Alitalia: Air France pronta a salire al 50%


Stato
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L'articolo pubblicato sul su Messaggero pare un insulto all'intelligenza delle persone. E' impensabile che i francesi siano così ingenui da aver lasciato trapelare un piano di distruzione di alitalia prima ancora di averla comprata confidando sul fatto che l'ottava potenza del mondo non riesca a trovare miseri 150 mln.

E' ovvio che le cose stanno diversamente, forse addirittura i due governi hanno già definito i rapporti di forza nella futura holding comune e hanno studiato assieme la strategia comunicativa per far sì che lo stato italiano metta dei soldi senza urtare l'opinione pubblica.

Infatti non è stato fatto trapelare dai francesi ma da un consigliere d'amministrazione AZ. Potrebbe in effetti essere anche una tattica per mettere pressione al governo (4.000 posti di lavoro) affinchè si occupi direttamente della questione.
 
A tal proposito, avevo sentito dire che ai tempi del governo Prodi era stato stretto un accordo nei seguenti termini: la Francia costruisce praticamente a proprie spese il tunnel sulla TAV Torino Lione mentre l'Italia cede Alitalia ad Airfrance per un tozzo di pane ... poi Prodi, come si sa, è caduto, chissà se c'è del vero?
 
E' ovvio che nelle condizioni in cui siamo (come Paese intendo) AF in assenza di altri interlocutori possa decidere di scendere in campo un po' come vuole. Però voglio sperare che Del Torchio stia continuando il suo lavoro di ricerca di possibili partner per poter trattare condizioni più favorevoli.

Ma magari. Io spero ancora ardentemente nell'ipotesi Etihad, e quindi in una salvaguardia di AZ e delle sue potenzialità.
Resto solo basito dai commenti di chi vuole spezzare le reni alla Grecia.
 
E' ovvio che nelle condizioni in cui siamo (come Paese intendo) AF in assenza di altri interlocutori possa decidere di scendere in campo un po' come vuole. Però voglio sperare che Del Torchio stia continuando il suo lavoro di ricerca di possibili partner per poter trattare condizioni più favorevoli.

Ma , sai che non sono d'accordo su sto punto
secondo me se ci fossero stati sarebbero gia' emersi, a meno che qualcuno non creda alle fiabe della moral suasion di af .
Ripeto che ad ottobre sarebbe andata cosi' lo sapevano da mesi , un minimo di recovery plan qualcuno dovrebbe averlo buttato giu'
con la cassa che hanno la decisione e' entro il mese direi, forse qualcosa di piu' con l'estensione dei fidi
i francesi forse tirano sul prezzo vista la situazione anche sindacale interna, noi sbandierando potenziali clienti o interventi pseudostatali
bisogna vedere quanto la vogliono davvero
o se sono vincolati da altri patti , opzioni o simili
 
Ma magari. Io spero ancora ardentemente nell'ipotesi Etihad, e quindi in una salvaguardia di AZ e delle sue potenzialità.
Resto solo basito dai commenti di chi vuole spezzare le reni alla Grecia.

Ce ne fossero...anche uno solo, anche coi capelli, magari pure senza baffi o baffetti, ma ci fosse...
 
A questo punto l'unica cosa certa è che si tratta di una partita che si sta giocando su più tavoli e con molti giocatori (forse anche qualcuno che finora non si è esposto).
 
