Thread Alitalia dal 1 novembre


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In effetti la 206 è quasi un clone di quella successiva, parte 1h20m prima ed è il secondo nightstop sulla LHR-FCO.

Piuttosto riuscissero a cambiare gli slot con qualche altro vettore sarebbe meglio spostare questo volo delle 19.55 ex FCO alle 07.00 ex FCO.
Si risparmia un nightstop, e i relativi costi, e si ottiene un volo di primo mattino da Roma attualmente assente.......altrimenti il primo utile alle 09.35 si arriva a Londra che è già bello tardi.
 
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In effetti il volo delle 6am che parte da LHR dovrebbe servire da feeder per il nord america, e nessuno sano di mente passerebbe da roma per andarci. Il volo è quasi sempre vuoto.
 
Immagino che eventualmente lo slot a lhr verrebbe venduto per fare cassa come già avvenuto in occasione della chiusura della mxp lhr
 
E' evidente che era riferito alle due personalità che hanno esternato il piagnisteo con tanto di articoli sui giornali perchè secondo loro avevano tolto i biscottini e salatini solo ad una parte d'Italia.

Mi fa piacere vedere un certo orgoglio, anche se forse è meglio leggere bene cosa hanno scritto gli altri, ora questo orgoglio va insegnato a tanti personaggi che ci speculano, come i 2 che si sono fatti fare un bell'articolo di giornale per catalizzare certi sentimenti verso i loro interessi, politici e di vendite. Purtroppo è un messaggio che fa effetto sulla popolazione, al pari delle sceneggiate in verde dall'altra parte, e tutti dovrebbero farlo notare per debellare questo modo di raccogliere consensi.

Spero che così sia più chiaro il concetto, e per arrivare a quanto detto giustamente da Asessa bisogna debellare modi di fare come quello che ho sottolineato io, perchè altrimenti rimane un bel concetto politically correct in cui però non crede nessuno e gli imbonitori da una parte e dall'altra ci speculano.

E' un comportamento italiano, basti vedere come ragiona la Lega.
Quindi evitiamo di riprendere tali articoli con commenti generalisti come hai fatto tu.
Grazie
 
A proposito di Londra, si sa quando i voli su London City passeranno a essere operati con gli EMB190 invece delle macchine franco-irlandesi attuali?
 
AZ opera su Londra :
- 5 daily LIN-LHR
- 2 daily LIN-LCY
- 5 daily FCO-LHR.

Si intendono frequenze infrasettimanali, qualcuna in meno nel weekend come normale che sia.
Su LCY inoltre la macchina è ancora di CityJet ma è un volo AZ d'ogni modo.
 
AZ opera su Londra :
- 5 daily LIN-LHR
- 2 daily LIN-LCY
- 5 daily FCO-LHR.

Si intendono frequenze infrasettimanali, qualcuna in meno nel weekend come normale che sia.
Su LCY inoltre la macchina è ancora di CityJet ma è un volo AZ d'ogni modo.


Grazie. Comunque sembra confermato da maggio il passaggio da cityjet ad AZ.
 
Quindi già adesso az offre più voli per Londra da lin rispetto al suo hub di fco.
Ma non solo da adesso. Sono parecchi anni che e' cosi. Era ancora piu' rimarcata la differenza quando volava anche su MXP oltre a LIN.
Non ricordo esattamente ma credo che ad un certo punto perlomeno da LHR avevano almeno 7 o 8 voli daily su MIL.
 
A proposito della riapertura su Tripoli, sembra che la tratta stia convogliando molti pax dal NA e dal resto d'Europa, essendo al momento AZ l'unica compagnia dell'Europa continentale ad aver riaperto sulla Libia.

ROMA-TRIPOLI, SI RICOMINCIA
Sul primo volo Alitalia del dopo-Gheddafi, tra esuli festanti, imam che pregano e pochi italiani


Appena l’Md80 Alitalia sfiora la pista dell’aeroporto militare, le cinque figlie dell’Imam che torna dal Canada non si trattengono. Tripoli, finalmente. Mezzo aereo sta battendo le mani e le bimbe cominciano a cantare. «Allah è grande, sia lodato Allah, sia felice la nostra terra». La barba rossa di Yussuf Mustafa, l’Imam del Centro Islamico di Toronto, sta seduta tra la vecchia madre e la moglie, e solo gli occhi s’intravvedono tra i veli neri. Un cenno e le cinque figlie tacciono. «È un momento importante - si mette a spiegare il babbo Imam - stiamo tornando a casa, a Misurata. Molti amici sono morti in battaglia, sono diventati Martiri. Grazie a loro adesso ci aspetta un futuro radioso...».

