Alitalia: Air France pronta a salire al 50%


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Volevo segnalare che la tua previsione trova conferma ufficiale da parte del sottosegretario Dell'Aringa in una risposta ad un'intepellanza parlamentare tenutasi ieri e pubblicata sul sito della Camera dei Deputati.
In pratica il sottosegretario dice che il Governo fara' si' che verranno trovati tutti i fondi necessari per dare attuazione al piano industriale. Aggiunge anche che fino ad allora la trattativa con i francesi e' congelata.

Quale governo?
Bella domanda....

Berlusconi ai suo ministri: «Dimettevi»
Aperta di fatto la crisi di governo
Alfano conferma: «Ci stiamo dimettendo». Berlusconi ritiene inaccettabile l'ultimatum lanciato da Premier e Pd

Silvio Berlusconi (Ansa)
Silvio Berlusconi (Ansa)
Le parole di Silvio Berlusconi sanciscono di fatto l'apertura della crisi di governo. Il Cavaliere ha invitato i ministri del Pdl a rassegnare le dimissioni. E a stretto giro sono arrivate anche le dichiarazioni del ministro dell'interno Angelino Alfano. «I ministri del Pdl rassegnano le proprie dimissioni» ha fatto sapere Alfano tramite la sua portavoce, dicendo di parlare a nome di tutta la delegazione del Popolo della Libertà. A ruota il sottosegretario alla Pubblica amministrazione e semplificazione, Gianfranco Miccichè annuncia: «Rimetto il mio mandato nelle mani di Silvio Berlusconi».
IL CAVALIERE - Ma sono state le affermazioni del Cavaliere, che poco prima aveva annunciato di voler disertare la seduta della giunta per le elezioni, a mettere fine al governo Letta. «Ho invitato la delegazione del Popolo della Libertà al governo a valutare l'opportunità di presentare immediatamente le proprie dimissioni per non rendersi complici, e per non rendere complice il Popolo della Libertà, di una ulteriore odiosa vessazione imposta dalla sinistra agli italiani» ha detto Silvio Berlusconi. Il Cavaliere attacca frontalmente il presidente del consiglio. «La decisione assunta ieri dal Presidente del Consiglio dei Ministri Enrico Letta, di congelare l'attività di governo, determinando in questo modo l'aumento dell'Iva è una grave violazione dei patti su cui si fonda questo governo, contraddice il programma presentato alle Camere dallo stesso Premier e ci costringerebbe a violare gli impegni presi con i nostri elettori durante la campagna elettorale e al momento in cui votammo la fiducia a questo esecutivo da noi fortemente voluto».

ULTIMATUM - «Per queste ragioni, l'ultimatum lanciato dal Premier e dal Partito Democratico agli alleati di governo sulla pelle degli italiani, appare irricevibile e inaccettabile», aggiunge il Cavaliere. «Pertanto - conclude - ho invitato la delegazione del Popolo della Libertà al governo a valutare l'opportunità di presentare immediatamente le proprie dimissioni per non rendersi complici, e per non rendere complice il Popolo della Libertà, di una ulteriore odiosa vessazione imposta dalla sinistra agli italiani».

EPIFANI - Immediate le prime reazioni del segretario Pd Guglielmo Epifani. «Le dimissioni dei ministri del Pdl - ha detto -sono una ulteriore azione di sfascio per l'azione del governo».

http://www.corriere.it/politica/13_...ni_18f6d51a-2858-11e3-a563-c8f4c40a4aa3.shtml
 
Volevo segnalare che la tua previsione trova conferma ufficiale da parte del sottosegretario Dell'Aringa in una risposta ad un'intepellanza parlamentare tenutasi ieri e pubblicata sul sito della Camera dei Deputati.
In pratica il sottosegretario dice che il Governo fara' si' che verranno trovati tutti i fondi necessari per dare attuazione al piano industriale. Aggiunge anche che fino ad allora la trattativa con i francesi e' congelata.
Grazie mille del post!
e' solo al logica presumibile e voluzione della gestione, vediamo se con la crisi e le elezioni alle porte ci sara' qualche intoppo.

il problema non e' la trattativa coi francesi, ma il fatto che proprio i francesi, che avrebbero dovuto acquisirla senza troppi intoppi hanno un bel po' di rognette in casa
e siccome , chissa' come mai , nessun'altro la vuole...
 
