Skype. Interno notte (qui), giorno fatto (là).
“Per favore, minchia, mandami quegli strac@xxo di orari, dovrò pur organizzarmi !!”
“Areo, no so usar il computer mi, son lumberjack, mi me piase el vin, no internet…”
“Va bè, dèttameli”
“Ma no me ricordo, no star a spacar i maroni, che lì xè notte e fai confusion…”
Giorni e giorni di tira e molla, notti passate a implorare, poi fortuna vuole che la moglie di Dreamliner, gran donna con questa inspiegabile macchia nella vita, si muova a compassione e mi mandi gli orari del viaggio che ci porterà a Teheran, il giorno dopo il raduno.
Ci troviamo a MXP il 1° giugno, Sokol arriva in orario perfetto dal Canada via MUC. Arriva anche AZ1774. Andiamo in Piemonte, già sapete che Daniele ci ospita a casa sua prima di andare in Veneto per il raduno: è un signore, quando goffamente Sokol e io ci appropriamo di forchette e coltelli si volta sempre e fa finta di non vedere, che delicatezza d’animo!
E ha anche un gran gusto: casa sua è costellata di preziosi e raffinati reperti che lui stesso ha raccolto nei suoi innumerevoli viaggi in Cina. Ve ne dò un esempio, ma non ditelo a nessuno:
Ceniamo, con la compagnia di Doctorstein che abitando in zona si aggiunge e porta un’ottima torta di cartone, e il giorno dopo partiamo per il Veneto. Grazie ancora alla famiglia di AZ1774, siete fantastici!
Siamo in auto, guida Daniele, arriviamo in 42 minuti e 28 secondi esatti. Dal Piemonte al Veneto.
Tralascio l’accoglienza che mi fa la suocera di Sokol, qualcuno di voi potrebbe equivocare, comunque dormo a casa sua per la seconda volta: la cortesia e la disponibilità si sprecano in questa famiglia.
Bellissimo il raduno, fantastico lo scherzo a GP, splendida occasione per conoscerci di persona e vedere la percentuale mostruosa di omosessuali che popola il forum, incredibile.
La mattina dopo facciamo colazione qua,
E poi con l’aiuto di Enrico e consorte (a proposito, grazie ancora per il passaggio!), raggiungiamo Orio Al Serio, da cui partiremo con Pegasus Airlines alla volta di Istanbul, per poi proseguire per Teheran con altro volo sempre di Pegasus.
Bolgia dantesca, etnìe di tutte le parti più sfortunate del mondo che hanno deciso di partire quel giorno.
Si avvicinano due turche, non nel senso della provenienza, che ci chiedono se è lì che si fa il chicken. Certo, invece per le patatine fritte dovete spostarvi nell’altra sala.
Ci porta lui, TC-AIP:
“Areo mòvete, che el torpedon parte”
Aereo pieno a tappo…scusate, Load Factor 100%
Pegasus senza lode e senza infamia: pitch non male nonostante le poltrone non extraslim, si paga tutto, anche un bicchiere d’acqua. La partenza è ritardata di circa 45 min, per traffico.
Il volo procede regolarmente:
Le A/V vanno e vengono
ma non c’è nessuna attività di vendita forzata Ryan Air style
Il volo prosegue senza nessun fatto degno di nota, il noto forumista seduto vicino a me conduce un’interessante conversazione con il tavolino
Arriviamo al Sabiha Gokcen, aeroporto a circa 35 km da Istanbul: che fortuna i turchi, una loro aviatrice si chiamava nello stesso modo, ma guarda a volte le coincidenze !
Bello l’aeroporto, Dreamliner c’è già stato tante volte, per me qua è la prima. Ero stato a Istanbul tanti anni fa, ma ero atterrato e partito da Ataturk.
Depositiamo il bagaglio e usciamo, abbiamo qualche ora e la spendiamo a Istanbul. Dopo una involontaria digressione in uno shopping center, trasportati da un simpatico tassista che parla a ruggiti, seguo Sokol in uno dei migliori ristoranti d’Europa:
E inizia la lunga teoria dei montoni che ci accompagnerà per tutto il viaggio
Montoni accompagnati da verdura tanto piccante che paga il superbollo: il primo pezzo di carota che mi metto in bocca mi fa un effetto pomodorino di Fantozzi moltiplicato per 10.
Questa è la vista dal ristorante, mozzafiato:
E’ ora di tornare all’aeroporto, dobbiamo prendere l’altro volo che ci porterà a Ika, Teheran.
Questo è il volo:
Load factor molto minore del primo, volo tranquillo, della durata di poco meno di tre ore.
