[Divulgativo] A380: considerazioni sull'andamento delle vendite

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26 Aprile 2012
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Stando ad Airbus, ad oggi 20 compagnie (o privati) hanno ordinato 262 A380:

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Guardando questa lista sono stato stupito di vedere come, tolte EK, LH, QF e SQ, nessun’altra compagnia abbia firmato un ordine per piu’ di 12 macchine. Insomma, la flotta media e’ di sei, otto A380 per operatore. Ho pensato che fossero ordini “di prova”: una volta accertati i vantaggi dell’A380, i numeri sarebbero aumentati. Eppure, ad oggi, mi sembra che solo Lufthansa ed Emirates abbiano piazzato ordini successivi al primo. Come mai l’A380 vende cosi’ poco?

Non sono un commerciale e non so nulla di mercati. Ignoro quale effetto abbia avuto la crisi economica sulle rotte per cui l’A380 e’ stato progettato, per cui non provo nemmeno a parlarne. Piuttosto, affronto l’argomento A380 da un lato che conosco, quello tecnico-operativo. A guardare i dati, l’A380 colpisce per due fattori, se confrontato col vero mattatore di questi tempi, quel 777-300ER di cui tutti parlano benissimo e che tutti vogliono:

  1. Necessita’ di infrastrutture e personale dedicati
  2. Tempi di turnround piu’ lunghi e distanze accentuate durante il taxing e decollo

La mia tesi, che espongo qui, e’ che questi due fattori faccian si che il costo “reale” dell’A380 risulti estremamente alto, tra 1.5 e 2 volte quello di un 77W (stando anche a delle chiaccherate con colleghi ‘informati sui fatti’), rendano l’A380 assai poco flessibile e incrementino la complessita’ delle operazioni aeroportuali quotidiane.

L’effetto combinato di questi difetti fa si’ che le compagnie aeree, messe davanti all’opzione di acquistare l’A380, decidano o di non dotarsene o, invece, di prenderene un numero piccolo, lasciando la maggior parte delle rotte LR ai 77W.

(Per completare questo post ho usato alcune fonti. Qualora non fossero specificate, sono tratte da documenti tecnici ritrovabili a questi indirizzi:
http://www.boeing.com/boeing/commercial/airports/777.page
http://www.airbus.com/fileadmin/media_gallery/files/tech_data/AC/Airbus-AC_A380_20121101.pdf )


1. Infrastrutture specifiche e maggior numero di personale

Stand
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L’A380 non e’ l’aereo piu’ lungo in servizio, ma e’ di sicuro il piu’ largo con 79.75 metri tra una sharklet e l’altra. Il 77W, invece, misura solo 64.8. Questo fa si’ che, nella classifica dell’ICAO, l’A380 sia 4F mentre il 777 stia nella 4E, assieme al 747 che misura 64.92.

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La differenza non e’ di lana caprina, perche’ maggiore e’ l’apertura alare, maggiore e’ la dimensione dello stand che dovra’ ospitare l’A380.

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Nel caso dell’A380, l’aereo ha bisogno di almeno 94 metri di spazio in larghezza, libero da ostacoli, spazi che non erano mai stati necessari per il normale servizio passeggeri (stands di quelle dimensioni, in precedenza, erano necessari solo per certi aerei cargo e per mezzi militari). Il 77W, invece, puo’ beneficiare degli stessi stands del 744 o dei widebody Airbus, per i quali tutti gli aeroporti del mondo sono adeguatamente attrezzati.

La dimensione del problema e’ abbastanza evidente se si guarda a questo diagramma: e’ una vecchia mappa, non piu’ aggiornata, degli stand al Terminal 5 di LHR.