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Quale governo?
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Berlusconi ai suo ministri: «Dimettevi»
Aperta di fatto la crisi di governo
Alfano conferma: «Ci stiamo dimettendo». Berlusconi ritiene inaccettabile l'ultimatum lanciato da Premier e Pd

Silvio Berlusconi (Ansa)
Silvio Berlusconi (Ansa)
Le parole di Silvio Berlusconi sanciscono di fatto l'apertura della crisi di governo. Il Cavaliere ha invitato i ministri del Pdl a rassegnare le dimissioni. E a stretto giro sono arrivate anche le dichiarazioni del ministro dell'interno Angelino Alfano. «I ministri del Pdl rassegnano le proprie dimissioni» ha fatto sapere Alfano tramite la sua portavoce, dicendo di parlare a nome di tutta la delegazione del Popolo della Libertà. A ruota il sottosegretario alla Pubblica amministrazione e semplificazione, Gianfranco Miccichè annuncia: «Rimetto il mio mandato nelle mani di Silvio Berlusconi».
IL CAVALIERE - Ma sono state le affermazioni del Cavaliere, che poco prima aveva annunciato di voler disertare la seduta della giunta per le elezioni, a mettere fine al governo Letta. «Ho invitato la delegazione del Popolo della Libertà al governo a valutare l'opportunità di presentare immediatamente le proprie dimissioni per non rendersi complici, e per non rendere complice il Popolo della Libertà, di una ulteriore odiosa vessazione imposta dalla sinistra agli italiani» ha detto Silvio Berlusconi. Il Cavaliere attacca frontalmente il presidente del consiglio. «La decisione assunta ieri dal Presidente del Consiglio dei Ministri Enrico Letta, di congelare l'attività di governo, determinando in questo modo l'aumento dell'Iva è una grave violazione dei patti su cui si fonda questo governo, contraddice il programma presentato alle Camere dallo stesso Premier e ci costringerebbe a violare gli impegni presi con i nostri elettori durante la campagna elettorale e al momento in cui votammo la fiducia a questo esecutivo da noi fortemente voluto».

ULTIMATUM - «Per queste ragioni, l'ultimatum lanciato dal Premier e dal Partito Democratico agli alleati di governo sulla pelle degli italiani, appare irricevibile e inaccettabile», aggiunge il Cavaliere. «Pertanto - conclude - ho invitato la delegazione del Popolo della Libertà al governo a valutare l'opportunità di presentare immediatamente le proprie dimissioni per non rendersi complici, e per non rendere complice il Popolo della Libertà, di una ulteriore odiosa vessazione imposta dalla sinistra agli italiani».

EPIFANI - Immediate le prime reazioni del segretario Pd Guglielmo Epifani. «Le dimissioni dei ministri del Pdl - ha detto -sono una ulteriore azione di sfascio per l'azione del governo».

http://www.corriere.it/politica/13_...ni_18f6d51a-2858-11e3-a563-c8f4c40a4aa3.shtml

Welcome to Banana Republic
 
Per me se Alitalia offrisse P2P dagli aeroporti londinesi a quelli siciliani, e da questi a quelli istanbuliti, a prezzi di mercato, il personale potrebbe pure parlare come Trilussa.

Quindi mettiamoci d'accordo: E' la percezione del passeggero che sente parlare l'av romanesco che fa perdere AZ oppure sotto sotto dipende da qualcos'altro?
 
ragazzi, Mr B ha aperto la crisi (incredibile che ancora il ns futuro dipenda da costui e dai suoi tirapiedi)....penso che le considerazioni di Dell'Aringa siano già aria fritta....
...oppure....siamo di nuovo al 2008?
 
Diverse capacita' finanziarie. Diverse capacita' manageriali. Diverse interferenze politiche.

Mi piacerebbe, ma credo sia impossibile.

TK è di fatto una compagnia statale, inondata di denaro che ne facilita enormemente l'espansione; che poi i managers, coi soldi pubblici, ci sappiano fare....beh....è tutto da dimostrare...
 
Impressione mia o con la crisi di governo si chiude qualsiasi anche remota ipotesi CDP e/o FDS?
 
