Eccomi qua per un altro TR.
Il motivo del viaggio è in parte di lavoro e in parte turistico. Devo essere alla Maastricht University, Olanda, il 25 Ottobre 2012 per la discussione della mia tesi di dottorato di ricerca. Approfitto di questo evento per portarmi la famiglia e per visitare Amsterdam. E’ la mia quarta volta a Maastricht, però non sono mai stato in altre parti dell’Olanda.
Inizialmente dovevo scegliere United Airlines, ma la recente disavventura con United (descritta in un precedente TR), mi ha indotto a cambiare programma. L’idea di passare otto ore con assistenti di volo irrancidite e in “zitella acida” mode non mi allettava.
Ho deciso quindi di cambiare “parrocchia” e di volare Skyteam, complice una buona offerta in Economy Comfort di KLM.
Inoltre, KLM ha due voli da Toronto, di cui l’ultimo parte alle 22.55, un’ora comoda che mi permette di finire di lavorare, cenare con calma e guidare verso l’aeroporto di Toronto senza fretta (vivo a due ore di auto)
Arrivo al Terminal 3 di Toronto Pearson (YYZ) la sera:
Il Terminal 3 è il parente povero del Terminal 1 (dedicato a Star Alliance). E’ più piccolo, meno arioso. A me piace meno:
Check-in con addetta KLM un po’ sgarbata (ma aho’, ma in Nord America sanno cos’è la gentilezza con i passeggeri di un volo?), e andiamo airside:
A quest’ora partono alcuni voli Air Transat, il nostro volo e l’Icelandair per Reykjavik! C’è il secondo volo YYZ-HKG Cathay Pacific che parte all’1.40:
Stanno preparando il nostro aereo, un Airbus 330-200. Avevo provato il 330-300 ma non il -200:
Imbarchiamo tra i primi, dato che ho due bambini e siamo nella cabina Economy Comfort.
In realtà, l’Economy Comfort non ha molto di speciale rispetto all’Economy standard. Il pitch è più largo (35’’) e il recline del sedile è doppio rispetto a quello di Economy. Per il resto, il servizio (pasti, ecc..) è lo stesso dell’Economy. Il sedile si prenota a parte all’atto della scelta del posto. Il costo è di circa 100 dollari a persona per tratta:
Lo schermo IFE è un po’ piccolo…
…e nel sedile posto finestrino c’è lo scomodo box dell’IFE:
L’equipaggio però è molto gentile e disponibile. Il comandante ci saluta all’ingresso dell’aereo.
Imbarchiamo tutti (aereo pieno a tappo!), e decolliamo senza molti problemi.
Dati sul volo:
KL696
19 Ottobre 2012
Aeromobile: Airbus 330-200
Partenza prevista: 22.55 (GMT-5)
Partenza effettiva: 22.45 (GMT-5)
Tempo di volo effettivo: 7 ore e 7 minuti
Arrivo effettivo: 11.52 (GMT+1)
Appena possibile, do’ un’occhiata al sistema di intrattenimento, senza infamia e senza lode:
C’è una discreta scelta di canali musicali:
C’è anche un mini-corso di lingua, con scelta tra molte lingue (incluso il giapponese):
C’è il mio amato air show, classico e tradizionale:
La crociera procede tranquilla, qualche turbolenza all’ingresso dell’aerovia oceanica sul Labrador, ma niente di che.
Il servizio prevede uno snack e poi la cena dopo circa un’ora e mezza dal decollo. A me sembra un po’ troppo tardi, non ho potuto dormire per due ore. Avrei sperato che servissero una cena veloce e poi ci lasciassero dormire. Invece tengono le luci accese per almeno due ore e mezzo. Sono le undici di sera in Canada. Non mangio niente.
Complice il buon recline del sedile, incredibilmente mi addormento all’entrata dell’oceano Atlantico e dormo per ben due ore e mezzo! Non ho mai dormito in aereo per un tempo così lungo. Il sedile è tutto sommato comodo. Peccato che non c’è un poggiapiedi, sarebbe stato molto meglio.
Mi risveglio qui:
Ne approfitto per fare il mio dovere civico di buon trip-reportista:
Cabina:
Viene servita la colazione:
Ai bambini viene dato questo piccolo kit:
Fuori è così:
Vengono proiettate le uscite dei vari voli in connessione e la mappa dell’aeroporto di Schiphol.
Cominciamo la nostra discesa e siamo pronti per l’atterraggio. Il tempo non è dei migliori:
Atterraggio morbido, e taxi lunghissimo:
Siamo in vicinanza del Terminal:
Arriviamo al Gate e siamo finalmente a Schiphol:
Attesa per i bagagli breve, nonostante condividiamo il nastro con un altro volo di un Wide-Body:
Usciamo nell’area arrivi:
