Meridiana blocca le prenotazioni da/per la Sardegna dopo il 27/10/2013


Mi sfugge il concetto base.
Meno di qualche mese fa tutti a festeggiare l'allontanamento di "Taglia40edèanchevietatofischiettare" Gentile che ha rovinato IG.
Tutti col cappello in mano e la lingua di fuori ad osannare Karim il buono, il giusto, lo statista, il sardo che capisce il territorio, insomma quello dall'assegno facile. Duecento cucuzze, una scoreggia nello spazio.
Peana su peana plebiscitari per un ritorno ad una Alisarda.
Olbia, credo, dogma e imprescindibile sede fulcro di qualsivoglia sviluppo.
Previsti soldi a palate.
Sono passati 7 mesi da tutto questo e il coma è più profondo di prima.
Cherchez l'erreur.

Manca un pezzo. L'AK ha parlato chiaramente di 12 mesi per rimettere a posto la sghengherata baracca, trascorsi i quali fanculizza.
 
Manca un pezzo. L'AK ha parlato chiaramente di 12 mesi per rimettere a posto la sghengherata baracca, trascorsi i quali fanculizza.
e' impossibile rimettere le cose in sesto in 12 mesi, soprattutto con MOL negativi.
a meno di una fusione con qualcuno di pesante quindi non credo che sta storia dei 12 mesi abbia molto senso e KAK lo sa benissimo altrimenti avrebbe gia' chuiuso
di sicuro c'e' da razionalizzare una flotta iperetereogenea probabilmente ridurre personale e rifare il piano commerciale.
magari pensando ad un downsizing per esempio
air nostrum potrebbe essere un buon benchmark di riferimento
Tutto sommato quoto in pieno TWR anche se qui la scosa sembra piu' organizzata per far scucire denari a pantalone..
 
Il crollo prevedibile del traffico sull'Egitto nell'ultimo quarto del 2013 darà un'altra bella bottarella al disastrato bilancio di IG.

A mio parere entro la prossima summer Md80 a terra, la linea verrà volata al massimo delle possibilità da personale con contratto I9 e macchine 737, il resto del rimanente personale IG al netto di licenzimenti e CIGS sugli A320 (5 ?) per charter e poca linea.

Non ho mica capito che intenzioni abbiano sul LR.
 
quoto quanto detto da altri forumisti:
se non razionalizzano la flotta
se non abbassano i costi di gestione
se non applicano un altra strategia di mercato non sardegnocentrica e non basata sulla continuità territoriale
se non scelgono un altro aeroporto su cui fare "hub"
la vedo dura
 
Ma di cosa vi preoccupate. Tanto compra tutto EY....
Che non ci sia qualcosa di vero nella battuta?

In fondo KAK sarebbe azionista UE ed ha denari e suo malgrado un gioiellino da piazzare.
Un'altra bella alleggerita ad IG e per KAK sarebbe una manna entrare nei soci di un gruppo sotto l'ombrello di EY liberandosi di alcune centinaia di milioni di € di ricapitalizzazione ciclica in cambio di una bella paginetta di ringraziamento sui giornali locali.
 
da VareseNews:


"Vuoi lavorare? Vai a Olbia". Meridiana ed Air Italy, nel caos
In Sardegna i lavoratori di Meridiana hanno protestato e temono un travaso di lavoro nella controllata con sede a Gallarate; in Lombardia si tenta di capire il futuro di centinaia di persone che vivono con lo spettro di cassa integrazione, mobilità e trasferimento forzato sull'isola

Meridiana ed Air Italy, una gran confusione sulla pelle di centinaia di lavoratori. Ieri (lunedì) i dipendenti di Meridiana Fly hanno manifestato con la fascia nera del lutto al braccio, sotto il centro direzionale dell'aeroporto Costa Smeralda «per richiamare l'attenzione delle istituzioni sulla pesante situazione economica e gestionale in cui versa la compagnia». Insieme a loro i mariti, le mogli e i bambini sono scesi in piazza preoccupati. I lavoratori, 1.350 collocati in cassa integrazione a rotazione, contestano i «pesanti tagli del costo del lavoro» e il «disimpegno della Regione Sardegna nel rifinanziamento della continuità territoriale».