Mentre io intrattengo il mio pubblico
Dreamliner si concentra sull’organizzazione delle prossime attività
[video]http://s741.photobucket.com/albums/xx52/falkux/tr%20iran%202012/?action=view¤t=DSCN0150.mp4[/video]
siamo quasi arrivati, atterreremo circa alle 3,15 in leggero anticipo sull’orario previsto.
Abbiamo solo bagagli a mano, andiamo subito al Visa: io ho chiesto il visto al Consolato iraniano di Milano, Sokol lo chiede all’arrivo: incredibile, glielo danno.
Qua è in posizione antisdoganamento davanti all’ufficio Visa.
E’ un’impresa raggiungere l’hotel, (oddio, hotel …)raccomandato da Lonely Planet per la vicinanza all’aeroporto, caratteristica che ci è utile perché l’indomani mattina andremo a prelevare l’altro matto che ci raggiunge: neanche per idea, nessuno lo conosce, siamo in giro per Teheran alle 4 di notte con un tassista che guida come Alonso ubriaco e più si sforza più fa casini. Infatti, dopo aver chiesto anche ai cani per strada, lo troviamo: è vicino a Mehrabad, l’altro aeroporto!
La nostra reggia, di un lusso sfrenato ben sottolineato dall’espressione ilare e gioiosa dell’omo :
Peccato che su internet ancora non si possano sentire gli odori: il bouquet è inconfondibile, la nostra stanza in tempi recenti doveva essere un deposito di Puzzone di Moena.
A scanso di equivoci vi prego di notare i letti separati.
Ormai si è fatto giorno, il tempo di appoggiare i bagagli e andiamo a Mehrabad, da cui partiamo per Esfahan, città antica e densa di bellezze architettoniche importanti.
Arriviamo a Mehrabad
Qualche forumista qua comincerebbe ad avere i primi dubbi:
Mehrabad tradisce i suoi anni e la manutenzione è così così, ma va bene lo stesso, non siamo mica in mezzo alla brughiera milanese. In ogni caso la gente, addetti, funzionari o semplici viaggiatori, è sempre gentilissima e disponibile ad aiutare.
Il nostro volo
Qualche padrone di casa
Noi viaggeremo con questo vespino, marche EP-CFH. Volo della durata di circa un’ora, load factor non me lo ricordo, ‘spetta che provo con F1…
Arriviamo e ci facciamo portare nella Piazza dell’Imam, impressionante testimonianza di architettura islamica, di dimensioni notevoli : il doppio della Piazza Rossa. E circondata da monumenti di cui giustamente gli Iraniani vanno orgogliosi: Moschee, minareti, un bazar la circonda per tutto il perimetro, e chi più ne ha più ne metta.
Questo è l’effetto che fa al mio grande compagno di viaggio:
Va bè, qualche foto della Piazza, merita davvero
E del bazar: rumori, colori, odori come ogni bazar che si rispetti.
Qualche intruso?
Dopo una sosta per pranzare nel più raffinato locale della città con un fantastico montone ( quello nel piatto),
torniamo a Teheran: tra qualche ora arriva AZ1774
IFN:
Check in del nostro volo
Il mattino dopo siamo ancora a IKA, arriva AZ1774 e staremo insieme un po’ di tempo. Tralascio le foto dell’arrivo, sono già state postate nell’altro 3ad.
Però quest’uomo, irradia luce tutt’intorno!
Arriviamo nell’Hotel di AZ1774, ci ospita in camera sua: lotta di classe.
Tralascio un po’ di foto che sarebbero un doppione di quelle postate da AZ1774 nel suo 3ad, siamo stati negli stessi luoghi e annoierebbero.
Ne metto solo un paio, scattate mentre aspettavamo che aprisse Saadabad Palace, oggi museo, già complesso abitato dalla famiglia reale fino alla rivoluzione.
Iil terrore negli occhi del tassista Reza, che teme per la sicurezza della parte del corpo appoggiata alla spranga…
I ruoli si invertono:
Però questi iraniani, sono perspicaci:
[video]http://s741.photobucket.com/albums/xx52/falkux/tr%20iran%202012/?action=view¤t=FilmatoTeheran.mp4[/video]
La sera, eccellente scelta di ristorante: mangiamo un’ottima pizza col sapone, gli effetti sono evidenti:
Poi ci salutiamo, l’indomani viaggiamo presto. Ciao ciao, grazie di tutto, grande AZ1774!
Eccoci di nuovo a IKA da dove in breve decolleremo per IST.