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E’ interessante notare come gli stand per widebodies siano in tutto 49, tra T5A, B, C e EAA. Solo 18, pero’ possono ospitare gli A380, e tre (quelli piu’ a destra, verso il terminal 3, n. 594-596), pur appartenendo nominalmente al T5, sono di competenza BAA e quindi non sono disponibili per British Airways. Di conseguenza, in un terminal di costruzione moderna, progettato quando i requisiti dell’A380 erano gia’ stati divulgati, ha solo 15 stand su 43, il 35% piu’ o meno, pensati per l’A380. In altri aeroporti, o anche solo al vicino Terminal 3, la proporzione e’ assai minore. E’ logico supporre, quindi, che non BA non potra’ mai avere piu’ di 17/18 in flotta, contandone un paio in volo o in riparazione nel peggior scenario in cui tutti gli A380 partono, grossomodo, allo stesso momento. Altre compagnie, a meno di non usufruire di terminal nuovissimi, come per esempio EK, hanno lo stesso problema, che limita il numero massimo di aerei che potranno comprare.

Infrastrutture

Tutto, o quasi, dev’essere fatto “a misura di A380”, date le dimensioni e la complessita’ derivante dall’uso di questo aereo.

Jetways: molti aeroporti, in particolare in Asia, hanno gia’ gates d’imbarco con jetway multiple, per attraccare alle porte 1L e 2L, di solito. Con l’A380, pero’, si pone il problema dell’accesso diretto all’upper deck, per velocizzare le operazioni e consentire ai passeggeri a mobilita’ ridotta di accedervi. Adattare i gates ha un costo, ovviamente, e incrementa la complessita’ nella gestione dei gate perche’, probabilmente, non tutti i gate di un terminal possono essere convertiti con le nuove jetways.
Ground Support Equipment. Tutto va rivisto per operare sull’A380, vuoi per le maggiori altezze o per i pesi aggiuntivi. Ho collaborato marginalmente al progetto “A380 readiness” intrapreso da BA e dai partner, che ha comportato:
  • Modifica dei martinetti per gli elevators:
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  • Acquisto di nuovi pushback tractor TBL-600
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  • Acquisto di nuovi camion per i refuellers
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  • Acquisto di nuovi elevatori per la societa’ di catering, pulizie e per BAA per i passeggeri a mobilita’ ridotta
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  • Modifiche alle scale
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  • Acquisto di nuovi camion per il de-icing capaci di raggiungere 25 metri di quota, l’altezza massima della deriva.
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    (fonte Vestergaard)
Taxiways e Stands. Sebbene l’A380 possa usare le stesse taxiway di un 77W, i pesi in gioco sono veramente maggiori,tali da rendere necessario dei lavori di “rinforzo”.

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Hangar. L’A380 ha circa 10 metri in piu’ di apertura alare rispetto a un 747 e, soprattutto, 4 metri in piu’ di deriva. Molti hangar sono stati progettati con dimensioni volutamente maggiori rispetto a quelle degli aerei in servizio al momento della costruzione, spesso per poter ospitare piu’ narrow body sotto lo stesso tetto. Purtroppo, pero’, sono poche le strutture in grado di ospitare una deriva cosi’ grande come quella dell’A380, richiedendo quindi la costruzione di nuovi hangar. BA e’ riuscita, per esempio, a praticare delle “orecchie” per consentire all’Airbus di entrare negli hangar del Technical Block A a Heathrow (ottenendo, tra l’altro, una speciale dispensa dalle autorita’ che avevano sottoposto le facciate a vincolo). Il risultato si puo’ vedere nelle foto qui sotto, che raffigurano solo uno dei due hangar con la modifica effettuata (il secondo e’ stato ultimato pochi giorni fa).
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Se questa modifica non fosse stata effettuabile, vista l’impossibilita’ di costruire un nuovo hangar e di demolire quelli esistenti, molto probabilmente l’A380 non sarebbe stato comprato. Questa situazione, probabilmente, e’ un limite anche per altre compagnie.
Infrastrutture aeroportuali varie. L’arrivo di svariati A380 allo stesso momento e’ in grado di bloccare un aeroporto, soprattutto quelli che sono progettati con “satelliti” connessi con trenini navetta.

