Chiude il Parma-Parigi Beauvais di Ryanair


DusCgn

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Stop da ottobre al Parma-Parigi operato da Ryanair
26/08/2011

Verrà sospeso a partire dal prossimo 30 ottobre il collegamento aereo tra Parma e Parigi operato da Ryanair. Lo stop è arrivato senza nessuna comunicazione ufficiale da parte della compagnia aerea low cost, ma è stato confermato dalla società di gestione dello scalo Giuseppe Verdi. Il volo era stato inaugurato la scorsa primavera.

TTG
 
La sospensione di un volo stagionale non ha mai avuto bisogno di comunicati ufficiali da parte della compagnia..E il PMF-BVA è facile che lo sia..
Pazienza, i parmensi e limitrofi hanno l'imbarazzo della scelta da BLQ-VRN-BGY-LIN...
 
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La sospensione di un volo stagionale non ha mai avuto bisogno di comunicati ufficiali da parte della compagnia..E il PMF-BVA è facile che lo sia..
Pazienza, i parmensi e limitrofi hanno l'imbarazzo della scelta da BLQ-VRN-BGY-LIN...

Vero, non è una gran perdita. La clientela low cost di Parma e zone limitrofe ha sempre volato, storicamente, da BGY.
 
La sospensione di un volo stagionale non ha mai avuto bisogno di comunicati ufficiali da parte della compagnia..E il PMF-BVA è facile che lo sia..
...

Perché parli di stagionale? Non mi pare che abbia le caratteristiche di uno stagionale incoming.
Tra l'altro quasi tutti i voli Italia-Beauvais sono annuali, a parte poche eccezione verso le località balneari del centro-sud.
 
Vero, non è una gran perdita. La clientela low cost di Parma e zone limitrofe ha sempre volato, storicamente, da BGY.

Storicamente sì, anche perchè la base lowcost di Ryan a BLQ è un fatto piuttosto recente.

Credo che comunque l'Emilia, a oggi, sia più comoda nel raggiungere BLQ rispetto a BGY avendo ferrovie e autostrade dirette a disposizione.
Il percorso per raggiungere lo scalo orobico è più contorto e complesso. Certo poi bisogna verificare le rotte che interessano, gli orari, i prezzi etc.
 
Storicamente sì, anche perchè la base lowcost di Ryan a BLQ è un fatto piuttosto recente.

Credo che comunque l'Emilia, a oggi, sia più comoda nel raggiungere BLQ rispetto a BGY avendo ferrovie e autostrade dirette a disposizione.
Il percorso per raggiungere lo scalo orobico è più contorto e complesso. Certo poi bisogna verificare le rotte che interessano, gli orari, i prezzi etc.

E' vero però dipende anche da che parte dell'Emilia sei...sicuramente raggiungere BLQ (ma anche LIN) è molto comodo!
Del resto sono tanti (clientela business e non) anche quelli che vanno a MXP: più contorto di quello...
 
Il cagliari - parma sta andando benissimo e mi sembra strano che non l'abbiano programmata anch ein inverno e ho pensato a problemi con Ryanair su Cagliari..ma a sto punto penso che ci siano a Parma..

Anche il PSR-CAG ve benone nonostante il raddoppio estivo e gli operativi non omogenei eppure per l'inverno è stato tagliato ... sicuro che a CAG vada tutto bene?
 
Parma e Parigi più lontane
Ryanair sospende i voli
Il collegamento iniziato a fine marzo cesserà a fine ottobre. Non sono noti i motivi della decisione. Anche nel 2001 vennero interrotti per anni i voli tra la nostra città e la Ville lumière. Una serie di dubbi sulle strategie dello scalo locale


Brutte sorprese per gli amanti di Parigi. Tanti parmigiani abituati ad usare il volo Ryanair che collega la nostra città con la metropoli francese hanno scoperto che il tutto cesserà il 30 ottobre. Sul sito della compagnia infatti non è più possibile prenotare voli di andata o ritorno nei mesi a partire da novembre. E la cessazione del servizio viene confernata anche dagli opertaori dell'aeroporto Giuseppe Verdi.

Lo scalo da Parma a Parigi era stato inaugurato solamente pochi mesi fa , a fine marzo. Volo buono all'andata in quanto partiva alle 11,40 e arrivando a Beauvais permetteva di essere in centro della capitale francese a metà pomeriggio. Assai ostico il ritorno con la partenza alle 9,30 da Beauvais che obbligava ad una sveglia alle 5 di mattina. Comunque il servizio è stato aprezzato da molti.

Per la seconda volta dunque vengono interrotti i collegamenti aerei tra Parma e Parigi . Nell'aprile del 2001 infatti venivano interrotto i voli dal Verdi gestiti dalla compagnia Ciao web. L'interruzione di questa importante tratta getta nuovi interrogativi sulla reale operatività dell'aeroporto, troppo spesso soggetto a interruzioni di collegamenti e cambi di strategie. Con un Parma-Roma dai prezzi folli sui 300 euro ( che forse giustificherebbero visto il costo del Freccia rossa l'introduzione di un low cost) ad un Parma- Londra sempre pieno ma che nel tempo ha dovuto registrare una riduzione della frequenza, alla soppressione del volo con Palermo.