Da lì ci divideremo, io torno a MXP, Sokol continuerà il suo viaggio. La t shirt, che si rivelerà una mossa geniale, tradisce il vero motivo del viaggio: un passaggio su uno dei pochi 747 SP esistenti.
(Edit: lo so, lo so, la foto non c'entra niente, ma sono stato elegantemente e pacatamente invitato dall'interessato a sostituirla per non rovinare la festa, chissà cosa ha in mente.
In sostituzione beccatevi 'sta grigliata, và!)
Lui:
All’interno atmosfera vintage come poche
E ottimo pitch per y.
Dove però rimarremo poco: la maglietta, la passione e la faccia di culo di Dreamliner, unita alla cortesia estrema del crew, fanno sì che poco dopo il decollo veniamo spostati in J .
Ciao IKA, noi andiamo!
“Vuoi venire in business? “ “ Secondo te???”
La soddisfazione fatta uomo:
Grande purser:
la mis en place lascia un pò a desiderare...
Ma non finisce qui: poco dopo il purser ci fa accomodare qua.
In cockpit avrò fatto mille foto: ne metto solo un altro paio, non voglio rovinare la festa a chi ha più diritto di me:
Anche il Comandante e il resto dell’equipaggio gentilissimi e disponibilissimi, grandi davvero, grazie anche a loro !
Chi non fa la foto nel cesso non è nessuno, quindi:
Siamo ormai sopra Istanbul
Lui atterra poco prima di noi:
Dai che tocchiamo:
Ciao e grazie Iran Air! ( una particolarità: il 747 nel filmato è proprio EP-IAD, l’esemplare sul quale abbiamo volato)
Bene, game over: sbarchiamo a IST, avremo qualche ora da trascorrere in città prima di imbarcarci per i rispettivi voli, ma la mia macchinetta a vapore mi abbandonerà, batteria out.
Sarebbe stato mooolto meglio se fosse successo alla macchina della fetecchia del mio compagno di viaggio. Capirete perché tra un pò, forse.
Adesso una notarella personale: questo qui è l’uomo che, quando ha saputo di una cosa terribile che mi è capitata recentemente e che mi ha buttato a terra, mi ha detto “ Vieni con me, che andiamo a viaggiare!”
Che cuore ha quest’uomo?
Grazie mille Sokol!
“Per favore, minchia, mandami quegli strac@xxo di orari, dovrò pur organizzarmi !!”
“Areo, no so usar il computer mi, son lumberjack, mi me piase el vin, no internet…”
“Va bè, dèttameli”
“Ma no me ricordo, no star a spacar i maroni, che lì xè notte e fai confusion…”
Giorni e giorni di tira e molla, notti passate a implorare, poi fortuna vuole che la moglie di Dreamliner, gran donna con questa inspiegabile macchia nella vita, si muova a compassione e mi mandi gli orari del viaggio che ci porterà a Teheran, il giorno dopo il raduno.
Ci troviamo a MXP il 1° giugno, Sokol arriva in orario perfetto dal Canada via MUC. Arriva anche AZ1774. Andiamo in Piemonte, già sapete che Daniele ci ospita a casa sua prima di andare in Veneto per il raduno: è un signore, quando goffamente Sokol e io ci appropriamo di forchette e coltelli si volta sempre e fa finta di non vedere, che delicatezza d’animo!
E ha anche un gran gusto: casa sua è costellata di preziosi e raffinati reperti che lui stesso ha raccolto nei suoi innumerevoli viaggi in Cina. Ve ne dò un esempio, ma non ditelo a nessuno:
Ceniamo, con la compagnia di Doctorstein che abitando in zona si aggiunge e porta un’ottima torta di cartone, e il giorno dopo partiamo per il Veneto. Grazie ancora alla famiglia di AZ1774, siete fantastici!
Siamo in auto, guida Daniele, arriviamo in 42 minuti e 28 secondi esatti. Dal Piemonte al Veneto.
Tralascio l’accoglienza che mi fa la suocera di Sokol, qualcuno di voi potrebbe equivocare, comunque dormo a casa sua per la seconda volta: la cortesia e la disponibilità si sprecano in questa famiglia.
Bellissimo il raduno, fantastico lo scherzo a GP, splendida occasione per conoscerci di persona e vedere la percentuale mostruosa di omosessuali che popola il forum, incredibile.
La mattina dopo facciamo colazione qua,
E poi con l’aiuto di Enrico e consorte (a proposito, grazie ancora per il passaggio!), raggiungiamo Orio Al Serio, da cui partiremo con Pegasus Airlines alla volta di Istanbul, per poi proseguire per Teheran con altro volo sempre di Pegasus.
