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Il bilancio di Rocco Sabelli: "La mia esperienza in Alitalia? Un insuccesso"
L'ex amministratore delegato di Alitalia, Rocco Sabelli.
«Personalmente considero la mia esperienza in Alitalia un insuccesso». Rocco Sabelli parla così del periodo trascorso al vertice della compagnia aerea. Lo fa a Campobasso, nella sua regione, dove è tornato per partecipare alla presentazione del libro «Scacchi e strategie aziendali», scritto da Luca Desiata proprio insieme al manager agnonese (ma c'è anche la collaborazione del campione di scacchi Anatolij Karpov).
«L'azienda - spiega l'ex amministratore delegato - dopo i tre anni durante i quali ho gestito quella responsabilità, si può dire che è certamente migliorata, è più affidabile, efficiente, con una buona reputazione. Ma non siamo riusciti, non sono riuscito, a garantire l'obiettivo fondamentale che è quello della sostenibilità economica. E questo è un caso di insuccesso. Io lo ritengo tale perché continuo a dire che l'unica metrica che va adottata per valutare il proprio lavoro sono i risultati, quindi potrei anche pensare e dire che ci sono dei motivi che hanno impedito di raggiungere quell'obiettivo. Però - chiude su questo tema - sempre di un insuccesso si tratta».
Il volume presentato nella sede dell'Associazione degli industriali è un libro di strategie aziendali - come ha spiegato l'autore - adatto a tutti i manager, da quelli all'inizio della carriera e fino agli amministratori delegati. Viene utilizzata la metafora del gioco degli scacchi come filo conduttore sul quale snodare le varie strategie.
Sabelli e Luca Desiata durante la presentazione del libro nella sede dell'Associazione Industriali a Campobasso.
Ma quale è stato il contributo di Sabelli? «Sono racconti di partite che sono state fatte - spiega l'ex Ad di Alitalia e Piaggio -, si tratta di casi aziendali che sono stati trattati, individuati, con l'unico scopo di portare degli elementi a supporto delle tesi del libro. Ciascuna di queste storie ha una sua rilevanza industriale. Non c'è niente di aneddotico, di personale. Sono, in alcuni casi, casi di successo, in altri casi di parziale successo. E quindi vanno letti con questa logica: quella di sostenere questa metafora intelligente, che io condivido, e che è la tesi del libro di Luca Desiata. Questa analogia - aggiunge Sabelli - che c'è tra le strategie aziendali, la gestione aziendale e il gioco degli scacchi. Per alcune convergenze di metodo, di logica e uso della logica, che possono avere un significato comune e dei parallelismi interessanti».
Parlando poi durante la presentazione del libro il manager agnonese ha detto la sua anche sulla situazione molisana alla luce delle recenti elezioni regionali: «I molisani - ha sottolineato - hanno voluto girare pagina e lo hanno fatto in maniera significativa. Il voto ha marcato la discontinuità con il passato, ora chi è stato eletto deve avere un approccio diverso e deve marcare subito la differenza».
Infine ha indicato ai nuovi vertici della regione quelle che secondo lui devono essere le priorità: «Vincere la burocrazia, avere stile affinché ogni molisano si riconosca in chi lo amministra e non mettere in campo una oligarchia potente che alimenti il potere. Usare il merito come criterio di riferimento. Lasciare fuori dalla porta quel vizio meschino e avvilente delle clientele. Bisogna mettere in campo e offrire l'uguaglianza delle opportunità». (EL)