Insomma
nonostante gli investimenti sembra esserci non poca confusione sulla pista delle strategie del Verdi. Si spera che anche questa infastruttura non debba conoscere drastici ridimensionamenti a breve

(25 agosto 2011)

La Repubblica - Parma

http://parma.repubblica.it/cronaca/..._pi_lontane_ryanair_sospende_i_voli-20873749/
 
Suscitando le ire di qualcuno, dico che è un volo inutile per un inutile aeroporto..... E' utile solo a Ryanair per fatturare e nient'altro.
 
Perché parli di stagionale? Non mi pare che abbia le caratteristiche di uno stagionale incoming.
Tra l'altro quasi tutti i voli Italia-Beauvais sono annuali, a parte poche eccezione verso le località balneari del centro-sud.

Infatti pensavo ad uno stagionale outgoing...;)
Magari ci sono problemi con PMF, ma magari invece è stato downgradato a stagionale estivo, visto il possibile calo di traffico nei mesi più morti tale da portare la rotta (operata in W) a non essere più così profittevole, vista anche la presenza massiccia di collegamenti verso PAR da tutti gli aeroporti attorno al Verdi..
 
Parma, aeroporto Verdi in crisi. Anche Ryanair sospende i voli per Parigi

La compagnia low cost di O'Leary sospende i collegamenti con la capitale francese e il Verdi finisce quarto tra gli aeroporti della Regione con poco più di 230mila passeggeri in transito (il Fellini di Rimini ne ha 550mila, il Ridolfi di Forlì 640mila e il Marconi di Bologna 5milioni e mezzo). Crisi strategica a cui si aggiunge la fallita ricapitalizzazione della So.Ge.A.P., che gestisce lo scalo parmigiano, da parte di un fondo d'investimento austriaco.
Ha un bel d’allargarsi la macchia dei collegamenti tra l’aeroporto di Parma e le principali città italiane del centro-nord come appare sulla home page del sito web del Giuseppe Verdi. Il momento di difficoltà che sta vivendo uno dei quattro aeroporti emiliano romagnoli è palese. La notizia che vuole la sospensione del volo Ryanair, tratta Parma-Parigi Beauvais, dal prossimo trenta ottobre, è l’ennesimo tassello, in questo caso a livello di “prestigio”, di una conclamata parabola discendente dello scalo parmigiano.

Non che il collegamento con la capitale francese fosse dei migliori: frequenza nei soli lunedì e venerdì, partenza da Parma alle 11e40 ma da Beauvais alle 9.30, quindi levataccia all’alba per percorrere gli ottanta chilometri che separano Beauvais dal centro di Parigi. Ma si sa, la febbre Ryanair è stata contagiosa. A metà anni duemila, ospitare i voli dell’eclettico Michael O’Leary significava essere alla moda, concorrere nel settore low cost, con le strabilianti proposte della compagnia a basso prezzo per antonomasia.

Filosofia del volo a pochi euro, ma che nei fatti, per i portafogli, significa aggiungere euro su euro per i bagagli che eccedono i quattordici chilogrammi, per un pacchetto di noccioline o un bicchiere d’acqua in volo, nonché per i collegamenti a terra tra gli aeroporti d’arrivo e le città da raggiungere (oltre a Beauvais citiamo Girona per Barcellona).

A Parma, comunque, l’alternativa “low” non deve aver funzionato come programmato. E l’aeroporto Verdi rimane così quarto in classifica con i suoi striminziti 238.812 passeggeri l’anno (nel 2010), tra i quattro aeroporti della Regione. Il Marconi di Bologna (l’unico sovvenzionato dalla Regione Emilia-Romagna) svetta al primo posto con una quota passeggeri in transito di 5 milioni e mezzo, segue il Ridolfi di Forlì con 640mila, terzo è il Fellini di Rimini con 550mila.

Così come il Ridolfi e il Fellini sembrano essere diventate una specializzata succursale della Bielorussia o della Federazione Russa con un allargamento anche ai charter provenienti dall’Est Europa, e come il Marconi sembra aver assorbito l’inserimento di parecchie compagnie low cost tra gli storici colossi internazionali dell’aria, il Verdi di Parma sta precipitando verso un glorioso anonimato strategico.

Impossibile diventare il terzo scalo milanese (troppi i cento chilometri di distanza), improbabile riuscire a concorrere sullo stesso terreno di mete e prezzi del Marconi, l’aeroporto parmigiano che compie quest’anno vent’anni sta lentamente riducendo il suo spazio d’azione e riducendo la concorrenzialità della sua offerta.

Del resto perché, per esempio, un modenese o un reggiano dovrebbero spendere una sessantina di euro per il Ryanair parigino che tra bibite, trasporti e bagagli arriva attorno ai duecento euro, quando al Marconi l’Air France propone un volo sui 240 euro anche in pieno agosto?

Risulta molto complicata la gestione economica e la convivenza dei quattro scali in Emilia Romagna. Senza dimenticare che la stessa Ryanair ha già puntato con decisione al Marconi per fare concorrenza all’Alitalia nei voli con il centro e il sud della penisola, come per la Spagna e il centro Europa; e al Fellini per l’Inghilterra.

La parola ora spetta alla società di gestione del Verdi, la So.Ge.A.P. Già nel 2008 ad annaspare con oltre 4 milioni e 525mila euro di perdite, parzialmente rintuzzate con la ricapitalizzazione dal fondo d’investimento austriaco della Meinl Airports International Ltd di proprietà della Meinl Bank, a sua volta ricredutosi dell’affare con un piano d’uscita dalla società aeroportuale parmigiana entro il 2014.

Il Fatto Quotidiano

CIAO
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