ALITALIA TRA AIR FRANCE E LE BANCHE ASPETTA IL PREMER


Il consiglio di amministrazione di Alitalia, che si terrà oggi eccezionalmente a Milano, non sarà ancora in grado di indicare una via d'uscita per la compagnia che ha registrato nel semestre perdite per 294 milioni, un indebitamento di 946 milioni con una residua liquidità di 128 milioni. L'advisor Banca Leonardo darà conto dell'atteggiamento delle banche con cui è in trattativa per ottenere un ulteriore supporto
economico (300 milioni) e la disponibilità a sottoscrivere l'eventuale inoptato dell'aumento di capitale da 100 milioni deliberato dal precedente consiglio.Ma le banche creditrici (una delle quali è Intesa
Sanpaolo, azionista all'8,8% della compagnia) hanno a loro volta bisogno di sapere se lo Stato potrà avere un ruolo (e quale) nell'ennesimo salvataggio e dunque dovranno aspettare lunedì, quando si terrà il secondo incontro con Enrico Letta: il premier, che ha ottenuto un'ampia fiducia, potrà questa volta essere più preciso circa eventuali impegni pubblici. Resta difficile da credere che il governo possa spingersi al punto di ripubblicizzare Alitalia, comprandosene una quota. Non è nella filosofia di questo governo che ha appena lanciato un piano di privatizzazioni. Non è nelle sue pratiche: l'offerta per Ansaldo Energia, che la Cassa depositi e prestiti, tramite Fsi, lancerà oggi, è rivolta a un'azienda sana. E poi quale strumento potrebbe adoperare il governo? Cdp si è già tirata indietro, chiarendo che lo statuto le impedisce di entrare nel capitale di aziende che non abbiano i conti in ordine. La Sace non ha ruolo di investitore in equity. Fondi privati, come F2i, negano interesse per l'operazione. Al momento l'opzione di un ingresso diretto del Tesoro sembra fantascienza.
 
Premesso che il trasporto aereo è un business complesso in cui è molto difficile fare utili (tranne per le low cost), come è stato possibile che CAI abbia potuto accumulare questo passivo in meno di 5 anni? Certo, ha iniziato ad operare nel pieno della crisi economica, col costo del carburante alle stelle, ma questa situazione valeva per tutti. Mi dicono che non è una questione di costi che sono ormai analoghi a quelli delle low cost. Allora? Inesperienza? strategie sbagliate? costo eccessivo del leasing degli aerei? difficoltà a migliorare un'immagine aziendale deteriorata? Io viaggio molto, sono un CFA da anni, e trovo gli aerei sempre pieni o quasi...
 
Ultima modifica:
no no, secondo me sono solo due, forse tre con af , forse..


Condivido in pieno
Per gli attuali soci, italiani e francesi, il primo obiettivo è quello di ottenere uno stralcio dei debiti da parte delle banche.
Invece, per la banche il principale problema è quello del rating del credito, per intenderci secondo i parametri di Basilea meglio avere un credito di 80 in un soggetto tripla A che avere 100 in una società spazzatura.
Credo pertanto che le banche si renderanno disponibili a ristrutturare il debito solo in cambio di un aumento del rating del credito, sia esso per l'intervento dello stato sotto forma di capitale o di garanzia, oppure di Air France.
 
Premesso che il trasporto aereo è un business complesso in cui è molto difficile fare utili (tranne per le low cost), come è stato possibile che CAI abbia potuto accumulare questo passivo in meno di 5 anni? Certo, ha iniziato ad operare nel pieno della crisi economica, col costo del carburante alle stelle, ma questa situazione valeva per tutti. Mi dicono che non è una questione di costi che sono ormai analoghi a quelli delle low cost. Allora? Inesperienza? strategie sbagliate? costo eccessivo del leasing degli aerei? difficoltà a migliorare un'immagine aziendale deteriorata? Io viaggio molto, sono un CFA da anni, e trovi gli aerei sempre pieni o quasi...
Come in tutti i problemi complessi non c'è mai una causa sola. Di certo però i costi di AZ non sono analoghi a quelli di una Low Cost, nell'altro thread 13900 lo spiegava molto bene.
 
Una considerazione.
Fino allo scadere del lock-up in teoria i soci non hanno la possibilità di contrattare con un terzo esterno la cessione di quote e/o l'aumento di capitale riservato. Inoltre molto probabilmente nel patto parasociale esistono clausole tag along, per cui tutti i soci avrebbero diritto a ricevere le stesso condizioni dell'eventuale socio cedente a un terzo.
Con queste premesse è possibile (non dico probabile, ma solo possibile) che i soci italiani stiano tenendo coperta qualche carta (sostanzialmente un pool di banche o un altro investitore) per non violare formalmente i patti sottoscritti.
 
