“TK diventa comunque la compagnia europea (non ucraina) con più destinazioni servite in Ucraina, che sono ben 7 : KBP, LWO, DOK, ODS, SIP, DNK, HRK.
E presto dovrebbe arrivare anche la 8a : OZH.”
In una delle discussioni è apparso questo post. Non è importante chi ne sia l’autore, mi serve come aggancio per poter dire una cosa che penso da qualche tempo.
Questo è un forum dove si incontrano specialisti, addetti ai lavori ma anche – e forse soprattutto – appassionati (come me), che però non sono addentro a molti dei tecnicismi dell’aviazione commerciale.
Io, e come me credo una buona parte degli appassionati, posso sapere che FCO corrisponde a Roma, che CDG si riferisce a Parigi, che vuol dire AZ, e – magari con un piccolo sforzo – arrivare a capire che se si parla di CX si sta parlando di Cathay.
Insomma, finché si parla degli aeroporti principali e delle compagnie maggiori, va anche bene. Ma quando trovo una sfilza di codici riferiti agli aeroporti minori dell’Ucraina, beh, no, questo non lo trovo corretto.
Per chi è del settore, posso capire che sia naturale usare i codici invece dei nomi estesi. Ma ho il sospetto che per qualcun altro sia nient’altro che un vezzo snobistico.
Nell’uno e nell’altro caso, tuttavia, quando mi trovo di fronte a post del genere, sono costretto ad andare su Google alla caccia dei codici IATA (quando poi sono i codici ICAO non ho nemmeno la possibilità di provare a fare uno sforzo di fantasia per riconoscerli).
So bene che non c’è una regola specifica, ed è giusto che non ci sia. Ma faccio appello al senso del rispetto che chi è del settore dovrebbe avere per quelli che ne sanno meno, perché tutti gli interventi siano da tutti chiaramente leggibili, senza dover costringere a scovare il codice di Zaporozhye.