Una manifestazione organizzata dai dipendenti di Meridiana, preoccupati per il futuro della compagnia ed in particolare per l'acquisizione della compagnia Air Italy da parte di Meridiana Fly che - secondo i manifestanti - sta comportando un travaso di voli in favore della controllata. Una vicenda non solo sarda, visto che dopo l’acquisizione di Air Italy e l’ingresso in Meridiana del comandante Gentile (fondatore della compagnia gallaratese nel 2005), poi estromesso dalla compagnia dell’Aga Khan con lauta buonuscita, sono in parecchi anche a Gallarate a vivere con il fiato sospeso. I dipendenti infatti lavorano da mesi con gli spettri di mobilità, cassa integrazione a rotazione e soprattutto l’ipotesi sempre più concreta dello smantellamento della base operativa di Malpensa, con conseguente trasferimento forzato del personale ex Air Italy in Sardegna. Chi, quando e quanti ancora non è dato sapere, ma gli indizi che portano a questa soluzione sono tanti, non ultimo il fatto che l'affitto dei due stabili gallaratesi di Air Italy scade a dicembre e di rinnovi non se ne parla, così come non si fa cenno di trasferimenti nella sede della compagnia a Malpensa. Parte di Air Italy sarà con buona pace di tutti trasferita in Sardegna: chi accetterà volerà sull'isola, mentre per chi rifiuterà ci sarà la cassa integrazione a zero ore come unica soluzione sul piatto.

Capire qual è lo stato dell’arte non è facile, come spesso accade quando si ha a che fare con le compagnie aeree. Dai sindacati le risposte sono vaghe, quando ci sono (fa eccezione l'Asdai, il cui delegato territoriale ha risposto lucidamente e puntualmente alle domande): il segretario nazionale della Uilt, Marco Veneziani, appena tornato dalle vacanze (secondo Il Fatto Quotidiano con un volo di andata e ritorno Meridiana, destinazione Mauritius, offerto dalla società guidata dall’amministratore delegato Scaramella) non è a conoscenza degli scenari descritti, ma ha promesso di informarsi. La situazione di crisi in Air Italy non è nuova: nel dicembre 2012 si è aperta la procedura di licenziamento collettivo che da 476 dipendenti dovrebbe portare il personale a ridursi di 184 unità, la stragrande maggioranza basata tra Gallarate e Malpensa. Contestualmente è partita la cassa integrazione (4 anni garantiti) a rotazione per tutti i dipendenti e nelle ultime settimane si è fatta strada l'ipotesi di trasferimento. Settembre sarà il mese chiave per capire di più sul futuro di questi lavoratori.

Da una parte si teme la perdita di posti di lavoro in Sardegna, dall’altra la chiusura delle sedi lombarde con trasferimento sull’isola. Una gran confusione alla quale speriamo qualcuno possa dare risposte concrete a breve, perchè di mezzo ci sono centinaia di posti di lavoro e le vite di molte persone.
 
da VareseNews:


il segretario nazionale della Uilt, Marco Veneziani, appena tornato dalle vacanze (secondo Il Fatto Quotidiano con un volo di andata e ritorno Meridiana, destinazione Mauritius, offerto dalla società guidata dall’amministratore delegato Scaramella) non è a conoscenza degli scenari descritti, ma ha promesso di informarsi.

Quindi questo signore come previsto continua a rappresentare i colleghi nonostante sia un corrotto..... Spero che la gente si svegli!!
 
Aerei, il sindaco di Olbia all'attacco:
"Ridisegnare la gestione dei voli"

Stare uniti per convincere la Regione e il Governo a ridisegnare i paletti della continuità territoriale da e per la Sardegna, che "deve soddisfare i bisogni dei sardi, ma anche quelli della compagnia aerea".

E' l'appello lanciato dal sindaco di Olbia, Gianni Giovannelli, durante la conferenza stampa organizzata dopo la manifestazione dei dipendenti Meridiana Fly sotto la sede direzionale del vettore, a Olbia.

"La proposta di continuità territoriale è inadeguata - ha ancora Giovannelli, annunciando che subito dopo la chiusura del bando per la continuità territoriale, incontrerà a Cagliari il governatore Ugo Cappellacci - mi auguro si possa ridiscutere una proposta che soddisfi le esigenze dei sardi ma che allo stesso tempo non penalizzi un'azienda che ha nelle sue intenzioni quella di riportare i conti in ordine".

Giovannelli ha anche annunciato che chiederà alla Regione "che smetta di foraggiare le compagnie low cost, quegli aiuti devono terminare". Dai lavoratori è arrivato oggi un grido d'allarme: "l'80% del personale navigante è in cassa integrazione - hanno detto - ed è' stato sostituito da dipendenti Air Italy: per questo motivo chiediamo impegno alla Regione e al Governo di trovare i soldi per continuità territoriale".

