Continuità territoriale 2012 ....nulla cambia?

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g72

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22 Marzo 2007
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Roma, Lazio.
Continuità aerea, c’è un accordo
Alitalia e Meridiana avrebbero deciso di spartirsi la gara che scadrà giovedì

CAGLIARI. Due giorni ancora e la Sardegna saprà in quali mani consegnerà da giugno la continuità territoriale aerea. Il bando scade giovedì a mezzanotte e la mattina dopo si conosceranno i nomi delle compagnie che hanno accettato di volare da Alghero, Cagliari e Olbia per Milano e Roma, con la tariffa unica (garantita a residenti e non) e soprattutto quali vettori incasseranno le compensazioni messe a gara dalla Regione, 50 milioni complessivi ogni anno fino al 2016. I rumors dicono che l’Alitalia ha pronta un’offerta inattaccabile per le rotte da Cagliari e Alghero direzione Roma-Fiumicino, Merdiana-Air Italy sarebbe invece decisa ad accaparrarsi i voli in partenza da Olbia. Insieme poi dovrebbero spartirsi il Cagliari-Milano e l’Alghero-Milano.

Alitalia. La compagnia regina è decisa a prendersi la fetta più grossa della continuità e per questo, con molta generosità, il neo amministratore delegato Andrea Ragnetti ha proposto a Meridiana un patto di non belligeranza. Niente di ufficiale, s’intende visto che c’è un bando internazionale ancora aperto, ma Alitalia vuole la pace e non ha alcun interesse a scatenare una guerra fratricida che alla fine potrebbe favorire una o più compagnie estere. Per questo, ha confermato il suo interessamento solo per le rotte verso Roma. Che tra l’altro sono le più ricche per il differenziale (o onere di servizio) che sarà pagato dalla Regione: 18 milioni per il Cagliari-Fiumicino, quasi sei milioni a favore dell’Alghero-Fiumicino. I 15 milioni previsti in totale per i voli verso Milano (da Alghero e Cagliari) saranno invece divisi con Meridiana. La novità è che Alitalia questa potrebbe gettare nella mischia l’ex Blue Panorama, compagnia privata italiana che ha acquisito di recente .

Meridiana-Air Italy. L’ad Giuseppe Gentile dopo aver contestato a lungo la tariffa unica, ha capito che non può rinunciare agli otto milioni offerti dalla Regione per le linee in partenza da Olbia verso Roma e Milano: sono soldi freschi per un bilancio che zoppica. Dunque, la base di Cagliari non sarà ridimensionata ma garantirà solo i voli che non saranno coperti da Alitalia in direzione Linate. C’è chi dice che, nelle ultime ore, Gentile avrebbe ottenuto un via libera in tal senso anche dal Qatar, che dopo aver acquistato la Costa Smeralda, sarebbe decisa a entrare anche nell’azionariato della compagnia dell’Aga Khan. Ma l’intreccio è ancora da studiare e comunque sarà perfezionato dopo la gara. Gara che Alitalia e Meridiana pare abbiano blindato, anche se qualche sorpresa potrebbe ancora saltar fuori.

articolo tratto da: La Nuova Sardegna del 10.4.2012
 
Ultima modifica:

un articolo simile per contenuto l'ho visionato su un sito internet di un tg locale, certo che la storia del Qatar, dopo aver comprato le strutture alberghiere della Costa Smeralda, che vuole entrare come azionista in Meridiana, lascia pensare, forse ottimisticamente, che in futuro, ci sarà un possibile volo tra Doha e Olbia....magari...
 
Una svolta radicale per l'aviazione civile italiana. Forse l'unica cosa di cui abbiamo veramente bisogno.

infatti è un pensiero ottimistico e comunque in quel caso credo che se non lo facesse IG, nulla impedisce a Qatar Airways di operarlo. D'altra parte un investimento immobiliare del genere, credo, attirerebbe turismo anche quell'area geografica.
 
A quanto pare qualcosa sotto sotto c'è....


