Aeroporto di Treviso : concessione 40ennale a SAVE


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2 Aprile 2009
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Treviso......
«Ormai è fatta, finalmente abbiamo la concessione quarantennale per il Canova».

Il presidente di Save Enrico Marchi commenta così, a caldo, preso quasi in contropiede, la notizia pubblicata ieri sera sul sito internet dell’Enac, ente nazionale di aviazione civile: alla voce “ultimi aggiornamenti - gestioni totali”, l’Enac ha reso noto che la società di gestione AerTre (di proprietà della veneziana Save) con decorrenza dal 16 aprile scorso ha ottenuto la tanto attesa gestione quarantennale dell’aeroporto Canova di Treviso. «Manca solo la bollinatura del ministero dell’Economia», dicono gli addetti ai lavori, «ma è solo una formalità: la concessione c’è».

E mette in moto il Master Plan, ossia il grande progetto dell’ampliamento dell’aeroporto di Treviso destinato, una volta completato, ad aumentare sì i voli ma, contemporaneamente, a trasformare Treviso in un polo cruciale per il traffico aereo e il turismo del nordest, con le conseguenti ricadute economiche.Lo scorso maggio, il primo spiraglio di luce, per AerTre e Save, dopo lunghi mesi di incertezza: arriva a Treviso la notizia che l’ex ministro dell’Economia Grilli ha dato il via libera alla concessione quarantennale ad AerTre-Save per la gestione dell’aeroporto di Treviso. Passo necessario per sdoganare, in tre fasi, un investimento da 130 milioni di euro per potenziare lo scalo trevigiano. A dare la notizia, a maggio, è direttamente Paolo Simioni, amministratore delegato di Save e AerTre. Un annuncio che arriva in una fase critica: da circa un anno e mezzo infatti è ormai scaduta la concessione ventennale che AerTre aveva per gestire lo scalo di Treviso. Si procede a suon di proroghe. Mancava però l’ufficializzazione da parte dell’Enac. Arrivata ieri sera, almeno via web. E così dal prossimo anno fino al 2030, con un ampliamento da 130 milioni di euro, la società di gestione promette un cantiere che alla fine permetterà cinquemila nuove assunzioni, tra aeroporto e indotto. Un aeroporto già dotato di una pista principale pronta per la seconda categoria.

Ecco le fasi del potenziamento del Master Plan: dal 2014 al 2015 Save investirà 76 milioni di euro per la sistemazione definitiva della pista, lo sviluppo del terminal, l’ampliamento dei parcheggi. Dal 2016 al 2020 - altri 24 milioni di spesa - ulteriore potenziamento del terminal. Dal 2020 al 2030 - altri 30 milioni - sorgeranno punti commerciali e servizi a ridosso dell’aerostazione. Ma l’ok dell’Enac alla concessione quarantennale dovrebbe risolvere anche il problema della seconda categoria, che permetterà allo scalo di funzionare con una visibilità minima di 350 metri: la pista è stata adeguata due anni fa, ma manca ancora il via da parte del ministero della Difesa.


di Alessandro Zago Tribuna di Treviso.

fonte...http://tribunatreviso.gelocal.it/cr...tre-ora-parte-il-grande-ampliamento-1.7885817
 
Re: Aeroporto di Treviso......concessione 40ennale

Ecco un altro articolo, un pò più completo:

AerTre ottiene la gestione quarantennale dell'aeroporto

Dopo lunghi iter approvativi la società ha ottenuto la totale gestione de Canova di Treviso. La convenzione prevede la manutenzione
Redazione 8 ottobre 2013

Dopo un lungo e complesso iter approvativo, AerTre, la società del 'Canova' di Treviso, ha ottenuto in via definitiva la concessione quarantennale di gestione totale dell'aeroporto. Il 14 ottobre 2010 Enac e AerTre avevano sottoscritto la convenzione per la gestione totale che prevede, in particolare, lo sviluppo dello scalo attraverso la progettazione e realizzazione del piano investimenti, la gestione e manutenzione degli impianti e delle infrastrutture aeroportuali.