Adesso comincia la parte OT.
Siamo stati ad Amsterdam poi ci siamo trasferiti a Maastricht e abbiamo visitato Liegi. Posto poche foto di Amsterdam visto che è una destinazione nota.
Noleggiamo una macchina (Peugeot 5008) e ci dirigiamo subito verso Amsterdam.
Ovviamente non entriamo in città, ma usiamo un comodo Park and Ride che per 8 euro (in tutto) ci consente di parcheggiare la macchina per 24 ore e usare un viaggio di andata e ritorno sui mezzi pubblici.
Cominciamo con una crociera sui canali:
Poi vediamo il Rijksmuseum, Jordaan, Anna Frank Huis.
Andiamo anche a Vondelpark:
Tre giorni ad Amsterdam passano in fretta e siamo pronti a partire per Maastricht, il 23 Ottobre. Sono un po’ teso data l’imminente discussione. Viaggiamo in macchina verso Maastricht.
Alloggiamo al Novotel Maastricht.
Prima però devo andare a prendere i miei genitori, venuti per l’occasione, all’aeroporto di Maastricht. Loro vivono a Trapani. Fortunatamente c’è un volo diretto Ryanair Trapani-Maastricht, che arriva in orario comodo.
Aeroporto di Maastricht-Aachen:
Maastricht-Aachen è un aeroporto piccolo ma in espansione. La Ryanair vi ha posto una della basi e vi saranno voli per più destinazioni.
I miei arrivano con qualche minuto di ritardo, ma è bello rivederli.
Il 24 Ottobre lo passo a sbrigare le ultime formalità prima della discussione della tesi di dottorato, il giorno successivo. Sono mooolto teso!!!
Il gran giorno è arrivato, all’Aula Magna della Maastricht University. La discussione è prevista per le 14 e durerà un’ora. Sette membri della commissione mi interrogheranno sul mio lavoro. Dopo un’ora, è finito. Ce l’ho fatta! Sono dottore di ricerca, ho il mio PhD!!
La tensione scende, e la sera visitiamo la città.
Vrijthof, piazza principale di Maastricht, con la chiesa di San Servazio:
Centro di Maastricht:
Torre rossa della Chiesa di Sint-Janskerk
La Mosa, fiume che attraversa Maastricht:
Vista dall’Albergo sulla Maastricht moderna:
La sera riporto i miei genitori all’aeroporto di Maastricht-Aachen, e se ne ripartono per Trapani.
Il giorno dopo andiamo a Liegi, in Belgio, che dista solo 30 minuti di auto da Maastricht.
Liegi è una città che non mi ha molto ispirato.
Sulla strada per Liegi:
Cattedrale di Saint Paul:
Chiostro della cattedrale:
Centro di Liegi:
Palais des Princes-Eveques:
E’ venuto il momento di ritornare a casa. Voleremo ancora KLM, in Economy Comfort.
Dormiamo al Novotel Amsterdam Airport. La sera prima mangiamo alla Brasserie La Bouche, vicino al Novotel e abbiamo una delle peggiori esperienze in un ristorante che mi siano mai capitate. Il ristorante sembra carino, ma una volta entrati, la cameriere sono molto sgarbate con noi (più gentili con gli altri ospiti, tutti olandesi, siamo gli unici stranieri). Il servizio è lento, appena chiedo spiegazioni, mi dicono di non rompere e di aspettare in silenzio. Quando chiedo il conto, tentano di fregarci tentandoci di farci pagare il dolce, che è invece incluso nel prezzo (21 euro in più). Un incubo.
La mattina dopo siamo a Schiphol. Lasciamo la macchina al noleggio e ci avviamo a terminal.
Mi piacciono gli olandesi però si perdono in queste piccolezze. Il tabellone è scritto solo in olandese, è possibile che si siano dimenticati l’inglese?
Una lunga camminata ci attende per andare dal deposito della auto a noleggio fino al terminal.
Terminal partenze, abbiamo già effettuato il check-in online:
Andiamo al baggage drop-off, che è completamente automatizzato. C’è tantissima gente. Mi dicono di non fare nessuna foto ai nastri. Io ovviamente obbedisco e non scatto queste due foto
:
L’utilizzo di questa diavoleria elettronica del baggage drop-off automatizzato non è così complicato e riusciamo a spedire i nostri 4 pesanti bagagli.
Ci avviamo verso il gate:
Lui ci aspetta fedele per trasportarci a Toronto:
Vicino c’è una balena azzurra:
I controlli di sicurezza si effettuano al gate di partenza, c’è una lunga coda.
Ci imbarchiamo con leggero ritardo.
Dati sul volo:
KL691
27 Ottobre 2012
Aeromobile: Airbus 330-200
Partenza prevista: 09.25 (GMT+1)
Partenza effettiva: 09.44 (GMT+1)