Personale

L’A380, essendo piu’ grosso di tutti gli altri aerei, ha bisogno di piu’ personale. Fino a 22 assistenti di volo, sei loaders, piu’ caterers e cleaners, e un team di 4/5 ingegneri per il dispatching. Anche il gruppo di ground handlers dovra’ per forza essere maggiore.

2. Turnround piu’ lunghi...

Il turnround e’ un momento cruciale per un aereo. Comprimere i tempi e’ importantissimo, allo scopo di pagare meno tasse per l’uso delle superfici dell’aeroporto, tenere gli aerei in volo piu’ a lungo possibile e, infine, per evitare di occupare uno stand per troppo tempo. In molti aeroporti, soprattutto durante i picchi di attivita’, la congestione degli stand e’ tra le prime cause di ritardi rotazionali, assieme ai ritardi nel boarding e nel loading.

Airbus ha ipotizzato, per un A380 con configurazione abbastanza “densa” a 555 posti (22F 96J 437Y) turnround di 89 minuti o 134 a seconda dell’uso di jetways su entrambi i ponti o meno.

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I due Gantt sulla sx si riferiscono all’A380, mentre quello a destra e’ riferito a un 77W con configurazione a 375 posti. Il turnround per il 77W si puo’ concludere in 55 minuti.

La differenza e’ chiaramente giustificata, in gran parte, dalla mole in gioco, ma va anche notato che un A380 e’ un mezzo ben piu’ complesso di un 77W. Ci sono piu’ galleys, su ponti diversi, e le porte non sono posizionate sulla stessa verticale, cosa che costringe i veicoli ad avvicinarsi al primo ponte, sbarcare cio’ che serve, rimuovere i freni, ritrarre l’ascensore, allontanarsi e avvicinarsi nuovamente per poi ricominciare la procedura per l’upper deck.

2cont. ...E maggiori distanze

Gli aerei, mentre procedono a “breakaway speed” lungo le taxiway, devono mantenere una certa distanza di sicurezza l’uno dall’altro, per non essere investiti dai getti dei rispettivi motori. In assenza di vento e con condizioni di visibilita’ ottimali la “danger zone” e’ quella dove il getto dei motori spira a velocita’ maggiori o uguali di 35 m/h o 56 km/h.

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Il diagramma mostra che l’A380 ha una danger zone di poco meno di 130m, mentre quella del 77W e’ di poco superiore ai 100m. La differenza risultante puo’ sembrare minima, ma significa che una taxiway puo’, in presenza di A380, contenere meno aerei diretti verso le piste o i gate. Di conseguenza l’”output” delle taxiway, in termini di aerei che arrivano in testata o ai gate, sara’ minore e, di conseguenza, sara’ minore la capacita’ dell’aeroporto in quel momento. La situazione non andra’ ad influenzare, probabilmente, aeroporti come AMS o CDG ma, invece, potra’ causare effetti piu’ evidenti in quei luoghi dove la congestione e’ piu’ alta, come JFK, LHR o HKG, target ideali per i Very Large Aircrafts secondo Airbus.

Un altro effetto dell’A380 in grado di ridurre la capacita’ degli aeroporti in cui e’ usato e’ quello della wake turbulence. ICAO, l’ente ONU che regola l’aviazione civile, stabilisce i tempi minimi di separazione per il decollo di due aerei dalla stessa pista, piu’ o meno lunghi a seconda delle dimensioni del primo aereo, allo scopo di evitare che l’aereo successivo non abbia a soffrire degli effetti dei vortici causati dal primo.

