Dirottamento del volo ET702 ADD-FCO


Stessa cosa anche a FCO. Le varie ZHR e GVA vengono fatte partire ai gate B, C e D.
Invece mi ricordo che un po' di anni fa LX partiva dal molo G (quindi dopo aver effettuato controllo passaporti).

La Svizzera è entrata in Shengen a fine marzo 2009. Ricordo anche io che negli anni precedenti si passava per il controllo passaporti.
 
Ammetto di non aver mai usato il treno per varcare la frontiera elvetica, ma al valico di Brogeda trovi la GdF (ovviamente) e il doganiere svizzero che controlla esclusivamente la presenza della vignette. Analogamente in ingresso in Italia non trovi più la polizia di frontiera (il gabbiotto è chiuso), ma solo la GdF (mentre da parte svizzera non c'è nessuno). Del resto l'area Schengen prevede proprio la libera circolazione delle persone, per cui è lo stato di primo ingresso ad avere il compito di controllare la regolarità dei documenti in entrata, che poi sono validi in tutto il territorio.
è probabile che l'etiope per entrare in italia come crew utilizzi un documento chiamato general declaration,visto che penso serva un visto altrimenti per entrare in italia per un cittadino etiope.
se fosse quindi venuto in italia senza visto ma entrando con la gendec,non sarebbe potuto andare in svizzera non avendo una gendec che giustificasse il suo movimento come crew da italia a svizzera
di conseguenza mancherebbe la regolarizzazione nel primo paese d'ingresso(italia),regolarizzazione che è presente solo in quanto egli è entrato come crew e come crew deve uscire,e non credo che avesse una gendec per andare in svizzera ma al massimo per ripartire dall'italia verso l'etiopia
inoltre si sarebbe dovuto pagare il biglietto mentre così c'è andato con l'aereo della compagnia :-)
 
è probabile che l'etiope per entrare in italia come crew utilizzi un documento chiamato general declaration,visto che penso serva un visto altrimenti per entrare in italia per un cittadino etiope.
se fosse quindi venuto in italia senza visto ma entrando con la gendec,non sarebbe potuto andare in svizzera non avendo una gendec che giustificasse il suo movimento come crew da italia a svizzera
di conseguenza mancherebbe la regolarizzazione nel primo paese d'ingresso(italia),regolarizzazione che è presente solo in quanto egli è entrato come crew e come crew deve uscire,e non credo che avesse una gendec per andare in svizzera ma al massimo per ripartire dall'italia verso l'etiopia
inoltre si sarebbe dovuto pagare il biglietto mentre così c'è andato con l'aereo della compagnia :-)
Vero, ma visto che a FCO non avrebbero controllato il visto (prendendo il volo per GVA o ZHR), meglio rischiare una denuncia per immigrazione illegale che per pirateria aerea.
Resto dell'idea che il comportamento non sia stato particolarmente razionale.
 
Ammetto di non aver mai usato il treno per varcare la frontiera elvetica, ma al valico di Brogeda trovi la GdF (ovviamente) e il doganiere svizzero che controlla esclusivamente la presenza della vignette. Analogamente in ingresso in Italia non trovi più la polizia di frontiera (il gabbiotto è chiuso), ma solo la GdF (mentre da parte svizzera non c'è nessuno). Del resto l'area Schengen prevede proprio la libera circolazione delle persone, per cui è lo stato di primo ingresso ad avere il compito di controllare la regolarità dei documenti in entrata, che poi sono validi in tutto il territorio.

Ho preso il Cisalpino a fine anno e per tutti i passeggeri in carrozza, durante la marcia del treno tra Domodossola e Brig, c'era la domanda di rito: "ha qualcosa da dichiarare? "
 
Ho preso il Cisalpino a fine anno e per tutti i passeggeri in carrozza, durante la marcia del treno tra Domodossola e Brig, c'era la domanda di rito: "ha qualcosa da dichiarare? "
I doganieri svizzeri ogni tanto sono un filo "fiscali". Al valico di Castasegna (quello per andare in Engadina, per intenderci) ho visto perquisire una macchina italiana alla ricerca di vino e carne.
 
Vero, ma visto che a FCO non avrebbero controllato il visto (prendendo il volo per GVA o ZHR), meglio rischiare una denuncia per immigrazione illegale che per pirateria aerea.
Resto dell'idea che il comportamento non sia stato particolarmente razionale.

non sarebbe stato razionale in nessuno dei due casi,qche il soggetto in questione non abbia avuto un comportamento razionale è poco ma sicuro.
 
I doganieri svizzeri ogni tanto sono un filo "fiscali". Al valico di Castasegna (quello per andare in Engadina, per intenderci) ho visto perquisire una macchina italiana alla ricerca di vino e carne.

Infatti! Ma per chi non ha niente da nascondere non ci sono problemi.
Ho mostrato la carta d'identità e in pochi secondi la formalità è stata sbrigata.
 
Vero, ma visto che a FCO non avrebbero controllato il visto (prendendo il volo per GVA o ZHR), meglio rischiare una denuncia per immigrazione illegale che per pirateria aerea.
Resto dell'idea che il comportamento non sia stato particolarmente razionale.