Il rilascio del Decreto interministeriale del Ministero dell'Economia e del Ministero dei Trasporti, che conferisce efficacia al contratto sottoscritto tra Enac e AerTre, ha poi subito forti rallentamenti, anche a causa del succedersi di diversi Governi. Finalmente, l'11 settembre 2013 il Decreto è stato registrato alla Corte dei Conti, portando così a definitiva conclusione l'intero iter. La durata della concessione quarantennale decorre dalla data del 16 aprile 2013. L'ottenimento della concessione permette di avviare il piano di sviluppo infrastrutturale dello scalo - per il quale si attende ora la Valutazione di Impatto Ambientale da parte del Ministero dell'Ambiente - che prevede investimenti per lo sviluppo del terminal, la manutenzione della pista di volo, l'ampliamento dei parcheggi, lo sviluppo delle aree commerciali del terminal e servizi ausiliari, nonché un significativo importo dedicato alle mitigazioni ambientali in modo da garantire la sostenibilità ambientale del piano di sviluppo approvato con la Concessione quarantennale.

L'ottenimento della concessione quarantennale, per il gruppo Save, segna dunque un ulteriore importante traguardo del sistema aeroportuale Venezia-Treviso, anche in vista dell'auspicata ripresa del settore del trasporto aereo. (ANSA)

http://www.trevisotoday.it/cronaca/aeroporto-canova-aertre-treviso.html
 
Re: Aeroporto di Treviso......concessione 40ennale

La minaccia di Marchi «Chiudo l’aeroporto»

Dopo lo stop all’ampliamento, Save attacca la commissione Via: «Incompetenti». Zaia: «La Regione si oppone». Mainardi: «Non gli rispondo»

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«Un parere interlocutorio frutto del lavoro di incompetenti. Se si andrà avanti su questa strada non resterà altro da fare che chiudere l’aeroporto di Treviso e spostare tutto a Venezia». Lo stop al nuovo Canova, arrivato venerdì sera dalla commissione di valutazione di impatto ambientale del ministero dell’Ambiente, ha mandato su tutte le furie Enrico Marchi. Il presidente di Save, principale azionista di AerTre, usa la forza dei numeri per dare ancora più peso alla minaccia: «Se dovessimo restare a 16.000 voli non arriveremmo al pareggio di bilancio. E di fronte alle perdite non ci resterebbe altro da fare che chiudere. A Treviso verrebbe a mancare la ricchezza del traffico dei passeggeri e un investimento complessivo di 130 milioni di euro. Da parte nostra resta ancora la massima disponibilità al dialogo, ma a questo punto deve essere la politica cittadina a dire chiaramente cosa vuole». E in soccorso di Marchi è arrivato ieri mattina anche il governatore Luca Zaia. «Noi continuiamo a battagliare affinché si sblocchi tutta questa vicenda», ha detto il presidente del Veneto, «resta fermo che l’opposizione della Regione a questo parere c’è stata e c’è ancora».
Per Marchi la vicenda non si chiude certo così. La commissione di Via ha adottato venerdì sera un provvedimento “interlocutorio” negativo, prescrivendo una serie di interventi urgenti. In buona sostanza si tratta di una bocciatura del masterplan e un invito a presentare una nuova istanza che contenga gli interventi stabiliti dalla commissione di Via. Ma il manager coneglianese non ci sta e va all’attacco della commissione di valutazione d’impatto ambientale, «si tratta di un parere interlocutorio, il numero di passeggeri non è di sua competenza, ma del ministero e dell’Enac», e dei suoi componenti, «incompetenti che si improvvisano esperti, che impediscono lo sviluppo del Paese». Il presidente di Save individua anche quello che, a suo dire, è il vero ispiratore della bocciatura da parte della commissione di Via: Bortolo Mainardi. Con quest’ultimo, dal 2011 commissario straordinario per la Tav Venezia-Trieste, Marchi ha polemizzato più volte sul tema dell’altà velocità da far arrivare fino all’aeroporto Marco Polo. «Lui ha istruito la pratica», afferma il manager coneglianese, «è un esponente della vecchia politica che, da posizioni di sottogoverno, prende decisioni senza avere le competenze necessarie. Non può quindi stupire che l’Italia sia in recessione. È l’eccesso di burocrazia che frena lo sviluppo del Paese. Se si va avanti di questo passo a Treviso verrà a mancare non solo la ricchezza dei passeggeri che arrivano all’aeroporto, ma anche un investimento complessivo di 130 milioni di euro che avrebbe dato ossigeno a settori che, proprio in questo periodo di crisi, non hanno lavoro: l’edilizia, studi di ingegneria e di architettura. Sono atteggiamenti miopi come questo che bloccano lo sviluppo». Alle accuse di Marchi però Mainardi preferisce non replicare: «Per l’incarico ministeriale che ricopro e per deontologia professionale mantengo la riservatezza».
A questo punto però Marchi si rivolge direttamente alla nuova amministrazione di Ca’ Sugana, senza però risparmiare una frecciata a Paolo Camolei, attuale assessore all’Urbanistica e già presidente dell’AerTre, «stiamo scontando ancora i suoi errori di gestione, a partire dal terminal troppo costoso». «Da parte nostra resta comunque la massima disponibilità al dialogo», aggiunge il presidente di Save, «ma se un sistema non è interessato allo sviluppo occorre prenderne atto. Storie come queste ci fanno capire perché l'Italia resta indietro e perde posizioni rispetto ai Paesi industrializzati, perché siamo ancora in profonda recessione e perché diminuisce il reddito disponibile e mancano posti di lavoro. A questo punto devono essere la politica e le associazioni, anche quella degli imprenditori, a prendere una posizione chiara».
E sulla vicenda Canova ieri ha fatto sentire la sua voce anche il governatore Zaia. «Innanzitutto la regione si è opposta a questo preparere», ha spiegato il presidente della Veneto, «noi continuiamo a battagliare affinché si sblocchi tutta questa vicenda. Resta fermo che l’opposizione della Regione c’è' stata e c’è ancora. Noi riconosciamo questo sistema aeroportuale di Venezia e di Treviso come un sistema efficiente, che dà un servizio unico al territorio e che da oggi è anche un momento di promozione dell’economia in un’ottica nella quale crediamo sempre di più di poter realizzare questa holding degli aeroporti del nordest. Tante persone sono state bocciate e poi sono diventate dei luminari. Faremo così anche noi».