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Lo stesso principio si applica per gli atterraggi:

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Fonte http://www.skybrary.aero/index.php/Mitigation_of_Wake_Turbulence_Hazard

Light A/C: con MTOW <7t; Medium A/C: 7t<MTOW<136t; Heavy A/C MTOW>136t​

La presenza di un A380 in decollo o in atterraggio aumenta del 30% circa il tempo di attesa che deve intercorrere prima dell’atterraggio di un aereo come un 737 o un A320, con una riduzione dei flussi che puo’ generare ritardi e disagi in aeroporti assai congestionati. Il problema continua anche durante l’approccio all’aeroporto o dopo il decollo, giacche’ gli aerei che seguono un A380 sono costretti a mantenere distanze piu’ elevate di quanto non farebbero normalmente.

Conclusione

I dati che ho postato consentono di arrivare alla conclusione che le dimensioni dell’A380 sono il suo handicap piu’ grosso. L’apertura alare di 75 metri fa si’ che solo alcuni stands possano accoglierlo, quelli 4F, di cui c’e’ una disponibilita’ limitata nella maggior parte degli aeroporti, anche in terminal di recente costruzione.

Le dimensioni, poi, impongono l’acquisto di mezzi specifici, la modifica di quelli esistenti e cambiamenti infrastrutturali parecchio costosi.

L’A380, sempre in virtu’ delle sue dimensioni, del suo layout complesso e del numero di pax massimo trasportabile, fa si’ che le operazioni di turnround richiedano il lavoro di piu’ persone, per piu’ tempo, con costi piu’ elevati.

Infine, la potenza dei suoi motori e la sua mole fanno si’ che gli altri aerei debbano tenersi a maggior distanza sulle taxiway e debbano lasciar passare piu’ tempo dopo il suo decollo e atterraggio, riducendo la capacita’ dell’aeroporto in questione.

L’A380, in definitiva, e’ una macchina rivoluzionaria, che offre una maggior efficienza dal punto di vista dei consumi, ma e’ anche una macchina che ha un bisogno di apparecchiature altamente specifiche, offre poca flessibilita’, aumentando invece la complessita’ delle operazioni di volo giornaliere. E’ difficile stabilire con certezza quale ruolo giochino queste limitazioni operative nelle decisioni delle compagnie aeree di dotarsi di flotte risicate dell’Airbus. Personalmente, pero’, ritengo che il peso sia sufficientemente elevato, soprattuto se penso ai commenti di Willie Walsh di qualche giorno fa, che definiva “unlikely” un acquisto di altri A380 per BA e, invece, affermava il suo interesse per il 77X soprattutto se dotato di wingtip ripiegabili.
 
Ultima modifica da un moderatore:
post molto interessante, dopo lo leggerò con più calma.

Grazie intanto per averlo condiviso
 
davvero molto interessante, credo che rick se volesse potrebbe darci qualche altra informazione utile al confronto
 
Molto interessante, anche se la crisi economica sta incidendo in maniera significativa sulle vendite dell'A380.
Inoltre la mancanza di un vero concorrente e una ancora lunga vita utile fa si che sia prematuro fare valutazioni anche perchè Airbus ci metterà parecchi anni prima di esaurire gli ordini.
In fondo le valutazioni che si fanno sull'A380 sono un po' le stesse fatte ai tempi per il B747.

A chi ha aggiunto ordini oltre a EK e LH come detto c'è anche SQ.
 
Intanto grazie per l'ottima analisi! Premetto che punto di vista commerciale base condivido l'idea di TW, almeno. Tecnicamente avevo letto che è molto più innovativo del 787 ma non sono in grado di giudicare da questo punto di vista.

Secondo me il vero successo o meno lo si vedrà nei prossimi anni. Se il prossimo aereo Boeing riuscirà ad occupare le piazzole ad oggi utilizzate dal 777 allora il 380 rimarrà un aereo di nicchia. Se invece in futuro l'apertura alare sarà tale da dover obbligare gli aeroporti ad aumentare gli spazi per i wb (quindi piazzole, vie di rullaggio ecc...) allora il 380 potrebbe avere il successo che, ad oggi, non ha ancora raggiunto.
 
