Questo discorso è applicabile però a tutte le compagnie e non solo Alitalia.
Hai perfettamente ragione. Ma qual'e' la linea aerea che ha il maggior numero di voli che interessano FCO ?
Questo discorso è applicabile però a tutte le compagnie e non solo Alitalia.
Se dovessi sparare un paio di nomi direi Colaninno e Mancuso. Ma ripeto, secondo me non è un'ipotesi verosimile.Tanto per curiosità chi sarebbero secondo te gli italiani che andrebbero nella stanza dei bottoni in caso di fusione?
Hanno già adesso singolarmente delle quote ridicole e non sono per nulla coesi tra loro, figuriamoci poi.
Non credo che ai francesi passi nemmeno in mente una soluzione che veda gli italiani nella stanza dei bottoni di AF. D'altra parte devono solo aspettare che AZ sia ad un passo dal default per portarla a casa alle loro condizioni.
Si ma di queste tariffe,in classe O e L,ce ne sono pochissime....
Letta è un politico di buona scuola DC, si tiene aperte tutte le porte, sicuramente sta trattando con AF ed al tempo stesso sta organizzandosi con Moretti, CDP e tutta la galassia a controllo pubblico per trovare una soluzione alternativa.Chiaro. Quindi come interpreti l'uscita di Letta?
Il ragionamento è proprio questo, i prezzi giusti per vendere un determinato biglietto lo decide il mercato. Poter recuperare 10-20€ a biglietto lasciando inalterate le vendite come ipotizza bombatutto, fra l'altro così su due piedi, sarebbe il sogno del settore revenue di qualunque compagnia. Purtroppo ogni € è sudato a fondo.Provo a interpretare il pensiero di Farfallina: dovendo concorrere con altri vettori, e sapendo che i passeggeri guardano il prezzo totale del volo, secondo Farfallina AZ dovrebbe ridurre le proprie tariffe in misura proporzionale all'aumento delle tasse aeroportuali. Più che di perdita, immagino stia parlando di mancati ricavi.
Esempio: AZ vuole marcare LX che vende FLR-JFK a €500 complessivi in determinate date. Per praticare il medesimo prezzo di €500 (prezzo finale per il passeggero - non tariffa di riferimento), AZ deve scontare la tariffa del biglietto di qualche € in più rispetto a Swiss, mancando quindi dei ricavi.
Immagino fosse questo il ragionamento di Farfallina.
AZ a FCO dovrebbe essere circa al 50% della quota di mercato (vado a memoria, è comunque predominante per il ragionamento non cambia), fai te su chi incide in maniera significativa. La questione poi è che non è tutto ptp, ma AZ ci fa hub a FCO facendoci transitare i suoi pax quindi si confronta con player che non hanno avuto tali aumenti nei propri hub e sui quali tali aumenti incidono quindi meno.Questo discorso è applicabile però a tutte le compagnie e non solo Alitalia. In sostanza io penso che, al fine del ricavo delle compagnie aeree, l'aumento delle tasse non incida perchè ricaricate sul passeggero. Un pò come succede con l'aumento dell'IVA. Essendo una tassa al consumo alla fine chi paga di piu è l'utente finale e non il negoziante che ti vende il bene.
Semmai la perdita sta nel fatto che le persone, a causa dell'aumento dei prezzi, comprano (volano) meno ma a questo punto è difficile quantificarne il mancato guadagno. Ecco perchè non credo sia corretto parlare di perdite dirette per la compagnia quntificate in 120milioni come ha fatto Farfallina. Stesso discorso per la cigs, o meglio dell'fsta, al momento che si tratta sempre di tasse. Anche i 200 milioni di perdita per il servizio bagagli, mi sembrano un po esagerati. Mi sembra che il contenzioso az/adr fosse qualcosa intorno ai 2 euro a pezzo dei bagagli portati board to board ma sinceramente non mi sono mai documentato.
Letta è un politico di buona scuola DC, si tiene aperte tutte le porte, sicuramente sta trattando con AF ed al tempo stesso sta organizzandosi con Moretti, CDP e tutta la galassia a controllo pubblico per trovare una soluzione alternativa.
E nonostante si dica sempre fuori la politica ecc... queste cose sono proprie del lavoro di Letta. Il problema non è fuori la politica, che come vediamo incide in ogni caso, ma che sia portati avanti con criterio e onestà, questo è quello che manca in Italia spesso e volentieri.
Alitalia, Ferrovie dello Stato convocata da Enrico Letta lunedì. Il governo pensa ad un'alternativa a Air France
Il ragionamento è proprio questo, i prezzi giusti per vendere un determinato biglietto lo decide il mercato. Poter recuperare 10-20€ a biglietto lasciando inalterate le vendite come ipotizza bombatutto, fra l'altro così su due piedi, sarebbe il sogno del settore revenue di qualunque compagnia. Purtroppo ogni € è sudato a fondo.
La galassia del pubblico? Ma tu non eri quella del libero mercato,del fuori il pubblico da Az,basta sperperi di denari dei contribuenti...
E poi siamo a discutere delle sovvenzioni pubbliche a Ryanair per poi proporre e/o sperare in una soluzione pubblica per Az....ah santa coerenza...
Atlantique,ti sfugge che io non sono Enrico Letta e quindi come di consueto la butti in provocazione. Letta farà quello che crede, tanto non viene certo a chiederci i nostri desideri,se hai qualche rimostranza da fargli lo trovi a Palazzo Chigi a colloquio con Moretti.
Letta è un politico di buona scuola DC, si tiene aperte tutte le porte, sicuramente sta trattando con AF ed al tempo stesso sta organizzandosi con Moretti, CDP e tutta la galassia a controllo pubblico per trovare una soluzione alternativa
Comunque per la cronaca Sky TG24 questa sera ha attribuito a Letta dichiarazioni di chiusura sulle condizioni AF e la ricerca di una soluzione nazionale.
Ci provo, premettendo che qualunque numero è totalmente di fantasia.
CAI rileva da LAI l'a/m marche I-ABCD per 100, suo valore effettivo di mercato (gravato di un debito di 70). Dopo 1 anno lo cede ad APC per 90 (100 di prezzo di acquisto - 10 di ammortamento) senza contabilizzare plusvalenze, correttamente visto che non è un'operazione at arms lenght ma stipulata con una controllata. Coi 90 che incassa paga il debito di 70 e si tiene la liquidità restante. APC per pagare l'a/m stipula un mutuo decennale per 90. A questo punto APC ammortizza per 4 anni l'a/m per un totale di 36 (e rimborsa altrettanto debito). Il valore contabile è quindi di 54. Se ammettiamo che l'a/m (di tipo appetibile e ben tenuto) valga oggi sul mercato dell'usato 70, abbiamo una plusvalenza "potenziale" di 16.
Questo accade con tutti i cespiti che hanno generalmente un tasso di ammortamento maggiore rispetto al vero deprezzamento.
Mancuso (vice presidente AZ) : con Air France nessun futuro.
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