Come non avrebbero controllato il visto? Certo che sarebbe stato controllato,non dalla polizia di frontiera,ovviamente, ma dall'addetto check in.
 
dalla bbc intanto ( http://www.bbc.co.uk/news/world-europe-26222674 ):

At a news conference in Addis Ababa, Information Minister Redwan Hussein said the co-pilot had worked for Ethiopia Airlines for five years, had no criminal record and was "medically sane until otherwise proven".

He said Ethiopia would seek his extradition.

"His action represents a gross betrayal of trust that needlessly endangered the lives of the very passengers that a pilot is morally and professionally obliged to safeguard," said Mr Redwan.

This incident is a blow to Ethiopia Airlines, which has long prided itself as one of the continent's best performing carriers, says BBC Addis Ababa correspondent Emmanuel Igunza.

The last hijacking to take place at Geneva airport was that of an Air Afrique plane in 1985.

In 1996, an Ethiopian Airlines flight was hijacked by three Ethiopians who wanted to claim asylum in Australia. It ran out of fuel and crashed into the Indian Ocean near the Comoros islands, killing 125 of the 175 people on board.
 
C'è da considerare che una richiesta di asilo politico può essere rigettata.
Con il suo comportamento, invece, il copilota si è assicurato qualche anno di soggiorno nelle patrie galere svizzere, da dove, a quanto pare, non può essere estradato nel suo Paese.
Purtroppo casi del genere accadono. Ricordo il caso del volo FedEx in cui un pilota salì a bordo con martello e fucile da pesca nel tentativo di far schiantare l'aereo per far ottenere alla famiglia il risarcimento dell'assicurazione. Per fortuna, anche in quel caso, nonostante le profonde ferite, tutto andò per il meglio.
 
Non diciamo scemenze.
Io ritengo che fare nomi e cognomi di persone che hanno vissuto esperienze forti, non volute e anzi le hanno subite, possa rischiare di trasformare un forum professionale in un gossip inutile che può trovare foraggio sui giornali o da altre fonti.
Non sapevo fosse stato reso pubblico il nome del collega e per questo mi ero espresso in quei termini.
Vogliamo tenere queste pagine su un livello professionale? I nomi in tal caso non penso servano.
 
Io ritengo che fare nomi e cognomi di persone che hanno vissuto esperienze forti, non volute e anzi le hanno subite, possa rischiare di trasformare un forum professionale in un gossip inutile che può trovare foraggio sui giornali o da altre fonti.
Non sapevo fosse stato reso pubblico il nome del collega e per questo mi ero espresso in quei termini.
Vogliamo tenere queste pagine su un livello professionale? I nomi in tal caso non penso servano.

Si tratta di un fatto di cronaca, dunque non vedo perchè andrebbe tenuto segreto il nominativo del Comandante, che peraltro non è responsabile di alcunchè.
 
Io ritengo che fare nomi e cognomi di persone che hanno vissuto esperienze forti, non volute e anzi le hanno subite, possa rischiare di trasformare un forum professionale in un gossip inutile che può trovare foraggio sui giornali o da altre fonti.
Non sapevo fosse stato reso pubblico il nome del collega e per questo mi ero espresso in quei termini.
Vogliamo tenere queste pagine su un livello professionale? I nomi in tal caso non penso servano.

"Gossip inutile" (A proposito, che fine ha fatto l'Italiano 'pettegolezzo') e' quando si diffondono voci o supposizioni usando un linguaggio che puo' farli scambiare per fatti. Fare il nome di una persona che non ha fatto nuilla di male non mi sembra un problema.
 
L'ultima volta che ho guardato, la Svizzera faceva parte dell'area Schengen, per cui non c'è controllo passaporti alla frontiera con l'Italia.
Ma vista la frequenza dei referendum elvetici, potrebbe essere cambiato qualcosa nel frattempo.

La Svizzera fa parte dell'area secondo i trattati di Schengen/Dublino dal 12 dicembre 2008. Il trattato era stato approvato dal popolo nel 2005. In pratica è soppresso il "controllo sistematico delle persone" nelle zone di confine. Non essendo membro dell'UE ai confini svizzeri esiste sempre il controllo doganale per le merci: si trovano dunque la Guardia di confine svizzera e la Guardia di finanza italiana.
 
19 anni al copilota che mirava all'asilo politico
L'uomo aveva dirottato un aereo su Ginevra approfittando dell'assenza del pilota


Il copilota della compagnia Ethiopian Airlines, che nel febbraio 2014 aveva dirottato su Ginevra un Boeing 767-300 partito dalla capitale etiope e diretto a Roma, è stato condannato a 19 anni e sei mesi di carcere dall'Alta corte federale di Addis Abeba. L'uomo, processato in contumacia, con il suo gesto mirava a ottenere l'asilo politico in Svizzera.

Il 17 febbraio dello scorso anno il volo ET-702 con a bordo 193 passeggeri, in gran parte italiani, e nove membri dell'equipaggio, venne dirottato su Ginevra. Il copilota aveva approfittato dell'assenza del pilota, recatosi alla toilette, per chiudersi nel cockpit. Dopo aver contattato l'aeroporto ginevrino era atterrato a Cointrin. Aperto un finestrino si era calato, non armato, con la fune d'emergenza. Al suolo era stato fermato dalle forze dell'ordine senza che opponesse resistenza.

Lo scorso maggio Berna aveva annunciato di aver respinto la domanda di estradizione presentata dall'Etiopia. L'uomo sarà processato per i reati compiuti in Svizzera e rischia 20 anni di carcere.

Fonte: ticinonews