Innanzitutto benvenuto sul forum.
La "lotta" (passatemi questo brutto termine) sembra essere tra AOI-RMI-FRL-BLQ con Parma nella versione della Svizzera.
Boh, settorializzare i 3 scali emiliano romagnoli secondo me sarebbe la soluzione migliore.
Capisco che ognuno voglia la sua fetta ma ci potrebbe essere spazio per tutti a patto di caretterizzare il proprio traffico.
Non mi è chiaro l'abbinamento Parma-Svizzera.
Per quanto riguarda BLQ evidentemente fuori da Bologna si continua a non volerlo considerare l'aeroporto di riferimento per gran parte della regione per mere ragioni di campanile.
Per capirci meglio con un esempio pratico, da BLQ non ci potrebbero mai essere ogni giorno 4 voli per FRA, 5 per CDG, 4 per MUC, 4 per LGW ecc. se fossero solo al servizio dei bolognesi. Possono esistere grazie al fatto che li usano anche modenesi, reggiani, parmensi, qualche piacentino e gran parte dei romagnoli.
BLQ è a Bologna, ma è al servizio di tutte queste comunità e da tutte queste comunità trae linfa.
Al di la del fatto che è l'aeroporto del capoluogo regionale, BLQ è l'unico in regione che sia in posizione ottimale per svolgere questo ruolo.
Se dipendesse da me, gli cambierei nome in "Aeroporto dell'Emilia-Romagna". Forse il concetto sarebbe più chiaro nella testa del cittadino medio.
Per quanto riguarda il discorso della chiusura, non si sta parlando di trasformare l'aeroporto in un parcheggio, ma solo di prendere atto che poche se non nessuna compagnia sono disponibili a volarci gratis. E di regolarsi di conseguenza.
Purtroppo, soprattutto a FRL, si è creata una grossa mole di traffico "drogato" negli anni passati, per far fronte al quale si è assunto molto personale che oggi, scomparsi i finanziamenti per le compagnie, sta rischiando il posto di lavoro. E' questo il vero problema politico, non il supposto valore strategico degli aeroporti.
RMI tra i piccoli aeroporti ha il vantaggio di poter servire al meglio la riviera. Anche in questo caso, comunque, i conti del 2011 ci diranno quanto sarà costata l'attuale espansione e se ci sarà stato un corrispondente aumento di presenze turistiche, piuttosto che un semplice traffico da e per la Sicilia al servizio di romagnoli e siciliani ma senza altre implicazioni.
Anche PMF, dopo il pacco degli austriaci (ma come era possibile credere a certe promesse?) è tornato sotto controllo pubblico e ovviamente a perdere soldi dei contribuenti.
Le uniche idee di supposto rilancio di PMF e FRL, vertono su di una presunta specializzazione, che chiamata con con nome e cognome sarebbe un'elemosina di voli da parte di BLQ imposta dall'alto alle compagnie, come se per queste ultime usare FRL o PMF invece di BLQ fosse la stessa cosa.