"Alla base di tutto c'è una carenza complessiva della classe dirigente, perché - ha tuonato il parlamentare gallurese del Pd Gianpiero Scanu - questa eutanasia di Meridiana parte da lontano e se la politica avesse dato risposte diverse sin da subito, oggi saremo stati in un altra situazione. Ma in questi anni - ha aggiunto - la politica regionale e nazionale hanno sviluppato nei confronti della compagnia un rapporto all'insegna della mediocrità, con gli amministratori regionali che perseguono strategie di centralismo".

Lunedì 26 agosto 2013 15:39
http://www.unionesarda.it/articolo/...idisegnare_la_gestione_dei_voli-6-326886.html
 
Continuità territoriale, parte da Olbia l’attacco alla tariffa unica
«Penalizzerà tutti i sardi»: il sindaco Giovannelli si schiera con Meridiana. E assicura che chiederà a Cappellacci di ridiscutere la proposta
continuità territoriale trasporti

di Guido Piga

OLBIA. «Il giorno dopo la chiusura dei bandi sulla continuità territoriale, andrò da Cappellacci per dirgli: quella che hai proposto, con la tariffa unica, non va incontro alle esigenze dei sardi né dalla compagnia aerea della Sardegna. Quindi, cambiala». Gianni Giovannelli, solitamente molto prudente, e verrebbe da dire democristiano se non fosse che quella non è la sua tradizione politica, parla davanti a decine di dipendenti di Meridiana, che si sono riuniti in assemblea all’aeroporto, e sorprendentemente appare netto, deciso. È il primo rappresentante delle istituzioni a dire che la nuova continuità dei cieli - oggi si chiuderà l’offerta per i voli da Alghero (e prende sempre più quota l’ipotesi che non ne arriverà neppune una), domani sarà la volta di quelli da Olbia e il giorno dopo da Cagliari - è più un danno che un vantaggio per la Sardegna. Senza se, senza ma.
Ma più ancora di quello che ha detto con chiarezza, pesa quello che ha lasciato intravedere. Ovvero la possibilità che i bandi vadano male, che le compagnie (Alitalia e Meridiana, le uniche interessate) rinuncino ad alcune rotte, mandando a picco tutto il pacchetto. Che altro senso potrebbe avere, altrimenti, dire che «l’indomani chiederò a Cappellacci di cambiare tutto»? È ipotizzabile che Giovannelli abbia ricavato l’impressione che qualcosa non funzionerà dopo aver incontrato l’amministratore delegato di Meridiana e che si prepari a fare pressing perché il quadro possa essere ricomposto in fretta, nell’interesse dei passeggeri e dell’azienda dell’Aga Khan.
Con Roberto Scaramella, nuovo capo della compagnia, il sindaco si è visto alcuni giorni fa. Scaramella gli ha espresso tutti i dubbi, economici e giuridici, sulla nuova continuità che prevede la tariffa unica per i residenti e i non residenti; ha fatto capire che, in queste condizioni, la società dell’Aga Khan rischia di perdere molti milioni; ha detto che le compensazioni della Regione sono insufficienti. Insomma le premesse perché Meridiana rinunci ad alcune tratte ci sono tutte. Il che, nel caso in cui anche Alitalia faccia altrettanto, lascerebbe l’Isola senza la certezza dei collegamenti aerei. Sentito alcune ore dopo la dichiarazione fatta in pubblico, Giovannelli non dice di più: «No so che cosa farà Meridiana. Ma qualunque cosa accada, Cappellacci deve capire che questo sistema tariffario, voluto dalla sua parte politica, non funziona».
Sindaco di Olbia apertamente schierato con la compagnia aerea della propria città? Alcuni dipendenti la vedono così, anche se la maggioranza di loro pensa, e lo dice, che questa continuità territoriale è una serie minaccia per la propria azienda.
Gli striscioni contro Cappellacci ci sono, anche se in numero inferiore a quelli contro Meridiana. Una società che invece critica apertamente Gian Piero Scanu, deputato del Pd e consigliere comunale che sostiene Giovannelli. Scanu riconosce i limiti della politica regionale e nazionale, ma anche di quella comunale. Dice: «Caro sindaco, troppe volte il Comune si è fatto prevaricare da Meridiana, e da Geasar (società che gestisce l’aeroporto di Olbia, ndr). Non devono esserci più santuari intoccabili». Ed è la prima botta da alleato al sindaco. «Caro sindaco, nei confronti di Meridiana non ci vuole una cura omeopatica. Serve un intervento chirurgico. E se servono i chirurghi, nessuno si tiri indietro». Ed è un secondo colpo.
Il senso è: basta essere diplomatici, è tempo di essere duri con la galassia dell’Aga Khan.
@guidopiga
©RIPRODUZIONE RISERVATA
27 agosto 2013

http://lanuovasardegna.gelocal.it/r...-olbia-l-attacco-alla-tariffa-unica-1.7642480
 