Erano in cento su questo primo volo Alitalia per Tripoli, poco meno per il ritorno, nel pomeriggio. Con il suo corteo di sette donne l’Imam di Toronto era l’attrazione. Quasi nessun italiano, l’ambasciata libica di

Roma concede ancora rari visti. Due ingegneri libici dell’Eni, un dipendente della sede milanese della Tamoil, un gruppo di medici che arrivano dall’Inghilterra e mostrano la nuova bandiera di Libia, i tre colori «cuciti con il filo del pronto soccorso dell’ospedale di Reading». Si mettono in posa per la foto e in fondo a destra, ultima, si mette anche la professoressa che rientra da Chicago. Sul bavero del cappotto ha una grossa spilla, «Libia libera».

«Siamo felici di ospitarvi in questo primo volo», li saluta a bordo Maurizio Bulgheri, il comandante. Primo volo che mette orgoglio ad Alitalia, nessun’altra compagnia europea copre la tratta con la Libia, finora solo Turkish Airlines ed Egypt Air. «È un ottimo segnale per i rapporti tra i nostri Paesi», dirà nel viaggio di ritorno Giuseppe Buccino Grimaldi, ambasciatore italiano a Tripoli. «È un’apertura importante anche all’economia». Non è stato semplice, per Alitalia. Ma sono riusciti a rispettare le promesse, nonostante l’aeroporto civile sia ancora chiuso e l’atterraggio avvenga qui, nella vecchia base Usa di Mitiga, l’aeroporto dei Ribelli.

Quando dall’alto si vedono Tajura e poi Tripoli, sono tutti ai finestrini. C’è chi si beve l’ultimo sorso di birra. La professoressa con la spilla domanda al vicino: «E tu, da quando non torni?». Il dottor Yawor Sharif risponde che son passati dieci anni: «Sono di Sabratha, ero l’ortopedico dell’ospedale e mi sono trasferito a Sofia ormai da troppo tempo». Nella fila accanto c’è Mahmoud Naku, e sulla pista troverà un picchetto d’onore ad aspettarlo: «Io sono di Zintan, manco da 33 anni e per 33 anni ho sognato questo momento: la fine del dittatore Gheddafi è il giorno più bello della mia vita. Dimenticavo, mi hanno appena nominato ambasciatore di Libia a Londra».

Il comandante ha messo la bandierina libica fuori dal finestrino della cabina. C’è una certa eccitazione negli sguardi di chi sta per scendere e pure sulla pista, con i parenti, i mazzi di fiori, altre bandiere, i combattenti di Zintan sull’attenti per l’ambasciatore Naku. Il volo dovrebbe ripartire per Roma dopo un’ora, ma ci sarà ritardo per colpa di un’altra eccitazione. Nel porto di Tripoli sono arrivate due navi cariche di montoni, per la festa musulmana di sabato: e la strada lungo il mare che va da Tripoli all’aeroporto di Mitiga è rimasta bloccata, chi arriva prima alla nave si sceglie il montone migliore al prezzo migliore. Per questa volta nessun lamento per il ritardo.

Alle due del pomeriggio l’ambasciatore Buccino Grimaldi taglia il nastro in fondo alla scaletta dell’Md80. È un primo volo anche questo, considerato «volo inaugurale». Si può salire e il primo è il dottor Hamed Fellah, 50 anni, anestesista in un ospedale di Londra, moglie e figlia velate accanto. «Sono qui da due mesi, non potevo perdermi queste giornate». Dal portafoglio toglie i dinari e infila sterline di Sua Maestà. «Parto contento perchè so che sarà una bella Libia, democratica aperta al mondo e moderata, anche nella legge islamica. Per la prima volta, da oggi, posso vedere che la Libia è cambiata davvero: da qui non si scappa più, si parte. E so che potrò tornare quando voglio».

Era dal 23 febbraio che Alitalia non volava a Tripoli. «Meno male che si riprende, in meno di due ore sei già qui - dice dalla fila 16 Massimo Mion, 47 anni, ad della Co.Ge. di Parma -. Per arrivare ci avevo messo due giorni, passando da Malta e prendendo poi un volo dell’Onu». Co.Ge. ha già firmato un contratto: «Porteremo 14 scuole prefabbricate, da 330 a 600 posti. Di opportunità per le imprese italiane ce ne sono parecchie, e mettendo assieme il gran lavoro dell’ambasciata e questo volo Alitalia se ne apriranno ancora». Quando l’Md80 atterra a Fiumicino i 90 passeggeri libici non applaudono e hanno una gran fretta. Le coincidenze per Londra non aspettano.

http://www3.lastampa.it/esteri/sezioni/articolo/lstp/427837/
 
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Quindi molti transiti. Potrebbe essere una bella vacca da mungere per AZ il FCO-Tripoli nei prossimi mesi.
 
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