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Gigginhio 737
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Ha un arresto cardiaco sul volo diretto in Svezia ma non riceve nessuna assistenza
Prima Lily Allen costretta a pagare un sovrapprezzo sulla tassa d’imbarco. Oggi un aereo costretto a un atterraggio d’emergenza. E ora spunta anche il caso di Per-Erik Jonsson, che accusando un malore ha ricevuto solo un panino e una bibita. A pagamento. La RyanAir non sembra davvero essere al settimo cielo.
L’ULTIMO CASO – Il dramma di Per-Erik Jonsson, come racconta lo svedese Local, è iniziato sul volo diretto dal Regno Unito alla Svezia la scorsa domenica. Jonsson, 63 anni, ha iniziato a sudare freddo ed ha chiesto alla moglie un po’ d’acqua. Poco dopo è lei stessa ad accorgersi che il marito aveva perso conoscenza. Da qui la richiesta immediata d’aiuto alle assistenti di volo. Assistenza che, a detta dei famigliari, non è mai arrivata.
LA DENUNCIA – A risvegliare il signor Jonsson è stata il figliastro, Billie Appeton, di professione infermiere. Quando ha visto che il suo patrigno non si svegliava, ha iniziato a scuoterlo finché non ha ripreso conoscenza. In tutto questo il personale di bordo non è stato in grado di gestire la situazione: ha chiesto ossigeno e un medico, ma invano.
Per gli assistenti di volo non c’era nulla di cui preoccuparsi: il signor Jonsson aveva perso conoscenza solo per colpa della pressione. Una bibita e un panino avrebbero risolto tutto. Bibita e panino che, alla fine, sono stati messi in conto ai passeggeri.
LA REPLICA – Il portavoce della Ryanair ha dichiarato che tutto il personale di bordo ha curato la situazione nel migliore dei modi. “In linea con le procedure previste in questi casi, l’equipaggio ha suggerito una deviazione per l’aeroporto più vicino o la possibilità di ricevere un’ambulanza all’arrivo dell’aereo a Skavsta, in modo da trasportare l’uomo direttamente in ospedale”. Cosa smentita dai famigliari che, non a caso, hanno loro stessi trasportato il signor Jonsson in ospedale. Da qui la richiesta di scuse ufficiali alla compagnia. Senza escludere di passare per le vie legali.
Prima Lily Allen costretta a pagare un sovrapprezzo sulla tassa d’imbarco. Oggi un aereo costretto a un atterraggio d’emergenza. E ora spunta anche il caso di Per-Erik Jonsson, che accusando un malore ha ricevuto solo un panino e una bibita. A pagamento. La RyanAir non sembra davvero essere al settimo cielo.
L’ULTIMO CASO – Il dramma di Per-Erik Jonsson, come racconta lo svedese Local, è iniziato sul volo diretto dal Regno Unito alla Svezia la scorsa domenica. Jonsson, 63 anni, ha iniziato a sudare freddo ed ha chiesto alla moglie un po’ d’acqua. Poco dopo è lei stessa ad accorgersi che il marito aveva perso conoscenza. Da qui la richiesta immediata d’aiuto alle assistenti di volo. Assistenza che, a detta dei famigliari, non è mai arrivata.
LA DENUNCIA – A risvegliare il signor Jonsson è stata il figliastro, Billie Appeton, di professione infermiere. Quando ha visto che il suo patrigno non si svegliava, ha iniziato a scuoterlo finché non ha ripreso conoscenza. In tutto questo il personale di bordo non è stato in grado di gestire la situazione: ha chiesto ossigeno e un medico, ma invano.
Per gli assistenti di volo non c’era nulla di cui preoccuparsi: il signor Jonsson aveva perso conoscenza solo per colpa della pressione. Una bibita e un panino avrebbero risolto tutto. Bibita e panino che, alla fine, sono stati messi in conto ai passeggeri.
LA REPLICA – Il portavoce della Ryanair ha dichiarato che tutto il personale di bordo ha curato la situazione nel migliore dei modi. “In linea con le procedure previste in questi casi, l’equipaggio ha suggerito una deviazione per l’aeroporto più vicino o la possibilità di ricevere un’ambulanza all’arrivo dell’aereo a Skavsta, in modo da trasportare l’uomo direttamente in ospedale”. Cosa smentita dai famigliari che, non a caso, hanno loro stessi trasportato il signor Jonsson in ospedale. Da qui la richiesta di scuse ufficiali alla compagnia. Senza escludere di passare per le vie legali.