[TR] VCE-CTA-VCE + aeroporto di COMISO (CIY)


bluewaves

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13 Luglio 2010
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Ciao a tutti!
Questo è un TR particolare, due semplici voli nazionali che, in circostanze normali, non avrebbero certo meritato questi "byte rubati all'agricoltura" (cit.)... intramezzati però dal racconto dei giorni trascorsi in quel di Comiso (Ragusa), vissuti per grandissima parte all'interno dell'aeroporto "Vincenzo Magliocco" (CIY), di cui su queste pagine si è tanto parlato... Ma dal quale, se non vado errato, non esisteva ancora un TR. Una prima assoluta per AC, quindi! :)

Prima di tutto un disclaimer: vorrei evitare, con tutto il cuore, che in questo thread si parlasse dell'opportunità / utilità di questa infrastruttura. Esistono già diversi thread in cui si discute di questi argomenti, e mi piacerebbe che questo ne rimanesse libero. I motivi sono essenzialmente due: uno professionale, di rispetto per un Cliente; e, soprattutto, uno umano/personale, legato al rapporto che inevitabilmente si instaura lavorando fianco a fianco con delle persone per diversi giorni. Quando sei lì, e vedi che l’oggetto delle tue considerazioni fatte dietro una tastiera a 1000 km di distanza non è un “oggetto astratto”, ma sono persone, persone reali, con la loro passione, le loro speranze, la loro vita… sei portato ad affrontare l’argomento in un modo diverso, e con meno sicurezze. Almeno così è stato per me, poi chiaramente ognuno ha diverse sensibilità.

La genesi di questo viaggio è stata tormentata, e lo stesso è stato in dubbio fino all’ultimo: solo il giorno prima della partenza, il capo mi conferma che ho vinto la concorrenza di numerosissimi colleghi (…) per l’agognata trasferta in terra sicula. Si prenota l’albergo, si noleggia la macchina e si cercano i voli che, essendo decisamente sotto-data, non hanno prezzi particolarmente abbordabili. Ovviamente non si potrà arrivare a CIY in volo, la naturale alternativa è CTA; partendo da Venezia, sulla rotta si scannano da diversi mesi Volotea e Air One. I prezzi sono veramente molto simili, dunque l’orario diventa il fattore determinante: considerando anche il tempo di trasferimento da Catania a Comiso, scelgo Air One per l’andata e Volotea per il ritorno. In questo modo potrò anche confrontare le due compagnie, che non ho avuto modo di provare finora.

E’ ora di partire! Il volo è alle 8.45, ho anche un bagaglio da imbarcare, ma non sono particolarmente in anticipo. L’estate sembra ormai un ricordo in questi giorni.. 14°
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La notte prima c’è stato un gran temporale, e come spesso accade in queste occasioni, l’aria è particolarmente limpida; le Dolomiti sembrano a un passo.
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E anche Venezia e la laguna si mostrano in tutta la loro spettacolarità.
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Piccolo inciso: indovinate, secondo voi ho potuto fare il check-in online per il mio volo Air One? Non è una domanda difficile, vero? Come potete immaginare, la risposta è no: e quello che lascia sconvolti è la varietà di messaggi di errore che si possono ricevere nel tentativo. Ho provato, nell’ordine: a) sul sito Air One, b) sul sito Alitalia inserendo il numero di biglietto, c) sul sito Alitalia inserendo il codice di prenotazione. Ogni volta, o “nessuna prenotazione corrispondente con i dati inseriti”, o “il check-in online è disponibile a partire dal giorno precedente il volo” (e infatti era il giorno precedente!!). Sarò troppo esigente io, ma credo che questo sia un problema particolarmente grave a cui Alitalia dovrebbe cercare di mettere una pezza. Altrimenti che lo dicano chiaro e tondo, niente check-in online, almeno uno si mette il cuore in pace e non ci perde tempo. Ovviamente il biglietto Volotea, acquistato tramite lo stesso canale di prenotazione, ha funzionato a meraviglia: una LC riesce a fare meglio di un’azienda che, comunque, ha struttura da Major. Fine digressione.