 
Re: Aeroporto di Treviso......concessione 40ennale

BLOCCO DEI VOLI AL CANOVA, L'IRA DI CONFCOMMERCIO L'associazione contro la decisione della Commissione Via. "Non cederemo a questo ricatto".

lun, 28 ottobre 2013 - 16:30

TREVISO. La Confcommercio di Treviso ha espresso oggi l'intenzione di non accettare passivamente la fissazione a 16.300 movimenti massimi l'operatività dell'aeroporto "Antonio Canova" di Treviso da parte della Commissione nazionale per la Valutazione di impatto ambientale (Via). "Non cederemo a questo ricatto - sostengono oggi i vertici dell'associazione - che, con un semplice 'no', azzera una struttura che è parte integrante del territorio sulla quale il sistema Confcommercio, e con esso tutti gli operatori turistici e le istituzioni, in questi anni hanno investito moltissimo". "Né - proseguono - siamo disponibili ad accettare oggi le posizioni incoerenti di quegli amministratori locali che, dietro l'alibi della tutela ambientale, non sanno guardare al domani". Confcommercio, infine, ribadisce la convinzione "che il corretto e necessario sviluppo di una provincia debba necessariamente passare attraverso l'adeguamento del proprio scalo, che negli anni ha garantito indotto ed occupazione". (ANSA).
http://www.a3news.it/news/treviso/blocco-dei-voli-al-canova-l-ira-di-confcommercio-136.html

Aeroporto Canova: Zaia, regione si opporra' a no del ministero
26 Ottobre 2013 - 12:32

(ASCA) - Badoere (TV), 26 ott - ''Innanzitutto la regione si e' opposta a questo preparere. Noi continuiamo a battagliare affinche' si sblocchi tutta questa vicenda. Resta fermo che l'opposizione della regione c'e' stata e c'e' tuttora''.

Cosi' il presidente della regione Veneto, Luca Zaia, in merito al ''no'' al piano di crescita dell'aeroporto Canova, da parte del ministero.

''Noi riconosciamo questo sistema aeroportuale di Venezia e di Treviso come un sistema efficiente, che da un servizio unico al territorio e che da oggi e' anche un momento di promozione dell'economia in un'ottica nella quale crediamo sempre di piu' di poter realizzare questa holding degli aeroporti del nordest'', ha continuato Zaia. ''Tante persone sono state bocciate e poi sono diventate dei luminari. Faremo cosi''', ha concluso il governatore del Veneto.
http://www.asca.it/newsregioni-Aero..._si_opporra__a_no_del_ministero-1329360-.html

Camolei: «Lega e Marchi hanno affossato il Canova»

Ampliamento bocciato, le accuse dell’assessore ed ex presidente AerTre
Muraro e Unindustria premono: «Lo sviluppo dello scalo è necessario»


Leonardo Muraro, presidente della Provincia e uno dei big della Lega, non ha dubbi: «Sto con Marchi, il verdetto della commissione Via è inaccettabile, non si può stroncare in questo modo lo sviluppo di una città e del territorio», sbotta a caldo, «se poi fosse vero che tutto è dovuto a guerra personali fra Mainardi (ex commissario per il passante e le grandi opere in Veneto, oggi componente della commissione ministeriale ndr) e Marchi, o fra Mainardi e Gava (l’ex parlamentare Pdl, uno degli artefici della caduta di Berlusconi, oggi consulente di Save ndr) sarebbe inammissibile, il segno che in questo paese siamo davvero finiti».

