e per quale arcano o inapprendibile motivo gli "incidenti" aeronautici sarebbero scevri da colpe o responsabilità ? siamo forse tutt'ora nella pioneristica epoca in cui il volo resta riservato ad eroici pionieri e geniali inventori con la partecipazione cosciente di cavie umane ? suvvia si accertano colpe e responsabilità in campo sanitario ed ingegneristico e il tempo della sperimentazione risulta passato anche nell'aviazione quando essa si apre al commercio od opera in luoghi pubblici.
Generalmente parlando, fino a quando ci sarà l'uomo nel processo degli eventi, ci sarà l'errore umano. Il modo migliore per mitigare al massimo tale errore è quello di incoraggiare il personale a riportare tutte le situazioni unsafe. Motivo per cui al verificarsi di un inconveniente, la cultura che si sta impartendo non è quella del "chi era coinvolto, e chi ha sbagliato" ma "perché è successo".
Ciò che serve è una "cultura giusta" (Just Culture), ovvero un clima di fiducia, in cui le persone sono spinte (e anche premiate) a fornire informazioni relative alla sicurezza, consci del fatto di dove deve essere tracciata la linea fra comportamento accettabile e quello non accettabile e senza quindi paura delle conseguenze di un'azione di segnalazione di un evento (anche minore, che se non analizzato potrebbe diventare catalizzatore di incidenti rilevanti).
Solo così si mitiga il rischio. Purtroppo la "Blame Culture" (cultura della colpa) è molto insidiata nella cultura "mediterranea". Ma le cose un po' alla volta anche qui stanno cambiando. Se nessuno segnalasse gli eventi per paura di essere punito, nessuno potrebbe studiare azioni per prevenirli in futuro.
Nelle professioni dette a "rischio autorizzato" (medici, piloti, controllori, forze dell’ordine, militari etc.) tutto ciò mi rendo conto è più difficile da accettare. Ma funziona, e ce lo dimostra chi questa cultura ce l'ha già (paesi nordici, ovviamente). Si cerca di distinguere tra errore involontario ed incolpevole commesso in attività ad alto coefficiente di rischio e responsabilità e comportamenti gravemente negligenti o addirittura dolosi.
Ecco perchè le parole "colpa" e "responsabilità" non stanno bene in questi ambienti "delicati" e sentire che la prima cosa che le persone (così come i media) cercano in un evento è il colpevole e il responsabile (senza magari sapere se c'è o meno) non è confortante. Tutto qua.
Nessuno ha mai parlato di eroici pionieri, cavie o incidenti privi di colpe o responsabilità. Se ci sono saranno stabiliti dagli appositi organi di investigazione (magistrature ecc), ma non è di certo da ANSV, BFU, ne tantomeno da noi. Tutti questi attori, ripeto, lavorano per la prevenzione e la mitigazione del rischio.