P.S.: quando ero alle elementari -prima metà anni '60-, e Alitalia faceva Fiumicino-Firenze-Venezia con gli F27, mi ricordo che a volte gli aerei passavano sulla zona Campo di Marte/stadio già con in carrello giù ed a bassa quota, proseguendo per Rifredi ed atterrando per la 23. Era una manovra a vista: esisteva una qualche procedura di compagnia codificata?
In un certo senso si...
Per essere più precisi, la manovra di cui stiamo parlando è chiamata "circle to land" o più semplicemente "Circling", che consente di effettuare atterraggi su piste che non possiedono avvicinamenti strumentali (siano essi di precisione oppure no) con una manovra di circuitazione "keeping runway in sight" e proveniendo dalla pista opposta.
Detta in termini più semplici, a Firenze significa che, una volta stabili sull'ILS 05 (o VOR 05) ed avendo la pista in vista ad una minima (MDA) non inferiore a 3000' per gli aeromobili CAT C, si "rompe" a destra di 45° entrando in una sorta di base sinistra 05 modificata. A quel punto si prosegue per il sottovento, la base ed il finale 23 come qualunque circuito di traffico.
Questa procedura è usata anche a PSA o Genova quando, per ragioni di vento non sia possibile usare la 04L/R o la 28. Il problema di FLR e del suo circling 23 è la LDA. A causa del monte, il THR 23 è stato spostato in avanti di un bel pezzo, costringendo la LDA dichiarata a 977Mt. Decisamente troppo pochi per i 319/F70/E190.
In passato però tutti gli RJ e gli ATR la facevano abbastanza regolarmente quando il vento proveniva da 230° (cosa assai frequente). Il problema sta nei requisiti, molto stretti, che sono richiesti alle compagnie per poter eseguire la manovra. Gli atterraggi sono infatti consentiti (ex nota DA nr. 2192/41-42.6 25/07/03):
a) Solo dall'alba al tramonto
b) minima meteo uguale o superiore a 5Km e cieling di 3000ft
c) nessuna componente di vento in coda
d) proibite operazioni con neve/fango/acqua
e) proibiti avvicinamenti diretti
f) proibiti voli di addestramento con passeggeri a bordo
g) l'operatore dovrà emanare ed utilizzare una procedura obbligatoria di circuitazione dettagliata per pista 23 e per tipo di aeromobile
h) le operazioni di atterraggio dovranno essere effettuate solo da comandanti come P.F. (Pilota ai comandi) che abbiano ottenuto la qualificazione per pista 23 eseguita con un volo di addestramento, senza passeggeri a bordo, comprendente almeno un avvicinamento per pista 05, due circuitazioni per pista 23, con una riattaccata dalla posizione in finale, e un atterraggio FULL STOP. La qualificazione ha validità 6 mesi e si rinnova automaticamente con un atterraggio ai comandi su pista 23 o previo impiego di un simulatore di volo approvato da ENAC.
i) Per gli atterraffi tutti i motori dovranno essere operativi, nessuna avaria presente all'impianto freni, ai comandi di volo e all'impianto inversione di spinta se presente.
Con tutti questi requisiti, le compagnie si sono stufate e -probabilmente (ma è una mia supposizione)- hanno visto che gli costava di più abilitare tutti i loro comandanti ogni sei mesi, che fare qualche dirottamento. Ad oggi, degli attuali vettori presenti a FLR, l'unico che ogni tanto lo fa (e l'ho personalmente sperimentato) è l'Air Dolomiti con l'AT72.
Mi scuso per questa digressione, ma spero possa essere interessante anche nell'ottica della nuova parallela, dove si spera che gli avvicinamenti strumentali siano due
Saluti