Condivido in pieno
Per gli attuali soci, italiani e francesi, il primo obiettivo è quello di ottenere uno stralcio dei debiti da parte delle banche.
Invece, per la banche il principale problema è quello del rating del credito, per intenderci secondo i parametri di Basilea meglio avere un credito di 80 in un soggetto tripla A che avere 100 in una società spazzatura.
Credo pertanto che le banche si renderanno disponibili a ristrutturare il debito solo in cambio di un aumento del rating del credito, sia esso per l'intervento dello stato sotto forma di capitale o di garanzia, oppure di Air France.
Molto interessante, e non secondario di certo.
mi permetto solo due considerazioni pero': l'intervento statale diretto sarebbe contro le leggi comunitarie ed ai francoolandesi si sta aprendo il fronte interno degli esuberi, quelli di nizza SAREBBERO solo 100 ma si parla di migliaia, si parla.
Ergo: il governo deve, o forse ha, già trovato qualche banca o socio privato pronto a rilevare le quote, cioe' di fatto carta, dei coraggiosissimi in fuga, a fronte di ipotetici offset , cosi' da attendere tempi e soluzioni migliori anche nei confronti dell'unico , ed a questo punto scarsamente motivato, pretendente
Fantascienza??? forse...questione di poco tempo
 
Una considerazione.
Fino allo scadere del lock-up in teoria i soci non hanno la possibilità di contrattare con un terzo esterno la cessione di quote e/o l'aumento di capitale riservato. Inoltre molto probabilmente nel patto parasociale esistono clausole tag along, per cui tutti i soci avrebbero diritto a ricevere le stesso condizioni dell'eventuale socio cedente a un terzo.
Con queste premesse è possibile (non dico probabile, ma solo possibile) che i soci italiani stiano tenendo coperta qualche carta (sostanzialmente un pool di banche o un altro investitore) per non violare formalmente i patti sottoscritti.
Quoto tutto decisamente
ma direi che il vero giocatore non sono i soci, secondo me formali, ma lo stato.
clausole o call nei parasociali ci sonodi sicuro ma difficilmente usciranno allo scoperto
 
Molto interessante, e non secondario di certo.
mi permetto solo due considerazioni pero': l'intervento statale diretto sarebbe contro le leggi comunitarie ed ai francoolandesi si sta aprendo il fronte interno degli esuberi, quelli di nizza SAREBBERO solo 100 ma si parla di migliaia, si parla.
Ergo: il governo deve, o forse ha, già trovato qualche banca o socio privato pronto a rilevare le quote, cioe' di fatto carta, dei coraggiosissimi in fuga, a fronte di ipotetici offset , cosi' da attendere tempi e soluzioni migliori anche nei confronti dell'unico , ed a questo punto scarsamente motivato, pretendente
Fantascienza??? forse...questione di poco tempo


La butto lì: fanno cacciare i quattrini all'Amministrazione Straordinaria della vecchia Lai che ha cause attive per circa 3000 mln per lo più con soggetti pubblici o istituzionali (in primis eni e banche). Non solo, nell'ambito del processo penale contro gli ex amministratori in cui 'Amministrazione Straordinaria è parte civile, il GUP ha disposto un'estensione delle indagini per verificare una corresponsabilità del MEF.
Ben si può intuire che con piccole e giustificabili transazioni i 300 mln saltano fuori facili facili.
 
La butto lì: fanno cacciare i quattrini all'Amministrazione Straordinaria della vecchia Lai che ha cause attive per circa 3000 mln per lo più con soggetti pubblici o istituzionali (in primis eni e banche). Non solo, nell'ambito del processo penale contro gli ex amministratori in cui 'Amministrazione Straordinaria è parte civile, il GUP ha disposto un'estensione delle indagini per verificare una corresponsabilità del MEF.
Ben si può intuire che con piccole e giustificabili transazioni i 300 mln saltano fuori facili facili.

non credo proprio... e i debiti di LAI?
 
La butto lì: fanno cacciare i quattrini all'Amministrazione Straordinaria della vecchia Lai che ha cause attive per circa 3000 mln per lo più con soggetti pubblici o istituzionali (in primis eni e banche). Non solo, nell'ambito del processo penale contro gli ex amministratori in cui 'Amministrazione Straordinaria è parte civile, il GUP ha disposto un'estensione delle indagini per verificare una corresponsabilità del MEF.
Ben si può intuire che con piccole e giustificabili transazioni i 300 mln saltano fuori facili facili.
Scusa....è sempre stato detto che non esiste continuità tra LAI e CAI......ciò che hai buttalo li, mi sembra una..........
 
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