Impressione mia o con la crisi di governo si chiude qualsiasi anche remota ipotesi CDP e/o FDS?

se andiamo in campagna elettorale secondo me invece si apre più che mai.
pur di evitare il carcere il pregiudicato che da 20 anni determina le sorti di questo paese svolgerà una campagna elettorale che nel campo del populismo renderà dei poveri principianti tutti i leader della storia del sudamerica. oltre alla promessa di abolizione dell'irpef e dell'iva, e del rimborso delle tasse pagate sul carburante negli ultimi 50 anni, sicuramente si occuperà anche di alitalia visto che nel 2008 ha goduto di ottimi ritorni tra la popolazione italica parlare di questo e se vincesse (più che probabile vista la popolazione votante) interverrà di nuovo a spese dello stato con brindisi del popolo per aver difeso l'italianità. (poi entro pochi mesi lo stato stesso finalmente andrà in default, ma va beh, siamo italiani, una cosa alla volta)
 
Quindi secondo te quella percezione non è rappresentativa, e non è minimamente preoccupante per il futuro di Alitalia? Se leggi i commenti a quell'articolo, c'è almeno un altro ex dipendente Alitalia che la condivide, più diversi altri commentatori. Un caso?

ma cosa deve rappresentare una serie di frasi standard adattabili a qualsiasi discorso, come i controllori dell'ATM o gli addetti vendita della Feltrinelli? "laggente" guarda il prezzo finale quando è direttamente coinvolta (leggi deve caccià li soldi) e se ne frega se si chiama Alitalia o air industria. poi quando si tratta di cianciare, come nelcaso in oggetto, vengono fuori i discorsi "moralisti", tipo quelli da scompartimento di seconda su un intercity
 
Vogliamo....AZ COME TURKISH....!!!!

Facile.
Bisogna solo uscire dalla UE e poi è fatta.
Certo, all'inizio bisognerà farci un pò la mano all'assenza di sindacati, al licenziamento senza preavviso, alle procedure di compagnia non easa, all'assenza dello storico sciopero del venerdì, ai medici che non ti firmano un cazzo di certificato medico manco se li copri d'oro, agli alberghi di Mogadiscio invece di quello consueto a Manhattan, dell'odore del kebab e non del cannolo e delle chiamate del muezzin alle 5.
Però sotto sotto col tempo ci si abitua a tutto.
 
Cai è privata. Bene. Al di la di questo assunto però è anche pacifico che sia la maggiore azienda di trasporto pubblico passeggeri e che svolge dunque un servizio primario per i cittadini. Reputo che il governo e la politica a tutti i livelli dovrebbero una volta per tutte formulare degli interventi di sistema che agevolino la vita ad un'azienda del genere. Come? Ad esempio rendendo meno facile lo sviluppo selvaggio dei vettori LC stranieri,detassando il lavoro,riorganizzando aeroporti e strutture relative. Si parlava di progetto di integrazione con le ferrovie stile Deutusch... Che fine ha fatto ?

Alitalia deve guadagnare soldi da sola perché deve essere in grado di dimostrare di poter competere con gli altri.
Perché mai Easyjet riesce a fare soldi a Malpensa laddove ci hanno lasciato le penne cani e porci?
I loro aerei non sono diversi dagli altri. Il carburante non se lo portano da casa. Gli equipaggi non lavorano per la gloria visto che ogni fine mese ricevono quanto stabilito dal contratto. E non mi si venga a dire che in U2 si fa la fame.
Evidentemente, checché se ne dica, c'è ancora un sacco da tagliare.
 
se andiamo in campagna elettorale secondo me invece si apre più che mai.
pur di evitare il carcere il pregiudicato che da 20 anni determina le sorti di questo paese svolgerà una campagna elettorale che nel campo del populismo renderà dei poveri principianti tutti i leader della storia del sudamerica. oltre alla promessa di abolizione dell'irpef e dell'iva, e del rimborso delle tasse pagate sul carburante negli ultimi 50 anni, sicuramente si occuperà anche di alitalia visto che nel 2008 ha goduto di ottimi ritorni tra la popolazione italica parlare di questo e se vincesse (più che probabile vista la popolazione votante) interverrà di nuovo a spese dello stato con brindisi del popolo per aver difeso l'italianità. (poi entro pochi mesi lo stato stesso finalmente andrà in default, ma va beh, siamo italiani, una cosa alla volta)

Anche secondo me, dai domiciliari insieme a Ligresti, Riva, Angelucci ed altri da selezionare tra i frequentatori delle patrie galere metteranno su una cordata di patriotici galeotti ed ex galeotti che si riabiliteranno restituendo alla comunità una compagnia di bandiera.
 
Alitalia deve guadagnare soldi da sola perché deve essere in grado di dimostrare di poter competere con gli altri.
Perché mai Easyjet riesce a fare soldi a Malpensa laddove ci hanno lasciato le penne cani e porci?
I loro aerei non sono diversi dagli altri. Il carburante non se lo portano da casa. Gli equipaggi non lavorano per la gloria visto che ogni fine mese ricevono quanto stabilito dal contratto. E non mi si venga a dire che in U2 si fa la fame.
Evidentemente, checché se ne dica, c'è ancora un sacco da tagliare.