E si schiera anche Unindustria, l’associazione degli industriali: «Non si può fermare lo sviluppo della città, l’aeroporto va ampliato a beneficio del territorio» fanno sapere da palazzo Giacomelli, in attesa di ulteriori prese di posizione.

Il caso aeroporto si arroventa, ed è destinato a scandire la politica dell’autunno-inverno, fra città e Venezia, fra enti locali e Regione. Venerdì la commissione via del Ministero ha bocciato con 48 sì e 2 astenuti il piano di ampliamento e l’aumento dei voli, imponendo peraltro ulteriori lavori per la sicurezza. Sabato Marchi, numero uno di Save, ha minacciato di chiudere l’aeroporto di San Giuseppe, ricalibrato da Roma a 16.300 voli annui dopo questo verdetto, dirottando altrove voli e passeggeri.

Da Ca’ Sugana, però, gli risponde Paolo Camolei. Oggi è assessore all’urbanistica, ma fino al 2007 è stato presidente di AerTre, fortemente voluto dalla Lega, che alla fine lo scaricò, in sintonia con Marchi e Save. Una AerTre che allora, salvata dal sindaco Gentilini nel 1994 con la presidenza affidata a Italo Anoja, era una società autonoma, partecipata e non controllata da Save.

E Camolei, in perfetto allineamento con il sindaco Giovanni Manildo, accetta il verdetto della commissione ministeriale: «Come abbiamo sempre detto, l’aeroporto deve funzionare nel rispetto delle regole, dell’ambiente e del territorio, con un intelligente compromesso fra l’aspetto economico, l’ambiente e la sicurezza», premette, «non deve vincere Marchi, e non deve vincere il comitato di Faraoni. Ma deve vincere la città. Questa sconfitta del progetto era annunciata, per la gravissima responsabilità della Lega, che ha abdicato al ruolo di governance dell’aeroporto, e per i disegni di Marchi e Save, che hanno sovradimensionato lo scalo del futuro, non tenendo conto del contesto in cui è inserito: la Noalese, l’aeroporto militare, il parco del Sile, San Giuseppe, Quinto».

Ma l’ex presidente si toglie anche i sassolini contro Marchi, che lo aveva accusato di «errori di gestione» e di «suite presidenziali» a San Giuseppe: «Quella che lui chiama suite l’avevano messa nel progetto i suoi professionisti. Come Paolo Mar e «Save Engineering», che hanno gestito l’operazione ampliamento. La storia dice che per sei anni sono stato in un buco di 4 metri per 4, altro che suite», dichiara Camolei.

Intanto, a San Giuseppe, cresce l’’allarme fra i lavoratori. «Si torna indietro di 5 o 6 anni, con la riduzione dei passeggeri. Ma se si chiude lo scalo è finita davvero». Ma il comitato anti ampliamento dell’aeroporto rilancia: «Se fosse vero, come dice Marchi, che ogni milione di passeggeri porta un migliaio di posti di lavoro, non dovremmo già avere migliaia di dipendenti? E perché invece non sono non più di 200? La verità è che sono stati sempre forniti dati demagogici, buoni per fare propaganda».
http://tribunatreviso.gelocal.it/cr...-e-marchi-hanno-affossato-il-canova-1.8007891
 
Re: Aeroporto di Treviso......concessione 40ennale

TSF07 (o altri) ... dato che tu sei efferato su treviso ... volevo chiederti un'informazione, se posso. Ho letto questo articolo qui su "la Tribuna" di Treviso:
http://ricerca.gelocal.it/tribunatreviso/archivio/tribunatreviso/2013/10/26/NZ_25_01.html
Verso la fine dell'articolo si legge questo "... la Via che ha imposto una lunga serie di lavori necessari per la sicurezza e l’operatività dello scalo. Eccone alcuni, in ordine sparso. Va ampliata la via di rullaggio interno della pista. Va ampliato il piazzale della pista stessa. L’edificio che ospita i vigili del fuoco va rifatto. Anche lo stesso terminal va ampliato, fisicamente: serve una volumetria maggiore. ...".