Bolgia dantesca, etnìe di tutte le parti più sfortunate del mondo che hanno deciso di partire quel giorno.
Si avvicinano due turche, non nel senso della provenienza, che ci chiedono se è lì che si fa il chicken. Certo, invece per le patatine fritte dovete spostarvi nell’altra sala.
Ci porta lui, TC-AIP:
“Areo mòvete, che el torpedon parte”
Aereo pieno a tappo…scusate, Load Factor 100%
Pegasus senza lode e senza infamia: pitch non male nonostante le poltrone non extraslim, si paga tutto, anche un bicchiere d’acqua. La partenza è ritardata di circa 45 min, per traffico.
Il volo procede regolarmente:
Le A/V vanno e vengono
ma non c’è nessuna attività di vendita forzata Ryan Air style
Il volo prosegue senza nessun fatto degno di nota, il noto forumista seduto vicino a me conduce un’interessante conversazione con il tavolino
Arriviamo al Sabiha Gokcen, aeroporto a circa 35 km da Istanbul: che fortuna i turchi, una loro aviatrice si chiamava nello stesso modo, ma guarda a volte le coincidenze !
Bello l’aeroporto, Dreamliner c’è già stato tante volte, per me qua è la prima. Ero stato a Istanbul tanti anni fa, ma ero atterrato e partito da Ataturk.
Depositiamo il bagaglio e usciamo, abbiamo qualche ora e la spendiamo a Istanbul. Dopo una involontaria digressione in uno shopping center, trasportati da un simpatico tassista che parla a ruggiti, seguo Sokol in uno dei migliori ristoranti d’Europa:
E inizia la lunga teoria dei montoni che ci accompagnerà per tutto il viaggio
Montoni accompagnati da verdura tanto piccante che paga il superbollo: il primo pezzo di carota che mi metto in bocca mi fa un effetto pomodorino di Fantozzi moltiplicato per 10.
Questa è la vista dal ristorante, mozzafiato:
E’ ora di tornare all’aeroporto, dobbiamo prendere l’altro volo che ci porterà a Ika, Teheran.
Questo è il volo:
Load factor molto minore del primo, volo tranquillo, della durata di poco meno di tre ore.
Mentre io intrattengo il mio pubblico
Dreamliner si concentra sull’organizzazione delle prossime attività
[video]http://s741.photobucket.com/albums/xx52/falkux/tr%20iran%202012/?action=view¤t=DSCN0150.mp4[/video]
siamo quasi arrivati, atterreremo circa alle 3,15 in leggero anticipo sull’orario previsto.
Abbiamo solo bagagli a mano, andiamo subito al Visa: io ho chiesto il visto al Consolato iraniano di Milano, Sokol lo chiede all’arrivo: incredibile, glielo danno.
Qua è in posizione antisdoganamento davanti all’ufficio Visa.
E’ un’impresa raggiungere l’hotel, (oddio, hotel …)raccomandato da Lonely Planet per la vicinanza all’aeroporto, caratteristica che ci è utile perché l’indomani mattina andremo a prelevare l’altro matto che ci raggiunge: neanche per idea, nessuno lo conosce, siamo in giro per Teheran alle 4 di notte con un tassista che guida come Alonso ubriaco e più si sforza più fa casini. Infatti, dopo aver chiesto anche ai cani per strada, lo troviamo: è vicino a Mehrabad, l’altro aeroporto!
La nostra reggia, di un lusso sfrenato ben sottolineato dall’espressione ilare e gioiosa dell’omo :
Peccato che su internet ancora non si possano sentire gli odori: il bouquet è inconfondibile, la nostra stanza in tempi recenti doveva essere un deposito di Puzzone di Moena.
A scanso di equivoci vi prego di notare i letti separati.
Ormai si è fatto giorno, il tempo di appoggiare i bagagli e andiamo a Mehrabad, da cui partiamo per Esfahan, città antica e densa di bellezze architettoniche importanti.
Arriviamo a Mehrabad
Qualche forumista qua comincerebbe ad avere i primi dubbi:
Mehrabad tradisce i suoi anni e la manutenzione è così così, ma va bene lo stesso, non siamo mica in mezzo alla brughiera milanese. In ogni caso la gente, addetti, funzionari o semplici viaggiatori, è sempre gentilissima e disponibile ad aiutare.