Avendo comunque un bagaglio da imbarcare, la mancanza del check-in online non mi è pesata particolarmente; anche se mi avrebbe fatto piacere poter scegliere il posto a bordo. L’agente al check-in, credo pensando di fare una cosa a me gradita, mi piazza nella penultima fila: una volta a bordo, scoprirò di avere la sezione di 3 posti tutta per me.
In dieci minuti, il bagaglio è imbarcato, controlli di sicurezza fatti e sono airside:
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Partire da VCE, per qualcuno che ha trascorso qui la maggior parte dei giorni da 3 anni a questa parte, è comunque un’esperienza diversa dalla routine quotidiana. Quando parto come passeggero, cerco di non utilizzare (se il tempo lo consente) i “benefit” riservati ai dipendenti (varchi di sicurezza, bagni, ecc) per vedere l’aeroporto da una prospettiva diversa e portare, se possibile, qualche consiglio di miglioramento.

Si imbarca dal gate 10, questa qui sotto è un’opera “artistica” installata sulle vetrate proprio di fronte. Ogni fiorellino ha un micro pannello solare sul retro, e l’energia prodotta lo fa ondeggiare a destra e sinistra. Dopo qualche minuto, il tutto diventa vagamente ipnotico.
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Dopo pochi minuti di attesa, inizia l’imbarco. La fila è molto lunga e, non dovendo mettere niente nelle cappelliere, mi presento al banco fra gli ultimi.
Questa è la nuova baia BHS provvisoria, installata nel maggio di quest’anno.
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L’imbarco avviene via bus, come usuale per tutti i voli AZ/AP da VCE. Aspetteremo 20 minuti buoni all’interno del bus per attendere l’arrivo di due minori non accompagnati. Tuttavia, una volta a bordo, l’imbarco avviene abbastanza speditamente, e siamo off block con pochi minuti di ritardo.

Taxing…
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E si parte!
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Voglio spendere due parole sul servizio Air One, visto che ci siamo. L’aereo è EI-DSR, che mi risulta avere circa 5 anni: ok, non sarà fresco di fabbrica, ma lo possiamo considerare un esemplare “giovane”, giusto? Purtroppo lo stato degli interni suggeriva un’età decisamente maggiore: i sedili erano per la maggior parte rovinati, le tasche sgualcite, una cappelliera era tenuta chiusa con il nastro adesivo. Sia come stato generale, sia come pulizia, ho dovuto constatare come l’aeromobile fosse in condizioni peggiori di molti dei 738 Ryanair su cui ho posato le mie terga.
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Vorrei dire due parole anche sull’equipaggio, ma lo faro più avanti, per confrontarlo con i colleghi di Volotea.

Nel frattempo siamo quasi arrivati: l’Etna…
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Sorvoliamo Fontanarossa dirigendoci verso il mare
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The other side of Etna
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Infine, atterriamo per Runway 26, con 15 minuti di anticipo (sottolineati con enfasi durante il messaggio di benvenuto dell’AV).
L’A320-216 che ci ha portato fin qui:
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Buono il servizio di handling per AP a CTA (fornito da GK): due bus e scale ad attenderci appena bloccati, e riconsegna bagagli già iniziata al nostro arrivo nel terminal. Peccato che fosse solo una parte della totalità dei bagagli e che, terminata quella, sugli schermi comparisse un trionfante “riconsegna terminata” che immagino vada ad abbellire le statistiche dell’handling, mentre ancora più della metà dei passeggeri attendeva al nastro. A tal proposito, a quanti di voi non è capitato quell’attimo di estasi mistica, di trionfante giubilo, di orgoglio e soddisfazione, vedendo la propria valigia comparire, prima fra tutte, da quel pertugio che proviene dal mondo, segreto e nascosto ai più, del BHS? Ecco, a me non è mai capitato. Ma io dico, perché non provare la stessa estasi, lo stesso giubilo, quando la propria valigia, come in questo caso, esce per ULTIMA, quasi che se la fossero dimenticata sul carrello della riconsegna? E’ pur sempre un primato, e anche questo va apprezzato.