L’ANALISI. Meridiana, cinque anni di errori. E il sindacalista Veneziani ora rischia l’esclusione dalle trattative
Articolo pubblicato il 26 agosto 2013

Il lutto al braccio è stato il gesto eclatante di una battaglia per il lavoro che, davvero, negli ultimi mesi ha segnato vicende funebri. Metaforicamente la bara è stata inchiodata da quei cento coraggiosi dipendenti di Meridiana sulle responsabilità di un’intera classe dirigente che negli ultimi cinque anni (almeno) ha gestito le sorti della compagnia aerea sarda.

Il caso di Marco Veneziani e il silenzio della Uil: il sindacato rischia di essere silurato dal tavolo tecnico

Partiamo dal caso Veneziani. Il segretario nazionale della Uil Trasporti ha avuto da Meridiana biglietti omaggio per un viaggio di piacere alle Mauritius. Il diretto interessato ha scelto il silenzio, senza mai provare nemmeno a smentire la notizia. La compagnia aerea ha fatto di peggio, obliterando il comportamento come “affare privato” dell’azienda.

Questa mattina nell’assemblea in aeroporto, il deputato del Pd e leader olbiese del centrosinistra, Giampiero Scanu, ha usato parole durissime nei confronti di Veneziani e del sindacato di appartenenza: “Chi dovesse sedere al tavolo delle trattative dopo una simile scorrettezza – ha detto Scanu – non può rappresentare più i lavoratori. Veneziani non può essere controparte e trovo vergognoso il suo comportamento e anche quello della Uil: come è possibile che un sindacato taccia su una vicenda tanto grave?” Il sindaco Gianni Giovannelli convocherà un tavolo di crisi con l’azienda e le parti sociali, dopo i primi riscontro su eventuali offerte per il bando sulla continuità territoriale, ma sull’affare Veneziani recita sibillino: “Convocare la Uil al tavolo di crisi? Mi occuperò della questione”.

A Olbia arriva il presidente della Commissione Trasporti della Camera, mentre Cgil, Cisl e Uil disertano l’assemblea dei lavoratori

Veneziani non è il solo protagonista da “Chi l’ha visto?” della vertenza Meridiana. Se lui era alle Mauritius, i sindacati confederali sembrano dispersi. Cgil e Uil (la Cisl ha meno responsabilità avendo meno rappresentanza), soprattutto, hanno assunto posizioni o marginali o decisamente improntate ad aperture di credito totali verso l’azienda. Nell’assemblea di oggi erano assenti ingiustificate, lontane dalla protesta e dalle istanze dei lavoratori. Così nella crisi di Meridiana, azienda da oltre 2 mila dipendenti e seconda compagnia aerea italiana, il ruolo del garante dei diritti, la fascia del sindacalismo vero, duro e puro come si diceva una volta, la indossa Usb. Gli unici sul pezzo, pronti a condannare una politica industriale schizofrenica. Intanto il deputato del Pd, Giampiero Scanu, annuncia la presenza a settembre ad Olbia del presidente della Commissione Trasporti della Camera, Michele Meta, che potrebbe essere uno dei protagonisti proprio al tavolo di crisi che Giovannelli convocherà nei prossimi giorni.

Cappellacci e la continuità territoriale: il flop del Governatore e gli attacchi di Scanu e Giovannelli

Continuità territoriale e continuo travaso di attività da Meridiana ad Air Italy. Il risultato? Sui 1350 dipendenti in cassa integrazione, la grande maggioranza sono lavoratori di base ad Olbia. Le ricadute negative sul territorio (ma anche su Cagliari e dunque sull’intera Isola) sono evidenti. I politici olbiesi si sono ridestati dal torpore. L’unico che naviga verso sponde arabe e non si cura di Meridiana sembra essere Ugo Cappellacci. I lavoratori lo hanno spesso evocato: per i favoritismi a Ryanair, con aiuti di Stato mascherati dalla Regione come promozione turistica che, nei fatti, sostengono, falsano la concorrenza.

Poi c’è il silenzio tombale sulla vicenda Air Italy e la continuità territoriale. Sulla prima il presidente della Regione dimentica che Air Italy ha basi a Gallarate e Napoli: dunque se vola il personale dell’ex vettore di Giuseppe Gentile, si paga solo gli alberghi ma non lascia ricchezza e reddito sul territorio. Sulla seconda Cappellacci, dopo aver flirtato furbescamente con il nuovo ad, Roberto Scaramella, non ha capito che Meridiana chiedeva più soldi per gestire il nuovo bando a tariffa unica. “Sono mesi che denuncio la politica neo centralista dell’amministrazione regionale che concentra gli interessi sul sud della Sardegna” dice Giampiero Scanu. Ma la realtà è diversa: Scaramella vuole più soldi e Cappellacci glieli deve dare senza scontentare le altre parti in gioco. Ma i lavoratori? I passeggeri? I sardi? Interessi collaterali in una visione puramente elettoralistica.

