I pontili dell'aeroporto
Giovanna Caiazzo Ufficio stampa Gesac Spa Aeroporto Internazionale di Napoli MI riferisco all'articolo di Alessio Gemma "Aeroporto, il pasticcio dei pontili uno chiuso e l'altro senza ascensore" apparso il 12 novembre scorso. Molte le informazioni non corrette riportate nell'articolo. La prima e più importante: i pontili di imbarco denominati in gergo aeroportuale "bridges" di imbarco fissi realizzati a Napoli sono cosa tecnicamente diversa dai cosiddetti "finger" di imbarco mobili. Questi ultimi sono caratterizzati da un braccio mobile collegabile direttamente al portellone dell'aeromobile. Pertanto i tre pontili di imbarco presenti all'aeroporto di Napoli, frutto di un investimento pari a 1,5 milioni di euro, non sono affatto «finger anomali» - così come erroneamente riportato - bensì pontili di imbarco ("bridges"), non solo perfettamente a norma, bensì certificati con piena agibilità Enac (Ente nazionale per l'aviazione civile) e presenti come infrastruttura all'avanguardia nei principali scali europei e internazionali: Londra e Liverpool solo per citarne alcuni. Si evidenzia che i lavori infrastrutturali relativi alla costruzione dei tre pontili o "bridges" di imbarco sono stati realizzati in circa 5 mesi, grazie all'enorme sforzo di tutte le risorse impegnate, onde dotare immediatamente l'aeroporto di Napoli di un'importante dotazione infrastrutturale, tesa a ottimizzare la gestione dei flussi passeggeri, migliorando notevolmente il servizio di imbarco che grazie ai pontili è immediatamente adiacente all'aeromobile. Nella fasizzazione di tali lavori, una volta terminati i pontili, è stata prevista la realizzazione degli ascensori. In particolare, entro metà marzo (dopo il collaudo Ustif - Ente competente delle autorizzazioni degli ascensori che trasportano pubblico) ci sarà la messa in funzione degli ascensori al momento in costruzione nei due pontili. Infine, la questione dei centimetri: l'attacco del pezzo «sessanta per la precisione» per i quali i pontili di imbarco sarebbero più alti delle pedane per disabili, appare del tutto strumentale in quanto tesa a dimostrare un'infrastruttura progettata male che addirittura non consentirebbe la corretta gestione e assistenza dei disabili in aeroporto. A tal proposito, oltre a informarvi che vengono regolarmente prodotte dalle società specializzate attrezzature per l'assistenza disabili adatte all'altezza dei pontili (ci sono mezzi che con braccio mobile raggiungono oltre i 6 metri e 10 di altezza), precisiamo che questo non è stato il nostro orientamento finale, chiarendo inoltre che, dal punto di vista operativo, è del tutto irrilevante da quale "gate di imbarco" venga assistito il passeggero con disabilità, in quanto è di fondamentale importanza, ai fini della qualità e celerità del servizio, che lo stesso sia correttamente trasportato sull'aeromobile da apposito mezzo con braccio sollevatore ("ambulift").
La nostra scelta, come gestore, al fine di garantire la massima flessibilità operativa per tale tipo di assistenza, è stata quella, da un lato, di far imbarcare il passeggero da qualsiasi "gate di imbarco" (come già al momento avviene), dall'altro, di progettare e realizzare entro la prossima primavera, d'accordo con la Fish (Federazione italiana superamento handicap) una Sala Amica interna con un "gate centralizzato" per i passeggeri a ridotta mobilità, oltre alla possibilità di utilizzare gli ascensori presenti dei pontili di imbarco una volta ultimati i lavori e i necessari collaudi tecnici.
PIÙ che smentire la Gesac conferma. Che gli ascensori sono stati previsti solo dopo aver terminato i pontili. Che le attrezzature per i disabili all'altezza del pontili «non rientrano nel nostro (della Gesac, ndr) orientamento finale».
Che i pontili lasciano i passeggeri per le scale e al freddo e al sole per un tratto di pista «adiacente all'aeromobile». Questione lessicale, sostiene l'azienda aeroportuale: trattasi di "bridges" e non di "finger". Oltre il fumo del gergo inglese fa luce una domanda: e se i passeggeri al posto dei "pontili" avessero preferito i "bracci mobili" che portano direttamente all'aereo?