Ritirata la valigia ritardataria, pausa nei bagni non esattamente asettici di CTA, orienteering spinto per trovare il desk della Hertz, ed ecco la mia compagna di viaggio:
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Praticamente nuova… e che differenza di temperatura!
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Visto che si è dibattuto molto sul tema, affronto anche la questione della distanza CTA – CIY. Credo che 90 minuti siano una stima ragionevole in condizioni di traffico “normali”. Gran parte del percorso avviene su una strada statale, con una corsia per senso di marcia; non è una brutta strada, e rispetto all’idea di SS che abbiamo al nord (penso alle nostre SS13 e SS14 qui in Veneto, ad esempio) è molto più “veloce”, nel senso che perlomeno non attraversa paesini, non ci sono semafori o rotonde, insomma in genere si può correre. Certo rimane una strada ad una corsia, ed attraversa una zona collinare (con diverse salite e discese), quindi se ti trovi davanti un camion, come è successo a me per gli ultimi 20 km fino a Comiso, stai buono e fai i 60 km/h (a meno di adattarti subito allo stile di guida isolano, cosa per la quale non mi sentivo ancora preparato). Inoltre, alcuni ragazzi a Comiso mi hanno spiegato che la strada è soggetta a nebbie fittissime e d’inverno non è raro che nevichi, come testimonia questo cartello che io inizialmente ho trovato assurdo:
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In generale direi che, per stare sicuri, bisogna considerare almeno due ore di viaggio.
Quando siamo quasi arrivati, il navigatore mi manda per di qua, e non mi sembra un gran biglietto da visita…
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… ma finalmente ci siamo!
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Siete curiosi vero?! Prossima puntata con il reportage da CIY e il ritorno CTA-VCE con Volotea.
 
Ultima modifica:
Bello. La nebbia fitta in Sicilia e specialmente nella piana di Catania è frequente. L'anno scorso sulla tangenziale di Catania mi capitò di imbattermi in un banco di nebbia, che quelle che in genere si trovano d'inverno sulla tangenziale est di Milano sembrano quasi una roba da niente.
 
Si preannuncia molto interessante, grazie per la primizia!
Ho una vaga idea su cosa scriverai circa il confronto tra gli AAVV Air One e quelli Volotea, vediamo se ci azzecco...:)
 
Bravo!!! Prima parte impeccabile!
Molto divertente la parte relativa all'estasi mistica, di trionfante giubilo, di orgoglio e soddisfazione per la consegna del Baglio!!!! ahahha
Aspetto il seguito con giubilante ansia!
 
Mamma che avventura trovare il noleggio auto a CTA! Ti sono vicino :-)

Ah, ecco! Pensavo di essere stordito io... Sono nascosti davvero bene!

sono interessatissimo! sbrighete col resto :D ;)
ciau dani

Bell'inizio! Attendo con interesse la parte su Comiso.

Grande inizio!

e io che pensavo di essere l'unico a farmi i ragionamenti delle valigie al nastro... benvenuto nel tunnel :)

Grazie a tutti! :)

Penso che questo reportage da Comiso sia veramente cosa interesante. Movete

Desso riva!

Bello. La nebbia fitta in Sicilia e specialmente nella piana di Catania è frequente. L'anno scorso sulla tangenziale di Catania mi capitò di imbattermi in un banco di nebbia, che quelle che in genere si trovano d'inverno sulla tangenziale est di Milano sembrano quasi una roba da niente.

La stessa cosa che hanno detto a me, mi è sembrato davvero incredibile!

Si preannuncia molto interessante, grazie per la primizia!
Ho una vaga idea su cosa scriverai circa il confronto tra gli AAVV Air One e quelli Volotea, vediamo se ci azzecco...:)

Temo di sì :)

Bell' incipit, toccante ed intelligente.

Ps.
Sono solo io a non visualizzare le foto tranne quelle del "mio" cruscotto :D come punizione divina oppure c'è un problema con i link?

Sì è la censura ma non quella che pensi tu, bensì il tuo firewall aziendale che ha identificato un cruscotto di un'altra auto e per non sbagliare ha deciso di bloccare tutto ad eccezione del "tuo" cruscotto! :) Comunque.. ho provato a cambiare qualcosa sulle foto.. Ora si vedono?

grande Mattia!
Ottimo inizio e ottima scrittura!
Attendo il seguito

Bravo!!! Prima parte impeccabile!
Molto divertente la parte relativa all'estasi mistica, di trionfante giubilo, di orgoglio e soddisfazione per la consegna del Baglio!!!! ahahha
Aspetto il seguito con giubilante ansia!

grande e divertente! Attendiamo il resto per il confronto!