Ecco, cominciamo col ridimensionare Linate.
 
Alitalia deve guadagnare soldi da sola perché deve essere in grado di dimostrare di poter competere con gli altri.
Perché mai Easyjet riesce a fare soldi a Malpensa laddove ci hanno lasciato le penne cani e porci?
I loro aerei non sono diversi dagli altri. Il carburante non se lo portano da casa. Gli equipaggi non lavorano per la gloria visto che ogni fine mese ricevono quanto stabilito dal contratto. E non mi si venga a dire che in U2 si fa la fame.
Evidentemente, checché se ne dica, c'è ancora un sacco da tagliare.
no il problema non e' tagliare, non credo che caiaz sia una fabbrica di sprechi, come ,forse lo e' stata in passato e comunque anche tagliando non andresti lontano
Di sicuro e' stata SOLO un'operazione elettorale, ed i risultati si vedono!
i problemi sono le dimensioni , il network e la capacita' commerciale

easyjet e' un modello diverso con capacita' continentali , flessibilita' operativa e gestionale , capacita' commerciali innovative (per citarne tre a caso)

alutalia non potra' mai svilupparsi in questo modo, anche perche' molto del know how che hanno gli inglesi in questi termini da noi non esiste

l'unica cosa da fare e' diventare una parte di un gruppo piu' grande, che poi e' quello che succedera', che sia af lh o ba, poco importa, altrimenti comtinueremo a ricapitalizzarla coi nostri soldi aumentando le tasse come molto probabilmente accadra' a breve.

ormai il processo di integrazione aeronautica, esattamente come negli usa, sta producendo i suoi effetti: maggiori benefici per gli utenti in termini di prezzo ed offerta, ma dall'altra tendenza alla concentrazione ed consolidamento.
non e' il futuro e' il presente , e indietro non si torna
 
Dimenticavo:
la CDP non può finanziare aziende in rosso?

Beh, se il core business è questo:
http://www.lanotiziagiornale.it/arriva-lennesima-pezza-di-stato-al-debito-della-roma-di-veltroni/

in questo caso mi sembra un ottimo investimento per la CDP: si tratta di fare un finanziamento (con relativi interessi) ad un ente locale (esattamente tra gli scopi della CDP, mi sembra) che e' ben garantito in quanto il Comune di Roma + Roma Capitale hanno un accordo solido con lo Stato centrale e un piano di rientro concordato. In poche parole, i soldi che ci mette la CDP li rivedra' con gli interessi (che ovviamente pagano i cittadini in tasse).

Diverso il caso di AZ, in quanto in quel caso CDP comprerebbe quote diventando un socio azionario: in pratica si accollerebbe un rischio finanziario molto forte, considerate anche le prospettive non proprio rosee, a quanto pare.

A mio parere vedrei sinceramente meglio un intervento di FS-Trenitalia: non sarebbe una partecipazione finanziaria ma industriale, e se il management attuale di FS-TI (che ha dimostrato di sapere come muoversi) ritenesse AZ un buon investimento con prospettive di successo (considerata anche la bassa valutazione di cui si parla) be' io sinceramente li lascerei fare, in quanto potrebbero portare a casa un bel successo.

Ovviamente questo nello scenario in cui FS-TI vede delle strategie e sinergie (per esempio, con una integrazione FS-TI/AZ/EY, in modo da avere integrazione aereo-ferro in Italia, gestione lungimerante e sviluppo MR e LR con management serio). Se invece l'eventuale interesse di FS-TI e' solo il frutto di pressioni politiche, allora che Dio ce ne scampi.
 
ormai il processo di integrazione aeronautica, esattamente come negli usa, sta producendo i suoi effetti: maggiori benefici per gli utenti in termini di prezzo ed offerta, ma dall'altra tendenza alla concentrazione ed consolidamento.

condivido la maggior parte di quello che dici, tranne nella frase quotata: il processo di consolidamento negli USA puo' avere portato benefici come offerta integrata, riduzione delle sovrapposizione, network piu' razionale, coordinamento di orari e rotte, ampliamento dei benefit, ma ha anche determinato una riduzione della capacita' complessiva e aumentato i prezzi medi. Credimi, soprattutto sul mercato domestico e su alcune rotte la cosa qui negli USA si fa sentire parecchio. In fondo era anche quello che le compagnie desideravano durante il processo di sfoltimento/accorpamento delle compagnie con gli ultimi grandi mergers...
 
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