Tempo di volo effettivo: 7 ore e 54 minuti
Arrivo effettivo: 11.38 (GMT-5)
Prendo possesso del posto:
Siamo ancora in Economy Comfort:
Recline del sedile in Y Comfort:
C’è un ritardo dovuto al malfunzionamento di un computer. Ne approfitto per la foto-dovere:
Attesa:
Il computer è stato resettato, tutto OK.
Si parte, pushback e attesa per il decollo:
Poco dopo l’accensione dei motori in cabina si sente un odore di cherosene che se andrà via dopo mezz’ora.
Il rullaggio è molto lungo:
Finalmente, dopo un rullaggio eterno, decolliamo.
Gioco un po’ con il sistema di intrattenimento e scopro una bellissima canzone di Katie Melua (qui il video: http://www.youtube.com/watch?v=5rXBNqVbC6g), che farà un po’ da colonna sonora a questo viaggio di ritorno.
Sono felice e appagato, cinque anni di lavoro e finalmente ho il mio PhD.
Lui (il certificato) viaggia con me.
Il volo procede tranquillo, siamo in quota di crociera. Sorvoliamo l’Isola di Man. La rotta prevede successivamente il sorvolo dell’Irlanda del Nord.
Dopo circa un paio d’ore viene servito il pranzo. Scelta tra polpette e pesce. Scelgo il pesce bianco, niente male:
Mi piace la verdura e mangio le porzioni di mia moglie e figli:
Esploro il sistema di intrattenimento e scopro che in Olanda c’è un artista dal nome italiano (Marco Borsato) che canta la versione Olandese di “Storie di tutti i giorni” di Riccardo Fogli. Una scoperta che cambierà il corso della mia vita
(scherzo ovviamente!!):
Il viaggio procede tranquillo ed entriamo sull’Oceano:
L’attraversamento oceanico è uneventful.
Entriamo in Canada:
Una volta sul Canada, viene servito il dolce…
…seguito un’ora dopo dal gelato:
Una volta sul Quebec, inizia una turbolenza che fa sospendere il servizio per una decina di minuti. Ogni volta che sorvolo il Quebec ci sono queste turbolenze. Scherzando, dico a mio figlio che i controllori di volo del Quebec, sapendo che andiamo nel Canada anglofono, ci istradano sempre nelle aree di peggiore turbolenza. Se fossimo francesi o venuti dalla Francia ci avrebbero istradato in aree più tranquille.
Scendiamo di quota (invece di fare step climbing) per trovare aree meno turbolente, ed è decisamente meglio.
Ci avviciniamo a Toronto:
Entriamo nel pattern verso Sud-Ovest e poi viriamo di 180 gradi verso Nord-Est per allinearci con la pista 06L.
In atterraggio:
Reverse:
Ad un certo punto, l’aereo sbanda un po’ prima di fermarsi. La pista è un po’ bagnata.
Piove, il tempo è brutto, l’oblò è bagnato, non il tempo ideale per le foto:
Livrea retro Air Canada:
Parcheggiamo vicino a un triplo Korean Air per Seoul:
Sbarcando, il comandante ci saluta e ci ringrazia. Mi è molto piaciuta questa cortesia, che ho notato anche all’andata.
Arrivederci KLM:
Il giudizio su KLM sul lungo raggio è certamente positivo, l’Economy Comfort non è eccezionale ma non costa tanto di più.
Facciamo 45 minuti di coda per l’Immigration (ci sono meno banchi al Terminal 3, che è decisamente peggiore del Terminal 1: grr...) e poi siamo fuori.
E siamo di nuovo a casa.
Grazie di avermi seguito fin qui. Arrivederci, anzi Tot Ziens, come si dice in Olandese
Il motivo del viaggio è in parte di lavoro e in parte turistico. Devo essere alla Maastricht University, Olanda, il 25 Ottobre 2012 per la discussione della mia tesi di dottorato di ricerca. Approfitto di questo evento per portarmi la famiglia e per visitare Amsterdam. E’ la mia quarta volta a Maastricht, però non sono mai stato in altre parti dell’Olanda.
Inizialmente dovevo scegliere United Airlines, ma la recente disavventura con United (descritta in un precedente TR), mi ha indotto a cambiare programma. L’idea di passare otto ore con assistenti di volo irrancidite e in “zitella acida” mode non mi allettava.
Ho deciso quindi di cambiare “parrocchia” e di volare Skyteam, complice una buona offerta in Economy Comfort di KLM.
Inoltre, KLM ha due voli da Toronto, di cui l’ultimo parte alle 22.55, un’ora comoda che mi permette di finire di lavorare, cenare con calma e guidare verso l’aeroporto di Toronto senza fretta (vivo a due ore di auto)
Arrivo al Terminal 3 di Toronto Pearson (YYZ) la sera:

