Aeroporto di Sibari - per ridere un po'


Se devono fare un aeroporto nuovo per la provincia di Cosenza , perchè non usano quello già esistente di Scalea che ha anche una pista di 1900 metri ?

Perchè non è un aeroporto ma un'aviosuperficie e non ha la strada di collegamento. In pratica da cosenza arrivi prima a lamezia che non a scalea.
 
se non sanno proprio come buttare i soldi almeno che li usassero per risollevare i 3 aeroporti già esistenti. certo che ce n'è gente storta in giro!

n.b zio peppì minta a capu allu postu e bidi i fari ncuna cosa pi lamezia ca cu tutti si tagli, sa ki vidi st'estate atru ca 2 milioni i passeggeri ntu 2012!
 
Da http://www.regione.calabria.it/index.php?option=com_content&task=view&id=12786&Itemid=136


Aeroporto della sibaritide; Fedele: "Il piano regionale dei trasporti, in corso di redazione, non esclude la possibiltà di costruire nuovi scali"

Area d'interesse: Trasporti
Data pubblicazione: 05-10-2013

L'Assessore regionale ai trasporti Luigi Fedele interviene sulla questione relativa alla realizzazione dell'aeroporto della Sibaritide.
“Partendo da una giusta riflessione avanzata, tra gli altri, anche dal capogruppo del Pdl in consiglio regionale, Gianpaolo Chiappetta, mi preme chiarire che nella prospettiva delineata dalle linee guida del Piano Regionale dei Trasporti, così come sarà maggiormente specificato nello stesso Piano in corso di redazione, non si esclude affatto la possibilità di realizzare nuovi scali aeroportuali. In particolare, con riferimento all'aeroporto di Sibari, sarà possibile individuare meglio alcuni fattori che spingano verso l'implementazione di un nuovo snodo aeroportuale, valorizzando ulteriormente un'area a forte vocazione turistica e con grandi potenzialità di crescita.
All’interno delle linee guida, infatti, viene indicato il trasporto aereo come elemento di forza, su cui punta molto il Governo guidato dal presidente Scopelliti, non solo per assicurare il collegamento della Calabria con le altre regioni d'Italia e con il resto d'Europa ma, soprattutto, per garantire il diritto alla mobilità dei calabresi.
Per quanto riguarda l'aeroporto di Sibari, inoltre, esiste la necessità che a sostenerne la fattibilità, nell’ambito di un'auspicabile ripresa economica, vi sia un socio privato, in modo che, così come avviene o sta avvenendo per gli altri aeroporti, vengano immesse nuove risorse a garanzia della redditività dell'investimento”.
 
non esclude la possibiltà di costruire nuovi scali"

No no, figuriamoci, anzi, ci sono gli spazi per fare altrettanto fra l'Avellinese ed il Beneventano, per non scontentare nessuno. Con un presidentissimo come Scopelliti che stravede per FR e per il "diritto alla mobilità" verso tutto il Sistema Solare, poi, il successo è assicurato.
Non è per fare polemica politica (qualora il messaggio fosse sgradito, chiedo scusa), ma noto che il 90% dei discorsi simili, in cui si auspica la costruzione di improbabili ed ulteriori scali, sono fatti da politici del Pdl. Ci saranno cose più importanti di cui occuparsi, almeno al Sud? Che so, tpl, sanità, condizioni delle strade, corsi per migliorare la qualità dei servizi offerti nel settore turistico, visto che tante strutture sono gestite da incapaci che si credono estremamente furbi, e non hanno nessuna idea di cosa significhi "servire" il turista, ed in vogliarlo a tornare.
 
riesumo il thread con una nuova chicca:

Metropolitana leggera Sibari - Crotone e Aeroporto di Sibari

Lettera aperta ai Consigli comunali riuniti e regionale

Gentili Consiglieri Comunali e Regionali,

la presente nota prende spunto da una riunione dei Sindaci dell’Alto Jonio convocata dal Comune di Cassano Jonio in merito alla progettualità POR 2014/2020 che sarà discussa nella seduta del Consiglio Regionale del prossimo lunedì 21 luglio. Ancora una volta la nostra Classe Dirigente arriva in colpevole e consapevole ritardo per decidere o non decidere delle sorti del Territorio.