Grazie anche a voi... Il resto arriva ora, direttamente da CIY :)
 
Continuiamo!
Ci eravamo lasciati nel parcheggio di fronte al terminal di CIY, sotto il caldo sole di un bel mercoledì di settembre.
Tornando un attimo indietro, l'ingresso alla zona aeroportuale si trova su una strada provinciale che costeggia tutto l'imponente complesso della base NATO ormai in disuso. Si tratta di decine e decine di fabbricati, per la grande maggioranza destinati ad alloggi e servizi per i militari. Dunque, procedendo velocemente lungo la strada, il viale che conduce all'aeroporto passa praticamente inosservato, anche perché evidentemente è stato ritenuto superfluo un qualsiasi cartello di indicazioni...
Quindi, dopo essermi accorto di aver "mancato" l'ingresso, essermi girato e tornato indietro, eccomi qui, all'ingresso della zona aeroportuale:

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Indicazioni per i parcheggi:

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Addentrandomi nella ex-base, oltrepassando quello che era un cinema-teatro per i militari, arrivo finalmente al terminal e vi parcheggio proprio a fianco. I parcheggi sono tutti liberi (non a pagamento) e, per il momento, non sembrano esserci problemi di spazio - del resto, non c'è molto movimento in giro:

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Il terminal visto di lato:

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La torre di controllo:

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Posto dei vigili del fuoco:

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Ed eccolo, in tutto il suo splendore:

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Il terminal, visto da fuori, è molto sobrio. E' funzionalmente diviso a metà, la parte di destra (sul lato sud) è dedicata alle partenze, quella sinistra agli arrivi. Al centro, sul lato esterno, si trova quella che nel progetto originale doveva essere una fontana con un bel mosaico. Il mosaico c'è, la fontana per il momento è spenta.

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Entriamo; tutto è nuovo, pulito e in ordine, le piantine curate, le serpentine perfettamente allineate. Sembra di essere in Svizzera, altroché!

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Da qui in poi, abbandono l’ordine cronologico delle foto, per cercare di mostrarvi tutte le zone dell’aeroporto. Iniziamo dalla zona check-in: 10 banchi, di cui almeno 4 assurdamente mutilati da quelle imponenti colonne nere, piazzate dove proprio non dovrebbero essere. Purtroppo, non si tratta dell’unico esempio di infelice organizzazione degli spazi: è un peccato che una struttura completamente nuova debba soffrire di questi problemi, quando sarebbe bastato far vedere i disegni a qualunque persona frequenti un aeroporto più di una volta l’anno, per ricevere la sconcertante rivelazione che no, le colonne davanti ai banchi check-in proprio non ci possono stare. Ma tant’è.

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L’aeroporto non è molto grande; partendo dall’area partenze, di fronte ai check-in, si sviluppa interamente lungo un largo corridoio che porta all’area arrivi:

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Particolare del soffitto:

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Qui siamo nell’area arrivi: spazi commerciali per il momento ancora inutilizzati

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Mentre finalmente stanno preparandosi ad aprire gli autonoleggi:

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Guardando verso l’area partenze:

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A metà fra le due aree c’è una scenografica scala a chiocciola in vetro, con gli scalini illuminati da led blu, che porta ai piani superiori: il primo piano è inaccessibile al pubblico, ed ospita gli uffici di ENAC e della società di gestione; il secondo piano, invece, al momento è vuoto, ma probabilmente vi troverà spazio un’attività di ristorazione.

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Ci sono anche delle scale mobili che portano direttamente al secondo piano, anche se al momento non sono utilizzabili:

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Particolare della scala a chiocciola:

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Al secondo piano c’è una bella vetrata panoramica che dà sul piazzale e sulla pista:

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Sempre al secondo piano, altri spazi liberi, questi affacciati sul corridoio del piano terra:

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Passando nella zona airside per mezzo dell’unico varco di sicurezza (1 varco e 2 macchine radiogene), purtroppo non c’è molto da vedere. Sono presenti 3 uscite che affacciano direttamente sul piazzale, ed è possibile – mediante un sistema di pareti mobili – fare in modo di unire o separare i rispettivi spazi a seconda delle necessità. Il fatto è che non si può certo dire che gli spazi siano ampi e, tenendo i 3 gate separati, questi risultano inutilizzabili (potrebbero andar bene al massimo – al massimo! – per voli regional con aeromobili da 50-70 posti). Quindi, nell’operatività di tutti i giorni, si rimedia unendo il gate 2 con l’1 o il 3, a seconda del volo, creando uno spazio sufficiente per imbarcare un volo FR. Questa soluzione può andar bene finché si tratta di imbarcare un volo alla volta, ma il giorno in cui si dovrà imbarcarne due contemporaneamente, non so proprio come si riuscirà a venirne fuori. È una considerazione amara, accorgersi che nonostante il traffico sia praticamente nullo e l’aerostazione sia di fatto nuova, si possa arrivare prestissimo ad un punto in cui i limiti della struttura potrebbero costituire un vero collo di bottiglia per lo sviluppo dell’aeroporto.
Ecco la zona del gate 1: io sono quasi nell’angolo, e dietro all’onnipresente colonna nera si intravede da un lato la parete mobile azzurrina che lo divide dal gate 2 (che è più piccolo) e dall’altro il banco che fa da “ingresso” alla zona del gate.