Cosa significa che va ampliata la via di rullaggio interno della pista? Non esiste alcuna via di rullaggio a TSF; esiste un piazzale aeromobili ed una pista con due uscite di rullaggio verso il piazzale del Terminal e una in lato opposto verso il piazzale dell'AM. La testata pista 07 prevede uno "slargo per manovra" (non so come chiamarlo in termine tecnico).
Va ben che di solito negli articoli a tema aeronautico dei soliti quotidiani generalisti vengono regolarmente scritte castronerie (nelle riviste di settore invece, ovviamente, la tendenza è quella di mostrare più professionalità), ma si può sapere che cosa si intende? Significa, forse, che va costruita ex novo una completa via di rullaggio parallela alla pista di volo che renda completamente operativa la pista stessa e congiunga il piazzale alla testata 07?
Se poi si possono conoscere quali sono i contenuti del progetto/masterplan mi farebbe molto piacere. Se si può, ovviamente. Magari qualche link ...
Grazie infinite per la risposta.
 
Re: Aeroporto di Treviso......concessione 40ennale

Ciao Marcofvg, non dare proprio retta a quanto afferma La Tribuna... è un giornale su cui non fare praticamente affidamento.
Pare che, (Ma il provvedimento di VIA deve ancora essere scritto o perlomeno recapitato a chi di competenza) preveda dei lavori dichiarati urgenti e da fare subito.
Tali lavori (e qui c'è qualcosa di strano, o perlomeno anomalo) non sono altro che quanto previsto dal Masterplan di Save, senza però poter aumentare i voli.
Quindi parrebbe una vittoria per il Comitato no ampliamento; di fatto invece i lavori amplieranno l'aeroporto.
Sul limite dei voli che dire... Regione Veneto, Provincia di Treviso, Ascom, Confesercenti, Unindustria, Confcommercio hanno pubblicamente dichiarato di non condivere quanto stabilito e di attivarsi con ogni mezzo a disposizione in favore di Save.
Il comune di Treviso, inizialmente in silenzio (Si è passati da anni di Lega a PD) dato che riceverà quest'anno 2,5milioni di euro dalle rendite di Save, seppur in modo debole, sta prendendo posizione in favore dell'aeroporto purchè si sviluppi "in modo sostenibile". Alias non farà nulla o perlomeno non dovrebbe mettere altri bastoni tra le ruote.
Marchi (Save) asserisce che il limite indicato dalla VIA è solo indicativo, in quanto il numero autorizzato lo fornisce il Ministero dei Trasporti insieme ad Enac, non il Ministero dell'Ambiente.
Non sono competente pertanto non so se sia effettivamente così; In ogni caso per Enac e Min. Trasp. non hanno fatto alcuna opposizione su Treviso.
La commissione VIA invece è presieduta da una persona che non va particolarmente d'accordo con i vertici Save e gira voce insistente che la bocciatura sia stata dovuta proprio a ciò. Il che è una INDECENZA.
Sotto trovi il link di quanto è previsto su Treviso (Masterplan). Non preoccuparti di chiedermi altre info!
http://www.aviazionecivile.org/vb/s...-di-Treviso-****?highlight=treviso+masterplan
 
Re: Aeroporto di Treviso......concessione 40ennale

Per completezza di informazione:

AEROPORTO»LE TRATTATIVE

Marchi, numero uno di Save. E Manildo, sindaco di Treviso che peraltro ha anche la delega piena all’aeroporto. Faccia a faccia ieri in municipio a Treviso, per trovare uno spiraglio con cui uscire...

Marchi, numero uno di Save. E Manildo, sindaco di Treviso che peraltro ha anche la delega piena all’aeroporto. Faccia a faccia ieri in municipio a Treviso, per trovare uno spiraglio con cui uscire dallo stallo del nuovo «Canova», bocciato senza attenuanti dalla commissione Via del ministero, e dare un futuro al San Giuseppe. Una «roadmap» che potrebbe passare per un tavolo tecnico, o una commissione che riprenda in mano i nodi del contendere - numero di voli e di passeggeri, tutela ambientale, salvaguardia del territorio di Treviso e Quinto interessato dal progetto. I bene informati dicono che il Comune potrebbe anche aprire su alcune istanze di Save, ma sempre nel rispetto di ambiente e territorio, in cambio di un ruolo più centrale, di «regia» nella gestione dello scalo, senza per questo contestare gli assetti azionari e di potere. Tanto più che Ca’ Sugana, grazie al concambio, riceverà un assegno di 2,5 milioni. «E non si sputa nel piatto dove si mangia» ricorda un veterano di Ca’ Sugana esperto di aeroporti.

