Esplode un finestrino panico ad alta quota

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TRAGEDIA SFIORATA

"Esplode" un finestrino, panico ad alta quota

Volo dalle Seichelles costretto al rientro dopo la rottura di quattro strati su cinque di un oblò. Tra i 120 passeggeri una famiglia di Olgiate


Olgiate Olona - A un certo punto non ce la fa più e piange. "Non è bello, anche se sono qua a raccontarlo", spiega con la voce rotta l’olgiatese Emiliana Pisoni. "Vicino a me c’era un signore che ha detto: "Ho tre figli a casa". Io ho pensato che eravamo tutti lì". Lei, il marito e i due figli su quel Boeing 757 della Blue Panorama che, appena preso quota dopo il decollo, ha avviato sopra l’oceano la procedura di rientro immediato con atterraggio d’emergenza perché quattro strati dei cinque del finestrino della fila 17 si erano rotti. Una fortuna che in quarantacinque minuti, volando in obliquo per scaricare il carburante (il serbatoio era ovviamente pieno), l’aereo sia riuscito a toccare terra intero con tutti i 120 passeggeri sani e salvi. Sarebbe bastato un niente perché si frantumasse anche l’ultimo vetro. La conseguenza? Una tragica depresurizzazione della carlinga e tanti saluti. Non è successo. Anche grazie alla bravura del comandante. E’ accaduto martedì scorso alle Seychelles. A bordo numerose coppie in viaggio di nozze e famiglie con bambini di ritorno da una settimana di vacanze. Il volo BV3276 era partito alle 22 da Mahé. "Eravamo tutti contenti, perché dopo il terribile viaggio d’andata, avevamo un quarto d’ora d’anticipo e non avremmo fatto alcuno scalo tecnico - racconta Pisoni - Quando ci eravamo ormai rilassati, abbiamo sentito un botto. Come una valigia che cade". I vetri esterni del finestrino avevano ceduto e fatto saltare sul sedile la giovane della fila 17. "Che è corsa a chiamare l’assistente, che a sua volta ha chiamato il comandante - prosegue l’olgiatese - Lui si è reso conto di quanto succedeva: è tornato in cabina e ha annunciato di aver già avvisato la torre di controllo delle Seychelles, di aver avviato il rientro immediato e di essere in presenza di un rischio elevatissimo. E’ esploso il panico. Chi piangeva, chi pregava, chi urlava. La ragazza vicina al finestrino ha detto di aver notato una crepa al momento dell’imbarco. L’ha riferito anche all’assistente".
Per questo particolare, la passeggera della fila 17, una professionista pescarese in viaggio di nozze, ha annunciato di voler fare causa per danni morali e materiali. A Pisoni, almeno al momento, non interessa nemmeno riavere i 1.700 euro che le è costato il volo per quattro persone della Emirates comprato in fretta e furia mercoledì mattina: "Dopo una notte lasciati a bivaccare allo scalo di Mahé, senza che nessuno della compagnia si facesse vivo" in modo da tornare subito in Italia. Le interessa però la denuncia pubblica. "Non è possibile che un aereo si rompa così in volo, che atterrati in emergenza i 120 passeggeri — tra i quali parecchi bambini — non siano assistiti, che alla mattina un dipendente dell’aeroporto mi dica "voi siete i sopravvissuti di Blue Panorama". Tutti devono sapere".
Blue Panorama, da parte sua, precisa: "Dopo 50 minuti di volo l’equipaggio ha riscontrato il danneggiamento di un finestrino da parte di un corpo estraneo presumibilmente in fase di decollo e come previsto in simili circostanze l’aeromobile è stato riportato a terra nell’aeroporto di partenza". Inoltre: "Blue Panorama Airlines è intervenuta immediatamente per garantire ai passeggeri la massima assistenza, accogliendoli a terra tramite il proprio corrispondente in loco e provvedendo alla loro sistemazione in hotel. Infine: Blue Panorama, anziché attendere l’effettuazione dei controlli previsti dalle normative di sicurezza e ripristinare il velivolo originale con inevitabili attese e possibili disagi, ha provveduto nonostante il maggior costo a inviare subito un aereo sostitutivo direttamente dall’Italia che ha riportato i passeggeri nelle loro destinazioni finali". Versioni che non coincidono.
Altro servizio sulla Prealpina in edicola venerdì 13 luglio
http://www.prealpina.it/notizie/bus...n-finestrino-panico-ad-alta-quota/2302610/55/