Lo sostengo da una vita che è un flop. Grazie per l'ottima analisi.

E' un po' presto per parlare di flop. Il traffico mondiale è in continuo aumento; molti aeroporti asiatici crescono al ritmo del 10% l'anno o più e alcuni sono già congestionati. Secondo me l'avventura dell'A380 è appena all'inizio e credo che sarà lunga. Dopotutto il 747 è in servizio da più di 40 anni e anche per lui, all'inizio, non c'erano le piazzole adatte.
 
post molto interessante, dopo lo leggerò con più calma.

Grazie intanto per averlo condiviso

Prego.

davvero molto interessante, credo che rick se volesse potrebbe darci qualche altra informazione utile al confronto

Si, lo spererei anch'io.

Lo sostengo da una vita che è un flop. Grazie per l'ottima analisi.

Piu' che flop direi che e' un aereo che e' nato prima delle infrastrutture necessarie al suo uso. La maggior parte degli aeroporti ha un paio di moli, un paio di stand, un paio di macchinari di supporto adatti all'A380; mancano ancora le infrastrutture necessarie ad usarlo (oltre che il mercato, in certi casi).

Intanto grazie per l'ottima analisi! Premetto che punto di vista commerciale base condivido l'idea di TW, almeno. Tecnicamente avevo letto che è molto più innovativo del 787 ma non sono in grado di giudicare da questo punto di vista.

Secondo me il vero successo o meno lo si vedrà nei prossimi anni. Se il prossimo aereo Boeing riuscirà ad occupare le piazzole ad oggi utilizzate dal 777 allora il 380 rimarrà un aereo di nicchia. Se invece in futuro l'apertura alare sarà tale da dover obbligare gli aeroporti ad aumentare gli spazi per i wb (quindi piazzole, vie di rullaggio ecc...) allora il 380 potrebbe avere il successo che, ad oggi, non ha ancora raggiunto.

Dal punto di vista tecnologico l'A380 e' innovativo ma non tanto quanto il 787. Ho un po' di materiale sul Dreamliner, che postero' qui e su Skyscrapercity quando avro' un po' di tempo e un PC degno di questo nome; l'A380 ha parecchio della filosofia Airbus, mentre il 787 e' proprio un cambio "totale" rispetto a quello che c'era prima, a tutti i livelli. Personalmente, credo che di 380 in Europa o in America non ne vedremo mai tantissimi. E' un'aereo pensato per l'Asia, credo.
 
Molto molto bella. In ogni caso, anche se siamo ancora in fase di early stage, direi che i numeri sono già sufficientemente significativi per affermare che l'accoglienza dell'A380 (il quale, ricordiamo, ha avuto un hype e un battage pubblicitario senza precedenti) è stata a dir poco freddina. Per usare un eufemismo.
Chiaro che influiscono sia il costo monstre, visti i tempi di crisi, sia le diverse vicissitudini (grounding incluso per accertamenti vari) di qualche mese fa.
Personalmente non ci sono mai salito, ammetto che mi piacerebbe farlo ma volando quasi solo AZ temo che lo potrò fare quando a Tolosa avranno già fatto uscire il 390...
 
Ottima analisi che però mette in luce soprattutto gli aspetti negativi, ovvero le implicazioni operative (e costi associati) che un gigante come il 380 comporta.

Andrebbe anche visto l'altro lato della medaglia, ovvero quali vantaggi può portare il mettere un 380 su una rotta LR ad alta frequenza (ad es. la CDG-JFK di AF), concentrando su un unico volo la capacità precedentemente offerta da due voli distinti.

In altre parole, se prima operavo 4 frequenze al giorno con 777, ipotizziamo sulla CDG-JFK-CDG, ed oggi ne opero solo 3, di cui 1 con 380 e le rimanenti 2 con 777, a fronte di una leggera diminuzione di capacità offerta, ho il risparmio secco di una macchina.
 