A freddo, ieri a Ca’ Sugana, toni più pacati. Ma schietti. Manildo ha chiarito a Marchi che il Comune non accetta aut aut (a caldo, appresa la notizia della bocciatura del progetto da 131 milioni, il presidente di Save aveva detto che avrebbe chiuso l’aeroporto trevigiano per scegliere altri scali) e ha riconfermato direttamente a Marchi la linea del Comune: nessuno sviluppo senza il rispetto di ambiente e salute dei cittadini. Anche Marchi ha ribadito la posizione ferma di Save , che controlla anche il «Canova», da quando nel 2007 ha preso la maggioranza in AerTre. E cioè «la consapevolezza dell’importanza del Canova per la città», che è anche quella del «necessario sviluppo dell’aeroporto a beneficio del territorio trevigiano», tanto più dopo la concessione per 40 anni e rilasciata dal ministero, gli investimenti già fatti (40 milioni spesi sui 131 complessivi del progetto di ampliamento).

Alla fine nessun muro contro muro, ma la volontà di trovare un percorso per uscire dallo stallo. E fra le varie possibilità, sarebbe prevalsa l’ipotesi di una gruppo di lavoro speciale che affronti le questioni su cui da anni si fronteggiano gli opposti schieramenti. A cominciare dai voli. E ufficiale: il 30 settembre sono stati superati i 16.300 voli annui, limite stabilito dalla antica concessione e poi ribadito per due volte dal Ministero, l’ultima appunto con il pronunciamento della commissione Via di venerdì. Come si comporterà ora Save, nella gestione dell’aeroporto? Sin qui la linea era quella di sforare il tetto dei voli, a scapito di controlli verifiche e sanzioni, persino delle inchiesta penali sollecitate a colpi di esposti in Procura dal comitato anti ampliamento.

Intanto, però, anche San Giuseppe deve fare i conto con una riduzione di voli e passeggeri: rispetto al 2013 è di circa il 10%.

Manildo, comunque, ha annunciato ieri a Marchi che il comune ha varato due iniziative per ribadire il suo disegno di un aeroporto calibrato sul territorio». La prima è una vasta offerta culturale di eventi in grado di trattenere più turisti in città, coordinata in prima persona dall’assessore Luciano Franchin. Il secondo uno studio più esatto sui flussi dei turisti che atterrano al Canova ma poi prendono altri lidi, fuori dalla Marca, con mezzi di trasporto extraprovinciali. Gianni Garatti, neopresidente di AerTre e noto albergatore, vuole rafforzare, oltre agli hotel, l’intero settore turistico a Treviso e provincia. Ma come ha detto Manildo ieri ai Trecento (dove sono volate scintille fra Caldato, Pd, e Zampese Lega sul piano di rischio dello scalo, tuttora al vaglio di Enac) , «non basta mettere un cartello per fermare i turisti». È stato Garatti, nel weekend, a mediare fra Marchi e Manildo. L’incontro di i eri però era in agenda da tempo.
http://tribunatreviso.gelocal.it/cronaca/2013/10/29/news/aeroporto-le-trattative-1.8013550

Canova, Confcommercio: "Non cederemo a un no"
Capraro, presidente Federalberghi : "Sviluppo dell’aeroporto è fondamentale per garantire futuro e competitività all’intero territorio"
TREVISO - «Lo sviluppo dell’aeroporto è fondamentale per garantire futuro e competitività all’intero territorio, a maggior ragione per Treviso, che con la sua provincia, vede nel turismo un concreto ed importante ambito di crescita».

A ribadirlo è Federico Capraro, presidente di Federalberghi Treviso, che, insieme ai vertici di Confcommercio, Guido Pomini e Piero Tedesco, scendono in campo senza lasciare dubbi: «il turismo è un settore prioritario che in questo periodo sta garantendo occupazione e tenuta, non è ammissibile che gli eccessi burocratici ed amministrativi blocchino questa fonte di sviluppo della nostra economia, facendo perdere competitività al territorio ed alle nostre strutture. Aspettiamo di leggere le osservazioni tecniche contenute nel parere espresso dalla commissione di Via( valutazione impatto ambientale), ma siamo certi che non potranno ignorare il ruolo strategico di Treviso nel sistema aeroportuale Veneto». «Di sicuro- conferma Capraro- non cederemo a questo “ricatto” che con un semplice "no" azzera una struttura che è parte integrante del territorio sulla quale il sistema Confcommercio, e con esso tutti gli operatori turistici e le Istituzioni, in questi anni hanno investito moltissimo, credendo in una promozione che vede Treviso e la Marca al centro di una politica di espansione turistica che, pur nel supporto a Venezia, ha conferito alla Marca identità ed attrattività, diventando meta privilegiata di quel turismo che tante altre città d’arte ora ci invidiano».

