feeling") 51% AZ CAI 49% EY. Ogni azionista di AZ CAI diventa di fatto azionista della NEWCO. On realta' sono due compagnie separate. L'influenza che possono esercitare sulla NewCo sara' indiretta, per intenderci loro potranno solo discutere sull'operato di AZ CAI e, a sua volta, AZ CAI sara' in grado di eleggere X membri del CD della NewCo. D'altra parte mi sembra una delle soluzioni per essere sicuro che un soggetto EU (AZ CAI) mantenga il controllo sulla New Company, altrimenti EY con il 49% sarebbe anche sulla carta il socio che detiene il controllo della compagnia in quanto socio di maggioranza (ognuno degli altri avrebbe meno del 49%)
Ci sono vari aspetti che non mi quadrano. Innanzitutto la bad company si troverebbe ad essere nella scomoda condizione di collettore di ogni problema creato da CAI, ma nella necessità di evitare il fallimento in quanto maggior azionista della new AZ. Non vedo come sarebbe possibile visto che la bad company non avrebbe più entrate mentre dovrebbe fare fronte a debiti e cause.
C'è poi un'altra questione: gli slot e i blaterali, che sono in utilizzo a CAI, ma non di sua proprietà. E almeno teoricamente, non potrebbero essere passati da CAI alla new AZ come se fossero parte del patrimonio della prima. E' anche vero che è già stato fatto ai tempi del fallimento LAI, ma stavolta dubito che in sede UE tutti girerebbero la testa dall'altra parte come avvenne allora. Se non con ampia contropartita, tipo slot in quantità a LIN per le major comunitarie.
Altro aspetto rilevante è l'incognita di come verrebbe valutato a Bruxelles il controllo effettivo della nuova compagnia.
Che dal RE è definito come segue:
«controllo effettivo», un complesso di diritti, rapporti
contrattuali, o ogni altro mezzo che separatamente o
congiuntamente e tenendo presenti le circostanze di fatto o
di diritto del singolo caso conferiscono la possibilità di
esercitare direttamente o indirettamente un’influenza
determinante su un’impresa, per mezzo, in particolare:
a) del diritto di utilizzare in tutto o in parte il patrimonio
di un’impresa;
b) dei diritti o dei contratti che conferiscono un’influenza
determinante sulla composizione, sulle votazioni
o sulle deliberazioni degli organi di un’impresa
oppure conferiscono un’influenza determinante sulla
gestione delle attività dell’impresa;
Obiettivamente serve ardua immaginazione per sostenere che una CAI tecnicamente fallita, starindebitata, con cause pendenti e senza più asset (passati alla nuova AZ), avrebbe il controllo della gestione rispetto ad una EY che sta già dettando (anzi imponendo...) le proprie richieste prima ancora di aver investito 1€.
Se non è un controllo effettivo questo, non so cosa possa esserlo...
Ma come scrivevo sopra, magari troviamo il modo di "comprare" l'inazione della UE anche stavolta.
In ogni caso, il nuovo scenario è ben diverso da quello del 2009, quando gli attori erano tutti UE. E non sarà affatto scontato che a Bruxelles si turino occhi, naso e orecchie.