Piu' che flop direi che e' un aereo che e' nato prima delle infrastrutture necessarie al suo uso. La maggior parte degli aeroporti ha un paio di moli, un paio di stand, un paio di macchinari di supporto adatti all'A380; mancano ancora le infrastrutture necessarie ad usarlo (oltre che il mercato, in certi casi).

Anche il 747 nacque prima delle infrastrutture idonee ad ospitarlo. Infatti tutti gli aeroporti più importanti diovettero essere aggiornati, mentre quelli di nuova costruzione (dagli anni '70 in poi) vennero già concepiti a misura di 747. Il Pan Am Worldport (oggi Terminal 3) e il TWA Flight Center (Terminal 5) del JFK, inaugurati nel 1962, furono poi sottoposti a importanti modifiche per poter gestire i nuovi Jumbo. Lo stesso accadde in molti altri aeroporti di tutto il mondo.
 
Però questi adeguamenti furono fatti, forse, anche perché i 747 ebbero una diffusione grandissima. Gli A380 ancora sono così "pochi" che dubito giustifichino modifiche agli aeroporti da milioni e milioni di euro. Tranne forse nei grandi poli orientali, in Europa con questi chiari di luna credo sia piuttosto difficile.
 
Piu' che flop direi che e' un aereo che e' nato prima delle infrastrutture necessarie al suo uso. La maggior parte degli aeroporti ha un paio di moli, un paio di stand, un paio di macchinari di supporto adatti all'A380; mancano ancora le infrastrutture necessarie ad usarlo (oltre che il mercato, in certi casi).
Fu così anche per i B747, secondo me è stato più deleterio lo stallo del mercato per via della crisi economica. Se c'è mercato le infrastrutture si fanno, certamente e l'esempio del vostro T5 lo rappresenta non le si fa se non si prevede di usarle, ci si dimensiona per quello che si prevede per il futuro.
Se IAG ritenesse utile per esempio raddoppiare o triplicare l'ordine di A380 volenti o nolenti a LHR ci si dovrà adeguare.
 
Dal punto di vista tecnologico l'A380 e' innovativo ma non tanto quanto il 787. Ho un po' di materiale sul Dreamliner, che postero' qui e su Skyscrapercity quando avro' un po' di tempo e un PC degno di questo nome; l'A380 ha parecchio della filosofia Airbus, mentre il 787 e' proprio un cambio "totale" rispetto a quello che c'era prima, a tutti i livelli. Personalmente, credo che di 380 in Europa o in America non ne vedremo mai tantissimi. E' un'aereo pensato per l'Asia, credo.
Quoto e ti faccio i complimenti per l'ottima analisi.
Aggiungo che secondo me il 380-800 (quello in servizio), sconta anche alcune limitazioni dovute al fatto che la struttura è dimensionata per il più lungo 380-900 e per la versione merci F, entrambe con MTOW maggiorato.
La versione più piccola (si fa per dire...) è tendenzialmente quella meno efficiente, come ad esempio lo è un 772 rispetto ad un 773.
Proprio per questo, secondo me il futuro del 380 sarà la versione 900, allungata fino alla soglia degli 80m (il massimo possibile in una piazzola standard) e magari con motori aggiornati, in modo da compensare in parte il maggior peso a vuoto della macchina.
Il lancio del 777-9 sarà sicuramente un durissimo colpo per il 380, visto che probabilmente riuscirà a garantire un costo per pax simile se non migliore rispetto al bestione di Tolosa, al quale andranno aggiunte la mancanza di tutte le limitazioni che hai elencato ed una flessibilità infinitamente superiore.
Ecco perchè Airbus dovrà a tutti i costi rendere il costo per pax del 380 inferiore a quello attuale.
Ed escludendo interventi troppo radicali, l'unico modo che mi viene in mente è quello di allungare l'aereo in modo da ottimizzarne lo sfruttamento strutturale, aggiungendo nel contempo motori più efficienti, magari derivati da quelli dei 350/787. Probabilmente è un'ipotesi che richiederebbe svariati anni per essere realizzata, non credo sarebbe possibile prima del 2020.
Poi ovviamente l'A380 è e resterà un aereo di nicchia e lo sarà a maggior ragione se diventerà ancora più lungo. Difficilmente farà grandi numeri, ma altrettanto difficilmente smetterà di fare quelli più piccoli: chi ha necessità e convenienza a mettere 450-500 persone su un'unica macchina, non ha altra scelta e non l'avrà nemmeno in futuro.
Per i conti definitivi, ci riaggiorniamo tra una trentina d'anni. :)
 