Il Terminal 3 è il parente povero del Terminal 1 (dedicato a Star Alliance). E’ più piccolo, meno arioso. A me piace meno:

Check-in con addetta KLM un po’ sgarbata (ma aho’, ma in Nord America sanno cos’è la gentilezza con i passeggeri di un volo?), e andiamo airside:


A quest’ora partono alcuni voli Air Transat, il nostro volo e l’Icelandair per Reykjavik! C’è il secondo volo YYZ-HKG Cathay Pacific che parte all’1.40:





Stanno preparando il nostro aereo, un Airbus 330-200. Avevo provato il 330-300 ma non il -200:


Imbarchiamo tra i primi, dato che ho due bambini e siamo nella cabina Economy Comfort.

In realtà, l’Economy Comfort non ha molto di speciale rispetto all’Economy standard. Il pitch è più largo (35’’) e il recline del sedile è doppio rispetto a quello di Economy. Per il resto, il servizio (pasti, ecc..) è lo stesso dell’Economy. Il sedile si prenota a parte all’atto della scelta del posto. Il costo è di circa 100 dollari a persona per tratta:

Lo schermo IFE è un po’ piccolo…

…e nel sedile posto finestrino c’è lo scomodo box dell’IFE:

L’equipaggio però è molto gentile e disponibile. Il comandante ci saluta all’ingresso dell’aereo.
Imbarchiamo tutti (aereo pieno a tappo!), e decolliamo senza molti problemi.
Dati sul volo:
KL696
19 Ottobre 2012
Aeromobile: Airbus 330-200
Partenza prevista: 22.55 (GMT-5)
Partenza effettiva: 22.45 (GMT-5)
Tempo di volo effettivo: 7 ore e 7 minuti
Arrivo effettivo: 11.52 (GMT+1)
Appena possibile, do’ un’occhiata al sistema di intrattenimento, senza infamia e senza lode:

C’è una discreta scelta di canali musicali:

C’è anche un mini-corso di lingua, con scelta tra molte lingue (incluso il giapponese):

C’è il mio amato air show, classico e tradizionale:


La crociera procede tranquilla, qualche turbolenza all’ingresso dell’aerovia oceanica sul Labrador, ma niente di che.
Il servizio prevede uno snack e poi la cena dopo circa un’ora e mezza dal decollo. A me sembra un po’ troppo tardi, non ho potuto dormire per due ore. Avrei sperato che servissero una cena veloce e poi ci lasciassero dormire. Invece tengono le luci accese per almeno due ore e mezzo. Sono le undici di sera in Canada. Non mangio niente.
Complice il buon recline del sedile, incredibilmente mi addormento all’entrata dell’oceano Atlantico e dormo per ben due ore e mezzo! Non ho mai dormito in aereo per un tempo così lungo. Il sedile è tutto sommato comodo. Peccato che non c’è un poggiapiedi, sarebbe stato molto meglio.
Mi risveglio qui:

Ne approfitto per fare il mio dovere civico di buon trip-reportista:

Cabina:

Viene servita la colazione:

Ai bambini viene dato questo piccolo kit:

Fuori è così:

Vengono proiettate le uscite dei vari voli in connessione e la mappa dell’aeroporto di Schiphol.