«Né - conferma il presidente di Confcommercio Guido Pomini- siamo disponibili ad accettare oggi le posizioni incoerenti di quegli amministratori locali che, dietro l’alibi della tutela ambientale, non sanno guardare al domani. Basta pensare alle casse comunali di amministrazioni limitrofe riempite con gli oneri di uno sviluppo edilizio non programmato che, se oggi grida al blocco invocando la sostenibilità, ieri ha fatto nascere strutture turistiche legandole inevitabilmente alla vicinanza con l’aeroporto».

«Siamo fermamente convinti- conclude il direttore Piero Tedesco- che il corretto e necessario sviluppo di una provincia debba necessariamente passare attraverso l’adeguamento del proprio scalo, che negli anni ha garantito indotto ed occupazione, garantendo al contempo i principi del rispetto e della tutela al territorio circostante ed ai suoi cittadini. Gli esempi italiani ed europei non mancano».
http://www.oggitreviso.it/canova-confcommercioinammissibile-bloccare-progetto-di-sviluppo-73178
 
Re: Aeroporto di Treviso......concessione 40ennale

Ciao Marcofvg, non dare proprio retta a quanto afferma La Tribuna... è un giornale su cui non fare praticamente affidamento.
Pare che, (Ma il provvedimento di VIA deve ancora essere scritto o perlomeno recapitato a chi di competenza) preveda dei lavori dichiarati urgenti e da fare subito.
Tali lavori (e qui c'è qualcosa di strano, o perlomeno anomalo) non sono altro che quanto previsto dal Masterplan di Save, senza però poter aumentare i voli.
Quindi parrebbe una vittoria per il Comitato no ampliamento; di fatto invece i lavori amplieranno l'aeroporto.
Sul limite dei voli che dire... Regione Veneto, Provincia di Treviso, Ascom, Confesercenti, Unindustria, Confcommercio hanno pubblicamente dichiarato di non condivere quanto stabilito e di attivarsi con ogni mezzo a disposizione in favore di Save.
Il comune di Treviso, inizialmente in silenzio (Si è passati da anni di Lega a PD) dato che riceverà quest'anno 2,5milioni di euro dalle rendite di Save, seppur in modo debole, sta prendendo posizione in favore dell'aeroporto purchè si sviluppi "in modo sostenibile". Alias non farà nulla o perlomeno non dovrebbe mettere altri bastoni tra le ruote.
Marchi (Save) asserisce che il limite indicato dalla VIA è solo indicativo, in quanto il numero autorizzato lo fornisce il Ministero dei Trasporti insieme ad Enac, non il Ministero dell'Ambiente.
Non sono competente pertanto non so se sia effettivamente così; In ogni caso per Enac e Min. Trasp. non hanno fatto alcuna opposizione su Treviso.
La commissione VIA invece è presieduta da una persona che non va particolarmente d'accordo con i vertici Save e gira voce insistente che la bocciatura sia stata dovuta proprio a ciò. Il che è una INDECENZA.
Sotto trovi il link di quanto è previsto su Treviso (Masterplan). Non preoccuparti di chiedermi altre info!
http://www.aviazionecivile.org/vb/s...-di-Treviso-****?highlight=treviso+masterplan

Concordo con ogni parola.
La cosa più grave è che la politica, ai suoi numerosi livelli, non riesca in alcun modo a prendere una decisione. Ci sono di mezzo Comune, Provincia, Regione, Ministero delle Infrastrutture, Ministero dell'Ambiente, Commissione VIA, ENAC spunta addirittura un Commissario Straordinario!
Di fatto è una giungla dove nessuno capisce cosa è lecito e cosa non lo è, quali siano le alternative corrette, è impossibile avere un qualsiasi tipo di certezza normativa. Marchi avrà tanti difetti, ma il piano di sviluppo per TSF c'è ed è fatto con soldi veri, fermarlo - peraltro in un momento di crisi come questo - è veramente assurdo.
 