Dio mio quanto amo queste tragedie estive
 
Premesso che indubbiamente non devono essere stati minuti piacevoli a bordo, la frase qui sotto mi ha fatto letteralmente scompisciare....

Una fortuna che in quarantacinque minuti, volando in obliquo per scaricare il carburante (il serbatoio era ovviamente pieno), l’aereo sia riuscito a toccare terra intero con tutti i 120 passeggeri sani e salvi.
 
mi hai preceduto, questa frase è la perla dell'articolo
è notorio infatti che i serbatoi sono come due grossi secchi appesi alle ali, è ovvio che per svuotarli occorre ribaltarli !!! ;))
 
@victorgolf ok, ma in termini di considerazione dei passeggeri cosa vuol dire? Chi è di Olgiate conta più degli altri? Un pò come quando, dopo un disastro aereo, i media riferiscono "nessun italiano a bordo".. Personalmente la ritengo una cosa senza senso per quanto riguarda la narrazione giornalistica di un evento.
 
Fantastico anche il "corrispondente in loco", magari ce l'ha Panorama, non Blue Panorama.
 
@victorgolf ok, ma in termini di considerazione dei passeggeri cosa vuol dire? Chi è di Olgiate conta più degli altri? Un pò come quando, dopo un disastro aereo, i media riferiscono "nessun italiano a bordo".. Personalmente la ritengo una cosa senza senso per quanto riguarda la narrazione giornalistica di un evento.

E' una semplice cronaca locale: cosa dovrebbe riportare l'inserito locale di un quotidiano italiano, il velivolo ultraleggero caduto a Sidney?

Mah ...
 
Per come la vedo io dovrebbe esser narrato il fatto per come è andato e basta. Gli strafalcioni tecnici si tollerano, non si può pretendere che ogni giornalista sia un esperto di aeronautica. Ma sinceramente, tutte le volte che c'è un incidente si tende a dar risalto alle origini dei passeggeri, come se fosse determinante saperlo. E' una mia semplice opinione e stop ;)
 
Piuttosto che dare contro alla situazione giornalistica che va bene sappiamo tutti come è, perche non parliamo di quello che è successo che non è cosa banale. I giornalisti si focalizzano spesso su banalità, ma spesso sul forum piu che parlare dell'accaduto si parla della qualità dell'articolo
 
Fantastica anche la richiesta dei danni dell'avvocato pescarese.
In poche righe questo articoli riesce a dare uno spaccato stupendo del nostro grande paese.
 
Piuttosto che dare contro alla situazione giornalistica che va bene sappiamo tutti come è, perche non parliamo di quello che è successo che non è cosa banale. I giornalisti si focalizzano spesso su banalità, ma spesso sul forum piu che parlare dell'accaduto si parla della qualità dell'articolo

Forse perché si è lesionato un finestrino cabina e non credo sia la prima volta che accada?

http://avherald.com/h?search_term=cabin+window&opt=0&dosearch=1&search.x=0&search.y=0

La compagnia afferma che la causa è un agente esterno, finché qualche insider non racconta di più c'è ben poco da discutere purtroppo.
 
Supposizione da prendere con le molle e con tutti i benefici dovuti ad un non tecnico:
Se il fatto è successo circa 50 minuti dopo il decollo,e quindi con l'arrivo,più o meno,alla quota di crociera,e se magari il finestrino in oggetto avesse avuto da prima una piccola crepa,potrebbe aver influito la pressurizzazione??
Io me lo sono chiesto, ma non ho elementi....
 
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