Fu così anche per i B747, secondo me è stato più deleterio lo stallo del mercato per via della crisi economica. Se c'è mercato le infrastrutture si fanno, certamente e l'esempio del vostro T5 lo rappresenta non le si fa se non si prevede di usarle, ci si dimensiona per quello che si prevede per il futuro.
Se IAG ritenesse utile per esempio raddoppiare o triplicare l'ordine di A380 volenti o nolenti a LHR ci si dovrà adeguare.

No, la situazione non e' come la dipingi tu. Spazio per nuovi gates non ce n'e', al T5. C'e' la possibilita' di rivedere tutto dove, al momento, sta EAA (T5D), ma BAA i soldi ora non li ha. Spostando la fuel farm da qualche altra parte, probabilmente in sotterranea, e mettendo li' un altro satellite si avrebbe la possibilita' di aggiungere nuovi stands, ma e' un lavoro grosso come il T2, o quasi. Non si possono aprire nuovi gates, da nessuna parte. Infatti, uno dei grandi problemi da risolvere oltre alle piste e' quello degli stand: il tasso di riempimento al T5 e' del 90%, si fanno progetti per migliorarne l'uso di 10 minuti, figurarsi trovarne nuovi! E negli altri terminal la situazione e' la stessa.
 
Veramente ottimo report.

Anche secondo me è troppo presto per dire se l'A380 sia un buon progetto o no, molto probabilmente dipenderà dalle future mosse di Boeing, dalle caratteristiche del nuovo 777 e dalla risposta che saprà dare Airbus.

In ogni caso dopo averlo provato per la prima volta un mese fa devo dire che la differenza oggi per l'utente finale si vede, la spaziosità della cabina (su Emirates non tanto per i sedili in economy ma soprattutto per il corridoio vicino le scale e dietro ai bagni dove ci si può sgranchire e chiaccherare) e la silenziosità (sembra di stare ancora in fase di taxing) non sono comparabili al 777.
 
No, la situazione non e' come la dipingi tu. Spazio per nuovi gates non ce n'e', al T5. C'e' la possibilita' di rivedere tutto dove, al momento, sta EAA (T5D), ma BAA i soldi ora non li ha. Spostando la fuel farm da qualche altra parte, probabilmente in sotterranea, e mettendo li' un altro satellite si avrebbe la possibilita' di aggiungere nuovi stands, ma e' un lavoro grosso come il T2, o quasi. Non si possono aprire nuovi gates, da nessuna parte. Infatti, uno dei grandi problemi da risolvere oltre alle piste e' quello degli stand: il tasso di riempimento al T5 e' del 90%, si fanno progetti per migliorarne l'uso di 10 minuti, figurarsi trovarne nuovi! E negli altri terminal la situazione e' la stessa.

Queste sono considerazioni interessanti perche' LHR e' uno degli aeroporti (Congestionati) dove l'uso dei 380 potrebbe sopperire alla scarsita' di slot e quindi aumentare), soprattutto quando pensi che le fasce orarie piu' ricercate per certi voli sono limitate (per esempio HKG/SIN/BKK/etc. - LHR ) or quando si potrebbero ridurre voli per una destinazione e usare gli slot resi disponibili per un'altra (C'e' veramente bisogno di 5 voli CX per HKG?)