Cominciamo la nostra discesa e siamo pronti per l’atterraggio. Il tempo non è dei migliori:






Atterraggio morbido, e taxi lunghissimo:




Siamo in vicinanza del Terminal:






Arriviamo al Gate e siamo finalmente a Schiphol:


Attesa per i bagagli breve, nonostante condividiamo il nastro con un altro volo di un Wide-Body:

Usciamo nell’area arrivi:


Adesso comincia la parte OT.
Siamo stati ad Amsterdam poi ci siamo trasferiti a Maastricht e abbiamo visitato Liegi. Posto poche foto di Amsterdam visto che è una destinazione nota.
Noleggiamo una macchina (Peugeot 5008) e ci dirigiamo subito verso Amsterdam.

Ovviamente non entriamo in città, ma usiamo un comodo Park and Ride che per 8 euro (in tutto) ci consente di parcheggiare la macchina per 24 ore e usare un viaggio di andata e ritorno sui mezzi pubblici.
Cominciamo con una crociera sui canali:



Poi vediamo il Rijksmuseum, Jordaan, Anna Frank Huis.
Andiamo anche a Vondelpark:

Tre giorni ad Amsterdam passano in fretta e siamo pronti a partire per Maastricht, il 23 Ottobre. Sono un po’ teso data l’imminente discussione. Viaggiamo in macchina verso Maastricht.
Alloggiamo al Novotel Maastricht.
Prima però devo andare a prendere i miei genitori, venuti per l’occasione, all’aeroporto di Maastricht. Loro vivono a Trapani. Fortunatamente c’è un volo diretto Ryanair Trapani-Maastricht, che arriva in orario comodo.
Aeroporto di Maastricht-Aachen:






Maastricht-Aachen è un aeroporto piccolo ma in espansione. La Ryanair vi ha posto una della basi e vi saranno voli per più destinazioni.
I miei arrivano con qualche minuto di ritardo, ma è bello rivederli.
Il 24 Ottobre lo passo a sbrigare le ultime formalità prima della discussione della tesi di dottorato, il giorno successivo. Sono mooolto teso!!!
Il gran giorno è arrivato, all’Aula Magna della Maastricht University. La discussione è prevista per le 14 e durerà un’ora. Sette membri della commissione mi interrogheranno sul mio lavoro. Dopo un’ora, è finito. Ce l’ho fatta! Sono dottore di ricerca, ho il mio PhD!!

La tensione scende, e la sera visitiamo la città.
Vrijthof, piazza principale di Maastricht, con la chiesa di San Servazio:



Centro di Maastricht:

Torre rossa della Chiesa di Sint-Janskerk

La Mosa, fiume che attraversa Maastricht:

Vista dall’Albergo sulla Maastricht moderna:

La sera riporto i miei genitori all’aeroporto di Maastricht-Aachen, e se ne ripartono per Trapani.
Il giorno dopo andiamo a Liegi, in Belgio, che dista solo 30 minuti di auto da Maastricht.
Liegi è una città che non mi ha molto ispirato.
Sulla strada per Liegi:




Cattedrale di Saint Paul:

Chiostro della cattedrale:

Centro di Liegi:

Palais des Princes-Eveques:

E’ venuto il momento di ritornare a casa. Voleremo ancora KLM, in Economy Comfort.
Dormiamo al Novotel Amsterdam Airport. La sera prima mangiamo alla Brasserie La Bouche, vicino al Novotel e abbiamo una delle peggiori esperienze in un ristorante che mi siano mai capitate. Il ristorante sembra carino, ma una volta entrati, la cameriere sono molto sgarbate con noi (più gentili con gli altri ospiti, tutti olandesi, siamo gli unici stranieri). Il servizio è lento, appena chiedo spiegazioni, mi dicono di non rompere e di aspettare in silenzio. Quando chiedo il conto, tentano di fregarci tentandoci di farci pagare il dolce, che è invece incluso nel prezzo (21 euro in più). Un incubo.
La mattina dopo siamo a Schiphol. Lasciamo la macchina al noleggio e ci avviamo a terminal.
Mi piacciono gli olandesi però si perdono in queste piccolezze. Il tabellone è scritto solo in olandese, è possibile che si siano dimenticati l’inglese?

Una lunga camminata ci attende per andare dal deposito della auto a noleggio fino al terminal.