Da "Chiudo Treviso" a...

E con Treviso si apre la fase del dialogo

TREVISO Un tavolo tecnico, non politico, dove il Comune di Treviso possa assumere davvero un ruolo di regia sullo scalo di San Giuseppe che certo non gli possono conferire gli attuali assetti azionari di AerTre, controllata e non più partecipata da Save dopo il concambio azionario del 2007. E dove soprattutto Ca’ Sugana vuole diventare arbitro e supervisore del rispetto delle norme tecniche, di quelle ambientali e di sicurezza. E della compatibilità con il traffico aereo chiesto da Save. Oggi sono 20 mila l’anno, contro il tetto che il Ministero da 3 anni fissa a 16.300 – su questo i comitati hanno presentato esposti in Procura – ma che dovevano diventare 29 mila a fine dei lavori di ampliamento, ora «stoppati» dalla commissione Via, che ha rilanciato il tetto di 16.300. Quest’anno è stato raggiunto già a fine settembre, nonostante il calo del 10% di voli e passeggeri provocato dalla crisi. Su questo punto Save aveva in passato chiesto a Roma di non computare i voli privati di Aeroclub e vip triveneti (4mila l’anno, il 20%). Facile prevedere che il nodo del numero dei voli sarà il primo a tenere banco nella «roadmap» stabilita da Manildo e Marchi nell’incontro di lunedì a Ca’ Sugana. La barra del Comune però è nota: non c’è spazio per alcun «gigantismo» al Canova, l’aeroporto va calibrato sul quartiere di San Giuseppe e sul confinante comune di Quinto. Ma Manildo è il primo a non volere la rottura con Save: a fine anno il Comune riceverà, come azionista di minoranza, un assegno d i 2,5 milioni. Su questi binari procederà il dialogo, al tavolo di lavoro che potrebbe gestire il futuro dello scalo Canova, il cui progetto di ampliamento è stato appena bocciato dalla commissione Via del ministero dell’Ambiente. Un parere consultivo e non vincolante, ma che con 48 no e 2 astenuti è stato un autentico fulmine a ciel sereno per Save, e n on solo. Non a caso Marchi aveva subito minacciato la chiusura dello scalo, salvo poi intavolare un dialogo con il Comune che si era fatto garante dei diritti di residenti e territorio. Sulla vicenda, ieri, due nuove prese di posizione. Il presidente di AerTre Gianni Garatti, che è anche presidente del consorzio di Promozione Turistica di Treviso, sceglie quest’ultima veste (testuale) per dare un contributo, che è l’elogio del «Telegraph» a Treviso «sottovalutata porta di Venezia». Garatti rilancia Treviso e la Marca come «giardino e non dormitorio di Venezia, le bellezze del capoluogo e del suo territorio», e cita l’invito del quotidiano inglese ai turisti d’Oltremanica: «Non prendete subito la navetta per Venezia ma concedetevi un giorno a Treviso». «Per questo va difeso l’aeroporto di Treviso», sostiene Garatti, «nella linea individuata dal sindaco Manildo». E interviene anche il Pd cittadino, con il segretario Andrea Michielan: «Il Canova è strategico per il servizio che offre alla comunità trevigiana e per i risvolti occupazionali», dichiara, «ma la sua gestione e il suo funzionamento devono essere guidate da logiche di ampio respiro, valutando tutti i fattori. Finchè i singoli puntano a massimizzare solo i loro interessi, non potrà vincere il benessere di tutti i cittadini».
http://ricerca.gelocal.it/tribunatreviso/archivio/tribunatreviso/2013/10/30/NZ_11_03.html
 
Tranquillo, e' pura fantascienza per il momento.

Infatti, ho immaginato un' altra solita bufala dei giornali. Ho visto che hanno caricato le stesse rotte per la stagione estiva 2014 ( 30 rotte Ryanair ed 8 Wizzair ) a TSF. Secondo me ci sarebbe spazio per qualche rotta in più, considerando il " vuoto " lasciato da Germanwings, Transavia e Air Arabia Maroc.
 
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Per forza non ci sono buone notizie... Il giornalista ha preso i dati al 31 novembre... Va a capire di che razza di anno ;)

Non me ne ero accorto! In ogni caso, speriamo che SAVE trovi un compromesso. Sarebbe assurdo creare ancora problemi ad un aeroporto che avrebbe un grande potenziale ma che ora non è sfruttato a dovere.