IL TERRITORIO. Quando usiamo questa espressione, di solito, intendiamo per tale tutta la Piana di Sibari, l’Alto e Basso Jonio cosentino, la pre-Sila e parte del pre-Pollino. Parliamo di un’area molto rilevante in termini di prodotto primario (agricoltura), di industria turistica, di trasporti e poco altro che in Calabria, però, vuol dire il massimo del prodotto stesso dell’intera Regione.


GLI OBIETTIVI DI FATTO DEL TERRITORIO. Nel corso degli ultimi venti anni, la buona politica, si è arrovellata intorno alla soluzione di tre problemi principali:

L’assenza di una grande concentrazione urbana, ovvero di una Città che facesse tra traino e la fucina della classe dirigente locale e regionale viceversa quasi completamente assente nelle sedi decisionali politiche e burocratiche;

La presenza di un Porto commerciale a Corigliano che è una delle maggiori infrastrutture dell’intero Mediterraneo ma che era e resta largamente inutilizzata e di un Porto turistico dei Laghi di Sibari a Cassano Jonio che, con i suoi 2000 posti barca elevabili facilmente a 4000 rappresenta, ancora oggi, nel genere, la struttura più grande d’Europa che era e resta sotto utilizzato a causa di un banale problema che vale un pugno di migliaia di euro l’anno che non si riesce a spendere bene e in tempo;

L’assenza di un Aeroporto regionale, nella Provincia di Cosenza, in grado di portare i flussi turistici nei luoghi giusti già dotati di ampia ricettività turistica, operativi e desiderati dall’utenza che esistono e ma restano “al palo” generando diseconomia, disoccupazione, debiti e dissesti. E’ veramente miope ancora pensare , ai giorni nostri, che lo sviluppo di un territorio possa prescindere da un mezzo di trasporto rapido ed internazionale. A meno che non si sia deciso, da qualche parte, che quel territorio, ancorché dotato di tutti i requisiti per emergere ed un clima eccezionale per destagionalizzarsi, nonostante vi siano stati incoraggiati insediamenti turistici per migliaia di posti letto, per lo più assistititi da finanziamenti comunitari, non è utile che esso cresca. Nel qual caso la scelta è a dir poco criminale.

Principalmente su questi TRE CAPISALDI si è giocato, a ns avviso, il futuro del Territorio dei trascorsi 20 anni ma si giocheranno le alleanze geo politiche che ci governeranno e guideranno per i prossimi 20 anni almeno. Il P.S.A. dei Comuni di Corigliano, Rossano, Cassano, Crosia e Calopezzati al di là della sua funzione urbanistica e amministrativa, è il segno che qualcosa sta maturando in positivo ma non può e non deve registrare incrinature di strategia né ammettere fughe avventuristiche dettate più da contingenze elettoralistiche che da vere ragioni strategiche.

La grande Città frutto della fusione che si farà tra i Comuni di Corigliano e Rossano deve rappresentare una soluzione, deve diventare una grande risorsa da mettere a disposizione dell’intero Territorio da Cariati a Rocca Imperiale, dal mare alla cinta pedemontana.


L’alleanza tra il popolo che risiede in questo Territorio deve dare validi rappresentanti da spendere nei luoghi del decidere e del programmare e ciò, da domani, lo si potrà fare, purché la forza impressa dall’Area Urbana cinta da una sola bandiera, sia sposata da tutti, come lo fu al tempo della scelta per la Provincia della Sibaritide.


Sarà il grande porto di Corigliano; sarà la quarta Città della Calabria; sarà il porto turistico finalmente “efficientato” più grande d’Europa; dovrà essere, a maggior ragione anche il maggior luogo d’accoglienza, di svernamento e di vacanza supportato dall’Aeroporto di Sibari Provincia di Cosenza o Area Vasta di Corigliano-Rossano.


Non stiamo sognando né prendendoci in giro.