L'UNIONE SARDA - Politica: Un'altra Porto Cervo a Teulada
06.04.2012
Gli uomini dell'Emiro del Qatar hanno chiesto informazioni su alcune aree dell'Isola.
Le mire si concentrano sulle spiagge del Sud Sardegna.
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L'innamoramento è trentennale ma le trattative per il fidanzamento ufficiale sono iniziate solo un anno fa. Febbraio 2011: il ministro degli Esteri Franco Frattini e il governatore Ugo Cappellacci atterrano a Doha, capitale dell'Emirato del Qatar. Ed è in quell'occasione, nel primo di quattro viaggi effettuati dal presidente della Regione nel Paese arabo, che l'idea di porre la bandiera dell'emiro Hamad bin Khalifa Al Thani sulla Costa Smeralda inizia a prendere forma. Con una sorpresa. Alcuni mesi dopo, cinque emissari dell'emiro si presentano negli uffici della Regione: chiedono informazioni per comprendere se investire le risorse del fondo sovrano del Qatar in Sardegna possa essere redditizio e quanto. È a quel punto che si capisce che gli arabi non sono interessati solo alla Costa Smeralda. Hanno le idee chiare su dove puntare le loro attenzioni e nel book fotografico sul Sud della Sardegna, le coste di Teulada sono segnate in rosso. Ed è proprio questa zona, dove peraltro esistono ancora limitazioni dovute alle servitù militari ma che presto potrebbero venir meno, che avrebbe attirato l'attenzione dell'Emiro. «L'importante è che la nostra battaglia identitaria sulle servitù militari», osserva il senatore Gian Piero Scanu, promotore di una proposta di legge per restituire quelle aree ai sardi, «non venga macchiata dal fatto che si voglia utilizzare il territorio per altre ragioni. Direi quindi che le attenzioni di questi accorti imprenditori dovrebbero rivolgersi temporaneamente altrove: prima si devono restituire i territori a Comuni e Regione, e quindi ai sardi, che poi decideranno come utilizzarli». IL COLPO DI FULMINE A sentire chi ha assistito agli incontri tra i funzionari regionali e gli emissari dell'Emiro, tutti giovani manager laureati in università di primo piano e con ruoli importanti nella gestione degli investimenti del fondo sovrano del Qatar, Hamad bin Khalifa Al Thani avrebbe adocchiato le perle del sud Sardegna durante un periplo estivo intorno all'Isola. Si racconta infatti che da ormai trent'anni l'Emiro navighi intorno alle coste sarde con il suo yacht da mille e una notte. E l'intenzione di investire in Sardegna, dunque, non è recentissima: l'idea appunto è di replicare il modello creato dall'Aga Khan Karim, con il quale ha un rapporto di reciproca stima e amicizia. E Teulada sarebbe appunto una delle zone prese in considerazione. Non a caso, lo stesso Tom Barrack tempo fa aveva parlato del Sud Sardegna. «Replicare la Costa Smeralda in un'altra zona dell'Isola è possibile», spiega l'architetto Enzo Satta, «ho sempre sostenuto che un modello imitato in Sudafrica, in Giappone e nelle Filippine, può funzionare anche in altre aree della Sardegna con gli adeguati aggiustamenti. Quello che funziona è il sistema di sviluppo turistico, fatto non di casette dopo casette e alberghi dopo alberghi, ma un modello integrato, con un corretto equilibrio tra infrastrutture e trasporti: ci devono essere tutte le componenti per andare oltre il turismo balneare», aggiunge Satta che spera anche in un cambio di rotta sulla Costa Smeralda da parte dei nuovi investitori. «Ho sempre ammirato l'uomo d'affari Tom Barrack», spiega, «ma credo anche che la Costa Smeralda avrebbe meritato un po' di attenzione in più, come hanno sempre chiesto i piccoli proprietari che fanno parte del Consorzio. La mia vuole essere solo una critica costruttiva e spero che i futuri acquirenti ci ascoltino. Tutto qui». LE TRATTATIVE Da oltre un anno, dunque, sull'asse Cagliari-Olbia-Doha si lavora all'investimento del fondo del Qatar sull'Isola. Si parla di somme consistenti: se per la Costa Smeralda, tra alberghi, terreni e progetti di sviluppo si mettono sul piatto oltre 600 milioni di euro, altrettanti sarebbero destinati al Sud dell'Isola, per un totale di 1,2 miliardi. Questa la cifra che l'Emiro avrebbe stanziato per i suoi progetti in Sardegna. IL RUOLO DEL PRINCIPE E sull'affare aleggia la presenza discreta dell'Aga Khan Karim, colui che cinquant'anni fa scommise sui terreni incolti della Costa Smeralda per trasformarli in una perla al centro del Mediterraneo. Karim non ha mai negato l'aiuto a chiunque voglia proseguire il suo progetto nel Nord Sardegna. E lo ha ribadito anche durante la conferenza stampa del settembre scorso, quando firmò il protocollo d'intesa tra Akfed (il fondo d'investimento del Principe) e la Regione: sono pronto a dare suggerimenti e sostenere lo sviluppo turistico dell'Isola, disse. Dunque, è facile immaginare un suo sostegno a favore dell'Emiro Al Thani, anche se viene escluso categoricamente un suo coinvolgimento diretto. Peraltro, fonti vicine al Principe confermano che l'Aga Khan manterrà il suo legame storico con Porto Cervo attraverso lo Yacht club, oggi presieduto dalla figlia Zhara, la sua primogenita. E gli interessi della principessa si espanderanno alla Marina di Porto Cervo. LA COMPAGNIA Infine, nel progetto non può essere tralasciato un altro passaggio importante che riguarda i trasporti. D'altronde non si può investire sullo sviluppo turistico se non si pensa anche come far arrivare i vacanzieri. Oltre un anno fa, ai tempi dell'amministratore delegato Massimo Chieli, si parlò per Meridiana di un interessamento degli arabi. Oggi se ne riparla: la compagnia di bandiera del Qatar potrebbe entrare infatti nell'operazione di riorganizzazione della compagine azionaria della società di Olbia. Alitalia è sempre interessata a un'alleanza con Meridiana, ma a Colaninno e soci piace soprattutto il settore lungo raggio e charter. In sostanza, la parte di attività gestita da Air Italy potrebbe confluire in Alitalia, mentre il ramo commerciale che si occupa dei voli di linea, quello legato alla Sardegna, potrebbe finire sotto il controllo di Qatar Airways grazie a un intreccio societario che finirebbe per creare una nuova alleanza nei cieli, garantendo così anche un servizio di trasporto adeguato ai futuri turisti della nuova Costa Smeralda. Giuseppe Deiana
 