Terminal partenze, abbiamo già effettuato il check-in online:


Andiamo al baggage drop-off, che è completamente automatizzato. C’è tantissima gente. Mi dicono di non fare nessuna foto ai nastri. Io ovviamente obbedisco e non scatto queste due foto



L’utilizzo di questa diavoleria elettronica del baggage drop-off automatizzato non è così complicato e riusciamo a spedire i nostri 4 pesanti bagagli.
Ci avviamo verso il gate:


Lui ci aspetta fedele per trasportarci a Toronto:


Vicino c’è una balena azzurra:

I controlli di sicurezza si effettuano al gate di partenza, c’è una lunga coda.


Ci imbarchiamo con leggero ritardo.
Dati sul volo:
KL691
27 Ottobre 2012
Aeromobile: Airbus 330-200
Partenza prevista: 09.25 (GMT+1)
Partenza effettiva: 09.44 (GMT+1)
Tempo di volo effettivo: 7 ore e 54 minuti
Arrivo effettivo: 11.38 (GMT-5)
Prendo possesso del posto:

Siamo ancora in Economy Comfort:


Recline del sedile in Y Comfort:

C’è un ritardo dovuto al malfunzionamento di un computer. Ne approfitto per la foto-dovere:

Attesa:

Il computer è stato resettato, tutto OK.
Si parte, pushback e attesa per il decollo:


Poco dopo l’accensione dei motori in cabina si sente un odore di cherosene che se andrà via dopo mezz’ora.
Il rullaggio è molto lungo:







Finalmente, dopo un rullaggio eterno, decolliamo.
Gioco un po’ con il sistema di intrattenimento e scopro una bellissima canzone di Katie Melua (qui il video: http://www.youtube.com/watch?v=5rXBNqVbC6g), che farà un po’ da colonna sonora a questo viaggio di ritorno.

Sono felice e appagato, cinque anni di lavoro e finalmente ho il mio PhD.
Lui (il certificato) viaggia con me.

Il volo procede tranquillo, siamo in quota di crociera. Sorvoliamo l’Isola di Man. La rotta prevede successivamente il sorvolo dell’Irlanda del Nord.

Dopo circa un paio d’ore viene servito il pranzo. Scelta tra polpette e pesce. Scelgo il pesce bianco, niente male:

Mi piace la verdura e mangio le porzioni di mia moglie e figli:

Esploro il sistema di intrattenimento e scopro che in Olanda c’è un artista dal nome italiano (Marco Borsato) che canta la versione Olandese di “Storie di tutti i giorni” di Riccardo Fogli. Una scoperta che cambierà il corso della mia vita


Il viaggio procede tranquillo ed entriamo sull’Oceano:

L’attraversamento oceanico è uneventful.
Entriamo in Canada:


Una volta sul Canada, viene servito il dolce…

…seguito un’ora dopo dal gelato:

Una volta sul Quebec, inizia una turbolenza che fa sospendere il servizio per una decina di minuti. Ogni volta che sorvolo il Quebec ci sono queste turbolenze. Scherzando, dico a mio figlio che i controllori di volo del Quebec, sapendo che andiamo nel Canada anglofono, ci istradano sempre nelle aree di peggiore turbolenza. Se fossimo francesi o venuti dalla Francia ci avrebbero istradato in aree più tranquille.
Scendiamo di quota (invece di fare step climbing) per trovare aree meno turbolente, ed è decisamente meglio.
Ci avviciniamo a Toronto:

Entriamo nel pattern verso Sud-Ovest e poi viriamo di 180 gradi verso Nord-Est per allinearci con la pista 06L.

In atterraggio:


Reverse:

Ad un certo punto, l’aereo sbanda un po’ prima di fermarsi. La pista è un po’ bagnata.
Piove, il tempo è brutto, l’oblò è bagnato, non il tempo ideale per le foto:

Livrea retro Air Canada:

Parcheggiamo vicino a un triplo Korean Air per Seoul:

Sbarcando, il comandante ci saluta e ci ringrazia. Mi è molto piaciuta questa cortesia, che ho notato anche all’andata.
Arrivederci KLM:

Il giudizio su KLM sul lungo raggio è certamente positivo, l’Economy Comfort non è eccezionale ma non costa tanto di più.
Facciamo 45 minuti di coda per l’Immigration (ci sono meno banchi al Terminal 3, che è decisamente peggiore del Terminal 1: grr...) e poi siamo fuori.

E siamo di nuovo a casa.
Grazie di avermi seguito fin qui. Arrivederci, anzi Tot Ziens, come si dice in Olandese

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