Gentili Consiglieri,

il destino è nelle vostre mani. Abbandonare il Progetto dell’Aeroporto di Sibari ci porterà alla miseria più nera e spaccherà il Territorio in due parti per la gioia di chi ci ha già spaccati una volta con la chiusura del Tribunale di Rossano, solo che mentre questa ultima sciagura la dobbiamo a qualcuno che sta fuori della nostra casa, questa che potreste determinare stasera con un voto poco meditato, sarà un’auto sciagura motivata da ragioni elettoralistiche che oltretutto potrebbero cambiare da qui a qualche mese con l’aumento dei Collegi elettorali e l’abbassamento del numero degli elettori per ciascun Collegio.

Noi vi chiediamo di varare senz’altro il Progetto di ammodernamento della linea ferroviaria Sibari-Crotone (altrimenti detta “Metropolitana Leggera”), utile e necessario per i collegamenti interni dopo l’abbandono delle FF.SS. e le mai nate linee ferroviarie regionali (sostituite da pullman), ma senza rilevanza per il potenziamento delle comunicazioni aeree sul versante jonico (lungo 500 km). In nessun Paese europeo che ha puntato sul turismo, gli aeroporti distano 150 km dalle spiagge e dai porti turistici: l’attrazione di fruitori nord europei anche per soggiorni long stay, si gioca su un’offerta di servizi competitivi che mettono al primo posto la vicinanza dell’aeroporto. Un solo aeroporto a Crotone, pur collegato con un treno leggero, taglia fuori, di fatto, tutta l’area jonica della provincia di Cosenza.


Quindi è indispensabile non abbandonare, senza esitazione alcuna, il Progetto di Aeroporto della Sibaritide e della Provincia di Cosenza.

Solo così sarà salvata l’unità del Territorio per la salvaguardia delle prospettive delle generazioni di domani.


Comitato per la Difesa e lo Sviluppo Sostenibile Sibaritide

Il PRESIDENTE
(AVV. AMERIGO MINNICELLI)

ADERISCONO
LE ALI PER COSENZA (Ing. Luigi Sauve)
MARINA DI SIBARI
AZICOR (AZIENDE ZONA INDUSTRIALE CORIGLIANO) (Ing. Pieluigi Colletti)
Area Urbana CORIGLIANO-ROSSANO
COTAJ (CONSORZIO OPERATORI TURISTICI ALTO JONIO) (Natale Falsetta)
Area Urbana CORIGLIANO-ROSSANO
CE.S.DI.C. (CENTRO STUDI DIFESA CIVICA) (Arch. Cosimo Montera)
Area Urbana CORIGLIANO-ROSSANO

http://www.sibarinet.it/index.php/a...-leggera-sibari-crotone-e-aeroporto-di-sibari
 
Parole in liberta'

Sibaritide, Trento: “Turismo in crisi, serve aeroporto”

La drammatica fotografia di questastagione turistica 2014, già miseramente finita per gli operatori commerciali, per tutti gli attori territoriali impegnati nel settore e più in generale per le attese di sviluppo di quest’area, suscita rabbia ed impone a tutti la necessità e l’urgenza di esigere e di rivendicare che non si perda altro tempo per la realizzazione a Sibaridell’aeroporto della Provincia di Cosenza.

É quanto sostiene l’assessore provinciale al governo del territorio Leonardo TRENTO sottolineando l’ormai insostenibile ed intollerabile gravità dei danni economici e dei ritardi storici imposti alla Sibaritide, una delle aree più produttive e potenzialmente attrattive della Calabria, da un gap infrastrutturale, subìto come primo handicap dalle popolazioni locali e sul quale la classe politica deve non solo riprendere il filo ma tentare tutte le strade per arrivare ad una soluzione efficace e veloce.