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Ah, dimenticavo! Come avrete visto, all’interno dell’aeroporto non esiste ancora un posto per rifocillarsi… Per fortuna in nostra salvezza accorre Paolino:

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Quel che si dice un servizio di “pubblica utilità”, lui sta lì tutti i giorni, dalle 8 di mattina alle 11 di sera – tranne il giovedì, quando non ci sono voli, e quindi rimane solo fino al pomeriggio. Gli faccio “pubblicità” volentieri, ragazzo gentilissimo, panini buoni e “onti” e arancini di riso da favola.

Ora, siamo quasi arrivati alla fine di questo reportage da CIY e non si è ancora visto un solo aviogetto! Beh, come saprete, non è mica semplicissimo vedere questi strani congegni qui… Bisogna attrezzarsi e venire nei giorni giusti agli orari giusti. Il venerdì sera ad esempio, grande attività:

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Il volo Transavia per Parigi Orly fila via tranquillamente, i passeggeri sono tutti ospiti del vicino Club Med Kamarina – gli operatori mi fanno notare che si capisce che la stagione sta finendo perché i passeggeri sono molto più avanti con gli anni rispetto a qualche settimana fa – in effetti è un tripudio di pensionati.
Eccolo:

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All’imbarco del volo Ryanair succede di tutto, come da miglior tradizione (non solo di qui).
Un passeggero, dopo aver già fatto il pre-imbarco, chiede di tornare indietro e di uscire dall’area sterile… ma solo per un attimo, poi torna! In pratica ci racconta che deve tornare in macchina poiché hanno il freno a mano bloccato e non riescono a partire. Ok, ordinaria amministrazione… Ma non finisce qui!
Poco più tardi, mentre seguo le operazioni di imbarco, altri passeggeri si fermano a chiacchierare, mi chiedono alcune informazioni, parliamo delle future rotte per Londra e Bruxelles… Dopo qualche minuto uno di loro mi scruta intensamente, e quasi sottovoce mi dice… “Ma lei… non è italiano, vero?? Ha un accento strano…..” Mi son trattenuto dal rispondergli “No, no so italian, so VENETO!!” :D
E infine il migliore di tutti.. Mentre i passeggeri stanno salendo sull’aeromobile, arriva il primo ufficiale, maniche di camicia e casacca arancione, di ritorno dal giro di ricognizione. Si avvicina a un ragazzo dell’handling, e con fare sommesso, molto gentilmente, chiede…
“Excuse me….”
….
….
“….. is it possible to have……………..”
….
….
….
….
….
“…………. CANNOLI???”
Scoppiamo tutti a ridere, il tipo dell’handling gli risponde in siciliano stretto, e lui ancora provava a mimare con le mani chiedendo il permesso di passare per entrare nell’aerostazione, dove pensava di trovare una fantomatica pasticceria ricolma di cannoli di tutte le fogge e dimensioni. Qualche anima pia a quel punto gli ha spiegato che, ahimè, cannoli non ce n’erano, e lui se n’è tornato mesto verso il suo 738. Dev’essere stato un volo triste.

Eccolo:

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Con questo finisce la parte dedicata all’aeroporto di Comiso! Se volete ho qualche foto OT sulla città di Comiso e sulla costa meridionale :) E poi sotto con il ritorno con Volotea!
 
Fantastico! Aspettiamo anche Volotea... :) Air One non mi ha dato proprio una bella impressione :astonished:
 
ammetto di non essere esperto in materia...ma a me piace tantissimo quell'aeroporto! però secondo me non è ben collegato; io sono di noto (provincia di siracusa) e arrivare al Fontanarossa è diventato un gioco da ragazzi con la nuova autostrada; mi è capitato di andare a comiso via ragusa e, a parte le tempistiche, la strada a tratti è davvero brutta...secondo me con un buon collegamento stradale (non ferroviario, quello è inesistente in tutta l'isola) potrebbe avere delle ottime potenzialità