Beh...il procedimento penale è distinto da quello civile: sapete quante volte l'uno finisce in modo diverso dall'altro?? Io sarò voce fuori dal coro...ma ritengo che questa sentenza sia INA vittoria. Il governo di allora sapeva tutto...e complice il momento politico internazionale delicato decise si insabbiare tutto... Chi fu o
omertoso lo fece dietro preciso comando... In tutto ciò ci furono (e ci sono) tre grandi vittime: i passeggeri e loro familiari, la compagnia aerea (fallita in gran parte grazie a quanto accaduto) e la VERITÀ e la giustizia.
A distanza di anni finalmente le vittime hanno ricevuto civilmente giustizia...ed è giusto che sia lo stato a pagare...la responsabilità dei depistaggi è di quest'ultimo... Sarebbe stato giusto anche condannare i singoli omertosi...soddisfazione morale che si sarebbe rivelata battaglia di Pirro...con quali soldi avrebbero risarcito le vittime??
La cosa che mi fa schifo è che a distanza di anni la politica si ostina a negare ciò che oramai si sa: l'aereo è stato abbattuto da un missile partito per chissà quali motivi... Invece si negare l'innegabile si sarebbe dovuto svelare la verità di comune accordo con i diretti protagonisti...chiedendo scusa alle vittime e trovando una soluzione risarcitorie bonaria...anche per chiudere un capitolo di storia assai doloroso.
Alberto, tu sei una persona intelligente e che ha dedicato la vita allo studio della legge, quindi non uno dei tanti hooligan del giustizialismo e del cospirazionismo creativo alla Farfallina, che sempre popolano questi 3ad.
Mi chiedo, quindi, ed anzi ti chiedo, se hai mai letto e seguito il processo di cui stiamo parlando. Perchè ci sono alcuni errori a mio giudizio gravi in ciò che dici.
Su una cosa siamo d'accordo. La sentenza che stabilisce la responsabilità oggettiva dello Stato e risarcisce i cittadini è sacrosanta. Ma la sentenza ci dice che il risarcimento è stabilito non in base all'accertamento dei fatti, ma per il solo fatto di non aver garantito la sicurezza del volo, e quindi senza entrare nella dinamica dell'accaduto. Aggiunge poi, almeno sembra (le motivazioni ancora non sono note), un ulteriore risarcimento quale compensanzione per i comportamenti omertosi degli uomini delle istituzioni, ritenendo di interpretare in tal senso la sentenza penale.
A questo punto chiedo a te, è corretta questa interpretazione del giudice monocratico?
La vicenda Ustica è stata gestita giudizialmente in modo straordinariamente inappropriato (per usare un eufemismo). Sono state le parti a dominare il processo, che ha ben presto assunto un connotato ideologico e dogmatico. I gruppi peritali indipendenti, nella loro maggioranza, hanno espresso scetticismo su qualsiasi ipotesi. Concordando in misura maggiore sull'evento interno rispetto a quello esterno, sebbene con non poche riserve. Questa stessa posizione veniva recepita dai PM, ma ribaltata dal giudice istruttore.
Lo scenario della battaglia non ha trovato alcun riscontro oggettivo da parte dei tantissimi periti che hanno concorso all'esame della documentazione sul caso.
Altra questione. La compagnia è tutt'altro che fallita. E' in amministrazione straordinaria, e le quote sono in mano ad una miriade di impenetrabili fiduciarie. Di una cosa puoi star certo: a Davanzali, l'ex proprietario, hanno portato via tutto. Come mai, quindi, lo zelo di chi ha condotto le indagini non si è mai spinto sino a capire chi si celi dietro l'Itavia oggi, potendo avere interessi nella fase risarcitoria?
Io non ho alcuna idea di cosa sia accaduto quella notte. Mi sono fatto un'idea personale che, non potendo dimostrare coi fatti, mi guardo bene dallo sbandierare come verità rivelata. Quello che trovo inaccettabile è il giustizialismo ideologico. Non accetto che mi venga negata la possibilità di ricordare che il processo non ha concluso un tubo di nulla per colpa di chi l'ha gestito e dei tanti interessi che gli sono ruotati intorno. Non accetto che, se con una visione contraria al dogma missile, tu debba sempre trovare sulla tua strada il drappello di minus habens che ti accusa di essere al soldo dei cospirazionisti. E' come se io ti dicessi: "l'esame da notaio è una gran porcata e vincono solo i raccomandati. Dato che sei un notaio, dimostrami che non hai pagato per vincere il concorso". Non mi manderesti a fare in culo?
Tu sei uomo di legge. Mi aspetto che prima di esprimere giudizi così forti, netti e decisi tu abbia studiato le carte e valutato i fatti.