Non possiamo permetterci – dichiara TRENTO – un’altra sola stagione come questa. Non è possibile che già nello scorso weekend del 23-24 agosto spiagge, piazze, strade ed esercizi commerciali delle nostre località risultavano quasi deserte: uno spettacolo desolante, triste e che rappresenta soltanto la punta dell’iceberg di una crisi economica ma anche di appeal di questa terra, aggravato esponenzialmente da un isolamento che non possiamo più accettare. Alla Sibaritide ed al Pollino, alla Provincia di Cosenza ed all’intera Calabria serve – continua – uno scalo aeroportuale destinato a normalizzare, rispetto alle nostre destinazioni turistiche, il concetto stesso di distanza. Non avremo mai alcuna seria occasione di sviluppo turistico se le nostre località, seppur ricche di potenzialità, patrimoni e marcatori identitari capaci di concorrere su scala globale, resteranno ad oltre 2-3 ore di distanza dagli unici aeroporti disponibili. In queste condizioni – prosegue l’assessore provinciale – non c’è partita: o politica ed istituzioni considerano questa infrastruttura come l’unica via d’uscita dall’isolamento e dalla crisi oppure non converrà più a nessuno perseverare in nessun settore produttivo: da quello agrumicolo a quello turistico a quello artigianale e culturale. Il progetto – aggiunge – c’è così come ci sono i fondi e le reti imprenditoriali private interessate ad investire su questa leva strategica di sviluppo sostenibile. Sarebbe dunque inconcepibile un ulteriore ritardo della politica alla quale deve competere, senza alcun tentennamento, il saper rivendicare a tutti i livelli quella che non è mai stata e non è una richiesta territoriale. L’Aeroporto a Sibari restituirà, infatti, dignità e cittadinanza ad un’intera regione ed ad una parte intera di Mezzogiorno, tutto l’arco ionico da Taranto a Reggio Calabria, al quale è stato negato, in tutte le sue forme, il diritto fondamentale alla mobilità. La Repubblica deve sanare una ferita storica rimasta sempre aperta e mettere le nostre cittadinanze in eguali condizioni di concorrenza col resto del Paese e dell’Europa. Su questa priorità – conclude TRENTO – restiamo impegnati ed in prima linea, senza se e senza ma, affinché la prossima Giunta Regionale se ne occupi sin da subito.


http://www.ecodellojonio.it/sibaritide-trento-turismo-in-crisi-serve-aeroporto/
 
Però diciamolo: un ATR che facesse la Bari-Taranto-Pisticci-Sibari-Crotone-Lamezia-Reggio, avrebbe un suo fascino! :D
 
Aeroporto a Sibari restituirà, infatti, dignità e cittadinanza ad un’intera regione ed ad una parte intera di Mezzogiorno, tutto l’arco ionico da Taranto a Reggio Calabria, al quale è stato negato, in tutte le sue forme, il diritto fondamentale alla mobilità. La Repubblica deve sanare una ferita storica rimasta sempre aperta e mettere le nostre cittadinanze in eguali condizioni di concorrenza col resto del Paese e dell’Europa.
Ci vuole del fegato per dire certe assurdita'. Poi basta con questo vittimismo e piagnisteo.
 
Vivo nella zona ed effettivamente la situazione trasporti è alquanto tragica, io per andare e venire da Roma devo sorbirmi 6 - 7 ore di pullman a tratta. Però chiunque abbia un minimo di conoscenza del trasporto aereo può accorgersi che un progetto del genere non possa essere sostenibile, al limite sarebbe più intelligente un miglioramento della rete ferroviaria e un incremento sostanziale di corse sulla direttrice Sibari- CRV, ma lo stesso CRV mi sembra un aeroporto che difficilmente possa stare in piedi sulle proprie gambe.. Per quanto riguarda l'andamento negativo dell' ultima stagione estiva credo la colpa sia stata del mal tempo, ma SOPRATTUTTO come succede da tempo la colpa è di gente che non è capace di fare turismo, di compaesani che invece di collaborare e dare impulso alla vita notturna e ad eventi si ostacolano vicendevolmente, di gente incapace di fare turismo e che dovrebbe provvedere al suo sviluppo e alla sua promozione, della carenza di strutture, di servizi per il turista e di iniziativa. Per fare un esempio: Gallipoli non mi pare abbia l'aeroporto dietro l'angolo o una rete stradale e ferroviaria degna delle città più all'avanguardia al mondo eppure straborda di turisti provenienti da tutta Europa. La Sibaritide è una zona favolosa, bel mare, montagna, centri storici meravigliosi, cultura,a Rossano il terzo parco acquatico della nazione e tra i più quotati in Europa, eppure la zona non ha chissà quale afflusso turistico. Quindi in conclusione secondo il mio pensiero, finché non si agirà nel giusto modo, finchè la politica non sarà fatta con un minimo di raziocinio e non si elimineranno i punti da me poc'anzi citati nemmeno un aeroporto come Changi potrà mai salvare il turismo e le sorti di questo territorio.