Airone chiude Malpensa-Palermo/Bari/Brindisi/Gatwick


Da MXP c'è ormai lo strapotere easyJet con sino a 7 voli al giorno per la capitale britannica. Penso sia ormai questione di tempo prima che BA levi il suo MXP-LHR (ne sono rimasti 2-3 al giorno) : non appena raccatterà altre 8-9 frequenze settimanali da LIN...

Forse no. I transiti da MXP sono grossomodo la stessa % di quelli da LIN (ho postato dei dati su SSC non troppo tempo fa, se qualcuno ha voglia di raccattarli) e MXP serve un'utenza che non si avrebbe altrimenti, tipo buona parte del Piemonte (incluso il torinese) e parecchi ticinesi.
 
Solo per curiosità... (per essere gentile) ho comprato voli AZ operati da AP (che ora non esistono più), cosa succede in questi caso, visto ho prenotato con Alitalia? riproteggono con voli Az o rimborsano? grrrrr
 
La grande fuga da Malpensa continua. E dopo Klm, Air France e Lufthansa, lo scalo bustocco viene tradito da chi nei mesi scorsi si era candidato a salvarlo: Air One. La compagnia controllata da Alitalia ha cancellato dall’orario invernale i suoi voli dall’ex-hub meneghino verso Palermo, Bari, Brindisi e London Gatwick. Un colpo di forbice che vale il 25 per cento (qualcosa come 500mila passeggeri l’anno) della sua offerta da Malpensa. La decisione non sembra dettata da ragioni economiche. La stessa aerolinea nei giorni scorsi aveva celebrato l’ottimo andamento del suo operativo sulle tratte in partenza dalla Lombardia. E secondo le stime di fonti di settore, raccolte sui siti specializzati dei piloti, i voli cancellati (quasi cento alla settimana) viaggiavano con un tasso d’occupazione più che soddisfacente, addirittura superiore al 70per cento.

Cosa ha convinto Alitalia a rivedere i piani della sua low-cost? La risposta, dicono fonti di settore, è sempre la stessa. Air One aveva montato la base a Malpensa con, tra gli altri, un obiettivo chiaro: arginare la crescita di Lufthansa, che aveva posizionato in brughiera una base tricolore con otto aerei in vista della possibile trasformazione di Milano nel suo quarto hub europeo. La mossa dell’azienda di Roberto Colaninno (assieme ai morsi della recessione) ha dato i risultati sperati. I tedeschi hanno levato le tende 'mollando' lo scalo italiano. E ora Air One può permettersi di mandare in pensione le tratte che si sovrappongono e fanno concorrenza ai servizi che la casa-madre opera - con tariffe più alte e margini migliori - da Linate.

Lo 'sgarbo' di Alitalia - i cui vertici non avrebbero accolto benissimo i piani della Sea (e del governo) di ridimensionare il Forlanini per non far morire Malpensa - è arrivato come un fulmine a ciel sereno in un momento molto delicato per il futuro del trasporto aereo lombardo. La società di gestione presenterà nei prossimi giorni il suo piano industriale in vista della quotazione. E il tam tam anticipa un progetto double face. Che oltre al normale sviluppo del business nelle condizioni attuali, ipotizza i vantaggi di una revisione del ruolo di Linate, magari ridotto a base per il Milano-Roma. La scelta a quel punto toccherebbe alla politica. E Alitalia - con i suoi alleati di Sky team - ha già iniziato a far sentire la sua voce.

http://milano.repubblica.it/cronaca...lpensa_e_taglia_il_25_dei_suoi_voli-42938671/
 
La grande fuga da Malpensa continua. E dopo Klm, Air France e Lufthansa, lo scalo bustocco viene tradito da chi nei mesi scorsi si era candidato a salvarlo: Air One. La compagnia controllata da Alitalia ha cancellato dall’orario invernale i suoi voli dall’ex-hub meneghino verso Palermo, Bari, Brindisi e London Gatwick. Un colpo di forbice che vale il 25 per cento (qualcosa come 500mila passeggeri l’anno) della sua offerta da Malpensa. La decisione non sembra dettata da ragioni economiche. La stessa aerolinea nei giorni scorsi aveva celebrato l’ottimo andamento del suo operativo sulle tratte in partenza dalla Lombardia. E secondo le stime di fonti di settore, raccolte sui siti specializzati dei piloti, i voli cancellati (quasi cento alla settimana) viaggiavano con un tasso d’occupazione più che soddisfacente, addirittura superiore al 70per cento.

Cosa ha convinto Alitalia a rivedere i piani della sua low-cost? La risposta, dicono fonti di settore, è sempre la stessa. Air One aveva montato la base a Malpensa con, tra gli altri, un obiettivo chiaro: arginare la crescita di Lufthansa, che aveva posizionato in brughiera una base tricolore con otto aerei in vista della possibile trasformazione di Milano nel suo quarto hub europeo. La mossa dell’azienda di Roberto Colaninno (assieme ai morsi della recessione) ha dato i risultati sperati. I tedeschi hanno levato le tende 'mollando' lo scalo italiano. E ora Air One può permettersi di mandare in pensione le tratte che si sovrappongono e fanno concorrenza ai servizi che la casa-madre opera - con tariffe più alte e margini migliori - da Linate.

Lo 'sgarbo' di Alitalia - i cui vertici non avrebbero accolto benissimo i piani della Sea (e del governo) di ridimensionare il Forlanini per non far morire Malpensa - è arrivato come un fulmine a ciel sereno in un momento molto delicato per il futuro del trasporto aereo lombardo. La società di gestione presenterà nei prossimi giorni il suo piano industriale in vista della quotazione. E il tam tam anticipa un progetto double face. Che oltre al normale sviluppo del business nelle condizioni attuali, ipotizza i vantaggi di una revisione del ruolo di Linate, magari ridotto a base per il Milano-Roma. La scelta a quel punto toccherebbe alla politica. E Alitalia - con i suoi alleati di Sky team - ha già iniziato a far sentire la sua voce.

http://milano.repubblica.it/cronaca...lpensa_e_taglia_il_25_dei_suoi_voli-42938671/

I due aerei per CTA da qualche parte dovevano pur arrivare, andando a scongiurare una ripresa di una probabile rinascita di Windjet.

Air One... "Vi tarperemo ovunque"
 
Ma almeno la consapevolezza che i voli viaggiavano tutt'altro che vuoti.. e l'unica motivazione del perché hanno cancellato le rotte è lo spostamento dei 2 aerei su CTA per aprire una base con 3 rotte. Ma almeno sarebbe stata meglio una base decente invece di 3 voli nazionali..
 
Finchè si ragiona che le compagnie dovrebbero aprire basi, rotte e aerei per la gloria dell'aeroporto preferito e magari offrire tariffe minime perchè altrimenti si viene discriminati si continuerà a non comprendere perchè quelle cattivone delle compagnie fanno scelte diverse.

Questi cercano di fare quello che gli conviene e che pensano sia più vantaggioso, fra l'altro in un mercato in grande crisi, per il resto vale sempre la solita battuta "fare i froci con il culo degli altri".