ho solo lanciato un presentimento ottimistico, non ho detto che è stato firmato un protocollo d'intesa tra le parti, interessate a isituire un volo OLB-DOH

Pensavo ti riferissi agli emirati che dopo aver comprato la costa smeralda potessero comprare pure IG. In ogni caso gli emiri vogliono comprare pure capo teulada.
 
Stai tranquillo che i turisti se vogliono vengono ugualmente anche se non c'è un volo diretto. Anche fuori stagione, non è certo solo il volo che li motiva.

si certo vengono a nuoto o con le carrette del mare. Non ho parlato di voli diretti, ma della lontana eventualità che venisse istituito un collegamento di quel tipo. Poi so anche io che non verrà fatto anche se preferirei averne la metematica certezza tra alcuni anni.
 
Pensavo ti riferissi agli emirati che dopo aver comprato la costa smeralda potessero comprare pure IG. In ogni caso gli emiri vogliono comprare pure capo teulada.

Ma guarda per me si possono comprare anche tutta l'isola, sicuramente vivremmo decisamente meglio che adesso e allora un volo sarebbe anche plausibile
 
si certo vengono a nuoto o con le carrette del mare. Non ho parlato di voli diretti, ma della lontana eventualità che venisse istituito un collegamento di quel tipo. Poi so anche io che non verrà fatto anche se preferirei averne la metematica certezza tra alcuni anni.

Prima non ti riferivi all'apertura di OLB-DOH e del relativo turismo? comunque sia esistono MXP e FCO dove si può fare scalo quindi un collegamento di questo tipo solo perchè un emiro si è comprato la Costa Smeralda non mi sembra necessario.
 
La novità è che Alitalia questa potrebbe gettare nella mischia l’ex Blue Panorama, compagnia privata italiana che ha acquisito di recente .


articolo tratto da: La Nuova Sardegna del 10.4.2012

Altri rumors dicono invece che Blu Panorama non ha trovato l'accordo con Alitaliak