Il nostro volo
Qualche padrone di casa
Noi viaggeremo con questo vespino, marche EP-CFH. Volo della durata di circa un’ora, load factor non me lo ricordo, ‘spetta che provo con F1…
Arriviamo e ci facciamo portare nella Piazza dell’Imam, impressionante testimonianza di architettura islamica, di dimensioni notevoli : il doppio della Piazza Rossa. E circondata da monumenti di cui giustamente gli Iraniani vanno orgogliosi: Moschee, minareti, un bazar la circonda per tutto il perimetro, e chi più ne ha più ne metta.
Questo è l’effetto che fa al mio grande compagno di viaggio:
Va bè, qualche foto della Piazza, merita davvero
E del bazar: rumori, colori, odori come ogni bazar che si rispetti.
Qualche intruso?
Dopo una sosta per pranzare nel più raffinato locale della città con un fantastico montone ( quello nel piatto),
torniamo a Teheran: tra qualche ora arriva AZ1774
IFN:
Check in del nostro volo
Il mattino dopo siamo ancora a IKA, arriva AZ1774 e staremo insieme un po’ di tempo. Tralascio le foto dell’arrivo, sono già state postate nell’altro 3ad.
Però quest’uomo, irradia luce tutt’intorno!
Arriviamo nell’Hotel di AZ1774, ci ospita in camera sua: lotta di classe.
Tralascio un po’ di foto che sarebbero un doppione di quelle postate da AZ1774 nel suo 3ad, siamo stati negli stessi luoghi e annoierebbero.
Ne metto solo un paio, scattate mentre aspettavamo che aprisse Saadabad Palace, oggi museo, già complesso abitato dalla famiglia reale fino alla rivoluzione.
Iil terrore negli occhi del tassista Reza, che teme per la sicurezza della parte del corpo appoggiata alla spranga…
I ruoli si invertono:
Però questi iraniani, sono perspicaci:
[video]http://s741.photobucket.com/albums/xx52/falkux/tr%20iran%202012/?action=view¤t=FilmatoTeheran.mp4[/video]
La sera, eccellente scelta di ristorante: mangiamo un’ottima pizza col sapone, gli effetti sono evidenti:
Poi ci salutiamo, l’indomani viaggiamo presto. Ciao ciao, grazie di tutto, grande AZ1774!
Eccoci di nuovo a IKA da dove in breve decolleremo per IST.
Da lì ci divideremo, io torno a MXP, Sokol continuerà il suo viaggio. La t shirt, che si rivelerà una mossa geniale, tradisce il vero motivo del viaggio: un passaggio su uno dei pochi 747 SP esistenti.
(Edit: lo so, lo so, la foto non c'entra niente, ma sono stato elegantemente e pacatamente invitato dall'interessato a sostituirla per non rovinare la festa, chissà cosa ha in mente.
In sostituzione beccatevi 'sta grigliata, và!)
Lui:
All’interno atmosfera vintage come poche
E ottimo pitch per y.
Dove però rimarremo poco: la maglietta, la passione e la faccia di culo di Dreamliner, unita alla cortesia estrema del crew, fanno sì che poco dopo il decollo veniamo spostati in J .
Ciao IKA, noi andiamo!
“Vuoi venire in business? “ “ Secondo te???”
La soddisfazione fatta uomo:
Grande purser:
la mis en place lascia un pò a desiderare...
Ma non finisce qui: poco dopo il purser ci fa accomodare qua.
In cockpit avrò fatto mille foto: ne metto solo un altro paio, non voglio rovinare la festa a chi ha più diritto di me:
Anche il Comandante e il resto dell’equipaggio gentilissimi e disponibilissimi, grandi davvero, grazie anche a loro !
Chi non fa la foto nel cesso non è nessuno, quindi:
Siamo ormai sopra Istanbul
Lui atterra poco prima di noi:
Dai che tocchiamo:
Ciao e grazie Iran Air! ( una particolarità: il 747 nel filmato è proprio EP-IAD, l’esemplare sul quale abbiamo volato)
Bene, game over: sbarchiamo a IST, avremo qualche ora da trascorrere in città prima di imbarcarci per i rispettivi voli, ma la mia macchinetta a vapore mi abbandonerà, batteria out.
Sarebbe stato mooolto meglio se fosse successo alla macchina della fetecchia del mio compagno di viaggio. Capirete perché tra un pò, forse.
Adesso una notarella personale: questo qui è l’uomo che, quando ha saputo di una cosa terribile che mi è capitata recentemente e che mi ha buttato a terra, mi ha detto “ Vieni con me, che andiamo a viaggiare!”
Che cuore ha quest’uomo?
Grazie mille Sokol!
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