Il ruolo del Principe e l’attacco di Scanu: “Da sempre sceglie male i suoi collaboratori”

Infine quella che un tempo si chiamava la “domanda delle cento pistole”: il principe Karim Aga Khan, tornato ad essere unico proprietario della compagnia dopo il “delisting” di Borsa, davvero non ha contezza della situazione? Può e deve essere lui il vero interlocutore delle istituzioni nella gestione della crisi della sua compagnia aerea. Il deputato Scanu non può essere certo considerato tra i suoi migliori amici, visto che da sindaco aveva bocciato il progetto che prevedeva investimenti edilizi a Razza di Juncu.

“Sembrava facesse a gara nel prendere cantonate nella scelta dei suoi collaboratori – dice Scanu – quando ho parlato con Gentile in Commissione Trasporti al Senato mi son messo le mani nei capelli e mi sono chiesto: come è possibile che l’Aga Khan abbia tirato fuori un personaggio del genere?” Come dire, tranchant. Certamente la posizione del Principe, che in dieci anni ha ricapitalizzato la compagnia per una cifra monstre vicina al miliardo di euro, ma che ha anche cambiato amministratori delegati come fossero noccioline, con una fumosa politica industriale e scelte manageriali incomprensibili, resta uno dei punti più oscuri di una storia aziendale che ogni giorno che passa rischia di chiudere senza un lieto fine.

Giandomenico Mele

http://www.sardiniapost.it/economia/meridiana-mele/
 
Il senso è: basta essere diplomatici, è tempo di essere duri con la galassia dell’Aga Khan.
E' giusto, che si vergogni di aver investito appena un miliardo scarso in IG!
A leggere certi articoli mi domando davvero se i destinatari degli stessi "ragionino" a quel livello: prima ancora di dissentire, mi verrebbe proprio da chiedermi su quale pianeta stia chiunque si permetta di rinnegare una gratitudine assoluta verso l'uomo che senza dubbio ha fatto di più per la Sardegna in tutta la sua storia.
E tale gratitudine sarebbe dovuta ed eterna anche si KAK si rompesse davvero i coxxioni di gettare soldi in questo modo e mollasse IG al suo destino.
 
IG si trova in una situazione difficile, praticamente ha:
- tratte sulla sardegna che non rendono piu
- tratte nazionali in concorrenza con le lowcost
- charter che rende pochissimo se non perde
- SSH dove adesso c'è EZY
- due rotte di medio raggio che stentano DKR e TLV

io al posto loro avrei chiuso.
 
IG si trova in una situazione difficile, praticamente ha:
- tratte sulla sardegna che non rendono piu
- tratte nazionali in concorrenza con le lowcost
- charter che rende pochissimo se non perde
- SSH dove adesso c'è EZY
- due rotte di medio raggio che stentano DKR e TLV

io al posto loro avrei chiuso.
Credo che facciano soldi solo con la Sicilia e in particolare con Catania, non hanno neanche provato ad aprire laLIN-SUF che tutto sommato, è una tratta che riempie tutto l'anno.
 
IG si trova in una situazione difficile, praticamente ha:
- tratte sulla sardegna che non rendono piu
- tratte nazionali in concorrenza con le lowcost
- charter che rende pochissimo se non perde
- SSH dove adesso c'è EZY
- due rotte di medio raggio che stentano DKR e TLV

io al posto loro avrei chiuso.
v ero, come molte regional del sud europa almeno che non ci sia qualche altro motivo
tanto piu' che la continuità territoriale la gestisci meglio rimborsando in parte i biglietti dei residenti in un contesto competitivo invece di essere una ragione di vita per compagnie che piu' volano piu' perdono, e non parlo solo ig
 
v ero, come molte regional del sud europa almeno che non ci sia qualche altro motivo
tanto piu' che la continuità territoriale la gestisci meglio rimborsando in parte i biglietti dei residenti in un contesto competitivo invece di essere una ragione di vita per compagnie che piu' volano piu' perdono, e non parlo solo ig

Magari funzionasse davvero così ma in Regione sono così "esperti" che non lo vogliono capire...o forse sta alla base dei regolamenti comunitari?